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"i Di Fiore FOTOGRAFI sono i miei Fotografi"

Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.

Articolo del 25/02/2009 Pubblicato in attualità Letto 1281 Volte

difiorefotografi - News Attualità: Convegno "L'impossibile per il possibile". Convegno sociale sull'obesità al Cineteatro Capitol, Corso Umberto I - Portici, Napoli



“L’impossibile per il possibile”, promosso dalla S.S.I “Carlo Santagata” di Portici nell’ambito del Progetto “Scuole Aperte”, dall’Osservatorio Regionale Permanente sulla Condizione dell’Infanzia e dell’Adolescenza in collaborazione con l’ArSan, propone una Concertazione Interistituzionale volta al coinvolgimento dell’Ambito socio-sanitario 17 e del Collegio 24 in merito alle problematiche relative all’obesità connessa all’età evolutiva.

Il Convegno, che si terrà il giorno 2 Marzo 2009 a partire dalle 8,30, si pone come punto di partenza per una Progettazione di Intervento, mirata e condivisa, volta a realizzare in concreta sinergia Informazione e Comunicazione, capaci di trasformare il “disagio” in “agio”

Scarica la Brochure del Convegno con il programma completo
 

Articolo del 24/02/2009 Pubblicato in attualità Letto 1385 Volte

difiorefotografi. lettera-verità sulla droga. padre pasquale incoronato

Riportiamo di seguito un articolo tratto dal blog di Padre Pasquale Incoronato, che non necessita di introduzioni o spiegazioni. Vi invitiamo semplicemente a leggerlo. www.padrepasquale.com

"Sono sceso all'inferno. Abbiamo ospitato per cinque giorni la Carovana di ragazzi tossicodipendenti della comunità Exodus di don Antonio Mazzi.
Abbiamo pensato a tutto dalle brandine alla colazione, pranzo e cena, tutto preparato dalla tenacia e dalla forza di mia madre, una donna 70 anni e dall'impegno di tanti fratelli e sorelle della comunità.
Sabato pomeriggio sono scappati tre di loro, tutti minorenni, tra questi una ragazzina di appena 16 anni. Abbiamo allertato i carabinieri, sono stato alla stazione, tutta la notte ma niente. Domenica mattina sono tornati i due ragazzi, mentre Giulia, così si chiama, è rimasta per strada.
Dopo pranzo sono stato scortato da una volante a Scampia. Non immaginavo di trovare tantissimi giovani.
Mi hanno portato in due sotterranei, sono sceso all’inferno. E’ questa l’immagine che mi porto, l’inferno di questi fratelli crocifissi dalla droga ad essere zombi, morti viventi. Si trascinavano, si aiutavano per bucarsi, con la stessa siringa, tra sporcizie umane, buttati a terra nella loro pipì o in quella degli altri.
Giravo alla ricerca di Giulia. Un cunicolo lo chiamano anche Oasi. Chissà quante persone, anche sacerdoti vi hanno raccontato questo.
Ma vedere, essere lì, ti violenta dentro.
Non so cosa pensare: mi affido al suo discernimento. Cosa fare? Pensavo, noi cosa possiamo fare, come chiesa come cristiani. Andare via, ormai disincantati perché Scampia e Napoli sarà sempre così, oppure aiutare chi fa già tanto in quelle zone, e in che maniera.
Dove andare, a chi elemosinare un po’ di luce? Mi perdoni la confusione dello scritto, nel tentativo di trasmettere delle emozioni sentite e trasferirle su una lettera, è molto difficile. Sono sceso all’inferno della nostra città, chiedo luce e prego perché come dice il salmo “anche i sacerdoti si aggirano per il paese senza saper cosa fare…”!
E’ questo è molto triste."

Vostro Padre Pasquale
 

Articolo del 18/02/2009 Pubblicato in attualità Letto 3143 Volte

Difiorefotografi - Eugenio D'Orio - Fotografo Pubblicitario Napoli - Fashion Shooting - Travel Photographers - News e Attualità dal mondo della fotografia.


