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Non bisognerebbe mai giudicare un fotografo dal tipo di pellicola che usa, ma solo da come la usa.
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"i Di Fiore FOTOGRAFI sono i miei Fotografi"

Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.

Articolo del 07/02/2008 Pubblicato in attualità Letto 13996 Volte

Raccolta di frasi d'auguri per un evento importante come il matrimonio.

• Questo giorno di grande gioia sia l'inizio di una serie di splendidi e interminabili momenti.
• Brindo al vostro amoree alla vostra gioia. Tantissimi auguroni!
• In questo giorno di felicità possa giungervi anche il nostro augurio che il vostro
matrimonio sia la garanzia eterna dell'amore che già vi lega.
• Gli auguri per una vita felice insieme non bastano mai. La strada della vita è lunga…Non abbiate paura... Prendetevi per mano e camminate insieme.
• Vi siete incontrati... vi siete presi per mano... ora camminate insieme... oggi e sempre!
• Vi auguro di amarvi per tutti i giorni della vostra vita; ma so già che siete giunti a questo giorno perchè l'Amore vi ha parlato e voi credendogli avete voluto seguirlo
• Il matrimonio non è per tutti ma solo per chi ha fiducia nell'amore. Congratulazioni!
• Con il sincero augurio che la stella di affetto e amore che oggi vi accompagna brilli sulla vostra splendida coppia per tutta la vita, ogni giorno
• Alcune volte basta un attimo per dimenticare una vita, mentre non basta una vita per dimenticare un attimo: quello che oggi vivete e che durerà tutta la vita!
Possa la realtà essere più bella dei sogni che vi hanno portato oggi all'altare.
Il mio augurio più affettuoso in questo giorno di festa.
• Dio vi ha donato un amore speciale da condividere... ...perché sapeva quanto l'avreste tenuto caro.
• Che l’incanto del giorno delle vostre nozze sia solo la premessa di una lunga e veramente felice vita in due.
• Vivere insieme sarà una piacevole scoperta; segni, abitudini, piaceri... tutto sempre con tanto umorismo e fantasia.
• Che la passione, l'amore e la reciproca stima vi leghino sempre l'uno all'altra come oggi



in collaborazione con la dott.ssa Liliana Castello
 

Articolo del 08/02/2008 Pubblicato in attualità Letto 110792 Volte

aforismi e citazioni in libertà sulla fotografia. Frasi di fotografi celebri.

* A cosa serve una grande profondità di campo se non c'è un'adeguata profondità di sentimento? (Eugene Smith)
* Attrezzatura e tecnica sono solo l'inizio. È il fotografo che conta più di tutto. (John Hedgecoe)
* Data l'esistenza della fotografia e della cinematografia, la riproduzione pittorica del vero non interessa né può interessare più nessuno. (Giacomo Balla)
* Il desiderio di scoprire, la voglia di emozionare, il gusto di catturare, tre concetti che riassumono l'arte della fotografia. (Helmut Newton)
* La fotografia è probabilmente fra tutte le forme d'arte la più accessibile e la più gratificante. Può registrare volti o avvenimenti oppure narrare una storia. Può sorprendere, divertire ed educare. Può cogliere, e comunicare, emozioni e documentare qualsiasi dettaglio con rapidità e precisione. (John Hedgecoe)
* La fotografia è verità, e il cinema è verità ventiquattro volte al secondo. (Jean-Luc Godard)
* La fotografia è un'azione immediata; il disegno una meditazione. (Henri Cartier-Bresson)
* La fotografia non mostra la realtà, mostra l'idea che se ne ha. (Neil Leifer)
* Le fotografie possono raggiungere l'eternità attraverso il momento. (Henri Cartier-Bresson)
* Non bisognerebbe mai giudicare un fotografo dal tipo di pellicola che usa, ma solo da come la usa. (Ernst Haas)
* Non colui che ignora l'alfabeto, bensì colui che ignora la fotografia sarà l'analfabeta del futuro. (Walter Benjamin)
* Non è la mera fotografia che mi interessa. Quel che voglio è catturare quel minuto, parte della realtà. (Henri Cartier-Bresson)
* Non esiste la fotografia artistica. Nella fotografia esistono, come in tutte le cose, delle persone che sanno vedere e altre che non sanno nemmeno guardare. (Nadar)
* Ogni dio crea a sua immagine e somiglianza, e altrettanto fanno i pittori. Soltanto i fotografi confezionano doppioni della natura. (Guillaume Apollinaire)
* Per me la fotografia deve suggerire, non insistere o spiegare. (Brassaï)
* Se passa un giorno in cui non ho fatto qualcosa legato alla fotografia, è come se avessi trascurato qualcosa di essenziale. È come se mi fossi dimenticato di svegliarmi. (Richard Avedon)
* Sono entrate le macchine, l'arte è uscita... Sono lontano dal pensare che la fotografia possa esserci utile. (Paul Gauguin)

fonte: it.wikiquote.org

in collaborazione con la dott.ssa Liliana Castello
 

Articolo del 09/02/2008 Pubblicato in attualità Letto 14582 Volte

Significato dei fiori. Cosa vogliono "comunicare" i bouquet del matrimonio?

