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"i Di Fiore FOTOGRAFI sono i miei Fotografi"

Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.

Articolo del 16/04/2008 Pubblicato in fotografie Letto 7321 Volte

difiorefotografi - Napoli, Torre del Greco: Club la vela, la piscina di sera. Reportage - Sposi

 

Articolo del 16/04/2008 Pubblicato in attualità Letto 1200 Volte

News 1° Maggio - Il concertone a Piazza San Giovanni sarà dedicato ad Adriano Celentano.

CARLO MORETTI

Roma. I quarant'anni dal '68, il grido di libertà di quella stagione, la sua musica. Ma anche temi di stretta attualità come le morti sui posti di lavoro e la richiesta di sicurezza. Il concerto del Primo maggio in piazza San Giovanni a Roma, il più grande appuntamento rock d'Europa organizzato dai tre sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil, sarà però anche l'occasione per un omaggio alla musica e ai 70 anni di Adriano Celentano: tutti gli artisti coinvolti nello show interpreteranno una canzone del Molleggiato, a cominciare da Azzurro che proprio nel 1968 scalò la classifica restando al primo posto per settimane.

Il cast si annuncia particolarmente ricco. Tra le curiosità di maggiore attrattiva si attende l'arrivo di Jorge Ben e del musicista camerunense Manu Dibango che si esibirà con Enzo Avitabile, e sarà davvero una performance da non perdere quella dei due grandi sassofonisti, il padre del pop soul africano celebre per Soul Makossa e l'inventore del funk partenopeo che prosegue la collaborazione con gli artisti africani dopo quella di qualche anno fa con Mory Kanté. Grande attesa anche per la proposta jazz del Concertone, con una "All Star Jazz Band" guidata dal sax di Stefano Di Battista e composta tra gli altri anche dal batterista Roberto Gatto, dalla pianista Rita Marcotulli, dal contrabbassista Giovanni Tommaso e dal trombettista Fabrizio Bosso.

Presentati dall'attore Claudio Santamaria, a suo agio su un palco musicale anche per la recente interpretazione del Rino Gaetano della fiction "Ma il cielo è sempre più blu", saliranno sul palco gli artisti e i gruppi che rappresentano il meglio della scena musicale italiana: dai Subsonica agli Afterhours, dai Marlene Kuntz ai Sud Sound System, da Elio e le Storie Tese ai Baustelle e ai Bisca con Luca Zulu. Tra gli artisti si segnalano Caparezza, il cui ultimo disco è fortemente caratterizzato dai temi del lavoro; Tricarico, premio della critica al Festival di Sanremo; e Irene Grandi, che con il Concertone ha una familiarità ormai pluriennale.

VIDEO: IL PRIMO MAGGIO DI SANTAMARIA. Claudio Santamaria si cala per la prima volta nel ruolo di presentatore, ma si dà coraggio grazie al fatto che la musica è tra i suoi maggiori interessi: "Voglio stare sul palco come un fan dei gruppi che amo ascoltare" dice "a cominciare da Jorge Ben, dai Marlene Kuntz, con i quali ho cantato anche di recente, e dagli Afterhours. Di Celentano mi piacerebbe cantare Ce l'hai su con me, un pezzo rock del Molleggiato prima maniera".

Gli organizzatori stanno definendo gli ultimi dettagli del concerto, mancano ancora quattro o cinque nomi all'appello: "Celentano sarebbe una bella sorpresa ma non è tra quei nomi" dice Marco Godano. "Il clima risentirà forse del cambio di guida politica del paese ma spero che sia sereno, che sia soprattutto un bel concerto. Certo, mancando i Modena City Ramblers spero che a cantare Bella ciao stavolta sia tutta la piazza"

fonte: www.repubblica.it.

 

Articolo del 17/04/2008 Pubblicato in attualità Letto 1162 Volte

News Pc - Vista, il service pack parla italiano: è il primo grande aggiornamento

RICCARDO BAGNATO

Pronti a installare il primo importante aggiornamento per Windows Vista? Da oggi è possibile farlo anche da noi. Il Service Pack 1, ovvero il pacchetto di aggiornamenti per il sistema operativo Vista è infatti disponibile online anche per i computer in lingua italiana. Ma non solo. Nel frattempo, Microsoft ha dichiarato di aver risolto i problemi di compatibilità riscontrati nella versione inglese, spagnola, tedesca, francese o giapponese, lanciate lo scorso 18 marzo.

