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"i Di Fiore FOTOGRAFI sono i miei Fotografi"

Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.

Articolo del 04/05/2009 Pubblicato in Consigli-Curiosità Letto 2170 Volte

difiorefotografi. curiosità auto matrimonio. dalla gran bretagna una mini-limousine come macchina per le nozze.




(photo Masi)

Articolo tratto da Corriere.it
Sposarsi in limousine è il sogno di tanti. Sogno possibile grazie alle agenzie che noleggiano le scenografiche (ma ingombranti) vetture con autista.
Ma una «limo» in versione Mini finora non s'era vista. Da pochi giorni esiste. L'ha realizzata Bill Davison, 65 anni, che insieme al figlio Sean, 34 anni ha «tagliato e cucito» tre Mini per realizzare questa originale vettura che adesso mostra con orgoglio nella campagna vicino a Norwich.
Fa il suo effetto, è curiosa, unica e senza dubbio più manovrabile di una limousine di «normali» dimensioni. Ovviamente è adatta soprattutto a chi ama in particolare la Mini che in Gran Bretagna (soprattutto, ma non solo) è una vera e propria icona. Ingegnere meccanico in pensione, di origine statunitense (è nato in Kansas), Per padre e figlio è un po' la realizzazione di un sogno...che porta anche a qualche guadagno, il che non guasta. E ad essere sinceri è una vera chiccheria per chi sogna delle nozze originali.
I Davison hanno già avuto due prenotazioni per altrettanti matrimoni. Il debutto con la prima cerimonia nuziale è appena avvenuto. E le foto mostrano la mini-limo con gli addobbi adatti all'occasione.(leggi l'articolo completo)
 

Articolo del 13/10/2008 Pubblicato in Consigli-Curiosità Letto 192899 Volte

"Tableau de Mariage" per il ricevimento di nozze - Curiosità, idee e spunti interessanti Matrimonio.

 

clicca sulla foto

Il tableau del ricevimento di nozze serve per far accomodare gli invitati al matrimonio togliendo loro l'imbarazzo del non sapere dove sedersi. Per evitare un banale elenco di nomi si è pensato di usare un tabellone ben scritto con caratteri eleganti nel quale sono elencati i tavoli dove gli invitati al matrimonio possono andare a sedersi... ma come renderlo non anonimo?

Ecco alcune idee per rendere il vostro tableau indimenticabile:

• chiamare i tavoli con i nomi delle Costellazioni;

• usare i nomi dei fiori o delle specie di rose;

• le qualità diverse di pietre preziose;

• nomi di piante, erbe o fiori;

• nomi di pittori famosi;

• nomi di poeti o di scrittori;

• frasi e aforismi di poeti e scrittori famosi;

• titoli di film o di canzoni magari che parlano di amore e amicizia;

• nomi di quadri famosi;

• nomi di città romantiche o particolarmente significative per gli sposi;

• nomi di animali;

• luoghi o monumenti di particolare rilevanza e così via.

Anche i nomi degli angeli e le loro gerarchie possono essere un'idea carina e delicata: cherubini, serafini, arcangeli.

Un'altra trovata interessante per un tableau carino ed originale sono le strade e le piazze famose: via Montenapoleone, Fifth Avenue, Piccadilly Circus, Piazza di Spagna, via Condotti, Champs Elysées, Place Vendome,etc.

fonte: www.confettiebomboniere.com

 

Articolo del 28/09/2008 Pubblicato in Consigli-Curiosità Letto 4453 Volte

difiorefotografi - Il dono di nozze a Dio. Libretto messa - guida alle nozze - consigli

nome dello sposo e nome della sposa

vi siete presentati qui davanti a Dio in abito da sposi.
Ora sedete e  ascoltate quello che attraverso me,
Lui ha da dirvi....

A Te (nome dello sposo) Dio dice:
“La donna che hai al fianco, emozionata
con l'abito da sposa, è mia.
lo l'ho creata.
lo le ho voluto bene da sempre;
ancor prima di te e ancor più di te.
Te la affido.
La prenderai dalle mie mani e ne diventerai responsabile.
Quando l'hai incontrata l'hai trovata bella
e te ne sei innamorato.
Sono le mie mani che hanno plasmato la sua bellezza,
è il mio cuore
che ha messo dentro di lei la tenerezza e l'amore,
è la mia sapienza
che ha formatola sua sensibilità e la sua intelligenza
e tutte le qualità belle che hai trovato in lei.
Però non potrai limitarti o godere del suo fascino.
Dovrai impegnarti a rispondere ai suoi bisogni,
ai suoi desideri.
Ha bisogno di tante cose:
ha bisogno di casa, di vestiti,
di serenità, di gioia,
di rapporti umani, di affetto e tenerezza,
di piacere e di divertimento,
di dialogo e di tante altre cose.
Ma dovrai renderti conto
che ha bisogno soprattutto di Me,
e di tutto quello che aiuta e favorisce
questo incontro con Me:
la pace del cuore, la purezza di spirito,
la preghiera, la Parola, il perdono,
la speranza e la fiducia in Me, la Mia vita.
Quando le dirai:
"Prometto di esserti fedele,
di amarti e rispettarti
per tutta la vita”,
sarà come se mi rispondessi
che sei lieto di accoglierla nella tua vita
e di prenderti cura di lei. 
Questo, è il MIO DONO DI NOZZE:
quello che si chiama la
GRAZIA DEL SACRAMENTO DEL MATRIMONIO.
Non ti lascerò mai solo in questa impresa.
Sarò sempre con te
e farò di te lo strumento del mio amore,
della mia tenerezza;
continuerò ad amare
(nome della sposa),
che è diventata tua sposa,
attraverso i tuoi gesti d'amore”.


Le stesse parole Dio,le rivolge a te,

(
nome della sposa)
, affidandoti (nome dello sposo)
come una realtà preziosa
da custodire e amare per tutta la vita.
E il Sì che avete appena pronunciato
lo avete detto non solo l'uno all'altra,
ma lo avete detto anche a Me, Dio,
per realizzare insieme
il disegno d'amore che Io ho su di voi.

fonte: www.qualcosadime.net

 

Articolo del 26/05/2008 Pubblicato in Consigli-Curiosità Letto 3696 Volte

Anniversario da Record - GB: SPOSATI DA 80 ANNI, FESTEGGIANO NOZZE DI QUERCIA - Curiosità matrimonio.

Londra - "Un bacetto prima di mettersi a letto": grazie anche a questa buona abitudine una coppia inglese si prepara a festeggiare un traguardo piuttosto eccezionale, le "nozze di quercia", e cioé gli ottant'anni di matrimonio.

Frank e Anita Milford (cent'anni lui, novantanove lei) tagliano il traguardo oggi, 26 maggio, e puntano a battere a giugno l'attuale record assoluto di durata per un matrimonio celebrato nel Regno Unito, ottant'anni e due settimane. Per la ricorrenza la coppia, che dal 2005 vive in una casa di riposo a Plymouth, sulla Manica, non progetta nulla di speciale: "Alla nostra età abbiamo bisogno soltanto di noi. Non vogliamo scompiglio. L'amore è qualcosa che va vissuto giorno per giorno", dice mister Milford che fino alla pensione ha lavorato come portuale. La signora Milford ha invece rivelato che con il marito - dal quale ha avuto un figlio e una figlia adesso entrambi sui settant'anni - non mancano tuttora i piccoli dissidi: "Nulla di grosso ma ci può uscire una parola di troppo. E' comunque una cosa salutare".

Oltre al "bacetto prima di andare a letto" la coppia rimane molto unita: "Facciamo tutte le cose insieme, anche adesso dopo ottant'anni di matrimonio", sottolinea lei. Frank e Anita si conobbero nel 1926 ad una serata di ballo e si sposarono due anni più tardi. In mancanza di soldi non fecero alcun banchetto nuziale e festeggiarono l'evento andando al cinema, dove era in cartellone un film con Charlie Chaplin. In dichiarazioni al domenicale 'Sunday Telegraph' la donna inglese da più lungo tempo sposata dispensa anche qualche consiglio alle giovani coppie in funzione anti-divorzio: "Bisogna lasciar posto per un po' di romanticheria. Ci vuole un po' di galanteria vecchio stile. Io non ho mai fatto attenzione ai grandi gesti, Frank però mi ha rispettata dal momento in cui ci siamo incontrati. Questo è il segreto del vero amore".