Acacia: amore...platonico! Da usare quando non volete scoprirvi troppo.
Agrifoglio: forza e resistenza.
Alloro: trionfo.
Ambrosia: amore corrisposto.
Anemone: per la sua caducità simboleggia i sentimenti effimeri, il senso di abbandono e l'amore tradito, ma anche la speranza e l'attesa. Da regalare per dire: mi trascuri, torna da me. Non solo ad un amore ma anche ad un amico e un parente.
Artemisia: serenità, felicità, salute. Da regalare per ringraziare di quello che ci viene donato ogni giorno.
Azalea: simbolo cinese della femminilità e della temperanza, simboleggia anche la fortuna, un fiore da regalare prima di affrontare una prova importante.
Begonia: fai attenzione.
Balsamina: fidanzamento. Da donare come se fosse un invito a sciogliere i dubbi.
Biancospino: speranza, e prudenza. Si può regalare in attesa di una risposta positiva.
Bocca di leone: indifferenza.
Bucaneve: consolazione. Da donare per attestare la propria solidarietà.
Calendula: dispiacere, gelosia, pena d'amore.
Cactus: durata.
Camelia: sacrificio. E' un pegno e un impegno ad affrontare ogni sacrificio in nome dell'amore.
Camelia rossa: sei la fiamma nel mio cuore.
Camelia bianca: sei adorabile.
Ciclamino: rassegnazione e addio.
Crisantemo: dolore.
Dalia: riconoscenza, buon gusto, si donano solitamente per esprimere gratitudine.
Edera: fedeltà, amore esclusivo
Erica: solitudine
Felce: sincerità
Fiordaliso: delicatezza e primo amore
Fiori d'arancio: verginità, fecondità, purezza e per i più coraggiosi richiesta di matrimonio.
Fiori di ciliegio: buona educazione
Fiori di pesco: amore immortale.
Gardenia: sincerità. Se qualcuno pensa che abbiate mentito questo è il fiore giusto per dire la vostra.
Garofano bianco: fedeltà. E' il simbolo di un amore reciproco. Donatelo per dirle che è unica.
Garofano rosso: rabbia, risentimento, ma anche energia.
Gelsomino bianco: amabilità, affetto, è il fiore della timidezza da usare quando ci si vuole
esporre ma non troppo.
Gelsomino giallo: gentilezza, candore, eleganza e nobiltà.
Geranio: stupidità,follia.
Giacinto blu: costanza.
Giacinto porpora: perdonami.
Giacinto rosso o rosa: gioco.
Giacinto giallo: gelosia.
Giglio: purezza. Una leggenda narra che Maria abbia scelto Giuseppe tra tanti perché lo vide con un giglio in mano. Nel significato dei fiori oltre che rappresentare la purezza e la castità, significato che ancora permane, il giglio oggi simboleggia la nobiltà e la fierezza d'animo. E'
il fiore ideale da regalare ad una donna fiera, onesta e di classe, per dirle che la consideriamo una regina.
Giglio giallo: nobiltà.
Giglio rosa: vanità.
Girasole: amore adorante, amore infelice.
Iris: simboleggia la fede e la speranza ma anche la voglia di mandare un messaggio. Per comunicare che ci sono novità o buone notizie per fare gli auguri per chi sta per intraprendere qualcosa d'importante.
Iris giallo: ardo di passione per te.
Lauro: gloria, trionfo, afrodisiaco.
Lavanda: buona fortuna, o diffidenza e distacco.
Lillà bianco: purezza e verginità.
Lillà giallo: sono fra le nuvole.
Lillà tigre: orgoglio.
Lillà della valle: tenerezza, umiltà.
Magnolia: nobiltà
Margherita: semplicità, innocenza, spontaneità, bontà, freschezza e purezza.
Mimosa: innocenza, libertà, autonomia.
Mughetto: verginità, civetteria.
Narciso: egotismo
Nontiscordardime: amore eterno e fedeltà perpetua.
Orchidea: sensualità, passione. Il fiore da regalare quando siete proprio sicuri che la vostra passione sia corrisposta. Nel linguaggio dei fiori l'orchidea significa "grazie per esserti concessa!"
Palma: vittoria.
Papavero rosa: serenità, vivacità.
Papavero rosso: orgoglio.
Passiflora: fede, religione.
Primula: giovinezza, primo amore, speranza di rinnovamento
Tulipano: non tutti lo sanno ma il fiore che rappresenta il vero amore è il tulipano, il fiore perfetto per una dichiarazione d'amore in piena regola. La leggenda popolare racconta che il fiore sia nato dal sangue di un giovane suicidatosi per amore. Perfetto per dire che amate e amerete per sempre.
Tulipano rosso: dichiarazione d'amore.
Tulipano giallo: c'è il sole nel tuo sorriso.
Tulipano violetto: modestia.
Viola del pensiero: pensiero intenso e romantico, è adatta per essere donata agli anniversari.
Violetta: umiltà e modestia.

fonte: www.intrage.it

in collaborazione con la dott.ssa Liliana Castello
 

Articolo del 09/02/2008 Pubblicato in attualità Letto 4948 Volte

difiorefotografi - Napoli, Basilica Santuario di santa Maria del Carmine maggiore. Matrimonio.

Origini 

La tradizione ininterrotta racconta che alcuni monaci, fuggendo la persecuzione dei Saraceni in Palestina, venendo in Napoli, portarono un'immagine della Madonna da essi venerata sul Monte Carmelo, culla del loro ordine. Vi era in Napoli, presso la marina fuori la città, una piccola cappella dedicata a San Nicola che fu concessa ai monaci, che da allora vi si insediarono. Ma il primo documento storico della presenza dei Carmelitani a Napoli si ha nel 1268, quando i cronisti del tempo descrivono il luogo del supplizio di Corradino di Svevia nella piazza antistante la Basilica di Santa Maria del Carmine.


Miracoli 

Nel 1500 in occasione dell'Anno Santo la confraternita dei Cuoiai portò a Roma in processione il Crocifisso e la Madonna Bruna.

Numerosi miracoli si verificarono nel corso del pellegrinaggio.