Molti tendono ad associare la fotografia di moda semplicemente con la pubblicità, talvolta anche arricciando un po’ il naso.
Se pensiamo ad un fotografo pubblicitario che non si limiti a fare semplici “fashion photos”, ma pur eccellendo in questo scopo riesca, con le sue immagini, ad andare oltre, stiamo pensando ad Eugenio D’Orio.
Fotografo pubblicitario di Napoli, travel photographer e fotografo di moda, egli esprime la propria creatività fermando momenti, immortalando vere e proprie storie, rendendole eterne, che si tratti di servizi fotografici di moda o di scatti che raccontino in maniera del tutto personale e interessante i suoi viaggi, come si può ammirare visitando il suo sito internet, dalle linee dinamiche, fresche e originali.
Efficacissimo nel raccontare quello che non è semplicemente un lavoro, bensì una vera e propria passione espressa attraverso un obiettivo, in grado di catturare, in pochi momenti, un lifestyle, sia esso quello di una splendida modella, dei consumers di una certa tipologia di prodotti o, addirittura, quello di un contadino cinese.
Oggi il confine tra moda, pubblicità ed arte va assottigliandosi sempre di più e anche il fashon shooting, dunque, si va arricchendo di significati all’interno di un settore che, anche a Napoli, acquisisce sempre maggiore prestigio.
 

Articolo del 04/02/2009 Pubblicato in attualità Letto 1508 Volte

difiorefotografi - reflex nikon professionale - D3x - Il nostro fornitore di fiducia: a.s.a. distribuzione - napoli - notizie attrezzature professionali



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Articolo del 03/02/2009 Pubblicato in attualità Letto 1160 Volte

record di accessi nel mese di Gennaio...

accessi unici 25423

pagine visitate 68033

 

grazie a tutti...

 

Articolo del 25/12/2008 Pubblicato in attualità Letto 1312 Volte

difiorefotografi - Buon Natale - Merry Christmas - Silent Night - Celtic Woman - Xmas Song.

 

Articolo del 02/12/2008 Pubblicato in attualità Letto 5092 Volte

difiorefotografi - Bradipo travel - piazza dei martiri - napoli - Il giorno più bello - proposte esclusive matrimonio - confetti conti confetteria - campioni - segnaposto.

 

Articolo del 28/11/2008 Pubblicato in attualità Letto 2647 Volte

difiorefotografi - Napoli, 22 gennaio 2009 teatro delle palme - Nino Buonocore sextet

 

Articolo del 27/11/2008 Pubblicato in attualità Letto 2759 Volte

difiorefotografi -Dicembre,Natale A Napoli - Presepe - curiosità - tradizioni - san gregorio armeno

Napoli è una città di mare, ma non è interessante da visitare solo in estate:
la città è bella in qualsiasi altra stagione, e assume un particolare fascino nel periodo natalizio.
Il Natale a Napoli, infatti, è qualcosa di magico, che viene particolarmente apprezzato da grandi e bambini, da turisti che alloggiano in bed and breakfast, hotel e pensioni a  Napoli e abitanti del luogo.
Negli ultimi anni, infatti, il programma degli eventi natalizi a Napoli è diventato particolarmente ricco, aggiungendo nuovi appuntamenti a quelli più tradizionali, come il mercatino e i presepi.
Il fulcro degli eventi si trova nel quartiere Chiana: le chiese storiche di questa parte della città ospiteranno concerti di musica e cori di Natale, mentre nei teatri verranno messe in scena delle rappresentazioni a tema.
Non si tireranno indietro nemmeno gallerie d’arte e librerie, che proporranno, rispettivamente, mostre volte a dimostrare come il Natale abbia avuto un’influenza sull’arte, e delle letture e dibattiti su come il Natale possa ispirare la scrittura creativa.
Numerose sono le attività pensate per i bambini: da rassegne cinematografiche di film per ragazzi alla parata del carro di Babbo Natale, i più piccoli troveranno sicuramente il modo di passare un Natale particolare all’insegna del divertimento. Le strade e le piazze del quartiere, e di tutta la città, saranno quindi pervase da una forte atmosfera natalizia, anche grazie alle decorazioni, alle luci e agli addobbi che rallegreranno strade e negozi.
Nelle zone di San Gregorio Armeno, San Biagio e Spaccanapoli verranno invece allestiti, durante il mese di dicembre, i famosi mercatini di natale, dove si potranno fare degli interessanti acquisti scegliendo tra oggetti d’artigianato, oggetti natalizi e statuine per il presepe. Una cosa che a Napoli a Natale non può assolutamente mancare è infatti il presepe, che costituisce una delle maggiori attrattive della città e che diventa protagonista proprio nella zona di San Gregorio Armeno, dove antiche botteghe espongono e vendono statuine del presepe per tutto l’anno.
Il presepe è diventato quasi un simbolo della città partenopea, che l’ha adottato, facendolo diventare sia una forma d’arte che una forma di rappresentazione caricaturale della realtà, sin dal 1025, anno in cui venne allestito un presepe nella Chiesa di Santa Maria.
Il presepe napoletano, i turisti lo possono apprezzare anche nelle varie pensioni di Napoli, è poi cambiato e si è evoluto nel tempo, e se all’inizio veniva allestito esclusivamente nelle Chiese ed era considerato un simbolo religioso, nel Settecento (considerato il secolo d’oro del presepe) cominciò a diventare un immancabile decorazione nelle case dell’aristocrazia napoletana. È già verso la fine del Seicento, però, che il presepe comincia a secolarizzarsi e a mischiare elementi sacri con elementi profani, e ad essere animato non solo dalla scena della natività e da personaggi biblici, ma anche da elementi e figure presi direttamente dalla realtà del tempo, come gli osti, i ciabattini, i pezzenti. Il presepe napoletano può quindi essere considerato non solo come un oggetto rievocativo, ma anche come uno strumento descrittivo della realtà. Questa particolarità del presepe napoletano è ancora presente, e recandovi a Napoli per Natale vi potrete imbattere in statuine ispirate a personaggi attuali, come Barack Obama o Roberto Saviano.
Napoli è una delle città d’arte più belle d’Italia e il presepe è, appunto,  una delle forme artistiche più conosciute della città.