Come installare l'aggiornamento? Al momento è possibile scaricare tutto il necessario dal sito di Microsoft, oppure, grazie al Windows Update già installato sul proprio computer (funzione che potrebbe non essere ancora attiva, ma data per imminente). L'azienda consiglia, inoltre, di installare con Windows Update nel caso in cui si debba installare l'SP1 su un singolo PC connesso alla rete, mentre suggerisce di usare il Download Center per scaricare ciò che serve all'installazione dell'SP1 su più macchine. Comunque sia, ecco i due i link principali per recuperare i file di aggiornamento: x86 (544.3 Mb) e x64 (873 Mb). Così come un vademecum particolarmente utile (anche questo in italiano) pubblicato online, dove è possibile avere tutte le istruzioni su come e cosa fare. E una guida (questa volta in inglese) pubblicata sul sito di Microsoft.

Che cosa cambia? A guardarci bene, però, fra le oltre 570 correzioni che i tecnici di Redmond hanno escogitato per rimettere sui binari Windows Vista, spiccano le 60 soluzioni legate agli aspetti multimediali del sistema operativo (punto di forza del sistema operativo secondo l'azienda ai tempi del lancio), 15 per risolvere i problemi inerenti il rilascio dello stesso aggiornamento; 56 per sistemare l'incompatibilità riscontrata con periferiche esterne come stampanti, telecamere e macchine fotografiche digitali e, last but not least, ben 22 modifiche per problemi di sicurezza.

Per Xp, attesa fino al 29 aprile. Insomma, gramo destino quello del sistema operativo Vista. Lanciato in pompa magna da poco più di 14 mesi e da subito giudicato esoso, lento, troppo diverso e meno performante rispetto al suo predecessore XP. Per cui, invece, la stessa Microsoft ha recentemente deciso di prolungare la vita: pur scomparendo dagli scaffali dei negozi dal 30 di giugno prossimo, Windows XP rimarrà infatti disponibile per i costruttori di computer unicamente per essere installato nei sistemi a basso costo fino al giugno del 2010. Una notizia che ha confortato non pochi, compresa la vasta comunità di utilizzatori Xp, da tempo riuniti sotto la sigla "Save Xp" (Salvate Xp) con l'intento di convincere Microsoft a mantenere in vita il vecchio sistema operativo. Per loro, a questo punto, non resta che attendere l'aggiornamento numero 3 - nome in codice SP3 - previsto per il 29 aprile prossimo.

fonte: www.repubblica.it

 

Articolo del 17/04/2008 Pubblicato in attualità Letto 2379 Volte

Nella villetta di Mister Ikea: vi racconto la mia vita da tirchio Mobili aziendali (che si monta da solo) e spese al mercato.

Svizzera

Nella villetta di Mister Ikea: vi racconto la mia vita da tirchio Mobili aziendali (che si monta da solo) e spese al mercato.


«Ho le stesse abitudini dei miei clienti»
  

EPALINGES — «Che male c'è confrontare i prezzi sulle bancarelle e scegliere le cose più convenienti? O andare al mercato prima della chiusura, quando fanno gli sconti? Penso sia meglio passare per tirchi che buttare i soldi dalla finestra».
Una legittima esternazione da modesto pensionato può assurgere a massima filosofica se a pronunciarla è uno degli uomini più ricchi del mondo, Ingvar Kamprad, più noto come «Mister Ikea» (fortuna personale stimata attorno ai 18 miliardi di euro), lo svedese che oltre 60 anni fa ha inventato l'omonima azienda, rivoluzionando su scala planetaria il modo di arredare e di abitare.
L'ultimo bilancio Ikea parla d'un fatturato da 19,8 miliardi di euro (1,3 miliardi alla voce-Italia) in un tripudio di continua espansione territoriale e commerciale.
Ma di fronte a una tale opulenza di cifre lui non si scompone. Anzi, vive quasi da povero. Vestiti più da bocciofila che da alta finanza, vecchie macchine, voli economici su Easy-Jet e abbonamenti in metrò nelle grandi città. Insomma zero lusso, zero sprechi, zero clamori. I suoi eccessi? Qualche tempo fa si è permesso una Porsche.
Ma poi forse si è pentito. «In genere, non voglio strafare né essere diverso dai miei clienti: ci tengo a dare il buon esempio. Ogni tanto mi piace regalarmi qualche bella camicia, qualche cravatta e adoro cenare con pesce del mare scandinavo». Come giorni fa, in occasione del suo compleanno: 82, portati bene nonostante la fluttuante simpatia per l'alcol. Certo, un anziano ipermiliardario lo si immaginerebbe sempre sotto le palme in panama e bermuda.