Al rientro a Napoli l'immagine della Madonna che prima del pellegrinaggio era stata spostata dall'altare maggiore e collocata in una cappella per far posto ad una tavola raffigurante l'Assunta, fu ricollocata sull'altare maggiore inquadrata prima da un edicola lignea e poi da una pregevole edicola marmorea.

Il 24 giugno 1500, due mesi dopo il ritorno trionfale del dipinto, molti fedeli colpiti da malattie incurabili, fatti riunire da Federico d'Aragona nella Basilica del Carmine, investiti da un raggio di luce, furono guariti o ebbero alleviati i loro mali.


Dal Settecento ai nostri giorni 

Nel 1700 per interessamento di Carlo di Borbone e di sua moglie Amalia, devoti alla Vergine Bruna, la basilica fu restaurata da Nicola Tagliacozzi Canale che realizzò nel 1736 la sagrestia.

Le colonne ottagonali di granito del chiostro grande furono rinforzate nel Seicento e inglobate nei pilastri edificati nel Settecento.

Il chiostro piccolo costruito nel 1466 è stato purtroppo recentemente demolito per consentire la costruzione di Via Marittima.

Il monumento a Corradino di Svevia fu commissionato nel 1847 da Massimiliano di Baviera allo scultore danese Pietro Torwalben e scolpito da Pietro Schoepf.


Esterno 

L'attuale facciata elaborata da Giovanni del Gaizo nel 1766 è caratterizzata da un barocco non molto felice.

Decisamente più elegante è il campanile, alto 75 metri, è costituito da tre piani con lesene in stile ionico, dorico e corinzio opera dell'architetto Giovan Giacomo di Conforto.

Seguono un ottagono ed una piramide, coperta di mattonelle verniciate, opera del domenicano Giuseppe Donzelli detto Fra Nuvolo (1631).

Il portico è del 1459.


Interno

L'interno, ricco di marmi policromi, è caratterizzato da un'ampia navata fiancheggiata da cappelle intercomunicanti e da un moderno soffitto ligneo a cassettoni che sostituisce quello seicentesco distrutto durante la seconda guerra mondiale.

A destra nella prima cappella: San Nicola di Bari di scuola napoletana del 1600.

Nella seconda: La Vergine consegna lo scapolare a San Simone Stock di Mattia Preti (1684).

Sulla parete destra il pulpito dal quale Masaniello parlò ai napoletani poche ore prima che i sicari lo uccidessero nel corridoio del convento.

Nella terza cappella una meravigliosa statua lignea detta Madonna del colera poiché fu portata in processione per la città durante l'epidemia di colera del 1884.

Nella quarta cappella: La Vergine e il Beato Franco Carmelitano di Giovanni Sarnell.

Nella quinta: monumento funerario di Carlo Danza opera di Matteo Bottiglieri (1762) e Madonna delle Grazie di Vincenzo Forli.

Nella sesta cappella: Santi Carmelitani di Giovanni Sarnelli.

Sotto l'arco del transetto entro un grande tabernacolo il Crocifisso ligneo della seconda metà del XIV secolo che, colpito da un proiettile lanciato da una bombarda durante l'assedio della città da parte di Alfonso d'Aragona, abbassò il capo perdendo la corona di spine.

Il proiettile che colpì il crocifisso è conservato nel museo della basilica.

Il transetto conserva la volta a costoloni trecentesca.

Nella cappella a destra: L'Assunta di Francesco Solimena; nella cappella a sinistra: Crocifissione su tela attribuita allo stesso Solimena.

Nel presbiterio quattro nicchie contenenti urne di alabastro.

Dietro l'altare maggiore una tavoletta bizantineggiante del Trecento raffigurante la Madonna detta Bruna in edicola marmorea del sedicesimo secolo.

Nella prima cappella a sinistra: La Trinità e San Gennaro di Paolo di Maio (1734). Nella seconda cappella a sinistra: Madonna e Sante di Andrea D'Aste; nella terza cappella: Messa di San Giorgio di Giovanni Samelli (1774); tra la quarta e la quinta cappella il Monumento a Corradino di Svevia donato da Massimiliano di Baviera nel 1847 e le statue del principe opera di Pietro Schoepf.

Nella quinta cappella: Sant'Anna di Paolo de Matteis; nella sesta: I profeti Elia ed Eliseo del Solimena (1696).

Sulla porta di ingresso si trova il monumentale organo della Basilica Santuario del Carmine Maggiore, noto per essere stato il primo strumento a diffondere via radio, per l'allora eiar, dei concerti d'Organo tenuti dal Maestro Franco Michele Napolitano.


Nella sagrestia affreschi di Filippo Falciatore, il Sacrificio di Elia ed Eliseo durante la fame di Samaria; alle pareti sei dipiinti ovali con Santi Carmelitani, presso l'altare il dipinto I Santi Carlo e Amalia che hanno le sembianze dei sovrani di Napoli.


Festeggiamenti]

Ogni anno il 15 luglio in occasione dei festeggiamenti in onore della Vergine avviene lo spettacolare incendio del campanile che è ingabbiato in una vera e propria intelaiatura di fuochi pirotecnici che sono accesi durante la notte.


Curiosità

In questa basilica vennero celebrati i funerali di Totò (1967); furono celebrati anche i funerali di Mario Merola (2006)


fonte: it.wikipedia.org
 

Articolo del 11/02/2008 Pubblicato in attualità Letto 15366 Volte

difiorefotografi - Napoli: Particolare bomboniera Enrico Coveri World. Storia e significato. Origini

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Bomboniera Un piccolo oggetto che aiuta a ricordare: è questo il significato della bomboniera?