L'attuale record di durata per un matrimonio 'made in Britain' appartiene a Percy e Florence Arrowsmith e fu stabilito nel 2005. Mister Arrowsmith morì quell'anno a 105 anni d'età.

fonte: www.ansa.it

 

 

Articolo del 11/05/2008 Pubblicato in Consigli-Curiosità Letto 1962 Volte

Matrimonio on line - Per la prima volta un matrimonio celebrato su Skype.

Lo scorso aprile, per la prima volta, si è assistito ad un matrimonio “virtuale”, con validità legale. È stato celebrato, infatti, un matrimonio via webcam e con l’ausilio di Skype in perfetto stile Web 2.0.

La cerimonia è da considerarsi pienamente legittima, dal momento che si è svolta alla presenza di un giudice e dei testimoni, ma il tutto in videoconferenza utilizzando Skype. La bizzarra news è stata pubblicata dal giornale portoghese Folha Online e ha praticamente dell’incredibile:lo sposo si trovava in Cina e la sposa in Francia. L’unione civile è stata celebrata a São Paulo (San Paolo), in Brasile sotto lo sguardo del funzionario del registro civile. Il tutto ovviamente realizzato tramite Skype.

Lo sposo ha 26 anni, si chiama Rafael Nunez Sa Freire, svolge la professione di pubblicitario e vive a Shangai. Anche la sposina ha 26 anni, si chiama Sara Stultz, ma è ben lontana dalla Cina: studia design e vive a Nizza.

Che sia solo una trovata pubblicitaria o un nuovo modo di far conoscere Skype alla comunità? Non sta a noi dirlo. Ad ogni modo, basta un notebook a testa con web cam, ovviamente Skype, dei testimoni virtuali.

La firma dell’accordo è stata effettuata tramite server proxy e a “vista” del funzionario preposto. Speriamo di non dover dare anche la notizia del divorzio via Skype…

fonte: www.onevoiceoverip.it

 

Articolo del 10/05/2008 Pubblicato in Consigli-Curiosità Letto 7366 Volte

La dote della sposa - Il corredo per il matrimonio - Tradizione e Modernità - Consigli utili Nozze.

(Tratto dal libro “Il Galateo del Matrimonio" di Ilaria Petrovic)

Secondo la tradizione, per la dote di lei si prevedeva un magnifico baule di legno, possibilmente lavorato, sostituito in certe regioni da una caratteristica cassapanca, contenente biancheria personale e della casa: lenzuola in pesante lino, pazientemente cifrate dalla mano della ragazza o da qualche più esperta ricamatrice, tovaglie candide e ampissime, decorate dal gioco del bianco su bianco in prezioso bisso di fiandra, o in lino con intarsi o ricami, tovaglioli orlati a mano e impreziositi dall’iniziale di lei sapientemente intrecciata, eventualmente, a quella di lui. E poi canovacci, tovagliette da cucina, coperte, copriletto, tendaggi, salviette in semplice cotone e, più ricercate, in fiandra dalla frangiature preziose…

Alla sola idea dello spazio, e della manutenzione attenta che una simile quantità di tessuti potrebbe richiedere, molte delle giovani spose di oggi vengono colte da ansia indescrivibili; con tale quantità di stoffa potrebbero ritappezzare l’intero miniappartamento, faticosamente trovato libero nell’affollata città, ma certamente non avranno armadi abbastanza capienti per raccogliere, senza sciuparla, tale preziosa e tradizionale biancheria, né avranno il tempo di lavare a mano certe salviette che, introdotte nella lavatrice, mostreranno, alla fine del lavaggio, povere frangette miseramente avvinghiate e strappavate.

Evitare quindi un sovraccarico di tovaglie e lenzuola è fondamentale; è bene che la sposa abbia 4 o 5 paia di lenzuola, ma non di più, poiché potrà sicuramente acquistarne altre; potrà scegliere quelle più nuove che ogni anno il mercato è capace di inventare, le preziose e poco pratiche saranno un caro ricordo, ma saranno ancora più apprezzate se il loro numero non sarà eccessivo, ingombrando lo spazio disponibile.

Analogo il criterio di scelta delle tovaglie: 3 0 4 tovaglie eleganti e importanti sono indispensabili, ma al resto potrà provvedere, secondo i gusti e le esigenze del momento, la futura signora. Idem dicasi per le tovaglie da cucina: qualche tovaglietta colorata è bene che ci sia fin dall’inizio, ma, specialmente nel caso di spose casalinghe, non è il caso di privarle del piacere di scegliersi una tovaglietta nuova, quando ne avrà voglia e ne veda di graziose senza sentirsi colpevole pensando a tutte quelle che “ha già”.

Il guardaroba personale di lei, e perché no, quello di lui, vanno forniti abbondantemente di biancheria intima e da camera, qualche tailleur elegante e adatto alle differenti stagioni per lei, abiti analoghi per lui; camicie per tutti e due, pullover e golfini a seconda dello stile abituale; tutti questi sono elementi indispensabili di cui ciascuno normalmente dispone già prima del matrimonio: se sarà possibile fornire qualche nuovo capo del genere la cosa farà certo piacere agli sposi, ma non è necessario farne un dramma, né è indispensabile rifare l’intero guardaroba alla ragazza che si sposa: due nuovi tailleur, qualche camicetta accompagnata da qualche golfino e alcuni abiti saranno certamente sufficienti se aggiunti a ciò che la ragazza fino al giorno prima ha indossato.

 

Articolo del 11/04/2008 Pubblicato in Consigli-Curiosità Letto 8583 Volte

Suggerimenti Matrimonio - Il viaggio di nozze - Come scegliere la meta in base al mese e alla stagione.

La scelta della meta per il viaggio di nozze è uno degli aspetti fondamentali dell’organizzazione del matrimonio. Se gli sposi decidono di andare all’estero dovranno però tener conto delle condizioni climatiche del posto prescelto, in base al periodo in cui si svolgeranno le nozze e il conseguente viaggio.

Anche se al giorno d’oggi le condizioni atmosferiche non sono più prevedibili come una volta, vi proponiamo una lista orientativa, dove potrete trovare, in base al luogo d’interesse, il periodo migliore per visitarlo.

Le mete nell’elenco sono organizzate in ordine alfabetico:

Australia: da aprile a dicembre

Comores: da maggio a ottobre

Costa Rica: da dicembre a maggio

Egitto (anche per le crociere sul Nilo e per i soggiorni sul Mar Rosso): nostra primavera e nostro autunno

Europa del Nord (per le crociere, per la Scandinavia e per il sole di mezzanotte): da giugno a luglio

Filippine: da novembre a febbraio

Isole Fiji: da maggio a novembre

Florida: tutto l'anno, è preferibile d'estate

Grecia: da giugno a settembre

Hawaii: tutto l'anno

Hong Kong (si può abbinare a Bangkok, Singapore, Bali, Filippine o Maldive): tutto l'anno, ma è più indicato da ottobre a febbraio

Indonesia: da maggio a settembre

Isole caraibiche (anche per le crociere): da dicembre a marzo

Italia mare: da giugno a settembre

Kenya: da luglio a settembre, da dicembre a marzo

Malaysia occidentale: nostro inverno

Malaysia orientale: nostra estate

Maldive: da novembre ad aprile, da luglio a settembre

Mauritius: da aprile a novembre

Mediterraneo in generale (anche per le crociere): da giugno a settembre

Seychelles: tutto l'anno, è preferibile da maggio a ottobre

Spagna: da giugno a settembre

Sri Lanka: da dicembre a marzo

Sudafrica del nord: da giugno a settembre

Sudafrica del sud: da settembre a maggio

Thailandia e Thailandia peninsulare: da ottobre a marzo

USA: da maggio a ottobre

 

Articolo del 07/04/2008 Pubblicato in Consigli-Curiosità Letto 49646 Volte

L'abito da Sposa - Consigli, tradizioni, modelli, curiosità matrimonio - Stoffe e tessuti pregiati .