Invece il suo buen retiro, dignitosamente anonimo, è Epalinges, cantone svizzero di Vaud, 800 metri di altitudine, 7700 abitanti, 10 minuti di macchina da Losanna e dal suo freddo lago. Svizzera per via delle tasse, pensano molti. Ma non solo. Intanto Epalinges è circondata dalle foreste, richiamo non secondario per il figlio d'un guardaboschi che ha fondato un impero del legno.
E poi consente di nascondersi, come il più tranquillo dei pensionati. «In fondo sono in pensione dall' 85», ama sdrammatizzare, mentendo perché all'Ikea non si muove foglia (di frassino o di abete) che lui non voglia.

Anche la casa rispecchia i parametri minimalisti del proprietario, che qui vive con la moglie Margaretha, da cui ha avuto tre figli, Peter, Jonas, Matthias (44,41,39 anni) tutti ormai inseriti, ma senza troppe coccole, nella vetta del gruppo. È un piccolo complesso di bungalow bianchi, vicino al golf. Due chiacchiere con i vicini sul tempo, che non è mai un granché ma fa niente, stradine strette, un bel silenzio nordico. L'interno? Una rigorosa applicazione del catalogo aziendale che con i suoi quasi 170 milioni di copie in 24 lingue, passa per essere il testo più consultato al mondo dopo la Bibbia.
Leggenda vuole che i suoi mobili il signor Ingvar se li monti, spartanamente, da sé, primo fondamento del credo ikeasco. Ai supermercati Migros e Coop (davanti all'hotel Union) le commesse lo vedono spesso con la moglie alle prese con sacchetti, borse e monetine. «Persona gentile, affabile - dicono - ma a vederlo, più simile a tanti altri signori anziani magari in difficoltà ad arrivare a fine mese che a un riccone».
Questa dimensione casalingo-minimalista non gli impedisce però di viaggiare molto e mai per divertimento (ultima destinazione, Vietnam), di tastare il polso costantemente all’azienda e di mettere su tutte le decisioni il suo punto di vista.
Che è sempre vincolante, anche perché raramente ha sbagliato obbiettivo. Altra massima: «Bisogna fare quello che si sa. Io sono abbastanza bravo a vendere mobili anche se sono anziano. Non sono il tipo da orto o da giardinetti ». Non ha tutti i torti.


fonte: corriere.it
 

Articolo del 18/04/2008 Pubblicato in fotografie Letto 1512 Volte

difiorefotografi - Napoli, Torre del Greco: Maurizio e Claudia. Reportage - Sposi

 

Articolo del 18/04/2008 Pubblicato in attualità Letto 2726 Volte

difiorefotografi - Napoli, Portici: museo di Pietrarsa, giornata della legalità. Scuola media Don Milani.

 

Articolo del 19/04/2008 Pubblicato in attualità Letto 2267 Volte

difiorefotografi - Napoli, Portici: Sindaco Vincenzo Cuomo con Luigi Pelazza al museo di Pietrarsa.

 

Articolo del 20/04/2008 Pubblicato in fotografie Letto 1421 Volte

difiorefotografi - Napoli, Costiera Sorrentina: il tramonto. Reportage

 

Articolo del 20/04/2008 Pubblicato in attualità Letto 4203 Volte

Dilemma di Darwin: meglio single o sposato. Il teorico dell'evoluzione si interrogava sul Matrimonio

VITTORIO SABADINI

Aveva osservato per ore le iguana accoppiarsi alle Galapagos, sapeva tutto sul corteggiamento di insetti, ovipari e mammiferi ed era perfettamente consapevole che chi non trova un partner rischia forse l’estinzione, ma conduce anche un’esistenza più libera e meno carica di responsabilità. Sarà anche per questo che, arrivato il momento di sposarsi, Charles Darwin ci pensò su a lungo. Non solo: applicando all’idea del matrimonio lo stesso rigore analitico di cui avrebbe permeato anni più tardi il suo lavoro sull’origine delle specie, riempì 17 pagine di appunti, divisi su due colonne. Nella prima le ragioni per non sposarsi, nella seconda quelle per farlo.

Queste pagine, insieme con le altre 90 mila che la famiglia ha donato nel 1942 all’Università di Cambridge, sono ora per la prima volta consultabili online in una raccolta straordinaria (in lingua inglese), composta da fogli sparsi di appunti scritti con calligrafia minuta, disegni di piante, animali e i primi abbozzi di quella teoria dell’evoluzione che avrebbe cambiato l’evoluzione della scienza e, per molti, la stessa idea di Dio. A un certo punto, verso la fine di questa impressionante collezione, compare un frontespizio con le iniziali dello scienziato - che all’epoca aveva 29 anni - e l’argomento delle successive, ponderate riflessioni: il matrimonio.

