Una frase per voi

Attrezzatura e tecnica sono solo l'inizio. È il fotografo che conta più di tutto.
John Hedgecoe

Chi ci segue


Cerca sul nostro sito:

 

I nostri articoli

Catalogati per tema

attualità (169) Attualità - L'angolo di Rosario Totaro (20) Attualità - L'angolo di Rosario Totaro (1) attualit� (1) attualit� (1) campagne promozionali (17) Chiese e Location (40) Consigli-Curiosità (108) fotografie (1025) matrimoni in diretta (6) mostre (15) News, opinioni e curiosità dal Web (17) SLIDESHOW MATRIMONI (11) video (62) video telefonino: location (11) video telefonino_live (18)

Catalogati per mese

Giugno 2007 Luglio 2007 Agosto 2007 Settembre 2007 Ottobre 2007 Novembre 2007 Dicembre 2007 Gennaio 2008 Febbraio 2008 Marzo 2008 Aprile 2008 Maggio 2008 Giugno 2008 Luglio 2008 Agosto 2008 Settembre 2008 Ottobre 2008 Novembre 2008 Dicembre 2008 Gennaio 2009 Febbraio 2009 Marzo 2009 Aprile 2009 Maggio 2009 Giugno 2009 Luglio 2009 Agosto 2009 Settembre 2009 Ottobre 2009 Novembre 2009 Dicembre 2009 Gennaio 2010 Febbraio 2010 Marzo 2010 Aprile 2010 Maggio 2010 Giugno 2010 Luglio 2010 Agosto 2010 Settembre 2010 Ottobre 2010 Novembre 2010 Dicembre 2010 Gennaio 2011 Febbraio 2011 Marzo 2011 Aprile 2011 Maggio 2011 Giugno 2011 Luglio 2011 Agosto 2011 Settembre 2011 Ottobre 2011 Novembre 2011 Dicembre 2011 Gennaio 2012 Febbraio 2012 Marzo 2012 Aprile 2012 Maggio 2012 Giugno 2012 Luglio 2012 Agosto 2012 Settembre 2012 Ottobre 2012 Novembre 2012 Dicembre 2012 Gennaio 2013 Febbraio 2013 Marzo 2013 Aprile 2013 Maggio 2013 Giugno 2013 Luglio 2013 Agosto 2013 Settembre 2013 Ottobre 2013 Novembre 2013 Dicembre 2013 Gennaio 2014 Febbraio 2014 Marzo 2014 Aprile 2014 Maggio 2014 Giugno 2014 Luglio 2014 Agosto 2014 Settembre 2014 Ottobre 2014 Novembre 2014 Dicembre 2014 Gennaio 2015 Febbraio 2015 Marzo 2015 Aprile 2015 Maggio 2015 Giugno 2015 Luglio 2015 Agosto 2015 Settembre 2015 Ottobre 2015 Novembre 2015 Dicembre 2015 Gennaio 2016 Febbraio 2016 Marzo 2016 Aprile 2016 Maggio 2016 Giugno 2016 Luglio 2016 Agosto 2016 Settembre 2016 Ottobre 2016 Novembre 2016 Dicembre 2016 Gennaio 2017 Febbraio 2017 Marzo 2017 Aprile 2017 Maggio 2017 Giugno 2017 Luglio 2017 Agosto 2017 Settembre 2017 Ottobre 2017 Novembre 2017 Dicembre 2017 Gennaio 2018 Febbraio 2018 Marzo 2018 Aprile 2018 Maggio 2018 Giugno 2018 Luglio 2018 Agosto 2018 Settembre 2018 Ottobre 2018 Novembre 2018 Dicembre 2018 Gennaio 2019 Febbraio 2019 Marzo 2019 Aprile 2019 Maggio 2019 Giugno 2019 Luglio 2019 Agosto 2019 Settembre 2019 Ottobre 2019 Novembre 2019 Dicembre 2019 Gennaio 2020 Febbraio 2020 Marzo 2020 Aprile 2020 Maggio 2020 Giugno 2020 Luglio 2020 Agosto 2020 Settembre 2020 Ottobre 2020 Novembre 2020 Dicembre 2020 Gennaio 2021 Febbraio 2021 Marzo 2021 Aprile 2021 Maggio 2021 Giugno 2021 Luglio 2021 Agosto 2021 Settembre 2021 Ottobre 2021 Novembre 2021 Dicembre 2021 Gennaio 2022 Febbraio 2022 Marzo 2022 Aprile 2022 Maggio 2022 Giugno 2022 Luglio 2022 Agosto 2022 Settembre 2022 Ottobre 2022 Novembre 2022 Dicembre 2022 Gennaio 2023 Febbraio 2023 Marzo 2023 Aprile 2023 Maggio 2023 Giugno 2023 Luglio 2023 Agosto 2023 Settembre 2023 Ottobre 2023 Novembre 2023 Dicembre 2023 Gennaio 2024 Febbraio 2024 Marzo 2024
Gli articoli più cliccati

Fotografi: Home Page/Storico/attualità (inverti l'ordine)

"i Di Fiore FOTOGRAFI sono i miei Fotografi"

Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.

Articolo del 19/02/2008 Pubblicato in attualità Letto 3212 Volte

4 aprile 2008 concerto al teatro Roma di Portici (Na) di Nino Buonocore.

 
Nino Buonocore (Napoli, 26 luglio 1958) è un cantautore italiano.

Nino Buonocore Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia Genere Pop Periodo attività 1976 - in attività Strumento Etichetta Band attuale Band Album pubblicati 10 Studio 10 Live Raccolte Sito ufficiale Si invita a seguire lo schema del Progetto Musica Il fratello Dino lavora nel mondo discografico, in quanto responsabile dell'ufficio vendite della casa discografica Vedette.

Dopo aver lavorato come turnista in varie sale di incisione, ed aver inciso tre 45 giri per etichette minori (Io e te, In vestaglia, 'Nnamurato 76-77-78), Nino Buonocore, nel 1979 firma un contratto per la RCA Italiana.

Il debutto avviene proprio in quell'anno, con il 45 giri "Amico coccodrillo/Due per Due".
Nel 1980, incide il Q-Disc "Acida", in cui era contenuta la canzone "Se", sigla della fortunata serie di telefilm "L'uomo da sei milioni di dollari". Nel 1982, viene pubblicato il primo vero 33 giri, intitolato "Yaya", prodotto da Simon Boswell e suonato con la band wave inglese "Live Wire", con cui partecipa nella sezione "discoverde", al Festivalbar.
Nel 1983, è per la prima volta a Sanremo, con il brano "Nuovo amore", che riceve amplissimi consensi di critica (Renzo Arbore, durante la diretta della prima serata, seduto in prima fila, ne parla come il miglior giovane in gara).
Alla fine del 1985, il brano verrà pubblicato nei paesi dell'America latina, vendendo oltre tre milioni di copie. Alla fine dell'estate esce il fortunato singolo "Notte chiara", sigla della telenovela "Cara a cara" ed il 33 giri "Nino in copertina", ed entrambi fanno la loro presenza in classifica.