Certamente, ma il classico portabonbon è anche fedele espressione delle evoluzioni della storia del costume e dell'arte. Ripercorrerne la storia significa rivivere negli aspetti più significativi i riti della cerimonia nuziale attraverso i secoli. Non è esistita sempre la bomboniera. Pare che le origini francesi di questa parola "bombonnière" risalgano al XVIII secolo, quando si diffuse l'usanza di farne dono come piccolo, prezioso contenitore di dolci: i bonbon, appunto. Eppure l'uso della scatoletta ( o coppa in miniatura ), ricolma di raffinate golosità, appartiene anche ai secoli precedenti. La sua funzione era augurale, talvolta assumeva valenze simboliche di portafortuna, in altri casi era dichiaratamente connessa all'evento nuziale.
In Italia, ad esempio già nel XV secolo, in occasione del fidanzamento, i futuri sposi e le loro famiglie, si scambiavano preziosi cofanetti portaconfetti. Inoltre, il fidanzato usava donare una 'coppa amatoria' alla donna. Si trattava in genere di un piatto in ceramica che raccoglieva nella concavità centrale alcuni confetti nuziali tra i quali si poteva scorgere un volto femminile o l'effige di una coniglia gravida dipinti sulla superficie interna della coppa insiema al nome dell'amata. Talvolta il promesso sposo invitava la compagna a bere insieme a lui dalla coppa stessa in segno di affettuosa complicità per il fine propiziatorio del dono con cui si esprimeva il desiderio di assicurarsi fecondità e prosperità per il futuro matrimoniale. In Inghilterra invece, è noto quanto già nel XVI secolo fossero apprezzate le 'sweetmeat box' realizzate in materiali preziosi: argento dorato, talvolta oro con cristalli o pietre preziose. Per il capodanno del 1574, ad esempio, la Regina Elisabetta I ricevette in dono un certo numero di bomboniere come augurio per il nuovo anno. Inoltre, molte dame del seguito amavano degustare nella privacy delle loro stanze dolci confetti abitualmente conservati in scatolette gioiello..

fonte: www.bombonierashop.com
 

Articolo del 12/02/2008 Pubblicato in attualità Letto 3889 Volte

La dolcezza di queste immagini per tutti gli innamorati. Buon San Valentino 2008.

 

Articolo del 13/02/2008 Pubblicato in attualità Letto 4046 Volte

difiorefotografi - Sposa in villa: Anna Guarda, Mario Bruno, Monica Sarnelli, Michael Supnick jazz s



Ercolano, Villa Signorini: Sposa in Villa 2008
seconda edizione.

www.sposainvilla.it


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Articolo del 13/02/2008 Pubblicato in attualità Letto 4119 Volte

Particolare fiore balloon express. Pallocini gonfiati ad arte.

 

Articolo del 19/02/2008 Pubblicato in attualità Letto 3214 Volte

4 aprile 2008 concerto al teatro Roma di Portici (Na) di Nino Buonocore.

 
Nino Buonocore (Napoli, 26 luglio 1958) è un cantautore italiano.

Nino Buonocore Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia Genere Pop Periodo attività 1976 - in attività Strumento Etichetta Band attuale Band Album pubblicati 10 Studio 10 Live Raccolte Sito ufficiale Si invita a seguire lo schema del Progetto Musica Il fratello Dino lavora nel mondo discografico, in quanto responsabile dell'ufficio vendite della casa discografica Vedette.

Dopo aver lavorato come turnista in varie sale di incisione, ed aver inciso tre 45 giri per etichette minori (Io e te, In vestaglia, 'Nnamurato 76-77-78), Nino Buonocore, nel 1979 firma un contratto per la RCA Italiana.

Il debutto avviene proprio in quell'anno, con il 45 giri "Amico coccodrillo/Due per Due".
Nel 1980, incide il Q-Disc "Acida", in cui era contenuta la canzone "Se", sigla della fortunata serie di telefilm "L'uomo da sei milioni di dollari". Nel 1982, viene pubblicato il primo vero 33 giri, intitolato "Yaya", prodotto da Simon Boswell e suonato con la band wave inglese "Live Wire", con cui partecipa nella sezione "discoverde", al Festivalbar.
Nel 1983, è per la prima volta a Sanremo, con il brano "Nuovo amore", che riceve amplissimi consensi di critica (Renzo Arbore, durante la diretta della prima serata, seduto in prima fila, ne parla come il miglior giovane in gara).
Alla fine del 1985, il brano verrà pubblicato nei paesi dell'America latina, vendendo oltre tre milioni di copie. Alla fine dell'estate esce il fortunato singolo "Notte chiara", sigla della telenovela "Cara a cara" ed il 33 giri "Nino in copertina", ed entrambi fanno la loro presenza in classifica.

Nel 1984 Nino firma per dieci anni con la Emi, ed alla fine di quell'anno esce il 33 giri "Nino Buonocore", seguito, pochi mesi dopo, dal singolo "Soli", sigla di chiusura di "Domenica in". Partecipa al Festivalbar '85 con "Io mi inventerò".
Nel 1987, la vera svolta verso un tipo di musica molto più raffinata e meno rock.
È l'anno di "Rosanna", presentata a Sanremo e, ad oggi, una delle sue maggiori hit. Durante l'estate partecipa al Festival di Saint Vincent ed al Festivalbar, con il nuovo singolo "Se io fossi in te", ove inizia il soldalizio artistico, per la scrittura delle canzoni, con il paroliere Michele De Vitis. Nel 1988 è di nuovo a Sanremo con il brano "Le tue chiavi non ho", cui segue un importante 33 giri: "Una città tra le mani", ove nei ricchissimi crediti dei musicisti che vi hanno preso parte, figura anche il grande jazzista Chet Baker. Di rilievo la partecipazione al programma musicale "Doc", con Chet Baker, Nicola Stilo, Rino Zurzolo, Massimo Volpe ed altri prestigiosi musicisti. Durante l'estate partecipa al Festivalbar con il brano "Con l'acqua alla gola", stampato anche il versione remix.

