Una frase per voi

Non bisognerebbe mai giudicare un fotografo dal tipo di pellicola che usa, ma solo da come la usa.
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Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.

Articolo del 13/02/2008 Pubblicato in Consigli-Curiosità Letto 5981 Volte

19 marzo 2008 festa del papà. Storia, immagini. Claudio Baglioni dedica "Avrai" al figlio.

Nella tradizione popolare, San Giuseppe, sposo della Vergine Maria, è il santo protettore dei poveri e dei derelitti, poiché i più indifesi hanno diritto al più potente dei Santi. In questo giorno, si ricorda la sacra coppia di giovani sposi, in un paese straniero ed in attesa del loro Bambino, che si videro rifiutata alla richiesta di un riparo per il parto.
Questo atto, che viola due sacri sentimenti: l'ospitalità e l'amore familiare, viene ricordato in molte regioni con l'allestimento di un banchetto speciale. Così in alcuni paesi della Sicilia, il 19 marzo di ogni anno, si usava invitare i poveri al banchetto di san Giuseppe. In questa occasione, un sacerdote benediva la tavola, ed i poveri erano serviti dal padrone di casa.
Oltre a proteggere i poveri e le ragazze, San Giuseppe, in virtù della sua professione, è anche il protettore dei falegnami, che da sempre sono i principali promotori della sua festa. La festa del 19 marzo è anche associata a due manifestazioni specifiche, che si ritrovano un po' in tutte le regioni d'Italia: i Falò e le Zeppole.
Poiché la celebrazione di san Giuseppe coincide con la fine dell'inverno, si è sovrapposta ai riti di purificazione agraria, effettuati nel passato pagano.
In quest'occasione, infatti, si bruciano i residui del raccolto sui campi, ed enormi cataste di legna vengono accese ai margini delle piazze. Quando il fuoco sta per spegnersi, alcuni li scavalcano con grandi salti, e le vecchiette, mentre filano, intonano inni per San Giuseppe.

Questi riti sono accompagnati dalla preparazione delle zeppole, le famose frittelle, che pur variando nella ricetta da regione a regione, sono il piatto tipico di questa festa.
A Roma la preparazione delle zeppole, affiancate dai bignè di san Giuseppe, ha un fervore particolare.
Nel passato, ad ogni angolo di strada era possibile trovare un banco di frittelle, e tutta la città era addobbata da decorazioni festive.

in collaborazione con la dott.sa Liliana Castello.

Fonte: http://www.amando.it
 

Articolo del 13/02/2008 Pubblicato in attualità Letto 4123 Volte

Particolare fiore balloon express. Pallocini gonfiati ad arte.

 

Articolo del 13/02/2008 Pubblicato in Consigli-Curiosità Letto 31092 Volte

difiorefotografi - Le più belle frasi tratte da canzoni. Seconda parte. Poesie, aforismi, musiche pe

- “If I had just one more day, I would tell you how much that I've missed you since you've been away. Oh, it's dangerous. It's so out of line, to try to turn back time. I'm sorry for blaming you for everything I just couldn't do…And I've hurt myself by hurting you.”
Christina Aguilera- Hurt.

-“ …è una farfalla che muore sbattendo le ali. L'amore che a letto si fa , prendimi l'altra metà. Oggi ritorno da lei…”
Umberto Tozzi- Ti amo.

- “It's sad, so sad. It's a sad, sad situation . And it's getting more and more absurd. It's sad, so sad,
why can't we talk it over? Oh it seems to me that sorry seems to be the hardest word.”
Elton John- Sorry seems to be the hardest word.

-“Poi come fa il vento con le rose, vorrei spogliarti soffiando su di te…”
Eros Ramazzotti- Per me per sempre.

-“Tu sarai la regina dei miei desideri, l’orizzonte costante di questa realtà. Tu che sei per me, come vedi, tutto quello che un uomo sognare potrà.”
Sergio Cammariere- Tutto quello che un uomo.

-“For what is a man, what has he got? If not himself, then he has naught, to say the things he truly feels and not the words of one who kneels. The record shows I took the blows and did it my way!”
Frank Sinatra- My way

-“Lasciami fare, come se non fosse amore…Ma, per errore, chiudi gli occhi e pensa a me”
Loretta Goggi- Maledetta primavera.