La tradizione vuole che venga scelto dalla giovane sposina insieme alla madre. Di cosa stiamo parlando? Ovviamente del vestito da sposa. L'abito da sposa, è forse uno degli elementi più importanti, se non l’unico, oltre alla coppia in procinto di unire le proprie vite, di qualsiasi tipo di cerimonia di matrimonio.

Sia essa in Chiesa o al comune, vi siano 100 invitati o solo i testimoni, l’abito in questo caso, ribaltando un noto detto, “fa il monaco”. E’ elemento del matrimonio del quale si parlerà più a lungo ed in maniera dettagliata, il particolare più spettegolato, l’indiscrezione più bella.
L’abito da sposa è pura espressione della volontà di una donna, un tempo rappresentava la purezza della verginità che la giovane portava al suo posto: oggi pur essendo cambiati tempi e usanze, esso incarna ad ogni modo la felicità e la gioia del grande passo. Un momento indimenticabile che deve rimanere scolpito nella memoria.
Va scelto con cura, secondo le proprie esigenze personali e finanziarie. La scelta rappresenta un occasione divertente e commovente da vivere con le persone alle quali si vuole bene, tenendo bene a mente che per superstizione, se si vogliono evitare catastrofi e sfortune, lo sposo non deve vedere il vestito della sposa fino al giorno della cerimonia. Ovviamente, oltre che al proprio gusto personale, è consigliabile affidarsi nelle amorevoli mani di un esperto, in grado di aiutare la dolce sposina nella scelta dell’abito che più si adatta alle sue caratteristiche fisiche ed all’armonizzazione della sua figura.
La scelta deve essere effettuata diversi mesi prima della cerimonia, in modo tale da avere il giusto tempo per dover effettuare, se necessario, eventuali correzioni all’abito, la messa a misura, ma soprattutto la giusta scelta del modello. Che esso sia classico, di gusto retrò, moderno, sbarazzino o sexy, l’abito da sposa deve calzare a pennello, ma al contempo essere comodo e dare la giusta libertà di movimento alla donna, che deve essere in grado volendo di volteggiare al suono della musica nel pieno dei festeggiamenti senza incorrere in spiacevoli intermezzi, come una possibile rottura dell’abito a causa di un movimento troppo accentuato o repentino. Ovviamente i prezzi variano da modello a modello e a secondo dell’atelier scelto per l’acquisto. Prima di recarsi in un qualsiasi negozio o sartoria, sarebbe opportuno, per avere un idea del prodotto da acquistare, sfogliare le numerose riviste specializzate. Grazie a loro sarà possibile fare mentalmente una prima cernita tra gli stili, le stoffe e le lunghezze degli abiti.

Queste le stoffe di solito utilizzate per la composizione degli abiti da sposa:

-Organza: tessuto madrepererlato di seta, leggero ma contemporaneamente resistente.

-Voile: tessuto leggero e impalpabile in lana, seta e cotone.

-Plumetis: tessuto con rilievi a forma di capocchia di spillo. Solitamente in cotone, mussola o voile.

-Point d'esprit: voile ricamato a capocchia di spillo. Satin e raso: seta o cotone lucidi,morbidi ma resistenti.

-Sangallo: essenzialmente pizzo traforato con lino o cotone.

-Shantung: di origine cinese, è un tessuto di seta dalla trama irregolare.

-Taffetà: tessuto in seta liscio e sostenuto.

-Tulle: velo a microscopici fori esagonali , solitamente di seta, dalla trama leggera.

-Valenciennes: lavorato a tombolo è un pizzo molto leggero.

-Broccato:tessuto di seta, pesante, acompagnato da rilievi floreali o di tipo astratto, impreziosito da da fili preziosi o colorati.

-Cady: con lavorazioni di seta o lana è un tessuto essenzialmente

-Chantilly: pizzo in seta lavorato a tombolo come il Valenciennes.

-Chiffon: tessuto composto da filati di seta ritorti, molto leggero.

-Crèpe: Composto da filati di seta "molto ritorti", ondulato, viene composto con seta cotone o lana.

-Dèvorè: è in realtà un tecnica, utilizzata per rasare e "svuotare" il tessuto scelto,al fin di creare diversi effetti di trasparenza.

-Duchesse: tessuto pesante ma luminoso, in cotone, raso o seta.

-Gazar: seta trasparente, ma rigida.

-Georgette: l'opposto del Gazar. Seta morbida e fitta.

-Macramè: essenzialmente pizzo lavorato a mano caratterizzato da nodi ed intrecci.

-Marocain:crêpe dalla trama particolarmente grossa attraversata da costine trasversali.Tessuto pesante.

-Matelassè: tessuto caratterizzato da leggera trapuntatura.

-Mikado: di orgine giapponee, è un tessuto resistente e spesso.

Nella decisione circa il modello la sposa non avrà che l'imbarazzo della scelta: per aiutarla elencheremo qui, i principali tagli d'abito e le loro caratteristiche:

Impero: efficace nello slanciare la figura , il corpino viene fermato appena sotto il seno, solitmente con l'aiuto di un anstro o di un fiocco. La gonna, quasi sempe lunga fino a piedi, si apre in uno o più strascichi a secodna dell'effetto che si vuole ottenere.

Princesse: classico, scivola sui fianchi con delicatezza. Consigliabile in pizzo o ricamo.

Rendigote: a taglio verticale, impreziosito da impunture che partono da spalle e orlo, plasmando il punto vita.

A Palloncino: Dissimula i fianchi. Corpetto stretto e gonna ampia e mossa.

A tubino: un classico. Elegante, prevede diverse lunghezze: al ginocchio, al polpaccio, ai piedi. Segue le linee del corpo senza accentuarle.

A sirena: fascia il corpo come una seconda pelle. Stretto si apre solo in fondo, grazie ad uno sfondo piega.

A sottoveste: spalline sottili, molto semplice. Generosa scollatura sulla schiena. Ideale nei periodi estivi.

Longuette: la gonna arriva poco sopra la caviglia. Semplice e sobrio.

Tailleur pantalone: dal colore neutro, provvisto di giacca. Il balzer, può essere sostituito a piacere, con una giacca dal taglio maschile da indossare sopra un top di lurex od eventualmente di palliettes.

Di conseguenza, come già accennato in precedenza, sarà bene regolarsi nella scelta tenendo presenti alcune semplici regole riguardanti il rapporto “modello abito-corportura sposa”. L’abito è fatto per esaltare la sposa, non sminuirla o ridicolizzarla, quindi una donna minuta potrà e dovrà scegliere un modello dalle maniche importanti, impreziosito da volant e d un velo non troppo lungo, mentre chi ha bisogno di slanciare una figura non snella, dovrà prediligere un abito dalle linee morbide che scivoli delicatamente sul corpo. Se i fianchi sono “pronunciati” e la corporatura “robusta” sarà bene optare per vestiti stile impero che tendono a dissimulare, mentre una donna alta e dal punto vista ben definito potrà scegliere con nochalanche una gonna ampia. Per le spose troppo magre sarà bene scegliere un vestito con le maniche lunghe, sia nella stagione invernale che estiva, magari avvalendosi di maniche velate, al fine di rendere più fluida la linea delle braccia troppo esili. Coprini rigidi saranno adatti a chi a spalle strette e cadenti: aiuteranno a valorizzarle, mentre un decoltè ampio si adatterà bene a delle spalle ampie. Chi ha un seno abbondante, dovrebbe evitare, se possibile, gonne a palloncino.