Il 1990 è l'anno di Buonocore: vengono pubblicati contemporaneamente il 33 giri "Sabato, domenica e lunedì" ed il singolo "Scrivimi". Entrambi nella topten delle classifiche per mesi, totalizzerano oltre 200.000 copie vendute l'album e, ad oggi, con pubblicazione in diverse versioni e lingue e paesi, oltre 3 milioni di copie per Scrivimi, inserita anche nella colonna sonora del film di Castellitto "Non ti muovere". Buonocore si classifica terzo tra gli italiani al Festivalbar e secondo al Cantagiro.

Nel 2007, Laura Pausini inserisce il brano "Scrivimi", nel suo fortunato album "Io canto".

Nel 1992, viene pubblicato l'album "La naturale incertezza del vivere", da cui vengono estratti i singoli "Il mandorlo" e "E non dire". L'album resta 20 settimane in classifica. Partecipazione al Festivalbar e "Vota la voce".

All'inizio del 1993, come ultimo impegno contrattuale con la Emi, Nino partecipa a Sanremo con il brano "Una canzone d'amore", cui segue la raccolta del periodo con la Emi, "Un po' di più", che contiene anche tre inediti. Anni di riflessione e silenzio, per poi tornare alla fine del 1998, con un album "di passaggio", inciso per la Easy di Claudio Mattone ed intitolato "Alti & Bassi", da cui vengono estratti i singoli "Nemmeno un momento" e "Prima o poi". All'inizio del del 2001, Nino intraprende un delicato e raffinato cammino di ulteriore avvicinamento al jazz, mettendo su un sestetto di grande qualità e pubblicando del 2004 il cd "Libero passeggero", cui è allegato un Dvd "In viaggio", in cui lo stesso Nino ed i musicisti del sestetto, spiegano il senso, le origini e gli sviluppi del progetto. Da segnalare anche un raro ed inedito video di Nino del 1988, in una session di presentazione alla stampa dell'album "Una città tra le mani", con una favolosa band e con Chet Baker ed immagini inedite girate a New York, ai Green Street Studios, durante le registrazioni di "Sabato, domenica e lunedì". A questo album seguono tre tourneé (2004, 2005 e 2006) nei teatri italiani ed in quegli spazi ove è possibile creare raffinate atmosfere.
Attualmente Nino Buonocore, con grande tranquillità, sta lavorando nei suoi "Grovees Studios" di Napoli, alla realizzazione del nuovo album. Il sito ufficiale è www.ninobuonocore.com, mentre è in allestimento il blog ufficiale.
Recentemente ha partecipato alla registrazione dello spettacolo di Alessandro Siani "Tienimi presente" suonando e cantando la sua canzone "Scrivimi".

fonte: it.wikipedia.org
 

Articolo del 24/02/2008 Pubblicato in attualità Letto 1661 Volte

Beppe Grillo, monnezza day a Napoli 23 febbraio 2008.

 

Articolo del 28/02/2008 Pubblicato in attualità Letto 1401 Volte

Ancora un successo per il nostro sito.


Se digitate
"fotografi di napoli" in yahoo
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Grazie a tutti quelli che ogni giorno visitano il nostro blog.

 

Articolo del 11/03/2008 Pubblicato in attualità Letto 3137 Volte

25 Aprile Festa della Liberazione, Vasco Rossi canta Generale- Storia, curiosità - Musica e Libertà.

Dall'album "Generale" di Francesco De Gregori, la canzone omonima. Una canzone che parla di guerra e sofferenza, ma anche di amore e di speranza. Un cosiddetto "pezzo storico", tanto che diversi artisti si sono cimentati nel cantarla. Tra i principali ricordiamo, oltre a Vasco Rossi, anche Pino Daniele insieme allo stesso De Gregori, in una bellissima esibizione live che resterà nella storia della musica, durante un concerto cui hanno partecipato, tralaltro, anche Ron e Fiorella Mannoia.

La "Festa del 25 aprile" era chiamata, fino a qualche anno fa, Festa della Liberazione.
Infatti questa data ricorda la fine del periodo nazi-fascista e, appunto, la liberazione dell'Italia dalla dittatura di Mussolini (alleato di Hitler) e la vittoria dei Partigiani antifascisti che

organizzarono la Resistenza per riconquistare la libertà e la democrazia.
Proprio il 25 aprile 1945 i Partigiani (con l'aiuto e l'appoggio degli Alleati americani e inglesi) entrarono vittoriosi nelle principali città, liberando l'Italia e gettando le basi per una nuova democrazia.

I Partigiani erano uomini, donne, ragazzi, soldati, sacerdoti, lavoratori, operai, contadini, socialisti, cattolici, comunisti: insomma, gente di diverse idee politiche o fede religiosa, e di diverse classi sociali, ma che avevano deciso di impegnarsi in prima persona (rischiando la propria vita) per porre fine al fascismo e fondare in Italia una democrazia, basata sul rispetto dei diritti umani, della libertà individuale, senza distinzione di razza, di idee, di sesso e di religione.

La Costituzione Italiana attuale, nata dalle idee di democrazia e di libertà degli antifascisti, fu elaborata negli anni successivi proprio da quegli uomini che avevano lottato contro il fascismo. Si dice, infatti, che la nostra Costituzione è figlia della Resistenza antifascista.
Oggi la "Festa del 25 aprile" viene chiamata Festa della Libertà: è un'occasione per ricordare che la libertà non è un valore gratuito che esiste automaticamente o una condizione che si mantiene da sola.
 