- “Io sto bene se stai bene tu, sono felice. Vorrei fare qualche cosa di più, è il cuore che lo dice. Ma tra le mie mani c'è solo il tuo amore e penso al domani, tra speranza e dolore…”
Andrea Mingardi&Mina- Mogol e Battisti.

-“E quando non verrà mattina, resterò accanto a te. E quando il buio si avvicina…se succede pensa a me. E mi ritrovo a non capire, mentre il giorno muore, ed ogni notte era amore…ed ogni giorno era un errore.”
Tiziano Ferro- Salutandotiaffogo.

-“ Smile, without a reason why. Love, as if you were a child. Smile, no matter what they tell you. Don’t listen to a word they say, 'cause life is beautiful that way.”
Noa- Beautiful that way.

- “…questa sera di luglio il cielo è pieno di stelle…e i tuoi occhi scrivono una canzone sulla mia pelle. Che cosa non darei, per fermare adesso tutto. Che cosa non farei, per dire che ti sento. Perché ho mal di te…ho solo mal di te. In questa strana atmosfera, serena.”
Pino Daniele- Mal di te.

- “I follow the night, can't stand the light. When will I begin to live again? One day I'll fly away, leave all this to yesterday. What more could your love do for me? When will love be through with me?”
Randy Crawford- One day I’ll fly away.
-“Si sta facendo notte. Se questa nostra stella non decolla avrò sbagliato e anche tu, che ti aspettavi di più! Son giochi disonesti. Per tanti irresistibili idealisti, assoluzione non c’è…”
Renato Zero- Si sta facendo notte.

-“Dimmi, che mi osservi anche quando non mi stai accanto. Tu, mi stupisci…anche se non sai ridere dei tuoi difetti. Dimmi, che mi ascolti anche quando sei tra gente che non sa…e ti confonde. Tu, te ne stai lì seduto ad ascoltare il tempo.”
Le Vibrazioni- Dimmi

-“Solo per te, convinco le stelle a disegnare nel cielo infinito qualcosa che somigli a te. Solo per te, io cambierò pelle, per non sentir le stagioni passare senza di te. Come la neve non sa coprire tutta la città…Come la notte non faccio rumore…se cado, è per te.”
Negramaro- Solo per te

-“Amore mio, ma che cos’hai tu di diverso dalla gente? Di fronte a te, che sei per me così importante, tutto l’amore che io posso è proprio niente.”
Claudio Baglioni- Con tutto l’amore che posso.

fonte: www.testimania.leonardo.it

in collaborazione con la dott.ssa Liliana Castello
 

Articolo del 13/02/2008 Pubblicato in fotografie Letto 4578 Volte

difiorefotografi - Benevento, Melizzano, case gialle: Ricevimento sul prato. Reportage - Matrimonio - Villa

 

Articolo del 13/02/2008 Pubblicato in fotografie Letto 9221 Volte

difiorefotografi - Napoli, via Aniello Falcone: "Le arcate" il panorama con gli sposi. Matrimonio

 

Articolo del 14/02/2008 Pubblicato in fotografie Letto 4306 Volte

difiorefotografi - Napoli, Portici: La bella Marilisa. Reportage - Matrimonio

 

Articolo del 14/02/2008 Pubblicato in fotografie Letto 1492 Volte

difiorefotografi - Napoli, Sorrento: Luigi e Marilisa. Villa comunale. Reportage - Matrimonio

 

Articolo del 15/02/2008 Pubblicato in fotografie Letto 6161 Volte

difiorefotografi - Napoli, Ercolano, Santa Maria del Pilar: Padre Pasquale Incoronato. Storia.