Come già espresso in precedenza, nella scelta, nonostante si abbia un modello ed un tessuto ben preciso in mente, è sempre consigliabile farsi aiutare dai lavoranti del settore: sono il massimo che si possa auspicare come consiglieri. Importante in ogni caso, una volta arrivati davanti alla scelta dell’abito, non farsi prendere dalla fretta, ma vagliare, oltre che il prezzo ed i propri gusti personali, anche le varie tonalità ed i tessuti disponibili nel negozio nel quale ci si è recati. Effettuare prove di abito fino a che non si è certi della scelta: il personale del negozio specializzato è avvezzo e preparato ad eventuali indecisioni della cliente e sarà più che lieto di mettere a disposizione la sua esperienza ed il suo tempo. Per quanto riguarda il velo dell’abito, il cosiddetto “velo nuziale” una sola regola è importante ed imprescindibile: se il vestito è in pizzo il velo non lo deve essere e viceversa. Ciò renderà il tutto elegante e mai appesantito.

Importante una volta effettuata la scelta dell’abito, farne una fotografia da consegnare all’acconciatore: sarà possibile così creare un’acconciatura che si adatta ed esalta l’abito e chi lo indossa.

fonte: http://www.expobg.it

 

Articolo del 03/04/2008 Pubblicato in Consigli-Curiosità Letto 34998 Volte

Matrimonio in Stile Americano - Usanze, tradizioni e curiosità dei matrimoni in America - U.S.A.

I matrimoni lampo per eccellenza sono considerati quelli celebrati in alcune zone degli Stati Uniti d’America. A Las Vegas, per esempio, ci si sposa in qualsiasi momento in meno di un minuto e per pochi dollari, ma in America ci sono anche gli Amish, gente seria, che non scherza. In primo luogo si sposano solo in novembre e dicembre, quando i lavori agricoli sono fermi così non si spreca tempo utile, mai di sabato e di domenica che sono sacri. Cerimonia semplicissima, senza fedi, con la sposa è in blu o violetto, senza velo, il vestito se l'è cucito da sola e lo indosserà in seguito per recarsi alla messa domenicale. Regali? Piatti e stoviglie per lei, arnesi da lavoro per lui.

A New Orleans sono un po' più briosi, cerimonia allegra: musiche e danze e due torte nuziali: una solo per lo sposo e la forma deve richiamare la sua professione, l'altra dalla forma più tradizionale per la sposa. Tradizionale sì, ma con dieci nastri che pendono e che infilandosi nella torta nascondono dieci oggetti. La sposa invita le amiche nubili a scegliere e tirare un nastro, l'oggetto che lo seguirà permetterà di scoprire cosa riserva loro il futuro. Chi si ritrova tra le mani due anelli si sposerà, chi trova un ditale resterà zitella! Si spera che la "previsione" infausta duri solo fino al prossimo matrimonio e alla prossima torta con sorpresa.

Ad ogni modo i matrimoni Americani sono carichi di tradizioni almeno quanto quelli europei. Una figura importante per le Nozze Americane è quella della “damigella d’onore” (bridesmide). Le damigelle d’onore possono essere più di una e di solito sono delle grandi amiche della sposina. I loro abiti devono essere molto eleganti, uguali tra loro, o perlomeno simili (ma di norma si preferisce che abbiano abiti assolutamente identici), e devono richiamare in qualcosa l’abito della sposa, oppure il colore-tema scelto per il matrimonio. È la sposa stessa a scegliere tali abiti da cerimonia insieme alle damigelle e a pagarli per loro. La damigella d’onore precede la sposa nel suo ingresso in chiesa con tanto di bouquet e spesso funge anche da sua testimone.

In America, inoltre, accade molto di rado che gli sposi restino a festeggiare con amici e parenti fino alla fine del ricevimento nuziale. Essi, infatti, partono per il viaggio di nozze verso la metà della festa. Ci penseranno i rispettivi genitori e parenti ad intrattenere gli ospiti e a consegnare, ove siano previste, le bomboniere. Un’altra abitudine considerata tipicamente Americana, ma praticata anche nei Paesi Anglosassoni in genere, riguardo alle nozze ed ai ricevimenti, consiste nell’organizzare la festa per il matrimonio direttamente a casa di uno dei due sposi (se il giardino lo permette), avvalendosi di catering altamente specializzati e montando gazebi e tendostrutture che creano un’atmosfera magica.

Molti americani, inoltre, specialmente tra i ceti più elevati, si avvalgono della competenza e della professionalità di Wedding Planner nell’organizzazione del Matrimonio e del ricevimento. Un ‘abitudine, quest’ultima che sta prendendo piede anche qui in Italia. E non è la sola. Sono infatti parecchie le usanze matrimoniali americane o comunque straniere che sono state “esportate” e vengono praticate, negli ultimi tempi, anche qui da noi. Il tutto per garantirsi un Matrimonio all’insegna della classe e dell’eleganza, ma anche dotato di una punta d’originalità.

Il must degli ultimi tempi, infatti, è: stupire, ma con stile!

fonte: www.arcobaleno.net

 

Articolo del 20/03/2008 Pubblicato in Consigli-Curiosità Letto 5311 Volte

La Musica al Matrimonio - Origini, Tradizione e Consigli. Wedding - fotografi napoli



La musica è uno degli elementi fondamentali in un matrimonio. Essa contribuisce a creare l’atmosfera desiderata dagli sposi e a scolpire, sia nelle loro menti che in quelle degli invitati, ricordi indelebili del giorno delle nozze.

È molto importante, dunque, scegliere la musica giusta. In primo luogo, essa dovrebbe adattarsi allo stile della cerimonia e del ricevimento in generale.

Le origini della musica ai matrimoni sono molto antiche. La tradizione racconta che la prima marcia nuziale fu voluta, per le proprie nozze, dalla principessa Victoria, figlia della regina Vittoria d'Inghilterra, nel 1858.

È sempre consigliabile, per gli sposini, rivolgersi a professionisti del settore per garantirsi un risultato all’altezza dell’evento che si sta andando a festeggiare. Per quanto riguarda la musica durante la celebrazione del rito (sia esso religioso o civile), gli strumenti privilegiati dalla maggior parte delle coppie sono il violino, il violoncello, l'arpa e l'organo, considerato un po’ il “re degli strumenti per le cerimonie nuziali”. Il programma musicale può essere vario, ma di norma i brani fondamentali sono quelli eseguiti all’ingresso della sposa e durante lo scambio degli anelli.

Valeria Scotti ci spiega che “ Wagner, Schubert, Vivaldi, Handel e Bach, sono alcuni degli autori classici che gli sposi solitamente scelgono. I loro brani sottolineano i momenti più toccanti della cerimonia. Il galateo comunque consiglia alcuni brani "standard" da inserire tra le proprie musiche da matrimonio. La marcia nuziale di Richard Wagner accompagna l'ingresso in chiesa della sposa; la marcia nuziale di Felix Mendelssohn invece, annuncia l'uscita degli sposi dalla chiesa. Una volta terminata la cerimonia, ci si sposta verso il luogo scelto per il ricevimento. La musica da matrimonio ci accompagnerà anche lungo questa seconda parte della giornata. Va dunque scelta con molta cura. Al ricevimento è possibile essere un po' meno rigidi e formali riguardo la musica da matrimonio, ma sempre e comunque attenti al buon gusto.”

Che si tratti di una villa, di un ristorante o di un hotel, ormai tutte le strutture che accolgono ricevimenti di nozze sono attrezzate per ospitare dei musicisti. Alcune, poi, propongono loro stesse agli sposi diverse soluzioni musicali tra cui scegliere. Ad ogni modo, sia che si scelga il classico intrattenimento “piano-bar”, sia che si preferisca un caratteristico quartetto jazz, o un’altra delle innumerevoli proposte dell’attuale panorama musicale, il repertorio dovrebbe essere sempre abbastanza vario, in modo da riuscire ad accontentare un po’ tutti gli invitati.

Fonte: www.dailyroma.it

 

Articolo del 17/03/2008 Pubblicato in Consigli-Curiosità Letto 1518 Volte

Biagio Antonacci - Fotografia (Inedito mai pubblicato)



Questa canzone è stata scritta e registrata da Biagio Antonacci nel 1991, ma non fu mai pubblicata.

Nel 2007 è stata aggiunta come bonus track nel CD "Vicky Love", ma non è presente nella tracklist. E' inserita dopo i saluti finali nella track numero 11.

