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Articolo del 07/04/2008 Pubblicato in Consigli-Curiosità Letto 49556 Volte

L'abito da Sposa - Consigli, tradizioni, modelli, curiosità matrimonio - Stoffe e tessuti pregiati .




La tradizione vuole che venga scelto dalla giovane sposina insieme alla madre. Di cosa stiamo parlando? Ovviamente del vestito da sposa. L'abito da sposa, è forse uno degli elementi più importanti, se non l’unico, oltre alla coppia in procinto di unire le proprie vite, di qualsiasi tipo di cerimonia di matrimonio.

Sia essa in Chiesa o al comune, vi siano 100 invitati o solo i testimoni, l’abito in questo caso, ribaltando un noto detto, “fa il monaco”. E’ elemento del matrimonio del quale si parlerà più a lungo ed in maniera dettagliata, il particolare più spettegolato, l’indiscrezione più bella.
L’abito da sposa è pura espressione della volontà di una donna, un tempo rappresentava la purezza della verginità che la giovane portava al suo posto: oggi pur essendo cambiati tempi e usanze, esso incarna ad ogni modo la felicità e la gioia del grande passo. Un momento indimenticabile che deve rimanere scolpito nella memoria.
Va scelto con cura, secondo le proprie esigenze personali e finanziarie. La scelta rappresenta un occasione divertente e commovente da vivere con le persone alle quali si vuole bene, tenendo bene a mente che per superstizione, se si vogliono evitare catastrofi e sfortune, lo sposo non deve vedere il vestito della sposa fino al giorno della cerimonia. Ovviamente, oltre che al proprio gusto personale, è consigliabile affidarsi nelle amorevoli mani di un esperto, in grado di aiutare la dolce sposina nella scelta dell’abito che più si adatta alle sue caratteristiche fisiche ed all’armonizzazione della sua figura.
La scelta deve essere effettuata diversi mesi prima della cerimonia, in modo tale da avere il giusto tempo per dover effettuare, se necessario, eventuali correzioni all’abito, la messa a misura, ma soprattutto la giusta scelta del modello. Che esso sia classico, di gusto retrò, moderno, sbarazzino o sexy, l’abito da sposa deve calzare a pennello, ma al contempo essere comodo e dare la giusta libertà di movimento alla donna, che deve essere in grado volendo di volteggiare al suono della musica nel pieno dei festeggiamenti senza incorrere in spiacevoli intermezzi, come una possibile rottura dell’abito a causa di un movimento troppo accentuato o repentino. Ovviamente i prezzi variano da modello a modello e a secondo dell’atelier scelto per l’acquisto. Prima di recarsi in un qualsiasi negozio o sartoria, sarebbe opportuno, per avere un idea del prodotto da acquistare, sfogliare le numerose riviste specializzate. Grazie a loro sarà possibile fare mentalmente una prima cernita tra gli stili, le stoffe e le lunghezze degli abiti.

Queste le stoffe di solito utilizzate per la composizione degli abiti da sposa:

-Organza: tessuto madrepererlato di seta, leggero ma contemporaneamente resistente.

-Voile: tessuto leggero e impalpabile in lana, seta e cotone.

-Plumetis: tessuto con rilievi a forma di capocchia di spillo. Solitamente in cotone, mussola o voile.

-Point d'esprit: voile ricamato a capocchia di spillo. Satin e raso: seta o cotone lucidi,morbidi ma resistenti.

-Sangallo: essenzialmente pizzo traforato con lino o cotone.

-Shantung: di origine cinese, è un tessuto di seta dalla trama irregolare.

-Taffetà: tessuto in seta liscio e sostenuto.

-Tulle: velo a microscopici fori esagonali , solitamente di seta, dalla trama leggera.

-Valenciennes: lavorato a tombolo è un pizzo molto leggero.

-Broccato:tessuto di seta, pesante, acompagnato da rilievi floreali o di tipo astratto, impreziosito da da fili preziosi o colorati.

-Cady: con lavorazioni di seta o lana è un tessuto essenzialmente

-Chantilly: pizzo in seta lavorato a tombolo come il Valenciennes.

-Chiffon: tessuto composto da filati di seta ritorti, molto leggero.

-Crèpe: Composto da filati di seta "molto ritorti", ondulato, viene composto con seta cotone o lana.

-Dèvorè: è in realtà un tecnica, utilizzata per rasare e "svuotare" il tessuto scelto,al fin di creare diversi effetti di trasparenza.

-Duchesse: tessuto pesante ma luminoso, in cotone, raso o seta.