fonte: www.fainotizia.it
 

Articolo del 19/11/2008 Pubblicato in attualità Letto 1460 Volte

Domenica 30 Novembre presso Bradipo travel a piazza dei martiri: il giorno più bello.



Parteciperanno all'evento:

Di Fiore Fotografi
Bradipo Travel Designer
Conti Confetteria
Atelier Colonna
Femmelab Personal Wedding Trainer
FlorArt
Ileana della Corte
Textile Tales
Villa Marinella

Per l'occasione verrà sorteggiato un gioiello Ileana della Corte che andrà in dono ad una delle coppie intervenute.

 

Articolo del 20/10/2008 Pubblicato in attualità Letto 3291 Volte

Il principe Emanuele Filiberto di Savoia alla sfilata di Borrelli, Isaia, Kiton e Marinella al MAV di Ercolano.



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Articolo del 19/10/2008 Pubblicato in attualità Letto 4212 Volte

difiorefotografi - Mav di Ercolano - Museo Archeologico Virtuale - La notte del Miglio d'Oro.

 

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Rachele Tarantino

fonte www.ilmediano.it

Il 17 ottobre 2008 al Museo Archeologico Virtuale gli stilisti Borrelli, Isaia, Kiton e Marinella hanno presentato le loro collezioni. Gli organizzatori hanno donato una cospicua somma al progetto di costruire una casa famiglia in memoria di Tonia Accardo.

Antichità e modernità si uniscono ancora una volta al Museo Archeologico Virtuale ne "La notte del Miglio d’Oro". Questa volta ad essere protagonista è il lusso. Nei cunicoli della Casa del Digitale si resta affascinati dalla bellezza dei bracciali, collane e orecchini, riprodotti in aria, ma il 17 ottobre, la virtualità si è fatta realtà: quattro stilisti, Borrelli, Isaia, Kiton e Marinella, hanno presentato la loro collezione primavera-estate. Si tratta della prima sfilata di moda maschile del Mediterraneo promossa da Gabriele Scarpato e Manuela Amoroso, che proprio ad Ercolano hanno fondato «OuiClub», la prima società nel Mezzogiorno di beni di lusso.

Lo scopo dell’evento è rilanciare il made in Naples e spostare l’attenzione del mondo della moda, dal Nord al Sud Italia. La serata è stata presentata dal conduttore televisivo Franco Di Mare e dalla presentatrice Rai Elisa Isoardi, mentre l’ospite più atteso è stato il principe Emanuele Filiberto, testimonial della maison Borrelli. Una notte magica, ma non per la location, per la suggestione della storia di questa meravigliosa città, è stata una notte piena d’amore, per il ricordo di Tonia Accardo, la mamma coraggio che scelse la vita di sua figlia sacrificando la propria. Tonia rifiutò le cure chemioterapiche per dare alla luce il suo gioiello, il dono più prezioso che la vita potesse offrirle, una splendida bimba, la piccola Sofia.