Nel 1984 Nino firma per dieci anni con la Emi, ed alla fine di quell'anno esce il 33 giri "Nino Buonocore", seguito, pochi mesi dopo, dal singolo "Soli", sigla di chiusura di "Domenica in". Partecipa al Festivalbar '85 con "Io mi inventerò".
Nel 1987, la vera svolta verso un tipo di musica molto più raffinata e meno rock.
È l'anno di "Rosanna", presentata a Sanremo e, ad oggi, una delle sue maggiori hit. Durante l'estate partecipa al Festival di Saint Vincent ed al Festivalbar, con il nuovo singolo "Se io fossi in te", ove inizia il soldalizio artistico, per la scrittura delle canzoni, con il paroliere Michele De Vitis. Nel 1988 è di nuovo a Sanremo con il brano "Le tue chiavi non ho", cui segue un importante 33 giri: "Una città tra le mani", ove nei ricchissimi crediti dei musicisti che vi hanno preso parte, figura anche il grande jazzista Chet Baker. Di rilievo la partecipazione al programma musicale "Doc", con Chet Baker, Nicola Stilo, Rino Zurzolo, Massimo Volpe ed altri prestigiosi musicisti. Durante l'estate partecipa al Festivalbar con il brano "Con l'acqua alla gola", stampato anche il versione remix.

Il 1990 è l'anno di Buonocore: vengono pubblicati contemporaneamente il 33 giri "Sabato, domenica e lunedì" ed il singolo "Scrivimi". Entrambi nella topten delle classifiche per mesi, totalizzerano oltre 200.000 copie vendute l'album e, ad oggi, con pubblicazione in diverse versioni e lingue e paesi, oltre 3 milioni di copie per Scrivimi, inserita anche nella colonna sonora del film di Castellitto "Non ti muovere". Buonocore si classifica terzo tra gli italiani al Festivalbar e secondo al Cantagiro.

Nel 2007, Laura Pausini inserisce il brano "Scrivimi", nel suo fortunato album "Io canto".

Nel 1992, viene pubblicato l'album "La naturale incertezza del vivere", da cui vengono estratti i singoli "Il mandorlo" e "E non dire". L'album resta 20 settimane in classifica. Partecipazione al Festivalbar e "Vota la voce".

All'inizio del 1993, come ultimo impegno contrattuale con la Emi, Nino partecipa a Sanremo con il brano "Una canzone d'amore", cui segue la raccolta del periodo con la Emi, "Un po' di più", che contiene anche tre inediti. Anni di riflessione e silenzio, per poi tornare alla fine del 1998, con un album "di passaggio", inciso per la Easy di Claudio Mattone ed intitolato "Alti & Bassi", da cui vengono estratti i singoli "Nemmeno un momento" e "Prima o poi". All'inizio del del 2001, Nino intraprende un delicato e raffinato cammino di ulteriore avvicinamento al jazz, mettendo su un sestetto di grande qualità e pubblicando del 2004 il cd "Libero passeggero", cui è allegato un Dvd "In viaggio", in cui lo stesso Nino ed i musicisti del sestetto, spiegano il senso, le origini e gli sviluppi del progetto. Da segnalare anche un raro ed inedito video di Nino del 1988, in una session di presentazione alla stampa dell'album "Una città tra le mani", con una favolosa band e con Chet Baker ed immagini inedite girate a New York, ai Green Street Studios, durante le registrazioni di "Sabato, domenica e lunedì". A questo album seguono tre tourneé (2004, 2005 e 2006) nei teatri italiani ed in quegli spazi ove è possibile creare raffinate atmosfere.
Attualmente Nino Buonocore, con grande tranquillità, sta lavorando nei suoi "Grovees Studios" di Napoli, alla realizzazione del nuovo album. Il sito ufficiale è www.ninobuonocore.com, mentre è in allestimento il blog ufficiale.
Recentemente ha partecipato alla registrazione dello spettacolo di Alessandro Siani "Tienimi presente" suonando e cantando la sua canzone "Scrivimi".

fonte: it.wikipedia.org
 

Articolo del 13/02/2008 Pubblicato in attualità Letto 4117 Volte

Particolare fiore balloon express. Pallocini gonfiati ad arte.

 

Articolo del 13/02/2008 Pubblicato in attualità Letto 4044 Volte

difiorefotografi - Sposa in villa: Anna Guarda, Mario Bruno, Monica Sarnelli, Michael Supnick jazz s



Ercolano, Villa Signorini: Sposa in Villa 2008
seconda edizione.

www.sposainvilla.it


clicca slideshow
 

Articolo del 12/02/2008 Pubblicato in attualità Letto 3888 Volte

La dolcezza di queste immagini per tutti gli innamorati. Buon San Valentino 2008.

 

Articolo del 11/02/2008 Pubblicato in attualità Letto 15363 Volte

difiorefotografi - Napoli: Particolare bomboniera Enrico Coveri World. Storia e significato. Origini

clicca sulla foto


Bomboniera Un piccolo oggetto che aiuta a ricordare: è questo il significato della bomboniera?

Certamente, ma il classico portabonbon è anche fedele espressione delle evoluzioni della storia del costume e dell'arte. Ripercorrerne la storia significa rivivere negli aspetti più significativi i riti della cerimonia nuziale attraverso i secoli. Non è esistita sempre la bomboniera. Pare che le origini francesi di questa parola "bombonnière" risalgano al XVIII secolo, quando si diffuse l'usanza di farne dono come piccolo, prezioso contenitore di dolci: i bonbon, appunto. Eppure l'uso della scatoletta ( o coppa in miniatura ), ricolma di raffinate golosità, appartiene anche ai secoli precedenti. La sua funzione era augurale, talvolta assumeva valenze simboliche di portafortuna, in altri casi era dichiaratamente connessa all'evento nuziale.
In Italia, ad esempio già nel XV secolo, in occasione del fidanzamento, i futuri sposi e le loro famiglie, si scambiavano preziosi cofanetti portaconfetti. Inoltre, il fidanzato usava donare una 'coppa amatoria' alla donna. Si trattava in genere di un piatto in ceramica che raccoglieva nella concavità centrale alcuni confetti nuziali tra i quali si poteva scorgere un volto femminile o l'effige di una coniglia gravida dipinti sulla superficie interna della coppa insiema al nome dell'amata. Talvolta il promesso sposo invitava la compagna a bere insieme a lui dalla coppa stessa in segno di affettuosa complicità per il fine propiziatorio del dono con cui si esprimeva il desiderio di assicurarsi fecondità e prosperità per il futuro matrimoniale. In Inghilterra invece, è noto quanto già nel XVI secolo fossero apprezzate le 'sweetmeat box' realizzate in materiali preziosi: argento dorato, talvolta oro con cristalli o pietre preziose. Per il capodanno del 1574, ad esempio, la Regina Elisabetta I ricevette in dono un certo numero di bomboniere come augurio per il nuovo anno. Inoltre, molte dame del seguito amavano degustare nella privacy delle loro stanze dolci confetti abitualmente conservati in scatolette gioiello..

fonte: www.bombonierashop.com
 

Articolo del 09/02/2008 Pubblicato in attualità Letto 4947 Volte

difiorefotografi - Napoli, Basilica Santuario di santa Maria del Carmine maggiore. Matrimonio.