Darwin aveva da poco conosciuto una cugina, Emma Wedgwood, che non solo era benestante e carina, ma aveva pure una spiccata intelligenza e una buona presenza di spirito. Anche se si era chiaramente preso una cotta per lei, Charles era già uno scienziato fino al midollo e non poteva lasciare le cose al caso. Cinque anni a bordo della «Beagle» ad osservare la natura in giro per il mondo gli avevano insegnato a diffidare dell’istinto, che soprattutto in amore gioca spesso brutti scherzi.

Gli appunti - ancora attualissimi - rivelano un Darwin diviso a metà tra il desiderio di accasarsi e quello di continuare una vita libera, dedicata allo studio, agli hobby e alle sue passioni, che poi erano la stessa cosa. Sotto la voce «Marry» (sposarsi), lo scienziato elenca come aspetti positivi i figli («A Dio piacendo»), una compagnia costante («e amica in tarda età») che sarà interessata a un oggetto da accudire... A margine, come preso da un retro pensiero decisamente poco romantico, aggiunge: «Comunque, meglio di un cane».

Più articolati e numerosi gli argomenti sotto la voce «Not Marry»: «Libertà di andare dove si vuole, conversazione con uomini brillanti al Club, nessun obbligo di fare visita ai parenti né di essere coinvolto in ogni inezia, si evitano le spese e le angosce legate ai figli, non si perde tempo (frase sottolineata), si può leggere la sera, non si ingrassa e non ci si impigrisce, più soldi disponibili per i libri». A margine, anche qui un retro pensiero: «Ma in ogni caso lavorare troppo non fa bene alla salute».

Nelle ultime pagine un’altra domanda: «Meglio presto o tardi?», meglio presto, «perché da giovani il carattere è più flessibile». Infine, la conclusione favorevole al matrimonio, per evitare «una vita solitaria e una fredda vecchiaia, senza amici né figli, passata a rimirare le rughe che si accalcano sul proprio viso». Ma, conclude con gli ultimi rimpianti, «questo vorrà dire che non visiterò mai il Continente, né andrò in America né salirò mai su una mongolfiera».

Charles e Emma si sposeranno di lì a poco, il 29 gennaio del 1839, e il loro sarà un matrimonio felice. Ebbero dieci figli, di cui tre morirono in tenera età. Dopo la prima notte di nozze, lo scienziato annotò concisamente le sue impressioni negli appunti: «Fare sesso aumenta la salivazione». Andarono a vivere a Downe, nel Kent, dove ancora esiste Down House, con l’intatto «Sentiero Sabbioso» sul quale Darwin passeggiava ogni giorno. A Down House morì a dieci anni Annie, la bambina più adorata. Fu questa tragedia ad allontanarlo dalla fede e a fargli concepire le sue teorie sul bene e sul male, così pericolose in quell’epoca vittoriana. A Down House morì anche Darwin, nel 1882, senza essere mai riuscito ad andare in mongolfiera. E’ sepolto di fianco a Isaac Newton nell’Abazzia di Westminster, tra gli eroi del suo Paese.

fonte: www.lastampa.it

 

Articolo del 21/04/2008 Pubblicato in fotografie Letto 1658 Volte

difiorefotografi - Napoli, Castellammare: il gruppo di amici. Reportage - Wedding

 

Articolo del 21/04/2008 Pubblicato in attualità Letto 1643 Volte

Bellissima canzone di nino buonocore: la terra dei diamanti.

 

Articolo del 22/04/2008 Pubblicato in attualità Letto 4128 Volte

Il paradiso esiste: il Parco Giardino Sigurtà tra i 5 più belli al mondo.

NINO LUCA

Vicino al lago di Garda un complesso ecologico unico: 5 grandi fioriture, 18 laghetti e il grande tappeto erboso

VERONA - In quarant'anni di amorose cure, Carlo Sigurtà, avvalendosi di un secolare diritto di attingere acqua dal Mincio, ha ottenuto il «prodigio» di rendere lussureggiante l'arida vegetazione collinare. Così oggi abbiamo il Parco Giardino Sigurtà, grazie al nipote Enzo che realizzo il prototipo, considerato oggi fra i cinque più straordinari al mondo.