La chiesa risale al 1748. Essendo molto piccola, fu denominata dal popolo "Cappella 'o Sorece" , cappella Sorge, dal nome del suo costruttore Avv. Sorge Giuseppe.
Durante la costruzione della cappella, l' Avv. Sorge diede in prestito alla regina di Spagna la somma di centomila scudi.
La sovrana per ringraziarlo, gli fece dono di un quadro di grande valora raffigurante l'effige della Madonna del Pilar, venerata in Spagna in un santuario presso Saragozza, da cui prende il nome la piccola chiesa. La tela con la Madonna del Pilar richiama la leggenda spagnola che narra della visita della Vergine all'apostolo Giacomo a Saragozza.
La chiesa è sita lungo l'antica Strada Regia delle Calabrie ed attaccata a Villa Manes Rossi. Il rococò npoletano trova nella chiesa l'esempio più fulgido della sua genialità,soprattutto nella struttura,nella ricchezza e nella disposizione degli stucchi, posti nel presbiterio e nella cupola.Essi rivelano l'abilità degli artigiani dell'epoca, ma anche la loro tradizione ,tanto che si può affermare l'esistenza di una vera e propria scuola,che trovava la sua emanazione nelle botteghe di Resina.
La chiesa presenta una pianta a croce latina compressa , con la navata coperta da una volta a botte a sesto ribassato. I bracci laterali sono sormontati da strette volte a botte lunettate.All'incrocio dei bracci si innesta la cupola senza tamburo, sormontata dalla lanterna che chiude volumetricamente lo spazio.
Di pregevole fattura sono gli affreschi alle pareti e le decorazioni a stucco dei cartigli, dei festoni del presbiterio e della cupola. L'altare del settecento è realizzato in marmi policromi, ai lati del quale sono visibili due teste di angeli simili a quelle che adornano gli altari delle chiese di Santa Maria a Pugliano e quella della Consolazione
.

Fonte: sit.provincia.napoli.it
 

Articolo del 15/02/2008 Pubblicato in mostre Letto 1837 Volte

difiorefotografi - Mostre mese di febbraio.

Pop Insomnia - do you believe in tv ?
02-22 Febbraio 2008
Autori: Luca Mainini
POP INSOMNIA


è un grottesco, romantico, sanguinario, carnale disfacimento dell'immagine televisiva che apre un vellutato spiraglio di paure, passioni, feticismi, realtà inconfessabili che lasciano un segno profondo nell'anima e nella carne. Un televisivo sogno di celluloide, di vizi, di dannata devozione e di sacra irrealtà; una nenia di sesso fiabesco e traumatica innocenza che si accosta a nonsensici deliri iper-consumistici.
INFORMAZIONI:
dove: Milano (MI)
presso: Libreria Babele Galleria, Via San Nicolao, 10
biglietti: ingresso libero

PER ULTERIORI INFORMAZIONI:
tel: 3280961250
info@postpop.it www.postpop.it



L’Europa delle immagini. Images of Europe
04-24 Febbraio 2008
Foto di Autori vari

Sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana, il patrocinio della Commissione Europea Rappresentanza in Italia e del Ministero degli Affari Esteri e con il contributo di Enel e Finmeccanica, si articola una mostra di circa 200 fotografie che documentano l'Europa e i suoi grandi temi, con un percorso che partendo dal passato (dalle guerre mondiali) perviene alla definizione di un nuovo paesaggio culturale europeo attraversi i grandi temi conduttori della base politica, economica e culturale dell’Europa.
Una seconda parte della mostra è dedicata a ciascuna delle 27 Nazioni che compongono l'Europa. La mostra, itinerante, sarà successivamente proposta a Berlino dal 4 al 30 Marzo, e successivamente in tutte le nazioni europee.
INFORMAZIONI:
vernissage: 4 febbraio 2008, ore 18:30
dove: Roma (RM)
presso: Complesso del Vittoriano, Via Di San Pietro In Carcere
orari: da lunedì a venerdì 9:30-18:30; sabato domenica e festivi ore 9:30-19:30.
biglietti: ingresso libero