Origini 

La tradizione ininterrotta racconta che alcuni monaci, fuggendo la persecuzione dei Saraceni in Palestina, venendo in Napoli, portarono un'immagine della Madonna da essi venerata sul Monte Carmelo, culla del loro ordine. Vi era in Napoli, presso la marina fuori la città, una piccola cappella dedicata a San Nicola che fu concessa ai monaci, che da allora vi si insediarono. Ma il primo documento storico della presenza dei Carmelitani a Napoli si ha nel 1268, quando i cronisti del tempo descrivono il luogo del supplizio di Corradino di Svevia nella piazza antistante la Basilica di Santa Maria del Carmine.


Miracoli 

Nel 1500 in occasione dell'Anno Santo la confraternita dei Cuoiai portò a Roma in processione il Crocifisso e la Madonna Bruna.

Numerosi miracoli si verificarono nel corso del pellegrinaggio.

Al rientro a Napoli l'immagine della Madonna che prima del pellegrinaggio era stata spostata dall'altare maggiore e collocata in una cappella per far posto ad una tavola raffigurante l'Assunta, fu ricollocata sull'altare maggiore inquadrata prima da un edicola lignea e poi da una pregevole edicola marmorea.

Il 24 giugno 1500, due mesi dopo il ritorno trionfale del dipinto, molti fedeli colpiti da malattie incurabili, fatti riunire da Federico d'Aragona nella Basilica del Carmine, investiti da un raggio di luce, furono guariti o ebbero alleviati i loro mali.


Dal Settecento ai nostri giorni 

Nel 1700 per interessamento di Carlo di Borbone e di sua moglie Amalia, devoti alla Vergine Bruna, la basilica fu restaurata da Nicola Tagliacozzi Canale che realizzò nel 1736 la sagrestia.

Le colonne ottagonali di granito del chiostro grande furono rinforzate nel Seicento e inglobate nei pilastri edificati nel Settecento.

Il chiostro piccolo costruito nel 1466 è stato purtroppo recentemente demolito per consentire la costruzione di Via Marittima.

Il monumento a Corradino di Svevia fu commissionato nel 1847 da Massimiliano di Baviera allo scultore danese Pietro Torwalben e scolpito da Pietro Schoepf.


Esterno 

L'attuale facciata elaborata da Giovanni del Gaizo nel 1766 è caratterizzata da un barocco non molto felice.

Decisamente più elegante è il campanile, alto 75 metri, è costituito da tre piani con lesene in stile ionico, dorico e corinzio opera dell'architetto Giovan Giacomo di Conforto.

Seguono un ottagono ed una piramide, coperta di mattonelle verniciate, opera del domenicano Giuseppe Donzelli detto Fra Nuvolo (1631).

Il portico è del 1459.


Interno

L'interno, ricco di marmi policromi, è caratterizzato da un'ampia navata fiancheggiata da cappelle intercomunicanti e da un moderno soffitto ligneo a cassettoni che sostituisce quello seicentesco distrutto durante la seconda guerra mondiale.

A destra nella prima cappella: San Nicola di Bari di scuola napoletana del 1600.

Nella seconda: La Vergine consegna lo scapolare a San Simone Stock di Mattia Preti (1684).

Sulla parete destra il pulpito dal quale Masaniello parlò ai napoletani poche ore prima che i sicari lo uccidessero nel corridoio del convento.

Nella terza cappella una meravigliosa statua lignea detta Madonna del colera poiché fu portata in processione per la città durante l'epidemia di colera del 1884.

Nella quarta cappella: La Vergine e il Beato Franco Carmelitano di Giovanni Sarnell.

Nella quinta: monumento funerario di Carlo Danza opera di Matteo Bottiglieri (1762) e Madonna delle Grazie di Vincenzo Forli.

Nella sesta cappella: Santi Carmelitani di Giovanni Sarnelli.

Sotto l'arco del transetto entro un grande tabernacolo il Crocifisso ligneo della seconda metà del XIV secolo che, colpito da un proiettile lanciato da una bombarda durante l'assedio della città da parte di Alfonso d'Aragona, abbassò il capo perdendo la corona di spine.

Il proiettile che colpì il crocifisso è conservato nel museo della basilica.

Il transetto conserva la volta a costoloni trecentesca.

Nella cappella a destra: L'Assunta di Francesco Solimena; nella cappella a sinistra: Crocifissione su tela attribuita allo stesso Solimena.

Nel presbiterio quattro nicchie contenenti urne di alabastro.

Dietro l'altare maggiore una tavoletta bizantineggiante del Trecento raffigurante la Madonna detta Bruna in edicola marmorea del sedicesimo secolo.

Nella prima cappella a sinistra: La Trinità e San Gennaro di Paolo di Maio (1734). Nella seconda cappella a sinistra: Madonna e Sante di Andrea D'Aste; nella terza cappella: Messa di San Giorgio di Giovanni Samelli (1774); tra la quarta e la quinta cappella il Monumento a Corradino di Svevia donato da Massimiliano di Baviera nel 1847 e le statue del principe opera di Pietro Schoepf.

Nella quinta cappella: Sant'Anna di Paolo de Matteis; nella sesta: I profeti Elia ed Eliseo del Solimena (1696).

Sulla porta di ingresso si trova il monumentale organo della Basilica Santuario del Carmine Maggiore, noto per essere stato il primo strumento a diffondere via radio, per l'allora eiar, dei concerti d'Organo tenuti dal Maestro Franco Michele Napolitano.


Nella sagrestia affreschi di Filippo Falciatore, il Sacrificio di Elia ed Eliseo durante la fame di Samaria; alle pareti sei dipiinti ovali con Santi Carmelitani, presso l'altare il dipinto I Santi Carlo e Amalia che hanno le sembianze dei sovrani di Napoli.


Festeggiamenti]

Ogni anno il 15 luglio in occasione dei festeggiamenti in onore della Vergine avviene lo spettacolare incendio del campanile che è ingabbiato in una vera e propria intelaiatura di fuochi pirotecnici che sono accesi durante la notte.


Curiosità

In questa basilica vennero celebrati i funerali di Totò (1967); furono celebrati anche i funerali di Mario Merola (2006)


fonte: it.wikipedia.org
 

Articolo del 09/02/2008 Pubblicato in attualità Letto 14578 Volte

Significato dei fiori. Cosa vogliono "comunicare" i bouquet del matrimonio?