DOVE SI TROVA- Il Parco Giardino Sigurtà ha una superficie di 560.000 metri quadrati e si estende ai margini delle colline moreniche, nelle vicinanze del Lago di Garda, a soli otto chilometri da Peschiera, esattamente a Valeggio sul Mincio. Dopo l'apertura al pubblico nel 1978, la conservazione di questo complesso ecologico è stata affidata al rispetto dei visitatori, che lo hanno definito una meraviglia unica al mondo. E vediamo il perché (Guarda il video)

LE 5 FIORITURE - Il Parco grazie alle sue cinque grandi fioriture che si susseguono nelle varie stagioni regala emozioni sempre nuove e diverse: in primavera, ad esempio, con il Viale delle Fontanelle e degli Iris. Quasi un chilometro delle più prestigiose varietà del fiore simbolo di Firenze ammalia con gli sfavillanti colori e per l´inebriante profumo. Per tutto il mese d´aprile non si può mancare all´appuntamento di oltre un milione di tulipani che, non solo in aiuole, nelle aree piantumate dai membri di Tulipani in Circolo, ma lungo tutta la collina che dall´Eremo si dispiegano verso il Grande Tappeto Erboso. Da non perdere a partire da maggio il Viale delle Rose con lo sfondo del Castello Scaligero. A giugno i diciotto laghetti, come quadri di Monet, fanno la parte dei protagonisti con ninfee indigene e quelle tropicali gialle e azzurre. A settembre il Grande Tappeto Erboso si tinge d´azzurro grazie alla fioritura degli aster. Guarda la Galleria Fotografica.

BIKERS - Sempre più visitatori lo scelgono anche come luogo ideale per fare sport e mantenersi in forma. I bikers più atletici vi entrano ad esempio per confrontarsi tra loro e «spingere sui pedali» mettendosi alla prova lungo le sue salite. Le famiglie e gli amanti delle tranquille pedalate lo scelgono invece per rilassarsi raggiungendo con calma tutti gli angoli più suggestivi. Pedalando lungo la ciclabile si rimane colpiti dall’assenza di rumori, dal silenzio che domina interrotto solo dal salto dei pesci nel Mincio e dai suoni della natura.

COME VISITARLO - Alle casse viene consegnata al visitatore una cartina illustrativa dei punti più interessanti, raggiungibili a piedi con due percorsi distinti (rosso e giallo) della durata di circa 50 minuti ciascuno. Chi non desidera visitare il Parco a piedi, potrà usufruire dei trenini che percorrono i sette chilometri dell'Itinerario degli Incanti. E' possibile inoltre noleggiare biciclette e golf-cart. Vicino ai chioschi sono state allestiste zone adibite al consumo di colazioni al sacco. Sorprendete angolo di pace, dunque, vicino alle nostre metropoli.

Per informazioni: Parco Giardino Sigurtà Valeggio sul Mincio (Verona) Dall'8 marzo ai primi di novembre 2008. Ingresso dalle ore 9.00 alle 18.00 (chiusura alle 19)

I prezzi: Adulti € 9,50 Ragazzi (5-14 anni) € 6,00 Bambini (0-4 anni) omaggio Oltre i 65 anni € 7,00 Disabili al 100% Omaggio (accompagnatore prezzo ridotto € 7,00)

www.sigurta.it

Tel. + 39 045 6371033

fonte: www.corriere.it

 

Articolo del 22/04/2008 Pubblicato in fotografie Letto 2072 Volte

difiorefotografi - Napoli, Sorrento: Hall del tramontano. La sposa. Reportage - Wedding

 

Articolo del 24/04/2008 Pubblicato in attualità Letto 1356 Volte

Domani in tutta Italia il V2 di Grillo, in polemica con le piazze del 25 aprile.

Il comico genovese torna a chiamare a raccolta i suoi fan sul tema dell'informazione "Abroghiamo l'ordine dei giornalisti, la Gasparri e i finanziamenti pubblici alla stampa"

ROMA - All'indomani della prima vittoria elettorale di Silvio Berlusconi nel 1994, le celebrazioni del 25 aprile furono segnate dalla tensione per l'arrivo al governo, per la prima volta nella storia italiana, dei postfascisti di An. Le celebrazioni di domani si annunciano altrettanto tese, ma questa volta il motivo principale non è il trionfo del Pdl. A creare un clima conflittuale è stata la scelta di Beppe Grillo di organizzare il suo secondo Vaffa Day proprio in concomitanza con l'anniversario della Liberazione dal nazifascismo.