Fonte: www.fotoantologia.it



Gisele Freund Ritratti
13 Gennaio - 24 Febbraio 2008
Foto di Gisele Freund

La mostra percorre circa mezzo secolo di vita professionale di questa grande fotografa. Le immagini rivelano l’incredibile percezione visiva di Freund, influenzata da diversi incontri, milieux e culture, ed ispirata dalle luci e i colori dei vari paesi in cui ha vissuto e viaggiato. Le immagini presentate rivelano la sensibilità del suo obiettivo, capace di catturare con intelligenza atmosfere, eventi e personaggi del tempo.
INFORMAZIONI:
vernissage: sabato 12 gennaio 2008 dalle ore 15.00 alle ore 20.00
dove: Milano (MI)
presso: Galleria Carla Sozzani, Corso Como 10
orari: Lunedì 15,30-19,30. Martedì, Venerdì, Sabato, Domenica 10,30-19,30. Mercoledì e Giovedì 10,30-21,00

biglietti: ingresso libero
PER ULTERIORI INFORMAZIONI:
tel: 02/653531 fax: 02/29004080
galleria@galleriacarlasozzani.org
www.galleriacarlasozzani.org



Il lato oscuro della moda
27 Gennaio - 27 Febbraio 2008
Foto di Autori vari


La mostra fotografica "Il lato oscuro della moda" rappresenta lo studio, l'analisi e la realizzazione dello shooting svolto durante il master in stylist per lo spettacolo dell'Istituto Europeo di Design di Roma. Il progetto, seguito dalla coordinatrice del master Bonizza Giordani Aragno e con l'apporto della docente del master, Giovanna Cardinale, ha visto impegnate quindici studentesse nell'organizzazione dello stylist di un set fotografico. Gli scatti realizzati da Antonio Barrella, fotografo di Moda e coordinatore del corso di Fortografia allo IED, ed Elio Rosato, diplomato IED, sono stati eseguiti in assoluta libertà lasciando scegliere alle stylist luci, taglio dell'immagine, effetti, capi, modelli/e e ambientazione. Dopo un attento lavoro di studio della scena, ogni studente ha sviluppato un proprio tema personale partendo dalla sceneggiatura originale di "Il lato oscuro dell'amore" di Carla Scicchitano e soggetto del regista Fabrizio Giordani.
Le proposte realizzate dalle stylist del master riflettono le personali attitudini vicine al mondo della moda, del cinema, del teatro, delle arti.
Il tema dominante inerente al testo di partenza è stato sviluppato in contesti del tutto diversi carichi di tensione e drammaticità; il sangue sottolinea l'intreccio narrativo e la passione verso il "lato oscuro" che porta allo sconvolgimento, alla follia di cui sono vittime e carnefici i tre personaggi principali che vivono un triangolo d'amore e odio. Il tutto "vestito e truccato da segni di moda". La mostra itinerante sarà presto presentata anche a Londra.
INFORMAZIONI:
vernissage:
domenica 27 gennaio 2008 ore 18.30
dove: Firenze (FI) presso: Zoe, Via Dei Renai 13/r
biglietti: ingresso libero

Fonte: www.fotoantologia.it

in collaborazione con la dott.ssa Liliana Castello
 

Articolo del 16/02/2008 Pubblicato in fotografie Letto 7291 Volte

difiorefotografi - Napoli, Boscotrecase: Hotel parco Vesevus. Matrimonio Salvatore e Carla.

 

Articolo del 16/02/2008 Pubblicato in Consigli-Curiosità Letto 3253 Volte

23 marzo 2008 Pasqua: 7 cose da non fare con un uovo di Pasqua. Storia, video, immagini, tradizioni.

Qual’è il significato simbolico dell’uovo di Pasqua?


Nell’iconografia cristiana, l’uovo è il simbolo della Resurrezione: il guscio rappresenta la tomba dalla quale esce un essere vivente. Per i pagani l’uovo è il simbolo della fertilità: l’eterno ritorno alla vita. Per i filosofi egiziani l’uovo era il fulcro dei quattro elementi.
Per gli israeliti un dono da portare agli amici o lo regalavano a chi festeggiava un compleanno. Gli antichi romani usavano dire: ”Omne vivum ex ovo” Dipingere e decorare le uova durante il periodo pasquale risale a quest’ultimo periodo: donarne uno colorato era sinonimo di auguri e buoni auspici.