Acacia: amore...platonico! Da usare quando non volete scoprirvi troppo.
Agrifoglio: forza e resistenza.
Alloro: trionfo.
Ambrosia: amore corrisposto.
Anemone: per la sua caducità simboleggia i sentimenti effimeri, il senso di abbandono e l'amore tradito, ma anche la speranza e l'attesa. Da regalare per dire: mi trascuri, torna da me. Non solo ad un amore ma anche ad un amico e un parente.
Artemisia: serenità, felicità, salute. Da regalare per ringraziare di quello che ci viene donato ogni giorno.
Azalea: simbolo cinese della femminilità e della temperanza, simboleggia anche la fortuna, un fiore da regalare prima di affrontare una prova importante.
Begonia: fai attenzione.
Balsamina: fidanzamento. Da donare come se fosse un invito a sciogliere i dubbi.
Biancospino: speranza, e prudenza. Si può regalare in attesa di una risposta positiva.
Bocca di leone: indifferenza.
Bucaneve: consolazione. Da donare per attestare la propria solidarietà.
Calendula: dispiacere, gelosia, pena d'amore.
Cactus: durata.
Camelia: sacrificio. E' un pegno e un impegno ad affrontare ogni sacrificio in nome dell'amore.
Camelia rossa: sei la fiamma nel mio cuore.
Camelia bianca: sei adorabile.
Ciclamino: rassegnazione e addio.
Crisantemo: dolore.
Dalia: riconoscenza, buon gusto, si donano solitamente per esprimere gratitudine.
Edera: fedeltà, amore esclusivo
Erica: solitudine
Felce: sincerità
Fiordaliso: delicatezza e primo amore
Fiori d'arancio: verginità, fecondità, purezza e per i più coraggiosi richiesta di matrimonio.
Fiori di ciliegio: buona educazione
Fiori di pesco: amore immortale.
Gardenia: sincerità. Se qualcuno pensa che abbiate mentito questo è il fiore giusto per dire la vostra.
Garofano bianco: fedeltà. E' il simbolo di un amore reciproco. Donatelo per dirle che è unica.
Garofano rosso: rabbia, risentimento, ma anche energia.
Gelsomino bianco: amabilità, affetto, è il fiore della timidezza da usare quando ci si vuole
esporre ma non troppo.
Gelsomino giallo: gentilezza, candore, eleganza e nobiltà.
Geranio: stupidità,follia.
Giacinto blu: costanza.
Giacinto porpora: perdonami.
Giacinto rosso o rosa: gioco.
Giacinto giallo: gelosia.
Giglio: purezza. Una leggenda narra che Maria abbia scelto Giuseppe tra tanti perché lo vide con un giglio in mano. Nel significato dei fiori oltre che rappresentare la purezza e la castità, significato che ancora permane, il giglio oggi simboleggia la nobiltà e la fierezza d'animo. E'
il fiore ideale da regalare ad una donna fiera, onesta e di classe, per dirle che la consideriamo una regina.
Giglio giallo: nobiltà.
Giglio rosa: vanità.
Girasole: amore adorante, amore infelice.
Iris: simboleggia la fede e la speranza ma anche la voglia di mandare un messaggio. Per comunicare che ci sono novità o buone notizie per fare gli auguri per chi sta per intraprendere qualcosa d'importante.
Iris giallo: ardo di passione per te.
Lauro: gloria, trionfo, afrodisiaco.
Lavanda: buona fortuna, o diffidenza e distacco.
Lillà bianco: purezza e verginità.
Lillà giallo: sono fra le nuvole.
Lillà tigre: orgoglio.
Lillà della valle: tenerezza, umiltà.
Magnolia: nobiltà
Margherita: semplicità, innocenza, spontaneità, bontà, freschezza e purezza.
Mimosa: innocenza, libertà, autonomia.
Mughetto: verginità, civetteria.
Narciso: egotismo
Nontiscordardime: amore eterno e fedeltà perpetua.
Orchidea: sensualità, passione. Il fiore da regalare quando siete proprio sicuri che la vostra passione sia corrisposta. Nel linguaggio dei fiori l'orchidea significa "grazie per esserti concessa!"
Palma: vittoria.
Papavero rosa: serenità, vivacità.
Papavero rosso: orgoglio.
Passiflora: fede, religione.
Primula: giovinezza, primo amore, speranza di rinnovamento
Tulipano: non tutti lo sanno ma il fiore che rappresenta il vero amore è il tulipano, il fiore perfetto per una dichiarazione d'amore in piena regola. La leggenda popolare racconta che il fiore sia nato dal sangue di un giovane suicidatosi per amore. Perfetto per dire che amate e amerete per sempre.
Tulipano rosso: dichiarazione d'amore.
Tulipano giallo: c'è il sole nel tuo sorriso.
Tulipano violetto: modestia.
Viola del pensiero: pensiero intenso e romantico, è adatta per essere donata agli anniversari.
Violetta: umiltà e modestia.

fonte: www.intrage.it

in collaborazione con la dott.ssa Liliana Castello
 

Articolo del 08/02/2008 Pubblicato in attualità Letto 110788 Volte

aforismi e citazioni in libertà sulla fotografia. Frasi di fotografi celebri.

* A cosa serve una grande profondità di campo se non c'è un'adeguata profondità di sentimento? (Eugene Smith)
* Attrezzatura e tecnica sono solo l'inizio. È il fotografo che conta più di tutto. (John Hedgecoe)
* Data l'esistenza della fotografia e della cinematografia, la riproduzione pittorica del vero non interessa né può interessare più nessuno. (Giacomo Balla)
* Il desiderio di scoprire, la voglia di emozionare, il gusto di catturare, tre concetti che riassumono l'arte della fotografia. (Helmut Newton)
* La fotografia è probabilmente fra tutte le forme d'arte la più accessibile e la più gratificante. Può registrare volti o avvenimenti oppure narrare una storia. Può sorprendere, divertire ed educare. Può cogliere, e comunicare, emozioni e documentare qualsiasi dettaglio con rapidità e precisione. (John Hedgecoe)
* La fotografia è verità, e il cinema è verità ventiquattro volte al secondo. (Jean-Luc Godard)
* La fotografia è un'azione immediata; il disegno una meditazione. (Henri Cartier-Bresson)
* La fotografia non mostra la realtà, mostra l'idea che se ne ha. (Neil Leifer)
* Le fotografie possono raggiungere l'eternità attraverso il momento. (Henri Cartier-Bresson)
* Non bisognerebbe mai giudicare un fotografo dal tipo di pellicola che usa, ma solo da come la usa. (Ernst Haas)
* Non colui che ignora l'alfabeto, bensì colui che ignora la fotografia sarà l'analfabeta del futuro. (Walter Benjamin)
* Non è la mera fotografia che mi interessa. Quel che voglio è catturare quel minuto, parte della realtà. (Henri Cartier-Bresson)
* Non esiste la fotografia artistica. Nella fotografia esistono, come in tutte le cose, delle persone che sanno vedere e altre che non sanno nemmeno guardare. (Nadar)
* Ogni dio crea a sua immagine e somiglianza, e altrettanto fanno i pittori. Soltanto i fotografi confezionano doppioni della natura. (Guillaume Apollinaire)
* Per me la fotografia deve suggerire, non insistere o spiegare. (Brassaï)
* Se passa un giorno in cui non ho fatto qualcosa legato alla fotografia, è come se avessi trascurato qualcosa di essenziale. È come se mi fossi dimenticato di svegliarmi. (Richard Avedon)
* Sono entrate le macchine, l'arte è uscita... Sono lontano dal pensare che la fotografia possa esserci utile. (Paul Gauguin)

fonte: it.wikiquote.org

in collaborazione con la dott.ssa Liliana Castello
 

Articolo del 07/02/2008 Pubblicato in attualità Letto 13992 Volte

Raccolta di frasi d'auguri per un evento importante come il matrimonio.