Articolo del 13/03/2008 Pubblicato in attualità Letto 11921 Volte

1° Maggio Festa dei Lavoratori, storia di una ricorrenza: Concerto 1° Maggio Piazza S Giovanni Roma

La storia del Primo Maggio, il giorno della festa dei lavoratori, è quasi sconosciuta alla maggior parte delle persone. All’origine dei festeggiamenti c'è il grande movimento di lotta che negli anni ‘80 del XIX secolo che ha mobilitato milioni di lavoratori in America ed in Europa per la conquista delle otto ore lavorative, e non solo. A partecipare furono soprattutto le organizzazioni dei lavoratori, che si sono battute per le "Otto ore di lavoro, otto di svago, otto per dormire". E' questo infatti lo slogan usato nelle manifestazioni. Si è aperta così la strada a rivendicazioni generali e alla ricerca di un giorno, il Primo Maggio, in cui tutti i lavoratori potessero incontrarsi per esercitare una forma di lotta e per affermare la propria indipendenza.
Ma gli avvenimenti di quelle giornate di lotta per chiedere la giornata lavorativa di otto ore, si sono concluse tragicamente. Una feroce ondata repressiva si è abbattuta contro le organizzazioni sindacali e politiche dei lavoratori, fino al punto che la polizia ha sparato sui dimostranti causando numerosi morti e feriti. Il ricordo dei "martiri di Chicago" è diventato simbolo di lotta per le otto ore e in questa giornata, si rivive una scommessa vinta dai movimenti dei lavoratori.
In Italia la prima commemorazione della Festa del Lavoro c'è stata nel 1891. Con l’avvento del fascismo, Mussolini ha deciso di abolirne le celebrazioni e ha stabilito la data del 21 aprile (Natale di Roma) per festeggiare "il lavoro italiano e non quello inteso in senso astratto e universale".
Nel 1945, con la Liberazione, il Primo Maggio è tornato a coincidere con la festa del lavoro. Delle celebrazioni in epoca repubblicana resta memorabile per la sua tragicità quella del 1947 a Portella delle Ginestre, nelle campagne del palermitano, dove, durante una manifestazione di braccianti, i banditi di Salvatore Giuliano hanno sparato sulla folla uccidendo 50 persone.
Oggi, dopo oltre un secolo, la festa del Primo Maggio si presenta come un’occasione per ribadire la centralità del lavoro nella vita della democrazia, per estendere i diritti degli uomini e delle donne e fare avanzare ovunque le prospettive di progresso sociale.
Ma non solo. Il 1° Maggio, la Festa dei lavoratori, è anche un’occasione, al giorno d’oggi, per riunirsi e ascoltare buona musica. Ogni anno, infatti, in Italia, in occasione di questa ricorrenza viene organizzato un grande concerto a cui partecipano artisti nazionali ed internazionali. Il concerto del 1° Maggio 2007 (XVII edizione) si è tenuto a Roma, in Piazza San Giovanni ed è stato dedicato ai 50 anni del rock’n'roll.
Tra i diversi artisti e gruppi musicali, lo scorso anno si sono esibiti: Africa Unite, Afterhours, Après la Classe, Avion Travel, Enzo Avitabile con Khaled, Bandabardò, Loredana Bertè, Blues Willies, Casino Royale, Carmen Consoli, Tullio De Piscopo, Irene Grandi, Le Vibrazioni, Modena City Ramblers, Nomadi, Mauro Pagani Band, Piotta con Enrico Capuano, Daniele Silvestri, Riccardo Sinigallia, Tetes De Bois, Tiromancino, Velvet, Verdena.
 

Articolo del 14/03/2008 Pubblicato in attualità Letto 1917 Volte

21 Marzo, Primavera: Inizia la stagione dei matrimoni - Scegliere il bouquet in base alla stagione.


in foto: ingresso Villa Cammuso

Per raggiungere Villa Cammuso:
Uscita A1 Caserta Nord, direzione S. Leucio, dopo Taverna Nuova seguire le indicazioni per Villa Cammuso Funari – Ponteleone – Caserta


È importante tenere conto del tipo di fiore in relazione alla stagione del matrimonio. Anche se ormai è possibile acquistare fiori estivi in inverno e viceversa, è meglio rispettare il naturale corso delle stagioni:

- in primavera, scegli il giallo della forsizia, della mimosa o della primula, l''azzurro dei nontiscordardimé, il rosa della camelia, il bianco della peonia…questi fiori infatti sbocciano in concomitanza della cosiddetta “stagione dei matrimoni”, quale appunto è considerata la primavera.

-in estate, il giallo del girasole, il blu dei delphinium, il rosso delle gerbere;

-in autunno, il verde della vite americana, il rosso delle bacche di ribes, il rosa delle dalie;

-in inverno, il rosa della camelia giapponese, il rosso della stella di Natale, il bianco del viburno.

Ci sono, inoltre, fiori adatti a ogni stagione proprio perché da sempre riconosciuti come "i fiori della sposa": sono le rose in tutte le loro infinite sfumature, anche rosse, il mughetto, il tulipano, i fiori d''arancio, la fresia, la calla, il viburno, il giglio, la gardenia.