Oggi ritroviamo in molte tradizioni l’uso delle uova per celebrare la ricorrenza pasquale i popoli Slavi dipingono le uova per donarle come simbolo di buon asuspicio, amore e fertilità e le case vengono addobbate con uova colorate. In Germania, Austria e Svizzera si nascondono uova colorate nel giardino o all’interno dell’abitazione e si invitano i bimbi a cercarle affermando che sono state lasciate dai leprotti e si decorano alberi o ramoscelli pasquali. In alcune regione della Francia si nascondono le uova dipinte nei giardini e si narra ai bambini che sono state lasciate dalle campane che la notte del Venerdì Santo hanno volato fino a Roma per prenderle ed è per questo che nessuno le sente suonare durante la notte della Passione.

Nei Paesi Scandinavi è tradizione compiere anche dei giochi con le uova sode: i più noti: far rotolare le uova da un dosso e vince chi ha lasciato quello che arriva più lontano con il guscio integro, altra abilità è tenere un uovo lesso in mano e cercare di romper quello tenuto dall’avversario. Ma le uova nelle Nazioni del Nord assumono anche altri significati andare in chiesa con in tasca un uovo nato il Giovedì Santo smaschera le streghe” Un uovo lasciato in ciascuno dei quattro angoli del campo, nei solchi arati, aiuta invece ad avere un abbondante raccolto.

Gli Ortodossi celebrano la ricorrenza dei morti il venerdì successivo al giorno di Pasqua. In questa occasione qualcuno colora le uova di rosso e le mette sopra le tombe, come augurio di felice vita ultraterrena per i loro cari che sono sepolti. Questa tradizione è legata ad una leggenda che narra di Maria che faceva divertire di Gesù Bambino con uova colorate. Il giorno di Pasqua Maria tornata sul sepolcro, lo trovò aperto e sul ciglio scorse delle uova rosse!!!


in collaborazione con la dott.ssa Liliana Castello
Fonte: www.abcvacanze.it
 

Articolo del 17/02/2008 Pubblicato in fotografie Letto 2686 Volte

difiorefotografi - Napoli, Ercolano: il fascino dell'abito da sposa. Reportage - Matrimonio

 

Articolo del 18/02/2008 Pubblicato in fotografie Letto 18757 Volte

difiorefotografi - Caserta, Dragoni: villa Turrita. Cerimonie - Matrimonio

 clicca sulla foto

www.villaturrita.it

 

Articolo del 19/02/2008 Pubblicato in fotografie Letto 1548 Volte

difiorefotografi - Napoli, Boscotrecase: la bimba con gli sposi. Reportage - Matrimonio

 

Articolo del 19/02/2008 Pubblicato in attualità Letto 3218 Volte

4 aprile 2008 concerto al teatro Roma di Portici (Na) di Nino Buonocore.

 
Nino Buonocore (Napoli, 26 luglio 1958) è un cantautore italiano.

Nino Buonocore Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia Genere Pop Periodo attività 1976 - in attività Strumento Etichetta Band attuale Band Album pubblicati 10 Studio 10 Live Raccolte Sito ufficiale Si invita a seguire lo schema del Progetto Musica Il fratello Dino lavora nel mondo discografico, in quanto responsabile dell'ufficio vendite della casa discografica Vedette.

Dopo aver lavorato come turnista in varie sale di incisione, ed aver inciso tre 45 giri per etichette minori (Io e te, In vestaglia, 'Nnamurato 76-77-78), Nino Buonocore, nel 1979 firma un contratto per la RCA Italiana.

Il debutto avviene proprio in quell'anno, con il 45 giri "Amico coccodrillo/Due per Due".
Nel 1980, incide il Q-Disc "Acida", in cui era contenuta la canzone "Se", sigla della fortunata serie di telefilm "L'uomo da sei milioni di dollari". Nel 1982, viene pubblicato il primo vero 33 giri, intitolato "Yaya", prodotto da Simon Boswell e suonato con la band wave inglese "Live Wire", con cui partecipa nella sezione "discoverde", al Festivalbar.
Nel 1983, è per la prima volta a Sanremo, con il brano "Nuovo amore", che riceve amplissimi consensi di critica (Renzo Arbore, durante la diretta della prima serata, seduto in prima fila, ne parla come il miglior giovane in gara).
Alla fine del 1985, il brano verrà pubblicato nei paesi dell'America latina, vendendo oltre tre milioni di copie. Alla fine dell'estate esce il fortunato singolo "Notte chiara", sigla della telenovela "Cara a cara" ed il 33 giri "Nino in copertina", ed entrambi fanno la loro presenza in classifica.