• Questo giorno di grande gioia sia l'inizio di una serie di splendidi e interminabili momenti.
• Brindo al vostro amoree alla vostra gioia. Tantissimi auguroni!
• In questo giorno di felicità possa giungervi anche il nostro augurio che il vostro
matrimonio sia la garanzia eterna dell'amore che già vi lega.
• Gli auguri per una vita felice insieme non bastano mai. La strada della vita è lunga…Non abbiate paura... Prendetevi per mano e camminate insieme.
• Vi siete incontrati... vi siete presi per mano... ora camminate insieme... oggi e sempre!
• Vi auguro di amarvi per tutti i giorni della vostra vita; ma so già che siete giunti a questo giorno perchè l'Amore vi ha parlato e voi credendogli avete voluto seguirlo
• Il matrimonio non è per tutti ma solo per chi ha fiducia nell'amore. Congratulazioni!
• Con il sincero augurio che la stella di affetto e amore che oggi vi accompagna brilli sulla vostra splendida coppia per tutta la vita, ogni giorno
• Alcune volte basta un attimo per dimenticare una vita, mentre non basta una vita per dimenticare un attimo: quello che oggi vivete e che durerà tutta la vita!
Possa la realtà essere più bella dei sogni che vi hanno portato oggi all'altare.
Il mio augurio più affettuoso in questo giorno di festa.
• Dio vi ha donato un amore speciale da condividere... ...perché sapeva quanto l'avreste tenuto caro.
• Che l’incanto del giorno delle vostre nozze sia solo la premessa di una lunga e veramente felice vita in due.
• Vivere insieme sarà una piacevole scoperta; segni, abitudini, piaceri... tutto sempre con tanto umorismo e fantasia.
• Che la passione, l'amore e la reciproca stima vi leghino sempre l'uno all'altra come oggi



in collaborazione con la dott.ssa Liliana Castello
 

Articolo del 06/02/2008 Pubblicato in attualità Letto 3378 Volte

8 marzo - festa della donna: Omaggio a tutte le donne. La storia e il video. Fiorella Mannoia.

La Giornata Internazionale della Donna, comunemente però definita Festa della Donna è un giorno di celebrazione per le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne ed è una festività internazionale celebrata in diversi paesi del mondo occidentale l'8 marzo. L'usanza di regalare mimose in occasione della festa non è invece diffusa ovunque. L'8 marzo era originariamente una giornata di lotta, specialmente nell'ambito delle associazioni femministe: il simbolo delle vessazioni che la donna ha dovuto subire nel corso dei secoli. Tuttavia nel corso degli anni il vero significato di questa ricorrenza è andato un po' sfumando, lasciando il posto ad una ricorrenza caratterizzata anche - se non soprattutto - da connotati di carattere commerciale e politico.
Le origini di questa ricorrenza sono piuttosto controverse. In Italia è molto diffusa una storia che fa risalire l'origine della festa ad un grave fatto di cronaca avvenuto negli Stati uniti.
Questa vicenda fu elaborata dalla stampa comunista ai tempi della guerra fredda, ma in Italia recentemente è stata riportata come la vera origine della festa della donna dai telegiornali creando così una "leggenda".
La versione "tradizionale" vuole che nel 1908 a New York, alcuni giorni prima dell'8 marzo, le operaie dell'industria tessile Cotton iniziarono a scioperare per protestare contro le condizioni in cui erano costrette a lavorare. Lo sciopero proseguì per diversi giorni finché l'8 marzo Mr. Johnson, il proprietario della fabbrica, bloccò tutte le vie di uscita. Poi allo stabilimento venne appiccato il fuoco (alcune fonti parlano di un incendio accidentale). Le 129 operaie prigioniere all'interno non ebbero scampo.
L'incendio avvenne nel 1911 (quindi dopo, e non prima della tradizionale data di nascita della festa, il 1910), a New York, nella Triangle Shirtwaist Company. Le lavoratrici non erano in sciopero, ma erano state protagoniste di una importante mobilitazione, durata quattro mesi, nel 1909.
L'incendio, per quanto le condizioni di sicurezza del luogo di lavoro abbiano contribuito non poco al disastro, non fu doloso. Le vittime furono oltre 140, ma non furono tutte donne, anche se per il tipo di fabbrica erano la maggior parte. I proprietari della fabbrica si chiamavano Max Blanck e Isaac Harris, vennero prosciolti nel processo penale ma persero una causa civile.


fonte: wikipedia.org
n collaborazione con la dott.ssa Liliana Castello
 

Articolo del 06/02/2008 Pubblicato in attualità Letto 281207 Volte

Aforismi amore. Frasi d'amore di autori famosi.

-Il mio slancio è infinito come il mare, e non meno profondo è il mio amore; più te
ne dono più ne posseggo, perché entrambi sono infiniti.
William Shakespeare – Romeo e Giulietta

-Giove dall'alto sorride degli spergiuri degli amanti.
Ovidio

- Solo chi ama senza speranza conosce il vero amore.
Pablo Neruda

- Ci vuole molto poco per riempire un grande cuore.
Antonio Porchia

-Amare significa volere per una persona le cose che si ritengono buone, a motivo di lei e non per sé stessi, ed essere pronti a compiere queste cose, secondo le proprie possibilità.
Aristotele

-I piaceri sensuali passano e svaniscono in un batter d'occhio, ma l'amicizia tra noi, la reciproca confidenza, le delizie del cuore, l'incantesimo dell'anima, queste cose non periscono, non possono essere distrutte. Ti amerò fino alla morte.
Voltaire

-Occorre somigliarsi un po' per comprendersi, ma occorre essere un po' differenti per amarsi.
Paul Bourget

- Amore è desiderio di conoscenza.
Cesare Pavese

- L'amore che può morire non era amore.
B. Auerbach

- Il vero modo per amare qualsiasi cosa consiste nel renderci conto che la potremmo perdere.
G. K. Chesterton

- Mai nessuno è tradito dall’amore puro.
Jaufrè Rudel

- La misura dell'amore è amare senza misura.
Sant’Agostino

- L'amore è come le epidemie: più uno le teme, più è esposto al contagio.
Nicolas de Chamfort

- C’è una sola cosa peggiore di un matrimonio senza amore: uno in cui c’è amore, ma da una parte sola.
Oscar Wilde

- Il Signore ascolta le preghiere di coloro che chiedono di dimenticare l'odio. Ma è sordo a chi vuole sfuggire all'amore.
Paulo Coelho

- Nel vero amore è l'anima che abbraccia il corpo.
Friedrich Nietzsche

- Niente è più brutto di una parola d'amore pronunciata freddamente da una bocca annoiata.
Nagib Mahfuz

- L'amore comincia quando ci accorgiamo di avere sbagliato ancora una volta.
Ennio Flaiano