Il video è montato su alcuni spezzoni del film "Lezioni Di Piano".
 

Articolo del 15/03/2008 Pubblicato in Consigli-Curiosità Letto 35823 Volte

Il lancio del riso al Matrimonio - Storia, origini e significato di un'usanza matrimoniale diffusa.

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in foto

Santa Maria del Parto a Mergellina
Napoli, Chiaia via Mergellina 21

L’usanza del lancio del riso sugli sposi ha origine dalla tradizione cinese: un’antica leggenda narra che il Genio Buono, alla vista dei contadini colpiti da una grave carestia, sia stato mosso a pietà e abbia chiesto loro di irrigare i campi con l’acqua del fiume in cui egli disperse i propri denti. L’acqua trasformò i denti in semi, da cui germogliarono migliaia di piante di riso, che sfamarono l’intera popolazione. Il riso da allora divenne simbolo di abbondanza e prosperità e lanciarlo sugli sposi equivale ad augurare loro un futuro di felicità e soddisfazioni. C’è anche chi sostiene, invece, che l’usanza del lancio del riso abbia origini Romane. Si dice, infatti, che per tradizione nell’Antica Roma si lanciasse del grano sugli sposi (sempre come augurio di fertilità). Il “cambio di cereali” è avvenuto nel momento in cui il riso è diventato più reperibile del grano (avere del riso in casa è semplice…reperire del grano potrebbe essere un problema). Ma questa seconda ipotesi riguardo alla tradizione del lancio del riso sugli sposi è meno certa rispetto alla prima.

Al giorno d'oggi per quanto riguarda il lancio del riso, ci sono diversi elementi di novità. Per esempio il riso è sempre più spesso colorato e non più bianco e semplice, e viene distribuito agli invitati, fuori dalla chiesa in appositi contenitori (coni, borsette, sacchettini portariso) acquistati, o addirittura creati a mano dalla sposa stessa. Per coloro che non amano particolarmente il riso, esso può essere rimpiazzato dal lancio di coriandoli o di petali di fiori (rigorosamente coloratissimi).

E' molto in voga, inoltre, sostituire il riso con delle bolle di sapone, magari in flaconcini personalizzati col nome degli sposi. In tal modo poi, gli invitati avranno anche un ricordino simpatico, oltre alla bomboniera, da portare a casa.

fonte: www.answers.yahoo.com

 

Articolo del 15/03/2008 Pubblicato in Consigli-Curiosità Letto 24323 Volte

I confetti - La storia, le tradizioni, le curiosità sul dolce da matrimonio per eccellenza - colori



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La parola confetto deriva da “confectum”, participio passato di conficere, ossia preparato, confezionato. Nel Medioevo ci si riferiva con questo termine alle confetture o alla frutta secca ricoperta di miele, non al confetto così come lo conosciamo oggi.

Ma allora quando nasce il confetto?

Questa è una domanda a cui non è facile rispondere, è davvero difficile collocare in un’epoca ben precisa la nascita di questo dolciume. Sembra che il primo confetto fosse indirizzato a fini terapeutici (il preparato medicinale era ricoperto da un guscio dolce, per renderlo più gradevole ), e pare che sia stato inventato da un arabo di nome Al Razi. Al di là, però di questa piccola curiosità secondo alcuni storici la nascita del confetto risale al 1200 periodo in cui mandorle anici ecc venivano ricoperte da uno strato di miele indurito, quindi questi prodotti rappresentano l’antenato del confetto così come lo conosciamo oggi. Questi dolcetti erano molto apprezzati dalle famiglie nobili che di solito li conservavano in dei preziosi cofanetti decorati che successivamente avrebbero dato vita alle bomboniere ( circa due secoli più tardi ). Di tali prodotti si ha notizia a Venezia a partire dal 1200 (come già evidenziato) dove arrivavano dai mercati dall’estremo oriente, era, infatti, in uso nell’impero bizantino gettare questi dolcetti dai balconi nobiliari sul popolo festante durante i festeggiamenti carnasciali.

Ma se andiamo ancora più indietro nel tempo secondo alcuni l’origine dei confetti è da far risalire addirittura al periodo romano, quando per festeggiare nascite e matrimoni si usava lanciare dei bon bon realizzati con anime di mandorle, miele e farina.

Fino adora però si è parlato di confetti fatti col miele non con lo zucchero e questo perché dobbiamo aspettare il tardo 400 quando lo zucchero venne esportato dalle Indie occidentali. Da quel momento in poi diventerà protagonista assoluto nel processo di dolcificazione, relegando il miele ad un ruolo marginale. Poeti e scrittori come Il Leopardi, Carducci, Verga, Pascoli,e D’annunzio hanno citato i confetti come dolci che arricchiscono pranzi importanti e cerimonie solenni, ed inoltre non dobbiamo dimenticare che ad ogni festività corrisponde un colore di confetto differente. La tradizione vuole che il confetto usato per il matrimonio sia bianco, ad indicare la purezza della sposa. Il rito del lancio dei confetti all’uscita del corteo dalla chiesa veniva chiamato “sciarra”, ossia rissa, riferito ai ragazzi che dopo il lancio accorrevano a raccogliere i dolci creando confusione. Nel battesimo i confetti invece saranno rosa per le bambine, ad indicare il colore del sangue e quindi la fertilità femminile, e azzurri per i maschietti ad indicare il colore del cielo e quindi la futura elevatezza morale. Alle nozze d’oro i confetti color oro , a quelle d’argento i confetti argentati, per la laurea rossi, per le promesse di matrimonio verdi e via di seguito.

Per quanto riguarda il matrimonio, non tutti sanno che per secondo una vecchia tradizione, ogni anniversario c’è un diverso colore di confetto. Ve lo proponiamo di seguito.

I colori dei confetti nella tradizione

1 Anno - Nozze di Cotone : Rosa

5 Anni - Nozze di Seta: Fuxia

10 Anni - Nozze di Stagno: Giallo

15 Anni - Nozze di Porcellana: Beige

20 Anni - Nozze di Cristallo: Luce

25 Anni - Nozze d' Argento: Argento

30 Anni - Nozze di Perle: Mare

40 Anni - Nozze di Smeraldo: Verde

45 Anni - Nozze di Rubino: Rosso

50 Anni - Nozze d'Oro: Oro

fonte: www.crispoconfetti.com

 

Articolo del 13/03/2008 Pubblicato in Consigli-Curiosità Letto 1788 Volte

Milano, curiosità e trend per il sì. Sposi: ok in bianco, cerimonia in nave.



Sì al tradizionale abito bianco, ma le nozze si celebrano su una nave da crociera e i fuochi artificiali devono essere accompagnati da un sottofondo di musica classica.
In ogni caso, il giorno del sì è una giornata in cui si corona un sogno d’amore, ma anche un’occasione in cui tutto deve essere perfetto e funzionare senza intoppi.

Organizzare un matrimonio è un lavoro lungo e complesso che richiede, oltre a pazienza e buona volontà, senso pratico e spirito organizzativo. Per fortuna, anche senza ricorrere a specifici professionisti, ci sono tanti modi per alleggerire il carico di lavoro e di stress che comporta la preparazione del “giorno del sì”.
A disposizione dei futuri sposi ci sono numerose manifestazioni in cui viene presentato tutto quello che serve per la giornata delle nozze, dai vestiti al catering alle bomboniere, alle liste di nozze, in modo da farsi almeno un’idea precisa di quello che necessario e delle proposte del mercato.
Una di queste occasioni è MilanoSposi, che si tiene ad Assago, alle porte del capoluogo lombardo, con tutto quello che c’è di più nuovo e trendy per i fiori d’arancio.
La Fiera, oltre a proporre una panoramica completa di tutto il necessario per una cerimonia e una festa perfetta, è anche l’occasione per conoscere i nuovi trend e le tendenze più “cool” per il giorno del sì.