Il momento più importante della manifestazione, infatti, è stata la donazione, da parte degli organizzatori, di un assegno alla Curia di Napoli, per l’avvio dei lavori, previsti per fine novembre, della casa famiglia "Tonia Accardo", che sorgerà a Napoli in un ex convento. Il progetto è stato fortemente voluto dal cardinale Crescenzio Sepe, che ha messo all’asta i regali ricevuti dai capi dello Stato, tra cui l’anello donato dalla moglie del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano e la croce vescovile avuta in regalo da Papa Giovanni Paolo II.

Non il lusso, né il luccichio dell’oro, ma l’amore, dunque, ha reso unica questa serata.

 

Articolo del 16/10/2008 Pubblicato in attualità Letto 5387 Volte

A Madrid il fondatore di Facebook, il social network più famoso del mondo presenta le sue nuove iniziative: fra business sostenibile e solidarietà.

DANIELE VULPI

Il papà di Facebook: "La crisi? La gente non smette di comunicare"

MADRID - Mark Zuckerberg, il più giovane miliardario del mondo, arriva in Europa e si scopre più buono. Sì, il 24enne fondatore del sito di social networking più visitato del pianeta - Facebook - ha deciso di lanciare in Europa (per ora in Spagna, Germania, Francia e Gran Bretagna, presto anche in Italia) un'iniziativa ad alto tasso di solidarietà. L'ha chiamata "Facebook for good: condividi la tua storia". Tradotto: vince chi meglio saprà rendere omaggio a persone che hanno usato Facebook per contribuire a un mondo più aperto e connesso.

Ma il giovane Mark (scarpe da ginnastica, jeans, t-shirt e maglioncino con zip) parla soprattutto del Facebook prossimo venturo: spiega in due parole la ricetta che ha fatto grande la sua creatura, la defezione di due suoi collaboratori di peso (e lo fa a denti stretti), parla di pubblicità, promette nuove localizzazioni del sito, smentisce piani di entrata in Borsa ("per ora") e svela di guardare con interesse al social web in chiave aziendale.

Facebook for good: condidivi la tua storia. E' il volto buono del social network da 111 milioni di utenti attivi (ovvero che si sono connessi nell'ultimo mese): un premio di 1000 euro a chi racconterà meglio, con l'aggiunta di foto, come Facebook ha cambiato la sua vita o ha generato un forte impatto sociale. Tremila euro potranno andare alla causa messa in luce. Per ora solo in 4 Paesi europei, nel giro di qualche mese anche da noi. "Ho pensato a questo dopo la localizzazione in lingua spagnola - racconta Zuckerberg - quando abbiamo avuto una crescita improvvisa di utenti in Colombia. E tra questi uno ha lanciato l'iniziativa "Un milione di voci contro le Farc" quando ancora la Betancourt era nelle loro mani. Mi ha colpito l'effetto avuto: migliaia di persone in piazza in tutto il mondo nel giro di un paio di mesi. Una storia coinvolgente".

Le localizzazioni. "E' la strada che stiamo seguendo, assieme allo sviluppo delle applicazioni per la nostra piattaforma. Abbiamo già il sito tradotto in molte lingue e altre ne arriveranno. Da qui è arrivato un enorme aumento degli utenti. Le richieste di nuove lingue non mancano. C'è anche chi ha chiesto la localizzazione in latino o in Klingon, che è la lingua parlata nella saga di Star Trek. Sono solo richieste, sia chiaro".

Il segreto di Facebook. Un sito nato nel 2004 per connettere gli studenti delle università americane e che adesso vale cifre da capogiro, non è facile da spiegare. Lo scorso anno, quando Microsoft acquistò l'1,5 per cento del capitale, Facebook venne valutato 15 miliardi di dollari. Adesso si vola ancora più alto. "Semplice", dice il fondatore: "La voglia di comunicare è un valore universale. Noi siamo un prodotto che facilita proprio questo e la gente perciò ci usa. Certo, ci vuole anche un po' di fortuna se nel 2006 eravamo il 7% del social web e adesso ne rappresentiamo i due terzi. Poi c'è la il rispetto della privacy: è una delle chiavi del nostro successo".