Un'altra data fortemente simbolica dopo quella dell'8 settembre scelta lo scorso anno dal comico genovese per sferrare il suo attacco al sistema politico, raccogliendo in piazza nella sola Bologna oltre duecentomila persone. Ora i toni della manifestazione convocata da Grillo a Torino, una delle città simbolo della Resistenza, si annunciano del tutto simili a quelli della scorsa estate, ma il tema al centro della giornata sarà il sistema dell'informazione, con la proposta di abrogare l'ordine dei giornalisti, la legge Gasparri sul sistema televisivo e la legge sull'editoria che garantisce ricchi finanziamenti e agevolazioni fiscali a tutti i principali giornali italiani.

Come accadde per la prima versione dell'8 settembre, il Vaffa-2 Day, oltre all'appuntamento principale in programma a piazza San Carlo con la presenza sul palco dello stesso Grillo, l'iniziativa prevede una mobilitazione in molte altre città, dove anche nei prossimi giorni saranno raccolte le firme per ottenere i tre obiettivi del programma "grillino" sulla stampa. Con il risultato che ovunque si fronteggeranno le folle chiamate a raccolta dal comico genovese con quelle che intendono ricordare la Liberazione. Una coincidenza che a molti è sembrata l'ennesima provocazione.

Per questo a Torino un folto gruppo di intellettuali ha sottoscritto l'appello anti-Grillo promosso dal deputato Ds Stefano Esposito. Tra le adesioni, quelle del professore-avvocato Carlo Federico Grosso, dell'ex presidente della Corte Costituzionale Gustavo Zagrebelsky, dell vicepresidente della Consulta Guido Beppi Modona, dello storico Giovanni De Luna. Costituzionalisti, storici, docenti, amministratori locali chiedono ai torinesi di partecipare all'appuntamento istituzionale dedicato alla Resistenza organizzato dal consiglio regionale del Piemonte, dalla Città di Torino, dalla Provincia e dalle associazioni partigiane sempre in piazza Castello.

fonte: www.repubblica.it

 

Articolo del 25/04/2008 Pubblicato in attualità Letto 1586 Volte

25 Aprile - La Liberazione - V2-Day - Torino/Napoli Beppe Grillo sull'Informazione.

 

Articolo del 26/04/2008 Pubblicato in fotografie Letto 2488 Volte

difiorefotografi - Napoli, Torre del Greco, Colle San Alfonso: Padre Gianmichele Pucci. reportage - sposi

 

Articolo del 27/04/2008 Pubblicato in attualità Letto 1578 Volte

Apple: pronto iPhone 3G per Internet senza fili superveloce

L’attesissimo iPhone di terza generazione è pronto: l’amministratore delegato di Apple Steve Jobs intende svelarne tutti i dettagli il prossimo 9 giugno, durante la conferenza di San Francisco, in cui saranno presentate anche altre novità della società di Cupertino.

Lo riporta il sito Vnunet.com. L’iPhone 3G andrà a sostitire l’iPhone attualmente in commercio, introducendo una connessione Internet all’avanguardia, con cui sarà in grado di navigare in rete molto più velocemente rispetto al suo predecessore. La lentezza del collegamento era infatti la principale pecca del vecchio modello, un problema che Apple assicura verrà risolto con la nuova tecnologia.

Intanto Apple ha applicato uno sconto di 100 dollari sul vecchio iPhone ad 8Gigabyte: una decisione, secondo gli analisti, tesa ad esaurirne le sorte prima del lancio del nuovo prodotto.

fonte: www.lastampa.it

 

Articolo del 28/04/2008 Pubblicato in mostre Letto 1549 Volte

Al via 'Fotografia europea', cinque giorni di cultura ed eventi a Reggio Emilia.

Reggio Emilia – Reggio Emilia vetrina internazionale della fotografia.
Torna anche quest’anno, da mercoledì 30 aprile a domenica 4 maggio, l’appuntamento con il festival della ‘Fotografia europea’, l’annuale rassegna internazionale, a cura del critico d’arte Elio Grazioli, che per cinque giorni trasformerà la città in polo internazionale della cultura.
Oltre 100 gli eventi dislocati in diversi siti della città, tra lectio magistralis, seminari, workshop e spettacoli, che vedono quest’anno la partecipazione, oltre che dei fotografi, degli artisti e dei critici coinvolti nelle mostre, di autorevoli esponenti del panorama intellettuale sia italiano che internazionale, come Oliviero Toscani, Derrick De Kerckhove, Umberto Galimberti e Vito Mancuso.