Ad esempio, come spiega l’esperta Simona Polli, direttore di White Sposa, i nuovi mood per il mondo del wedding del prossimo anno segnano alcune conferme e molte novità. Innanzi tutto, l’abito tradizionale si conferma il sogno della maggior parte delle ragazze. Il bianco in tutte le sue nuance continua a farla da padrone, ma non mancano i colori pastello come il rosa cipria, il verde acqua, l’azzurro polvere con qualche intrusione dei colori più decisi come il rosso o l’arancio cangiante.
Sì anche ai dettagli importanti come ricami di strass (ma dosati in modo minimale), drappeggi e scolli. Prevalgono comunque le linee semplici, anche se molto ricercate. Vanno sempre bene le gonne vaporose e i veli grandi che incorniciano il viso.
Per la sposa che vuole concedersi un tocco trasgressivo, o almeno malizioso, ci sono gli abiti a sirena, scolli profondi e spalle scoperte, da abbinare in chiesa a coprispalle coordinati
Anche per lui la moda suggerisce dettagli importanti: ad esempio sotto un abito classico, il gilet e la cravatta possono essere particolari. I colori sono comunque quelli classici di sempre, dal blu, al grigio, ma anche le tinte cangianti come il bronzo o il platino, senza rinunciare a un tocco di color lavanda per gli accessori.
Tra le location per la festa, sono di moda gli antichi castelli o le dimore storiche, mentre per i mesi primaverili o dell’estate tanti sposi scelgono gli agriturismi, specie se si trovano in località di fascino e di interesse paesaggistico.
Molto trendy è anche organizzare la cerimonia a bordo di una nave da crociera, dove il comandante può, a tutti gli effetti, celebrare il rito nuziale.
In questo caso, la cerimonia, la festa successiva e il viaggio di nozze si svolgono in un’unica location. Se il matrimonio si svolge di pomeriggio, la sposa dopo la cerimonia può cambiarsi d’abito, sostituendo il vestito bianco e classico della cerimonia in chiesa con un abito da sera, più sexy e colorato, per la festa. Anche lo sposo può cambiare mise e passare dall’abito da cerimonia allo smoking. Al termine della festa l’eventuale spettacolo pirotecnico è di particolare effetto se accompagnato da musica classica.


fonte: www.tgcom.mediaset.it
 

Articolo del 05/03/2008 Pubblicato in Consigli-Curiosità Letto 10340 Volte

Il galateo delle nozze. Qualche consiglio per un matrimonio all'insegna del bon ton.



Galateo Abito da Sposa

Per il galateo, la sposa può indossare il vestito lungo solo se sposo, parenti, fratelli e testimoni decidono di indossare il tight. In tal caso sono ammessi l'abito con lo strascico e il velo.

Galateo Abito da Sposo
Fino a qualche tempo fa lo sposo non poteva permettersi molti strappi alla regola in fatto di abbigliamento, anche se il bon ton gli concedeva alcune alternative. A un matrimonio solenne non si ammettevano eccezioni: tight di giorno e marsina alla sera.

Galateo Anelli nuziali
, le fedi La tradizione le vuole lisce e sottili in oro giallo, ma se il portafoglio, lo consente nulla vieta una fede in platino o con brillanti, purché all'interno vi siano incisi i nomi degli sposi e la data delle nozze. Unico vincolo: l'anello va assolutamente portato all'anulare sinistro perché fin dall'antichità si pensava che questo dito fosse collegato direttamente al cuore. Nei paesi del Nord Europa la fede nuziale si porta sulla mano destra. Infatti l'uso di questo cerchietto d'oro che sancisce il legame matrimoniale affonda le sue radici nella storia. Di origine germanica e poi passato nelle consuetudini romane, è solo nel tardo Medioevo che viene ufficialmente adottato nelle cerimonie di nozze. Il rituale delle fedi, che devono essere acquistate dallo sposo, non varia tra matrimonio civile e religioso: nel momento "clou" della cerimonia gli sposi si scambiano gli anelli pronunciando la promessa d'amore.

Galateo Lista nozze

La lista nozze, un tempo, non era prevista dal galateo. La sua origine è statunitense ed in Europa era considerata come una cosa volgare. Ai giorni d'oggi, invece, l'usanza della lista nozze si è diffusa ed è stata accettata da tutti. Il suo scopo principale è quello di evitare doppioni inutili nei regali.
L'arte di ringraziare Galateo Ringraziamenti A proposito di regali, quando si ricevono i primi doni, è bene registrarne subito le caratteristiche vicino al nome del donatore sulla lista degli invitati, in modo da poter esprimere, nel biglietto di ringraziamento, la gioia di aver ricevuto proprio quel regalo. Questa menzione sicuramente farà piacere a chi si è dato la pena di sceglierlo e di farlo. I ringraziamenti vanno inviati possibilmente entro due mesi dalla cerimonia, al ritorno dal viaggio di nozze. Conviene anche segnare quelli già fatti, in modo da non confondersi dopo tanto tempo. L'invio delle bomboniere non esclude il ringraziamento di proprio pugno.

Galateo Bomboniere

Alla sposa il compito creativo di sceglierle e ordinarle, ai genitori o alla migliore amica quello di inviarle dopo che gli sposi sono partiti per il viaggio di nozze. Le regole del galateo in fatto di bomboniere sono severe, se si decide di rispettarle: vanno recapitate una ventina di giorni dopo il matrimonio in segno di ringraziamento. Vengono spesso personalizzate con il monogramma degli sposi e sono sempre accompagnate dal bigliettino che riporta i loro nomi e la data delle nozze. Oggi, per praticità, molti sposi le consegnano agli amici durante il ricevimento.

Galateo Cerimonia
e Corteo Semplice o solenne, davanti al sindaco o al prete, la cerimonia impone rituali che sanciscono e rendono pubblico il passaggio della coppia da uno stato ad un altro. Ma, indipendentemente dalle scelte degli sposi sul tipo di cerimonia, alcune regole vanno rigorosamente rispettate.
La sposa entrerà in chiesa al braccio del padre o, in mancanza di lui, del parente più stretto. Al suo ingresso tutti saranno già ai loro posti: nella parte sinistra della chiesa la famiglia della sposa, nella parte destra quella di lui.
Lo sposo sarà già all'altare, insieme ai testimoni, che dovranno sistemarsi a lato degli sposi, a sinistra quelli di lei e a destra quelli di lui. Alla fine della cerimonia lo sposo darà la destra alla sposa e dietro di loro si formerà il cosiddetto corteo: la madre dello sposo alla destra del padre della sposa, la madre della sposa al braccio del padre dello sposo, seguiti dall'allegra scia di fratelli, zii, cognati e amici in festa.

Galateo I Ruoli

Gli sposi
-Ricevono gli ospiti;
-Intrattengono gli ospiti durante i tempi morti del ricevimento;
-Lo sposo può ringraziare tutti gli invitati con un discorso a inizio o fine pasto;
-Anche la sposa può fare un discorso di ringraziamento, dopo lo sposo;
-La consegna di bomboniere e confetti è affidata alla sposa;
-La tradizione impone che siano gli sposi ad aprire le danze, con ballo lento sulla pista da soli;
-Se gli sposi a fine ricevimento vanno via in auto, è tradizione attaccare al paraurti posteriore lattine, palloncini ed altri oggetti rumorosi. Questa usanza deriva dalla tradizione di attaccare le scarpe della sposa alla macchina, per simboleggiare il passaggio di proprietà della donna dal padre al marito.

Il padre della sposa

-Se si vuole seguire il galateo, è il primo a fare il discorso e proporre un brindisi agli sposi;
-Gli spetta un ballo con la figlia al terzo giro di danza. La madre della sposa
-Nel caso in cui gli sposi ritardino a causa del servizio fotografico, è la madre della sposa che riceve gli ospiti; -Può fare, con il genero, il secondo ballo. I genitori dello sposo
-Padre: gli spetta il ballo con la sposa subito dopo che, quest'ultima, ha aperto le danze con il marito. -Madre: lo sposo concederà un ballo alla madre al terzo giro di danza.

I testimoni

-Il testimone principale può tenere un discorso per rispondere allo sposo da parte di tutti gli altri invitati e testimoni.