"Sviluppo sostenibile" e la crisi. " Questa situazione economica riguarda tutti, solo che Facebook è fortunatamente una società a capitali privati e quindi non è esposta come altre alla crisi. La nostra missione è mettere in contatto le persone, per un mondo più connesso e più trasparente. E per farlo seguiamo un modello di business "sostenibile" che sta funzionando bene: 120mila aziende fanno inserzioni sul nostro sito. E tra queste 2/3 delle imprese statunitensi. La Borsa? Al momento non abbiamo piani per una quotazione sui mercati, e non li avevamo prima dell'inizio della crisi economica".

 Il nuovo design. Le proteste che ha scatenato la nuova grafica di Facebook hanno superato in intensità persino quelle esplose quando Zuckerberg lanciò Beacon, un sistema pubblicitario molto invasivo. Una mossa che lo costrinse a una repentina retromarcia e a pubbliche scuse. Adesso non cederà: "Tante critiche, è vero, ma l'idea del nuovo layout è di dare un bollettino di notizie personalizzate. Saper subito ciò che accade nella nostra comunità di amici. I cambi sono sempre difficili da digerire, ma abbiamo verificato che la nuova grafica gli utenti scambiano più informazioni. Quindi va bene".

Gli abbandoni. Dustin Moskovitz, co-fondatore, lascia la società e con lui anche Justin Rosenstein, ex Google. Obiettivo: lavorare a una sorta di Facebook per le aziende. Zuckerberg precisa: "No, loro faranno software per le imprese. Anche noi svilupperemo applicazioni per le aziende in futuro. Si tratta solo di immaginare lo scambio di informazioni in altre forme. Quanto alla fuoriuscita di due persone non mi preoccupo: siamo 700 e la gente di talento non manca. E altri, molto bravi, sono in entrata. Vedrete".

fonte: www.repubblica.it

 

 

Articolo del 15/10/2008 Pubblicato in attualità Letto 1288 Volte

difiorefotografi - I fotografi primi in Google.



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Articolo del 14/10/2008 Pubblicato in attualità Letto 1511 Volte

Napoli Sposi, la rivista nata sul Web! -

La parola d’ordine del giovane magazine dedicato alla sposa e allo sposo che impazza sulla rete è una sola: web 2.0

Nella giungla dei mille portali per il matrimonio si sta facendo strada una nuova realtà che a dispetto del suo nome trova grandi apprezzamenti in tutta Italia. Si chiama Napoli Sposi, ma parla di matrimonio a 360 gradi e si impone immediatamente sui suoi concorrenti grazie alla grande quantità e qualità dei suoi contenuti. Con una redazione molto laboriosa, il magazine on-line Napoli Sposi riesce a sfornare decine di articoli al mese di grande qualità ed interesse per che sta convogliando a nozze.

Nessuna ricetta segreta per passare da 0 a 20.000 visitatori al mese in meno di 5 mesi (e con la pausa estiva di mezzo!), l’unica vera formula del successo è tanto lavoro e tanta passione. Ed è grazie a questa passione che la redazione di Napoli Sposi è riuscita a intrecciare rapporti importanti con le principali realtà del wedding a livello nazionale e riesce a fornire un servizio di informazione ai suoi lettori di grande qualità e concretezza.

Oggi è possibile trovare sul magazine virtuale notizie sui principali fotografi di matrimonio, sul mondo nuovo dei wedding planner, sugli atelier di abiti sposa e tutto quello che può servire ad organizzare in maniera impeccabile il giorno delle proprie nozze. Gli sposi vengono così accompagnati durante i preparativi, coccolati con i rassicuranti redazionali che hanno come unico scopo quello di rispondere alle domande più frequenti.

Ma attenzione, Napoli Sposi è solo all’inizio! Grazie infatti alle nuove collaborazioni e ai fortunati incontri che si stanno sommando in questa prima fase, il magazine amato dagli sposi si ripromette di passare velocemente alla quota ambita dei 100.000 lettori. E l’ascesa è già cominciata.

 

Articolo del 01/10/2008 Pubblicato in attualità Letto 1097 Volte

Pubblichiamo gli accessi unici e le pagine visitate del mese di settembre.


dal 1 settembre 2008 al 30 settembre 2008


Pagine Visitate scorso Mese 74844
Accessi Unici scorso Mese 22537



Una grande riconoscenza alla dott.ssa Liliana Castello che con il suo impegno giornaliero ha reso possibile questo successo.
Grazie a Imaginepaolo per la sua consulenza costante e un grazie a tutte le persone che hanno come punto di riferimento (nel mondo dei matrimoni) il nostro blog.
 