Se vuoi un bouquet poco tradizionale, ma di grande effetto, affidati alle ultime tendenze della moda che vedono in primo piano inusuali composizioni realizzate con bambù, fiori di loto, felci, ortensie o ginestre mescolati, a seconda della stagione, a rami di salice o di nocciolo, a melograni o spighe, ad agrifogli o edere variegate, a peperoncini rossi o rosmarino in fiore. Se sono fuori stagione, avvisa il fiorista con un certo anticipo, in modo che possa procurarteli per tempo.

fonte: www.donnamoderna.com

 

Articolo del 21/03/2008 Pubblicato in attualità Letto 1087 Volte

You Tube Oscar: Assegnati gli Awards... Bellissimo.




You Tube Oscar e il vincitore è senza nome...
Assegnati gli Awards, decine di milioni di voti. La star è un bimbo che ride; grande sconfitta, nella sezione politica, Obama Girl
. Guarda tutti i video.
 

Articolo del 21/03/2008 Pubblicato in attualità Letto 2080 Volte

Liceo Ginnasio Sannazaro - Napoli: laboratorio di produzione audiovisiva guidato dal prof. Massimo Albin.

CPVS TVNET Liceo Ginnasio Sannazaro - Napoli

 
Da diversi anni è attivo al liceo Sannazaro un laboratorio di produzione audiovisiva guidato dal prof. Massimo Albin, che dalla fine del 2005 ha iniziato a mettere in rete i propri materiali.
 

Articolo del 23/03/2008 Pubblicato in attualità Letto 1308 Volte

difiorefotografi - Portici: Buona Pasqua a tutti.

 

Articolo del 24/03/2008 Pubblicato in attualità Letto 1342 Volte

Dal 22 marzo al 13 aprile la splendida fioritura nell'Isola Madre. Giardini delle camelie aperti per l'esplosione della primavera.

Dal 22 marzo al 13 aprile la splendida fioritura nell'Isola Madre Sarà possibile ammirare e fotografare anche varietà oggi estinte Giardini delle camelie aperti per l'esplosione della primavera.
 di SARA FICOCELLI

Giardini delle camelie aperti
per l'esplosione della primavera

ISOLA MADRE, LAGO MAGGIORE - Insieme alla rosa è il fiore più romantico e profumato, nel linguaggio botanico è sinonimo di "perfetta bellezza" e "superiorità non esibita" e in genere si regala in segno di stima. La camelia dal 22 marzo al 13 aprile sarà la protagonista di un'esplosione di colori nei giardini dell'Isola Madre, di proprietà della famiglia Borromeo, la più grande dell'arcipelago del Lago Maggiore.

Da una varietà di camelia si estrae il té verde. Ed è pensando alla camelia che Alexandre Dumas scrisse il suo libro più scandaloso (La signora delle camelie appunto), da cui ebbe origine la moda di usarne una come ornamento di generose scollature. La camelia, che nel 1848 tanto colpì lo scrittore francese, già venti anni prima aveva fatto innamorare Giberto V Borromeo e suo figlio Vitaliano IX, che decisero di introdurla nel giardino dell'Isola. Anni di lavoro hanno portato mani esperte a ottenere circa 500 varietà diverse, tanto che la Madre è stata poi definita "isola delle camelie".
Trattandosi di un parco storico, alcuni esemplari hanno assunto con il tempo le dimensioni di veri e propri alberi. Per quanto riguarda i giardini aperti al pubblico, sono oltre 150 le varietà che per tre settimane si potranno annusare, fotografare, filmare e ammirare, compresa l'antica Pink Rosea.
Gli appassionati di tecnologia potranno riprendere i fiori e inviare le immagini al sito delle Isole Borromee: le più belle saranno messe on line, con il nome del loro autore e la data in cui è stata documentata la fioritura. Tra fiori recisi e foglie di tè, si potrà finalmente rivedere la Hagoramo, una antichissima varietà originaria del Giappone, in lingua originale "franklinia alatamaha", ovvero "abito di piume".
Questa specie è ormai estinta in natura e si può trovare solo qui; i giardini ospitano anche le specie Camelia Cuspidata, Saluensis, Salicifiglia e Transnokoensis. Le camelie, originarie di Cina e Giappone, furono importate in Europa da G. J. Camel a partire dalla seconda metà del '700, ma la pianta raggiunse vera popolarità solo un secolo dopo, grazie al libro di Dumas.
Da allora il suo successo è stato consacrato più volte: Madame Chanel ha insegnato a portarla sui suoi tailleur e negli anni '30 non c'era giardino che non ne avesse una.
Questo fiore meraviglioso non poteva che trovare dimora qui, su un'isola nobile, tra le acque serene di un lago. Un'isola definita da Gustave Flaubert "il luogo più voluttuoso del mondo" per la sua atmosfera raccolta, quasi incantata. Un giardino di piante rare e fiori esotici, nel quale vivono in libertà pavoni, pappagalli e fagiani, rendendo a pieno il fascino di una terra tropicale. Oltre alle camelie, l'isola è famosa per la fioritura di azalee, rododendri e per i pergolati di glicini antichissimi.

fonte : repubblica.it
 

Articolo del 25/03/2008 Pubblicato in attualità Letto 2457 Volte

Poeta Massimo, in uscita il 4 aprile 2008 un disco con Canzoni di Massimo Troisi e Enzo De Caro.

Da Repubblica.it – 23 Marzo 2008.

In un bell’articolo, pubblicato su Repubblica.it, si parla della prossima uscita di una raccolta di canzoni del compianto e amatissimo attore Napoletano di San giorgio a Cremano. Uscirà il 4 Aprile, infatti, il disco “Poeta Massimo”, un omaggio dell’attore Enzo Decaro all’amico scomparso.