Invitati

-Dovrebbero restare fino a quando gli sposi non vanno via;
-Possono andarsene prima solo se gli sposi hanno comunicato di voler lasciare la festa dopo gli invitati.


www.simonalucentini.it

a cura della dott.ssa Liliana Castello
 

Articolo del 04/03/2008 Pubblicato in Consigli-Curiosità Letto 69319 Volte

Le più antiche e dolci leggende sui fiori. La nascita, la storia, il colore, i sentimenti.



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Le più antiche e dolci leggende sui fiori. La nascita, la storia, il colore, i sentimenti che portano alla nascita di un fiore. Emozioni e sensazioni vecchie e nuove.


Da sempre i fiori sono considerati quali oggetti ideali per un regalo, per esprimere un pensiero o uno stato d’animo. Lo sposo dona fiori alla sua amata. Le giovani sposine tengono stretto tra le mani il loro bouquet, scelto con cura. Un bocciolo vuol dire tante cose, tanto che esiste un vero e proprio “linguaggio dei fiori”, com’è noto. Ma non tutti sanno che esistono diverse leggende sui fiori, sulla loro nascita, sul colore che li contraddistingue. Leggende che parlano d’amore, di matrimonio, di gioia e tanto tanto altro. Eccone alcune.

Perché i gelsomini si regalano alle spose in segno di buon augurio
Una leggenda narra che i Gelsomini fossero una pianta di esclusiva proprietà della Famiglia dei Medici e venivano coltivati soltanto nei loro giardini. Un giovane giardiniere rubò una pianta e la regalò alla sua fidanzata, che la mise in terra e la accudì con tanto amore che essa crebbe e fece tanti fiori meravigliosi. I due fidanzati si sposarono e vissero felicemente, diffusero la coltivazione del fiore e l’usanza di regalarlo alle giovani spose come segno di buon augurio.

La storia della “Pratolina”

In primavera i prati si coprono spontaneamente di migliaia di margheritine. Forse non tutti sanno che tale fiore, detto anche “Pratolina” e così comune alle nostre latitudini, ha una storia molto antica. Il suo nome scientifico e’ “Bellis” e deriva da una leggenda. Bellis era la figlia del dio Belus. Un giorno, mentre danzava con il suo fidanzato, attirò l’attenzione del dio della primavera a causa della sua bellezza. Il dio tentò di strapparla al fidanzato, quest’ultimo reagì con violenza e la poveretta, per salvarsi da entrambi si trasformò in una margheritina.
La Pratolina fu molto amata nei tempi antichi. Quando Margherita di Valois, sorella di Francesco I sposò Emanuele di Savoia, fu presentata a corte con un cesto di margherite. Luigi IX di Francia amava tanto questo fiore e si era fatto fare un anello a forma di margherita. Margherita d’Angiò, moglie di Enrico VI d’Inghilterra, era solita far ricamare margheritine sulle vesti dei cortigiani: aperte indicavano la vita, chiuse, la purezza.
In inglese la Margherita si chiama “Daisy” e deriva dall’espressione “Day’s eye”, occhio del giorno.

La nascita della Stella Alpina
Secondo una leggenda svizzera questo fiore sarebbe stato un tempo una fanciulla così bella, pura e nobile di animo che, sebbene desiderata da molti cavalieri, non incontrò mai nessuno degno di diventare suo sposo. Quando morì, ancora non sposata, fu trasportata sulle vette più eccelse delle montagne e trasformata in un fiore che fu chiamato Edelweiss (che significa nobile bianco) e che nasce in luoghi inavvicinabili per gli esseri umani. Poiché dunque per raccogliere questo fiore occorre fatica e coraggio, la frase "cogliere Edelweiss” divenne, per gli Svizzeri, sinonimo dell’ottenimento del più alto e nobile onore che un uomo mortale possa conquistare.

Perché le Rose Gialle sono simbolo di infedeltà e gelosia
L’origine del significato è nella storia del profeta Maometto e della sua favorita Aisha. Poiché egli sospettava che gli fosse infedele chiese all’Arcangelo Gabriele di aiutarlo a scoprire la verità. L’Angelo gli disse di bagnare le rose e, se avessero cambiato colore i suoi dubbi sarebbero stati fondati. Infatti quando Maometto tornò a casa Aisha gli offrì delle rose rosse e lui le ordinò di lasciarle cadere nel fiume. Le rose divennero gialle.

Come nacquero le Rose Rosse
In origine le rose erano tutte bianche. Un giorno Venere, correndo incontro ad uno dei suoi innamorati, mise un piede su un cespuglio di rose e le spine la punsero facendola strillare dal dolore. Le rose, bagnate dal suo sangue, vergognandosi per l’offesa recata a Venere, arrossirono all’istante rimanendo così per sempre.

L’origine del Narciso

La mitologia greca ci tramanda che Narciso era un giovane bellissimo e duro di cuore. Una ninfa, indispettita per essere stata respinta, decise di vendicarsi. Lo portò a specchiarsi in un lago, ed egli, vedendosi riflesso sull’acqua si innamorò perdutamente della sua immagine convinto che fosse quella di una ninfa bellissima. Quando l’acqua del lago si increspò, l’immagine di Narciso scomparve ed egli, convinto di aver perso la sua amata si gettò nel lago disperato e annegò. Cupido trasformò il giovane in un fiore che chiamò Narciso, affinché tutti ricordassero le disgrazie cui porta la vanità e l’egoismo.

L’origine dell'agrifoglio

L'origine dell'agrifoglio si ritrova in una leggenda dei paesi nordici nella quale si narra che quando Baldur morì trafitto da una freccia, cadde proprio su un cespuglio di agrifoglio, allora suo Padre, il dio Odino, decise di ricompensare la pianta che aveva ospitato il figlio al momento della morte trasformandola in sempreverde e riempiendola di bacche rosse.

fonte: www.dilloconunfiore.com

in collaborazione della dott.ssa Liliana Castello
 

Articolo del 04/03/2008 Pubblicato in Consigli-Curiosità Letto 17022 Volte

difiorefotografi - Caserta, la sposa con il bouquet. Modelli, consigli e curiosità.

Il bouquet è uno degli elementi più importanti nell'intero look della sposa. La tradizione vuole che il mazzo di fiori passi di mano ben tre volte. Sarà lo sposo a farlo recapitare alla sposa e quest'ultima, dopo la cerimonia, lo regalerà ad una fortunata tramite il famoso lancio che indicherà la prossima ragazza o signora che convolerà a nozze. In realtà sappiamo però che sarà la sposa a scegliere fiori, colori e forma per il bouquet in quanto lo sposo non potrà conoscere i dettagli relativi all'abito che indosserà la futura moglie.

La scelta del bouquet deve essere fatta tenendo conto della fisicità della sposa nonchè dello stile e del colore dell'abito. La scelta del fiore predominante nel bouquet può diventare il refrain per tutto il design relativo al party e al banchetto di nozze.

Una sposa in bianco con un bouquet contenente qualche bocciolo di rosa rossa, per esempio, potrebbe suggerire di ripetere la scelta cromatica per le decorazioni dei tavoli e della location in cui avranno luogo i festeggiamenti, per gli addobbi floreali in chiesa, per la macchina e per le damigelle le quali avranno un bouquet più piccolo rispetto a quello della sposa. La scelta dei fiori sarà effettuata non solo per il loro colore ma anche per il significato che la tradizione attribuisce loro. Rosa, fiore d'arancio, calla, giunchiglia, camelia, tulipano, gliglio e molti altri.

Ognuno di loro porta un messaggio preciso. Se si è indecise meglio farsi consigliare dai fioristi che sapranno indicare con competenza la scelta migliore. La forma e la dimensione del bouquet, solitamente rotondo o a cascata, deve assolutamente tenere presente stile e fisicità della sposa. Il portamento della sposa varierà a seconda della forma del bouquet. Una figura alta e snella potà optare per un bouquet più voluminoso o a cascata, per una figura minuta meglio un piccolo bouquet di boccioli.