Articolo del 27/07/2008 Pubblicato in attualità Letto 1324 Volte

Un lato, un aspetto del matrimonio.

 

Articolo del 24/07/2008 Pubblicato in attualità Letto 1588 Volte

Salerno, Marina di Camerota, 21 agosto 2008, concerto Nino Buonocore arena don Pedro.



in collaborazione con:
Mangia arredamenti
villaggio arco naturale club
Polito immobiliare Palinuro
 

Articolo del 16/05/2008 Pubblicato in attualità Letto 1786 Volte

The "everywhere girl" - La ragazza-Zelig della pubblicità - "Tutta colpa di quella vecchia foto".

MARCO STEFANINI

Il volto di Jennifer Anderson è apparso nelle pubblicità dei prodotti più disparati ma anche a corredo di articoli su quotidiani, settimanali o mensili americani. Per questo, è stata soprannominata "la ragazza che è ovunque" (The everywhere girl). E tutto per colpa di un servizio fotografico, realizzato ormai 10 anni fa, con diversi abiti e pose. Quegli scatti sono poi finiti nei database delle grandi agenzie fotografiche, e così, quando si tratta di inserire l'immagine di una ragazza ventenne, si fa spesso ricorso al volto di Jennifer, che oggi ha 32 anni.

A scoprire per primo la sua vera identità, nel 2005, è stato un giornale d'inchiesta, che, di fronte alla presenza delle sue foto in due grandi pubblicità nazionali per altrettante marche di computer, tra loro concorrenti, iniziò a chiedersi chi fosse quella ragazza. Da allora Jennifer ha iniziato ad utilizzare questa popolarità, accresciuta soprattutto grazie al passaparola nato sul web. Dopo aver aperto un sito, ha anche creato una linea di gadget col logo "The everywhere girl": t-shirt, tazze, orsacchiotti, tute, borse quaderni. Tutti con stampato il suo viso in primo piano.

"Tanti anni fa, a Portland, nell'Oregon - ricorda sul suo blog - ho realizzato un servizio fotografico, presso il Reed College. Era il mio primo lavoro con la nuova agente (sono un'attrice) ed ero molto emozionata, anche se non avrei mai immaginato che qualcuno avrebbe deciso di usare quelle foto. Diciamo che ero un po' insicura". E, invece, il suo viso è finito un po' ovunque. "Non mi dimenticherò mai, quando, nel 1998, andando in un negozio con mia madre, mi ritrovai davanti a decine di quaderni per gli appunti, col mio volto stampato sopra. Oppure quando sono andata a comprare un'autoradio, e il negoziante aveva una mia foto enorme sopra alla cassa. In questo caso riuscii anche ad avere uno sconto".

Non sono neanche mancati i casi in cui Jennifer non era d'accordo con la pubblicità che l'ha "usata: "E' stato il caso di una convention dei Repubblicani, a San Diego: sul loro sito misero la mia foto. E poi molti siti cristiani, anche se non mi considero certo una cristiana. Purtroppo ormai non posso più farci niente". Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, le foto di archivio non sono molto redditizie: "Non ci ho guadagnato molto, perché per usare quelle foto non mi devono più pagare". Grazie però alla popolarità acquisita nel corso degli anni, Jennifer è riuscita anche a "rivendersi" col volto attuale. È di poche settimane fa uno spot nazionale per una grande banca americana. Nell'homepage del suo sito è anche presente un elenco di link a indirizzi web dove è possibile vedere, ancora oggi, la sua immagine.

fonte: www.repubblica.it

 

Articolo del 08/05/2008 Pubblicato in attualità Letto 1075 Volte

La Semiotica dei territori…

Di Franco De Luca

Rappresentare il vino come quintessenza di un territorio può apparire, ai non addetti ai lavori,un po’ audace, tuttavia il suolo è senza dubbio determinante sulla produzione enologica, più di quanto si possa immaginare a priori, quando si muovono cioè i primi passi verso la cultura eno-gastronomica.