-Dicono che l'amore è vita, io per amore sto morendo.
Jim Morrison


- Amare non significa trovare la perfezione, ma perdonare terribili difetti.
Rosamunde Pilcher

-L'amore che economizza non è mai vero amore.
Honoré de Balzac

-Ti indicherò un filtro amoroso senza veleni, senza erbe, senza formule magiche: se vuoi essere amato, ama!
Seneca

-Amore guarda non con gli occhi, ma con l'anima...
William Shakespeare

-L'amore autentico è sempre compassione; e ogni amore che non sia compassione è egoismo.
Arthur Schopenhauer

-L’amore è breve, dimenticare è lungo.
Pablu Neruda

-Una parola ci libera di tutto il peso e il dolore della vita: quella parola è amore.
Sofocle

-Ci sono certi sguardi di donna che l'uomo amante non scambierebbe con l'intero possesso del corpo di lei.
Gabriele D’Annunzio

-Le donne sono fatte per essere amate, non per essere comprese.
Oscar Wilde

-Amore, impossibile a definirsi!
Giacomo Casanova

-Amore e tosse non si possono nascondere.
Ovidio

-Siamo angeli con un'ala sola, solo restando abbracciati possiamo volare.
Luciano De Crescenzo

-La gentilezza consiste nell'amare la gente più di quanto essa non meriti.
Joseph Joubert

-Chi ha avuto la fortuna di incontrare l'amore, faccia di tutto per mantenerlo vivo, perché l'amore non invecchi. E chi non l'ha incontrato, apra il cuore alla speranza, poiché la vita è sempre una speranza d'amore.
Nicola Abbagnano




Fonte: www.aforismi.org

in collaborazione della dott.ssa Liliana Castello
 

Articolo del 04/02/2008 Pubblicato in attualità Letto 985 Volte

Napoli è un modello da seguire. Leggere per credere.

Trasporto pubblico, sorpresa Napoli
"E' un modello da seguire"
di VALERIO GUALERZI

La funicolare a Napoli
ROMA - "Con il rosso si passa; con il verde pure, ma bisogna stare attenti a quelli che arrivano con il rosso dall'altra parte; il giallo serve solo per fare colore". Luciano De Crescenzo in Così parlò Bellavista descriveva più o meno con queste parole il caos nelle strade di Napoli. Ma una volta tanto gli anni non sono passati invano e per la città che nell'immaginario di tutti è la capitale del traffico è tempo di rivincite.

Da "Ecosistema Urbano 2008", la ricerca curata da Sole 24 Ore e Legambiente sulla vivibilità ambientale dei capoluoghi italiani, emerge infatti un dato a sorpresa. E' Napoli la città ad avere la rete di trasporto pubblico che più si avvicina all'ideale di "mobilità sostenibile". A chiarire l'apparente paradosso è Alberto Fiorillo, uno dei curatori del rapporto. "La gestione dell'offerta di trasporto pendolare a Napoli è sicuramente l'esperienza più variegata oggi in Italia - spiega - Gli interventi realizzati in questi anni sulle linee gestite dai diversi operatori sono infatti parte di una strategia che punta alla realizzazione di una metropolitana regionale. Inoltre, grazie all'integrazione tariffaria (UnicoNapoli e UnicoCampania), ai pendolari è già data la possibilità di viaggiare con tutti i mezzi (treni, autobus, metro, tram, ecc.) del capoluogo e dell'area suburbana con un unico biglietto. Il caos stradale napoletano non è svanito, ma ci sono sicuramente le premesse per una migliore gestione della mobilità urbana".

Merito, chiarisce ancora Fiorillo, dei numeri che Napoli può vantare. "I chilometri di rete coperti dal trasporto pubblico - ricorda - sono in totale 420 di cui 392,9 su gomma, 8,7 su tram e 16,4 composti da filobus, metropolitane leggere e funicolare. Il biglietto costa mediamente 1 euro e l'abbonamento mensile 23,24. Il traffico cittadino che spesso paralizza Napoli è supportato da un variegato e consistente numero di mezzi pubblici, di fatto utilizzati da un alto numero di cittadini".

Se non siete napoletani e malgrado tutto non scambiereste le code della vostra città con gli ingorghi di Napoli, forse non avete tutti i torti. Prendendo in esame parametri diversi, un'altra ricerca sulla mobilità sostenibile giunge infatti a conclusioni molto più "tradizionali", premiando Bologna. Secondo "Mobilità sostenibile in Italia: indagine sulle principali 50 città", uno studio elaborato da Euromobility e Kyoto Club, è il capoluogo emiliano la città più "eco-mobile" d'Italia. La città in cui il trasporto pubblico funziona, si sono avviate importanti innovazioni nella gestione della mobilità, è presente una quota significativa di auto a basso impatto ambientale, il traffico è pianificato e lo smog è tenuto sotto controllo.
(3 febbraio 2008)