Fonte: www.chicmagazine.it

in collaborazione con la dott.ssa Liliana Castello

 

Articolo del 02/03/2008 Pubblicato in Consigli-Curiosità Letto 2626 Volte

Curiosità matrimonio: un quotidiano ed una tv per le nozze. www.wedding.tv

Curiosità matrimonio: un quotidiano ed una tv per le nozze. Un vero e proprio quotidiano dedicato agli sposi nel giorno delle loro nozze.

E' questa una delle ultime trovate nel mondo dei servizi da matrimonio. “Ideato e diretto dal giornalista francese Stephane Penouel, il "Corriere degli sposi" è un vero giornale, registrato al tribunale di Roma e personalizzato sulle esigenze degli sposi.
Realizzato in tempo reale il giorno stesso delle nozze, il quotidiano propone un reportage corredato di foto, interviste agli amici e ai parenti, articoli, vignette e rubriche, che può essere pubblicato in varie lingue e viene distribuito al termine del ricevimento. “ (fonte http://lab.iulm.it/ ).

Ma non è tutto! In Inghilterra, infatti, è da poco nato “Wedding Tv”, un canale televisivo che si occupa solo ed esclusivamente di matrimonio.
La rete trasmette 24 ore su 24 tutto quello che concerne il mondo delle nozze, compresi ricevimenti e celebrazioni di coloro che vogliono un ricordo “particolare” del proprio giorno speciale. Il canale ha anche un proprio sito (in inglese, www.wedding.tv ) e potrebbe riscuotere un certo successo, se si considera che in Inghilterra il numero dei matrimoni è tra i più alti al mondo.

Per avere un’idea più precisa di cosa sia, e come operi Wedding Tv, guardate qui http://tv.repubblica.it/ .
E voi? Cosa ne pensate?



(fonte: repubblica.it)

a cura della dott.ssa Liliana Castello
 

Articolo del 01/03/2008 Pubblicato in Consigli-Curiosità Letto 1598 Volte

Le scarpe della sposa. Moda, consigli e curiosità.




Un'accurata scelta delle calzature sposa da indossare nel giorno delle nozze, presuppone che si presti eguale attenzione tanto all'estetica, quanto alla praticità.

Questo discorso vale soprattutto per la donna, per la quale la difficoltà sta proprio nel trovare calzature da sposa belle (e non è così difficile) e al tempo stesso comode (cosa piuttosto ardua).
Per quanto riguarda il colore, il classico abito da sposa, lungo e chiaro, esige calzature da sposa ton sur ton, ed infatti molti atelier le realizzano utilizzando lo stesso tessuto del vestito. Ma non è strettamente necessario che il tessuto sia identico, ciò che conta è che le tonalità del vestito e delle calzature da sposa siano pienamente in accordo tra loro.
Dunque, se le calzature da sposa verranno acquistate separatamente, è meglio portare con sé un campione della stoffa dell'abito, oppure chiedere di poter trattenere qualche paio di calzature da provare insieme al vestito. Dal punto di vista del modello di calzature sposa il discorso è più complesso. Innanzitutto l'altezza del tacco: è consigliabile innanzitutto considerare la statura dello sposo e di conseguenza scegliere una misura che non faccia apparire la sposa né troppo alta, né troppo bassa rispetto al consorte.
Attenzione a non sottovalutare neppure la propria dimestichezza con i tacchi alti, perché se non si è abituate a portarli, è meglio non esagerare con i centimetri per le calzature da sposa! Al contrario, se si è pratiche e li si sa portare con disinvoltura, e se si addicono alla propria figura e all'abito scelto, ci si può tranquillamente orientare anche su modelli dal tacco vertiginoso.

Scarpe a punta o smussate?

La moda per le calzature da sposa ha visto trionfare punte veramente ardite negli ultimi anni, ma questo non obbliga di certo a non scegliere modelli più squadrati, o, almeno più tondeggianti; se l'abito è classico poi, una punta troppo accentuata diviene addirittura un'evidente stonatura. A seconda della stagione ci si può orientare verso modelli di calzature da sposa più chiusi, veri e propri decoltè, o su scarpe aperte sul tallone, fino ad arrivare a veri e propri sabot. Da evitare, se si vuole essere eleganti, sono i sandali aperti sul davanti, che lascino scoperte le dita. Almeno così era fino a qualche tempo fa.
Oggigiorno, infatti, le sposine osano indossando anche veri e propri sandali, dalla foggia particolare. Si tratta dei cosiddetti “sandali-gioiello”, gettonatissimi soprattutto per i matrimoni che si tengono nel periodo estivo. Il sandalo-gioiello però è sconsigliatissimo per quelle spose che optano per un vestito dallo stile classico-romantico, mentre è l’ideale per abiti dalla linea moderna, stretti o comunque contraddistinti da un tocco di originalità.
La curiosità: In alcune province italiane c’è una simpatica usanza per quanto riguarda le scarpe della sposa.

Le amiche non sposate e/o non fidanzate della sposa mettono una firma sotto le scarpe di quest’ultima prima dell’inizio della cerimonia religiosa.

Durante la giornata e alla fine del ricevimento la sposa controllerà le scarpe “firmate”. Il primo nome che risulterà essersi “cancellato” dalla suola della scarpe è il nome della prossima ragazza che si sposerà/fidanzerà.


fonte: www.corticalzature.it

in collaborazione con la dott.ssa Liliana Castello
 

Articolo del 29/02/2008 Pubblicato in Consigli-Curiosità Letto 5521 Volte

Il velo nuziale: antiche e nuove usanze. Tradizione e modernità. Modelli e tipi di velo




L’usanza di indossare il velo nuziale si tramanda da generazioni e generazioni ma pochi di coloro che ne fanno uso conoscono il vero significato ed il vero motivo per cui veniva usato.
Ai tempi degli antichi romani i matrimoni erano spesso combinati dalle famiglie, sia per motivi politici, sia per motivi di interesse. Proprio per questo motivo i due sposi fino al giorno del si non si incontravano e, i genitori degli sposi, coprivano il volto della sposa con un velo in modo da coprire le sembianze reali. In questo modo lo sposo, una volta sull'altare, non poteva più tornare indietro perchè ormai la cerimonia era iniziata.
Col tempo il velo nuziale ha assunto un significato ben diverso.
Esso per un certo periodo ha rappresentato la purezza della sposa, ma al giorno d’oggi viene indossato più che altro come elemento decorativo dell’abito da sposa, una sorta di “di più”.
Si indossa il velo sull’abito da sposa per tradizione o semplicemente per questioni di gusto personale. Quello che pochi sanno è che anche per quanto riguarda il velo della sposa esistono vari tipi tra cui scegliere.
Ad ogni sogno d’altare corrisponde il suo velo. C’è chi si sveglia d’improvviso perchè è inciampata in chilometri di tulle, chi si sveglia quando lo sposo solleva la velina per il bacio, e chi proprio non riesce a trovare il velo ideale.

Ecco un semplice schema sulle lunghezze del velo da sposa, per farvi arrivare all’altare preparate, e coronare il sogno senza inconvenienti.

Velo a velina, scusate il gioco di parole: corto, semplice e reclinabile all’indietro a fine cerimonia.
Velo lunghezza spalle, eventualmente farcibile con la velina di cui sopra.
Velo al gomito: ideale per le spose basse poichè non le avvolge di strati di stoffe e tulle.
Velo da Valzer, detto anche velo al pavimento, lungo quanto basta per l’effetto scenico del mantello mentre ballate, ma corto al millimetro per evitare scivolate.
Velo Cappella: tocca il pavimento e il velo esterno è di solito imbottito da altri due o tre strati interni; effetto bomboniera assicurato.
Velo Cattedrale: pomposo, esagerato, infinito. Il velo per eccellenza, lungo dall’altare almeno a metà della navata.

Buona fortuna nel caso lo scegliate. Quale velo avete scelto o scegliereste? E perchè? Conoscete altri nomi o altre ragioni legate alle lunghezze del velo da sposa?


fonte: www.pinkblog.it
in collaborazione con la dott.ssa Liliana Castello
 
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