Nell’avvicinarsi a questo mondo cambia nettamente il modo di porsi dinanzi al cibo, si diventa attenti, selettivi, talvolta un po’ “severi”, si persegue continuamente la qualità, la genuinità, e non solo nelle occasioni importanti ma sempre, dalla prima colazione alla cena, fino alle più elementari esigenze quotidiane come bere un bicchier d’acqua. In aggiunta a questo e conoscendo alcune piccole regole sul rapporto “suolo-vino” può cambiare addirittura il proprio modo di viaggiare, guardando infatti semplicemente un panorama dal finestrino e cercando di intuire le principali caratteristiche geologiche di una particolare zona ci si può fare un’idea del vino che queste terre possono offrire e, di conseguenza, di come sia potuta evolvere la gastronomia, sarà poi un piacere per il palato verificare se le ipotesi costruite sono giuste oppure errate.

Per un primo approccio a questo nuovo punto di vista è sufficiente sapere che qualsiasi terreno, considerandone una sezione verticale, è costituito fondamentalmente da tre zone: più in fondo la roccia madre (di natura magmatica, sedimentaria o mista), poi i terreni sciolti ed infine, sotto i nostri piedi, il suolo (che è un miscuglio di terreni sciolti con l’humus, materiaorganica derivante da decomposizione di vegetali o animali). I terreni sciolti possono costituirestrati di alcuni metri, come nel caso della pianura, o di pochi centimetri se ci troviamo nelle zone collinari o montane.

Questo spessore è fondamentale per la viticoltura, la vite infatti può avere radici anche molto lunghe e laddove riesce a toccare la roccia negli strati più in profondità allora ne assorbe le sostanze minerarie le quali conferiscono robustezza e finezza ai vini. Quando invece i terreni sciolti, vuoi per la loro composizione, vuoi per lo spessore, consentono lo sviluppo delle radici solo negli strati superficiali dei terreni allora dovremo distinguere i vari casi in base alla granulometria delle parti più elementari, parleremo infatti prevalentemente di ghiaia, limo, sabbie ed argilla.

Ecco che ci ritroviamo i terreni sabbiosi, limosi, argillosi, gessosi, calcarei, vulcanici, granitici e così di seguito, ognuno con precise caratteristiche fisiche, ognuno con diverso grado di permeabilità dell’acqua, diversa capacità di conservare il calore diurno, ognuno con prevalenza di determinate sostanze chimiche le quali hanno talvolta un’azione diretta sulla vite, come nel caso del fosforo che agisce sul processo di fioritura, o del potassio che potenzia il meccanismo di formazione degli zuccheri, e questo solo per fare alcuni esempi …

Si capisce insomma, senza addentrarci ulteriormente in questo discorso che varrebbe la pena approfondire ma che meriterebbe uno spazio maggiore, che il vino è principalmente frutto del territorio e questo a prescindere dal modo in cui esso viene lavorato, e può essere considerato il suo elemento di sintesi, la sua quintessenza appunto. Non è infatti esagerato sostenere che sin da tempi remoti la gastronomia, dove c’è una maggiore possibilità di manipolazione delle materie prime, si è evoluta in conseguenza allo straordinario prodotto che la terra offriva alle comunità rurali e non il viceversa.

Non è sicuramente un caso che nella pianeggiante Emilia Romagna, dove i vini sono ricchi di colore, abbastanza alcolici ma anche meno fini e strutturati, si sia sviluppata di più la cultura dei primi piatti, mentre nelle marnose langhe, dove i vini sono più austeri, complessi e con un corpo maggiore, si sia affermata maggiormente la cucina dei secondi di carne e di altri piatti comunque notevolmente robusti, o ancora in Sicilia, terra di passiti e liquorosi, esista la tradizione dolciaria che tutti noi conosciamo.

E si potrebbe continuare in questo “gioco” ad immaginare quanto poi tutto questo possa aver influito sull’aspetto sociale di una determinata regione, sulla tipicità e sul carattere delle popolazioni, ma poi forse ci spingeremmo troppo lontano e finiremmo in altri ambiti più complessi da analizzare, allora ci fermiamo qui e lasciamo ad ognuno la possibilità di trarre da solo le proprie esagerazioni… noi preferiamo restare incantati ad ammirare il paesaggio dal finestrino ,ad immaginare che tipo di vino berremo alla prossima fermata, ricordandoci sempre che viaggiare è anche assaporare il suolo che si calpesta, respirare l’aria che si attraversa, diventare parte integrante del luogo che si visita.

fonte: aisnapoli

 
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