‘Umano troppo umano’ è il tema chiave di questa terza edizione, dedicato al controverso concetto di corpo, indagato attraverso il lavoro di alcuni tra i più importanti fotografi della scena internazionale, tra cui Paolo Gioli, Raoul Hausmann, Pierre et Gilles, Erwin Olaf, Jorge Molder, Antoine D’Agata, Ann-Sofi Sidén, Wols, Aneta Greszykowska. Protagonista anche la musica, con la partecipazione, tra gli altri, dei Gotan Project e di Francesco Tricarico, mentre le immagini e la musica delle capitali europee caratterizzano l’avvolgente atmosfera di Photo Show, un progetto a cura di Laura Serani, che animerà le serate della manifestazione.

Ad arricchire ulteriormente le esposizioni, un programma di mostre collaterali, che comprende, in collaborazione con Palazzo Magnani, la retrospettiva di Edward Steichen, sempre ai Chiostri di San Domenico la personale ‘Heroïnes’ di Bettina Rheims, e la collettiva ‘Atlante italiano 007 rischio paesaggio’, commissionata e realizzata dalla Parc di Roma, allestita nel Centro Internazionale dell'Infanzia ‘Loris Malaguzzi’. Una rassegna che coinvolge tutta la città e che l’anno scorso, come ricorda l’assessore alla Cultura del Comune di Reggio Emilia Giovanni Catellani, “ha fatto registrare più di 71mila presenze per ciascun evento”. “La cultura oggi significa tanto – osserva l’assessore - non solo per la vita della città ma anche per la sua promozione: per il turismo reggiano la cultura è diventata uno strumento di attrazione turistica molto importante”. In occasione del festival sarà inaugurato inoltre lo spazio Gerra, un ex albergo che si trasformerà in luogo di scambio culturale per la fotografia e l’immagine contemporanea.

fonte: www.adnkronos.com/
 

Articolo del 28/04/2008 Pubblicato in fotografie Letto 1622 Volte

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Articolo del 29/04/2008 Pubblicato in attualità Letto 1358 Volte

Telefoni, il Caos delle Tariffe - Indagine Agcom (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni).

EDOARDO SEGANTINI

I numeri a «valore aggiunto» sotto osservazione dell'Agcom. Da giugno blocco delle chiamate più costose.

Provate a chiamare Ryanair al numero 899-678910. Noterete un fatto curioso: la linea aerea low-cost per eccellenza, in fatto di tariffe telefoniche, è una compagnia high-cost, visto che per prenotare voli dall'Italia si spende la bellezza di 0,80 euro al minuto, la tariffa più cara d'Europa. I numeri cosiddetti «a valore aggiunto » - appunto i vari 899 e 892 - sono gli stessi delle linee «erotiche» da tempo sotto osservazione dell'Autorità per le comunicazioni (Agcom). Ma il bello è che chiamare la stessa compagnia aerea dalla Francia costa la metà (34 centesimi al minuto) e dalla Gran Bretagna ancora meno, 10 penny al minuto. Domanda: perché i clienti italiani devono sussidiare i clienti inglesi? Sulla fronte hanno scritto Giocondo?

Idem o quasi se per informazioni, acquisti o cambi di prenotazione chiamate il call center di Trenitalia all'892 021: 30 centesimi alla risposta più 54 centesimi al minuto, cioè 5,70 euro (diecimila lire) per una telefonata di dieci minuti. Altra domanda: è giusto che le Ferrovie dello Stato si facciano pagare come un servizio a luci rosse?

Ma il colmo è il caso dell'associazione dei consumatori Codacons, che si autodefinisce il James Bond della categoria, e infatti ha scelto come numero l'892-007. Nei costi telefonici - è una battuta, s'intende - l'associazione ricorda piuttosto la Spectre: per ottenere licenza di uccidere le ingiustizie subite, magari proprio dalle società telefoniche, il consumatore sborsa 0,12 centesimi alla risposta più 1,80 euro al minuto se chiama dalla linea fissa e un bel po' di più se usa il mobile. Per fortuna c'è il tetto di spesa fissato dal decreto Landolfi a 15 euro. È vero, 10 centesimi del ricavato di ogni telefonata vengono versati alla onlus di oncologia pediatrica «Mary Poppins». Ma quel che resta in tasca a James Bond non è comunque poco.