fonte: www.repubblica.it
 

Articolo del 03/02/2008 Pubblicato in attualità Letto 3438 Volte

Storia dell'abito da sposa. Atelier - Boutique -

Storia dell’abito da Sposa

Nella storia della moda si sono indossati diversi tipi di abbigliamento per una celebrazione importante come è il matrimonio. Il bianco è stato accettato come colore tradizionale per tanto tempo, però gli abiti da sposa non sempre furono bianchi. L’abito da sposa è unico, è un abito importante ed elegante e dipende dall’epoca e ambiente in cui si utilizza. Nelle epoche antiche, in Egitto o in Grecia, le spose indossavano il lino bianco in diverse lunghezze. Il colore bianco però non era indice di purezza, bensì simbolo d’allegria, celebrazione e felicità.
Nei matrimoni romani le future spose utilizzavano tuniche bianche come tributo ad Imeneo, Dio della fertilità e del matrimonio. Le spose, inoltre, si avvolgevano in un velo leggero di garza rossa, il flammeum, e ornavano i capelli con nastri intrecciati o con una corona di verbena. Ciò accadeva maggiormente fra le persone benestanti, perché con la loro ricchezza potevano ottenere questi tipi di tessuti. La gente con meno risorse copiava ed adattava i propri abiti alle tendenze dell’alta società.
Le Spose longobarde usavano tuniche di lana nera ricamate e coperte da manti rossi lunghi fino ai piedi, mentre le bizantine, che conoscevano tessuti preziosi come la seta, vestivano di seta rossa broccata d’oro con una trapunta di pietre preziose e, sul capo, fili d’oro, gioie e fiori profumati.
Anche durante il Medioevo, il rosso è il colore preferito per le Nozze, in quanto considerato simbolo di regalità perché difficile da ottenere e molto costoso. Oltre ad essere sinonimo di “sfarzo”, però, il rosso nasconde anche una simbologia più profonda: rappresenta infatti il dono che la moglie farà al marito, ovvero la capacità di generare “sangue nuovo” per la stirpe.
Le spose medioevali indossavano anche tuniche o cotte di lana color turchino con maniche lunghe e strette e manti con bordi di pelliccia di volpe o scoiattolo, mentre il viso era fasciato da “veli” di lino fermati al capo con intrecci di perle e fili d’oro.
Durante il Rinascimento, la Sposa si adorna di rasi, velluti, broccati, lunghi strascichi e gioielli: il tutto all’insegna dello sfarzo. A partire dalle maniche, vera mania del Quattrocento, che, ricamatissime e staccabili, rappresentano un vero e proprio “must” della Sposa rinascimentale.
Il Seicento veste le Spose con il gusto barocco pomposo e magniloquente: le vesti in velluto, damasco e broccato vengono impreziosite da pizzi, nonostante l’intento degli ambienti ecclesiastici di limitare questa mania dispendiosissima. A far scandalo sono anche alcuni abiti da Sposa, come quello indossato da Maria de’ Medici durante le sue nozze con Enrico IV, che iniziano a prevedere scollature quadrate molto audaci e spalle scoperte.
Durante il secolo XVIII e la prima parte del secolo XIX, le spose sono rimaste sempre fedeli ai tessuti di lusso.
Nel 1840 è la regina Victoria che ha rompe, in un certo senso, la tradizione degli abiti fastosi e colorati. Il suo abito era ricamato in bianco con fiori d’arancio, con uno strascico lunghissimo. Sui capelli portava gli stessi fiori del vestito mescolati con diamanti e aveva un velo di ricamo di Honiton. Anche nel XX secolo si può vedere come ogni decennio ha avuto la sua influenza sull’abito da sposa.
Gli abiti da sposa hanno una tradizione, bellezza e rappresentazione particolare all’interno della società.
Il vestito bianco è un simbolo di purezza in alcune culture. Ha avuto cambi e trasformazioni riflessi nello stile di vita d’ogni epoca. Il cambiamento fondamentale riguarda principalmente il colore: non si usa più solo il bianco, può essere anche beige o champagne, combinato ad altri colori come il nero.
Si parla del nero perché tanto Vera Wang come Carolina Herrera aggiungono ai propri abiti questo colore; può significare “finché morte non ci separi” che è parte del rito matrimoniale. Utilizzare il bianco tradizionale è sempre la prima scelta della sposa, però, adesso, per quelle più moderne che vogliono sposarsi tenendo comunque fede alla loro personalità e al loro stile di vita, ci sono altre proposte lanciate dagli stilisti.
Con l’abito di sposa, la donna deve sentirsi bene, comoda. Non c’è bisogno d’un corpo perfetto per vedersi bene, perché l’abito può avere tante versioni.
L’abito da sposa è il vestito più personalizzato che esiste nella moda. Lo sviluppo di nuove proposte deve
continuare.

Fonte: http://30mag.com

in collaborazione con la dott.ssa Liliana Castello
 

Articolo del 02/02/2008 Pubblicato in attualità Letto 1653 Volte

Chi è Neroogle.it ?

Chi è Neroogle.it ?
Neroogle.it è un motore di ricerca personalizzato di Google CSE (Custom Search Engine) su sfondo nero. Il 100% delle ricerche effettuate con questo motore ricerca, sono inviate all'ormai più famoso motore di ricerca Google.it. I risultati sono quindi al 100% uguali ai risultati che abbiamo usando Google. Nessun'altra informazione e/o dati sono mandati al di fuori di quelli che si usano normalmente per fare la ricerca.
Neroogle.it - risparmio energia
Perché il colore nero ? É stato dimostrato con diversi studi, che una pagina colore scuro del nostro monitor, consuma all'in circa 25% in meno di una pagina bianca. Questo perché i pixels neri risultano quasi spenti, e quindi il monitor consuma meno facendoci risparmiare. (link) Google, fa all'in circa 200 milioni di ricerche ogni giorno. Considerato che una ricerca dura circa 10 secondi, questo vuol dire 550.000 ore di ricerche ogni giorno. Con 15 watt (secondo gli studi) di risparmio per ogni monitor, si potrebbero risparmiare 3.000.000 KWatt/ora nel giro di un anno. Sono veramente tanti. E noi cominciamo a risparmiare i nostri KWatt. (link)
Neroogle.it - salva la vista
Sappiamo che la luce bianca troppo intensa, stanca di più i nostri occhi. Sono tanti quelli che stanno per ore davanti al monitor ogni giorno. L'intensità luminosa provoca fatica visiva, stress, difficoltà di concentrazione e aumento delle probabilità di errore. Con Neroogle.it avremo la vista più riposata a fine giornata.


Fonte: www.nerogoogle.it
 

Articolo del 01/02/2008 Pubblicato in attualità Letto 2530 Volte

difiorefotografi - Napoli, Ercolano, Villa Signorini: Seconda edizione sposa in villa. 8 - 9 - 10 febbraio 2008

per informazioni www.sposainvilla.it
 

Articolo del 27/01/2008 Pubblicato in attualità Letto 9532 Volte

San valentino. festa degli innamorati. immagini e storia.



L' origine della festa degli innamorati è il tentativo della Chiesa cattolica di porre termine ad un popolare rito pagano per la fertilità.
I romani pagani rendevano omaggio, con un rito annuale, al dio Lupercus. I “Luperici”, compivano diversi riti propiziatori. Ma il vero e proprio rituale consisteva in una specie di lotteria dell'amore. I nomi delle donne e degli uomini che adoravano questo Dio venivano messi in un'urna e mescolati. Quindi un bambino sceglieva a caso alcune coppie che per un intero anno avrebbero vissuto in intimità, affinché il rito della fertilità fosse concluso. L'anno successivo sarebbe poi ricominciato nuovamente con altre coppie.
I padri precursori della Chiesa, determinati a mettere fine a questa pratica licenziosa, hanno cercato un santo “degli innamorati” per sostituire l’immorale Lupercus. Nel 496 d.C Papa Gelasio annullò questa festa pagana ed iniziarono il culto di San Valentino, un vescovo che era stato martirizzato circa duecento anni prima.
San Valentino, nato a Terni nell'anno 175 d.C., divenne così il patrono dell'amore e protettore degli innamorati di tutto il mondo. È considerato il patrono degli innamorati poiché la leggenda narra che egli fu il primo religioso che celebrò l'unione fra un legionario pagano e una giovane cristiana.
La storia di San Valentino ha due finali differenti. Secondo una versione, quando l'imperatore Aureliano ordinò le persecuzioni contro i cristiani, San Valentino fu imprigionato e flagellato lungo la via Flaminia.
Mentre la seconda versione racconta che, nel 270 d.C. il vescovo Valentino, fu invitato dall'imperatore pazzo Claudio II che tentò di persuaderlo a convertirsi nuovamente al paganesimo. San Valentino, con dignità, rifiutò di rinunciare alla sua Fede e, imprudentemente, tentò di convertire a sua volta Claudio II al Cristianesimo. Il 24 febbraio 270 d.C. San Valentino fu lapidato e poi decapitato. La storia sostiene, inoltre, che mentre Valentino era in prigione in attesa dell'esecuzione si fosse innamorato della figlia cieca del guardiano, Asterius, e che con la sua fede avesse ridato miracolosamente la vista alla fanciulla. Si racconta che prima di morire Valentino le avesse mandato un messaggio d'addio che si concludeva con " dal vostro Valentino". Una frase che nel tempo è diventata sinonimo di Vero Amore.