-Gazar: seta trasparente, ma rigida.

-Georgette: l'opposto del Gazar. Seta morbida e fitta.

-Macramè: essenzialmente pizzo lavorato a mano caratterizzato da nodi ed intrecci.

-Marocain:crêpe dalla trama particolarmente grossa attraversata da costine trasversali.Tessuto pesante.

-Matelassè: tessuto caratterizzato da leggera trapuntatura.

-Mikado: di orgine giapponee, è un tessuto resistente e spesso.

Nella decisione circa il modello la sposa non avrà che l'imbarazzo della scelta: per aiutarla elencheremo qui, i principali tagli d'abito e le loro caratteristiche:

Impero: efficace nello slanciare la figura , il corpino viene fermato appena sotto il seno, solitmente con l'aiuto di un anstro o di un fiocco. La gonna, quasi sempe lunga fino a piedi, si apre in uno o più strascichi a secodna dell'effetto che si vuole ottenere.

Princesse: classico, scivola sui fianchi con delicatezza. Consigliabile in pizzo o ricamo.

Rendigote: a taglio verticale, impreziosito da impunture che partono da spalle e orlo, plasmando il punto vita.

A Palloncino: Dissimula i fianchi. Corpetto stretto e gonna ampia e mossa.

A tubino: un classico. Elegante, prevede diverse lunghezze: al ginocchio, al polpaccio, ai piedi. Segue le linee del corpo senza accentuarle.

A sirena: fascia il corpo come una seconda pelle. Stretto si apre solo in fondo, grazie ad uno sfondo piega.

A sottoveste: spalline sottili, molto semplice. Generosa scollatura sulla schiena. Ideale nei periodi estivi.

Longuette: la gonna arriva poco sopra la caviglia. Semplice e sobrio.

Tailleur pantalone: dal colore neutro, provvisto di giacca. Il balzer, può essere sostituito a piacere, con una giacca dal taglio maschile da indossare sopra un top di lurex od eventualmente di palliettes.

Di conseguenza, come già accennato in precedenza, sarà bene regolarsi nella scelta tenendo presenti alcune semplici regole riguardanti il rapporto “modello abito-corportura sposa”. L’abito è fatto per esaltare la sposa, non sminuirla o ridicolizzarla, quindi una donna minuta potrà e dovrà scegliere un modello dalle maniche importanti, impreziosito da volant e d un velo non troppo lungo, mentre chi ha bisogno di slanciare una figura non snella, dovrà prediligere un abito dalle linee morbide che scivoli delicatamente sul corpo. Se i fianchi sono “pronunciati” e la corporatura “robusta” sarà bene optare per vestiti stile impero che tendono a dissimulare, mentre una donna alta e dal punto vista ben definito potrà scegliere con nochalanche una gonna ampia. Per le spose troppo magre sarà bene scegliere un vestito con le maniche lunghe, sia nella stagione invernale che estiva, magari avvalendosi di maniche velate, al fine di rendere più fluida la linea delle braccia troppo esili. Coprini rigidi saranno adatti a chi a spalle strette e cadenti: aiuteranno a valorizzarle, mentre un decoltè ampio si adatterà bene a delle spalle ampie. Chi ha un seno abbondante, dovrebbe evitare, se possibile, gonne a palloncino.

Come già espresso in precedenza, nella scelta, nonostante si abbia un modello ed un tessuto ben preciso in mente, è sempre consigliabile farsi aiutare dai lavoranti del settore: sono il massimo che si possa auspicare come consiglieri. Importante in ogni caso, una volta arrivati davanti alla scelta dell’abito, non farsi prendere dalla fretta, ma vagliare, oltre che il prezzo ed i propri gusti personali, anche le varie tonalità ed i tessuti disponibili nel negozio nel quale ci si è recati. Effettuare prove di abito fino a che non si è certi della scelta: il personale del negozio specializzato è avvezzo e preparato ad eventuali indecisioni della cliente e sarà più che lieto di mettere a disposizione la sua esperienza ed il suo tempo. Per quanto riguarda il velo dell’abito, il cosiddetto “velo nuziale” una sola regola è importante ed imprescindibile: se il vestito è in pizzo il velo non lo deve essere e viceversa. Ciò renderà il tutto elegante e mai appesantito.

Importante una volta effettuata la scelta dell’abito, farne una fotografia da consegnare all’acconciatore: sarà possibile così creare un’acconciatura che si adatta ed esalta l’abito e chi lo indossa.

fonte: http://www.expobg.it

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