Silvana Mazzocchi scrive: “Versi fatti riemergere trent'anni dopo con quella gioia sofferta e discreta che solo una grande amicizia permette. Dodici canzoni scritte da Massimo Troisi insieme con Enzo Decaro nel 1975, all'inizio del loro sodalizio artistico, prima del grande successo toccato alla Smorfia, quando il trio Troisi-Arena-Decaro conquistò la notorietà grazie alla radio e alla tv. Dodici poesie, rimaste finora sconosciute, che Troisi aveva musicato con il suo amico chitarrista Vincenzo Purcaro (in arte Decaro). Una sfida lanciata con ironia e dedizione, in una stagione lontana intrecciata di passioni, speranze e utopie. Il disco, Poeta Massimo, in uscita il 4 aprile, verrà presentato in contemporanea al ministero dei Beni culturali. "Eravamo due ragazzi che cercavano la loro strada. E le canzoni, la musica erano una delle tante possibili. Ci vedevamo dove capitava, Massimo buttava giù un'idea e se ne parlava, se ne discuteva". “

Nell’articolo completo, l’intervista con Decaro e tutti i dettagli sul disco e sulla nascita dell’idea.

 

Articolo del 28/03/2008 Pubblicato in attualità Letto 1537 Volte

Adobe Photoshop ora va online si chiama Express ed è gratuito.

L'azienda Usa presenta il suo servizio riservato a utenti non professionali per modificare e conservare le foto online Adobe Photoshop ora va online si chiama Express ed è gratuito



A disposizione 2 GB di spazio. Un'interfaccia innovativa di FRANCESCO CACCAVELLA

IL MERCATO delle applicazioni web 2.0, i software gratuiti che si usano grazie al solo browser, si arricchisce di un protagonista di lusso: Photoshop. Adobe, l'azienda statuntense che produce il noto software di fotoritocco, ha oggi aperto a chiunque la registrazione al servizio Photoshop Express, un'applicazione in grado di modificare, migliorare e pubblicare online fotografie digitali senza installare nulla sul proprio computer, semplicemente navigando con il browser sul sito dell'applicazione. Intendiamoci: Photoshop Express non sostituisce il software per desktop, da alcuni mesi disponibile nella versione CS3. Non offre livelli, funzioni di scontorno, modifica avanzata del colore e i molti strumenti indispensabili per grafici o fotografi professionisti.

Chi ha bisogno di tutto questo dovrà continuare a sborsare i circa 900 euro (più IVA) che servono per acquistare il programma completo. Gli amanti della fotografia digitale e chiunque non perde occasione per scattare foto di viaggi, eventi o riunioni di famiglia troverà invece semplici e utili le funzionalità di Express, ben integrate inoltre in un'interfaccia grafica d'effetto e molto reattiva che ricorda lo stile elegante delle ultime applicazioni di Adobe.
L'azienda, del resto, ha già mostrato di saper progettare eccellenti applicazioni web con Premiere Express, il servizio di modifica video integrato, tra gli altri, in Youtube.

Tutte le foto presenti nel servizio vengono organizzate in una libreria. Un doppio clic su una foto e si entra nella sezione di modifica. I controlli al lato permettono di ruotare la foto, ritagliarla oppure di clonare aree in modo da renderle più omogenee. Davvero comodi i controlli per correggere l'esposizione, la saturazione o per diverse altri ritocchi. Una volta selezionato il comando Express offre un set di immagini con diversi parametri di correzione: basca scorrerli ad uno ad uno per scegliere quello che meglio si addice all'immagine. Con un po' più di creatività si possono usare gli effetti: un tocco e la foto diventa in bianco e nero, virata in un colore preferito o mostrata come se fosse un disegno a matita. C'è anche l'onnipresente correttore degli occhi rossi.
Non vi preoccupare di aggiungere tutti gli effetti che volete: un pulsante chiamato Reset All permette di eliminare ogni effetti mentre il sistema mantiene in memoria ogni singolo passaggio permettendo di tornare indietro in ogni momento.
I 2 GByte di spazio che il servizio offre gratuitamente per la pubblicazione delle foto sono capaci di contenere fino a 2500 fotografie a media risoluzione, molte di più se la risoluzione scende e si perde un po' di qualità. Le foto possono essere organizzate in album e rese così visibili a chiunque in una galleria web, parzialmente personalizzabile, offerta gratuitamente sui server di Adobe. Se volete condividere solo una foto cliccate sul pulsante E-Mail Potho e il destinatario riceverà un link per poterle vedere. Il vantaggio di un software sul web è che questo può facilmente integrare servizi o funzioni di altri servizi. In Photoshop Express potrete collegarvi ad un account Facebook, Photobucket o Picasa e scaricare le foto lì conservate e modificarle direttamente nel servizio.
La funzione è bidirezionale: le foto possono poi essere inviate indietro al servizio così da tenere sincronizzati i ricordi digitali.
È naturalmente presente un sistema per caricare le foto dal computer ma ogni foto, solo in formato Jpeg, non può superare i 10 Mbyte di dimensione o i 4 mila pixel in altezza o larghezza. Se avete una fotocamera di oltre 10 megapixel significa che dovrete ridurre di un po' la risoluzione per permettere di lavorare con Photoshop Express.
Photoshop Express non è l'unico servizio del genere. Picnik, il suo principale concorrente, offre funzioni simili, è anche in italiano ed è già integrato come servizio predefinito in Flickr, il più noto servizio di pubblicazione di foto online. Picasa è il software di gestione foto di Google che, anche se basato sul Desktop, offre 1 GByte espandibili a pagamento per pubblicare le foto sul
Web. Express tuttavia offre un'interfaccia, al momento solo in inglese, molto innovativa e veloce e il nome di Adobe in tema di fotografie fa ben sperare in utili innovazioni.

fonte: repubblica.it
 
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