Fonte www.dolci.it
in collaborazione con la dott.ssa Liliana Castello
 

Articolo del 27/01/2008 Pubblicato in attualità Letto 1306 Volte

27 Gennaio - Giorno della Memoria - Beautiful that way.



Sorridi,senza una ragione.
Ama,come se fossi un bambino.
Sorridi,non importa cosa dicono.
Non ascoltare una parola di quel che dicono,
perchè la vita è bella così.

Lacrime,un'ondata di lacrime.
Luce,che lentamente scompare.
Aspetta,prima di chiudere le tende.
C'è ancora un'altra partita da giocare
e la vita è bella così.

Qui con i suoi occhi, in eterno,
ti sarò vicina come è sempre stato per te.
Ora che sei là fuori con te stesso
ricorda cos'è vero,
e che quel che sogniamo è solo amore.

Conserva la risata nei tuoi occhi.
Presto verrà premiato il tuo aspettare.
Noi…dimenticheremo i nostri dolori
e penseremo ad un giorno più allegro,
perchè la vita è bella così.

Noi…dimenticheremo i nostri dolori
e penseremo ad un giorno più allegro,
perchè la vita è bella così.
C'è ancora un'altra partita da giocare…

e la vita è bella così.

in collaborazione con la dott.ssa Liliana Castello
 

Articolo del 24/01/2008 Pubblicato in attualità Letto 77401 Volte

difiorefotografi - Le più belle frasi tratte da canzoni. Prima parte.

-“Attimi, silenzi insostenibili, quando non so più dove nascondermi per poi farmi cercare
oltre il vuoto che si è aperto tra di noi, per un sorriso...”
Nino Buonocore- Attimi


-"…Come può uno scoglio arginare il mare…"
Lucio Battisti- Io vorrei, non vorrei…ma se vuoi.

-"Quando un giorno di notte m'hai detto: non ti lascerò mai..."
Jovanotti- Io ti cercherò.

- “Never knew I could feel like this...It’s like I've never seen the sky before. Want to vanish inside your kiss. Everyday I’m loving you more and more. Listen to my heart, can you hear it sings…Come back to me…and forgive everything. Seasons may change winter to spring…But I love you until the end of time.”
Colonna Sonora MoulinRouge- Come what may (finale).

- “Le incomprensioni sono così strane…Sarebbe meglio evitarle sempre. Per non rischiare di aver ragione, che la ragione non sempre serve. Sono lontano e mi torni in mente…Ti immagino parlare con la gente…”
Tiromancino- Per me è importante.

-“Ti vorrei! Le volte che ho pianto…Ti giuro, lo farei: bloccarti nel tempo, oh…Dedicato a te…L’impossibile, non c’è!”
Matia Bazar-Dedicato a te.

-“E ho guardato dentro un’emozione, e c’ho visto dentro tanto amore, che ho capito perché non si comanda al cuore. E va bene così…senza parole!”
Vasco Rossi- Senza parole.

-“ Si lo so, lo so…che si vede che ho pianto! Ma…non si vede quanto. E per sempre, dopo un addio, ti rimane dentro un leggero brusio...Mai più noi due, mai più le tue promesse con le mie.
Mai più la forte intimità, e la sensualità mai più...”
Dolcenera- Mai più noi due.

- “My gift is my song and…This one’s for you. And you can tell everybody this is your song
It may be quite, simple but now that it's done. I hope you don't mind, I hope you don't mind that I put down in words…
How wonderful life is while you're in the world.”
Elton John- Your song.

-“E con le mani, amore, con le mani ti prenderò. E senza avere paure nel mio cuore ti porterò…E non avrò paura se non sarò bella come vuoi tu. Ma voleremo in cielo in carne ed ossa…Non torneremo più…”
Francesco de Gregori- La donna cannone.

-“Di sere nere…Che non c’è tempo, non c’è spazio e mai nessuno capirà.”
Tiziano Ferro- Sere nere.

-“ Honesty is such a lonely word, everyone is so untrue. Honesty is hardly ever heard, and mostly what I need from you.”
Billy Joel- Honesty.

fonte:
www.testimania.leonardo.it

in collaborazione con la dott.ssa Liliana Castello
 

Articolo del 24/01/2008 Pubblicato in attualità Letto 1259 Volte

Dedicato alla nostra Campania che sta attraversando un momento difficile. Wonderful life.

 

Articolo del 17/01/2008 Pubblicato in attualità Letto 829 Volte

Google Zeitgeist 2007: le parole più cercate nel web

Google Zeitgeist 2007: le parole più cercate nel web

Che Google sia il motore di ricerca più popolare del web è un dato certo: la società di Mountain View lavora su un bacino di oltre 8 miliardi di pagine web ed è utilizzato dall'80% di utenti che effettuano ricerche in Internet. Inventato nel 1998 da Larry Page e Sergey Brin, due studenti dell'Università di Stanford che svilupparono le basi per un motore di ricerca che tenesse in considerazione anche le relazioni tra i siti web, Google ha velocemente e brillantemente superato i concorrenti dell'epoca, come Altavista e Yahoo, e si è imposto come lo strumento di ricerca nel web più affidabile e conosciuto al mondo.

Ma cosa cercano gli internauti attraverso Google nel mondo del web? Cosa desiderano conoscere?

A pochi giorni dalla fine dell'anno, come da tradizione, Google ha svelato le "query" più richieste nel corso nel 2007. Attraverso il sistema Zeitgeist, che in tedesco significa "spirito dei tempi", Google studia le ricerche effettuate in Rete e le classifica, non prendendo in considerazione solo le parole più digitate nella maschera di ricerca ma soprattutto quelle che hanno fatto registrare una maggiore crescita in un determinato periodo di riferimento, in questo caso dal 2006 al 2007, nel mondo e in Italia.

Ecco, quindi, i risultati a livello mondiale della Classifica Zeitgeist 2007: al primo posto delle parole più cercate troviamo iPhone (il nuovo cellulare della Apple), al secondo il social network Badoo, al terzo la community Facebook.

Il più cercato in Italia, è invece Beppe Grillo, il comico e blogger genovese, grande protagonista della realtà italiana di quest'anno, fuori e dentro la Rete; al secondo posto si classifica Yuotube, la popolare piattaforma per la condivisione dei video; al terzo posto la comunity Badoo; seguono, poi, Inps e Agenzia delle Entrate, e rientrano ancora nelle prime dieci posizioni, Myspace, Inter, Alitalia, Milan e Superenalotto.

Il trend rilevato da Zeitgeist 2007 sorprende positivamente: sia nel nostro Paese che nel resto del mondo, parole "hot", come sesso e calendario sexy, restano fuori dalla classifica delle prime dieci posizioni. Una conferma del fatto che oggi la gente che si collega ad Internet vuole soprattutto informarsi e svagarsi.


fonte: http://www.italica.rai.it/
 
Pagine: 1 2 3 4 5 6 7 8 9


Ci sono 769 persone collegate