Sono soltanto esempi di paradossi tariffari italiani. Ma dimostrano che in fatto di prezzi, di trasparenza e di «etica telefonica » molta strada rimane ancora da fare, come si ricava da questo viaggio nella bolletta. Non a caso l'euro-commissaria Viviane Reding ha lanciato un'offensiva per ridurre le «tariffe di terminazione» (i prezzi all'ingrosso che gli operatori telefonici si praticano a vicenda per la connessione delle chiamate sulle rispettive reti), di cui parliamo nell'altro articolo.

Tuttavia, dicono all'Agcom, «le tariffe telefoniche sono in discesa da anni: nel solo 2007 sono calate dell'8% (-14% il mobile). E le carte prepagate italiane, lo calcola il regolatore inglese Ofcom, sono le più basse d'Europa. Ciò è avvenuto per effetto sia della concorrenza che dell'azione dei regolatori di Bruxelles e di Roma». Anche se in certi casi come quando sono stati eliminati i costi di ricarica dal decreto dell'ex ministro Bersani i balzelli sono stati cancellati per intervento diretto del governo.

Ma partiamo proprio dal caso dei numeri a valore aggiunto come quelli di Ryanair e Trenitalia. Dal 2 aprile, come si sa, è già possibile farsi bloccare l'accesso ai vari 899 e 892. Ma, soprattutto, dal 1¢ª giugno entrerà in vigore un meccanismo opposto a quello del silenzio-assenso, una sorta di «silenzio dissenso»: gli abbonati che non avranno chiesto esplicitamente l'accesso a quei numeri se li vedranno automaticamente bloccare. «Dal 30 giugno - annunciano all'Authority di via delle Muratte - verrà poi introdotto un meccanismo d'allarme nella bolletta, che segnalerà gli aumenti di spesa oltre una certa cifra». In questi giorni si sta definendo non senza contrasti la soglia di allarme, che dovrebbe essere fissata intorno ai 100 euro (non proprio bassa…). Allo stesso modo dovrebbero essere introdotti (o reintrodotti) i cosiddetti «sistemi a pin», che permettono di bloccare le chiamate internazionali. Il criterio adottato però non sarà quello del prefisso ma del costo.

Ma la questione più importante e controversa - perché tocca al cuore il meccanismo della concorrenza - è quella che riguarda il cambio di operatore telefonico. E, nel caso delle carte prepagate, il credito residuo. Prima della legge Bersani, quando un cliente decideva di cambiare operatore, perdeva il credito. La Bersani ha fissato la regola che il credito maturato non scade. Il prossimo passo, promette l'Agcom, è consentire al cliente di portarsi dal vecchio al nuovo operatore sia il numero che il credito. Quest'ultimo, secondo ricerche dell'autorità, è mediamente di 5 euro per cliente, per un totale di parecchi milioni di euro.

E qui, tra operatori e Autorità, si è aperta una nuova contesa. L'Agcom ha dato alle aziende 45 giorni di tempo per applicare la doppia portabilità di numero e credito. Gli operatori si sono rivolti al Tar. Il quale, pur rilevando un'eccessiva brevità del tempo concesso, nel merito ha dato ragione al regolatore. Ora si profila un compromesso: se gli operatori azzereranno i costi per la restituzione del credito l'Autorità allungherà i tempi entro i quali dev'essere garantita la portabilità. Il tema è importante perché l'Italia ha il più alto numero di cambi di operatore d'Europa: 15 milioni nel solo 2007.

Altra zona della bolletta da ripulire, insiste Bruxelles, è quella del roaming internazionale. «I costi sono troppo alti, soprattutto quando si trasmettono dati e sms - dice l'Agcom - : non è ammissibile che inviare una foto scattata con il telefonino da Parigi a Milano costi 10 euro. I prezzi devono scendere». Un faccia a faccia infine si sta aprendo sui cosiddetti «motori di calcolo» per le tariffe migliori. Già oggi esistono siti Internet sui quali si possono trovare confronti utili per districarsi nella giungla delle offerte tariffarie. Non tutti però sono seri e indipendenti. E d'altra parte le aziende non aiutano: producono molti spot divertenti ma poca pubblicità comparativa. «L'Agcom - dice il regolatore - vorrebbe, se non creare un proprio sito di confronti, dare un "bollino blu" ai più affidabili tra gli indirizzi web». Ci si può chiedere: perché non lo fa e basta, senza aspettare il permesso delle aziende? Ma lo stile dell'Autorità italiana non è quello di fare mosse ostili verso gli operatori. I più critici storceranno il naso. Altri ribatteranno che, a giudicare dai risultati, l'Agcom non ha poi fatto male. Si può aggiungere: grazie al pungolo europeo.

fonte: www.corriere.it

 


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