Nel 1984 Nino firma per dieci anni con la Emi, ed alla fine di quell'anno esce il 33 giri "Nino Buonocore", seguito, pochi mesi dopo, dal singolo "Soli", sigla di chiusura di "Domenica in". Partecipa al Festivalbar '85 con "Io mi inventerò".
Nel 1987, la vera svolta verso un tipo di musica molto più raffinata e meno rock.
È l'anno di "Rosanna", presentata a Sanremo e, ad oggi, una delle sue maggiori hit. Durante l'estate partecipa al Festival di Saint Vincent ed al Festivalbar, con il nuovo singolo "Se io fossi in te", ove inizia il soldalizio artistico, per la scrittura delle canzoni, con il paroliere Michele De Vitis. Nel 1988 è di nuovo a Sanremo con il brano "Le tue chiavi non ho", cui segue un importante 33 giri: "Una città tra le mani", ove nei ricchissimi crediti dei musicisti che vi hanno preso parte, figura anche il grande jazzista Chet Baker. Di rilievo la partecipazione al programma musicale "Doc", con Chet Baker, Nicola Stilo, Rino Zurzolo, Massimo Volpe ed altri prestigiosi musicisti. Durante l'estate partecipa al Festivalbar con il brano "Con l'acqua alla gola", stampato anche il versione remix.

Il 1990 è l'anno di Buonocore: vengono pubblicati contemporaneamente il 33 giri "Sabato, domenica e lunedì" ed il singolo "Scrivimi". Entrambi nella topten delle classifiche per mesi, totalizzerano oltre 200.000 copie vendute l'album e, ad oggi, con pubblicazione in diverse versioni e lingue e paesi, oltre 3 milioni di copie per Scrivimi, inserita anche nella colonna sonora del film di Castellitto "Non ti muovere". Buonocore si classifica terzo tra gli italiani al Festivalbar e secondo al Cantagiro.

Nel 2007, Laura Pausini inserisce il brano "Scrivimi", nel suo fortunato album "Io canto".

Nel 1992, viene pubblicato l'album "La naturale incertezza del vivere", da cui vengono estratti i singoli "Il mandorlo" e "E non dire". L'album resta 20 settimane in classifica. Partecipazione al Festivalbar e "Vota la voce".

All'inizio del 1993, come ultimo impegno contrattuale con la Emi, Nino partecipa a Sanremo con il brano "Una canzone d'amore", cui segue la raccolta del periodo con la Emi, "Un po' di più", che contiene anche tre inediti. Anni di riflessione e silenzio, per poi tornare alla fine del 1998, con un album "di passaggio", inciso per la Easy di Claudio Mattone ed intitolato "Alti & Bassi", da cui vengono estratti i singoli "Nemmeno un momento" e "Prima o poi". All'inizio del del 2001, Nino intraprende un delicato e raffinato cammino di ulteriore avvicinamento al jazz, mettendo su un sestetto di grande qualità e pubblicando del 2004 il cd "Libero passeggero", cui è allegato un Dvd "In viaggio", in cui lo stesso Nino ed i musicisti del sestetto, spiegano il senso, le origini e gli sviluppi del progetto. Da segnalare anche un raro ed inedito video di Nino del 1988, in una session di presentazione alla stampa dell'album "Una città tra le mani", con una favolosa band e con Chet Baker ed immagini inedite girate a New York, ai Green Street Studios, durante le registrazioni di "Sabato, domenica e lunedì". A questo album seguono tre tourneé (2004, 2005 e 2006) nei teatri italiani ed in quegli spazi ove è possibile creare raffinate atmosfere.
Attualmente Nino Buonocore, con grande tranquillità, sta lavorando nei suoi "Grovees Studios" di Napoli, alla realizzazione del nuovo album. Il sito ufficiale è www.ninobuonocore.com, mentre è in allestimento il blog ufficiale.
Recentemente ha partecipato alla registrazione dello spettacolo di Alessandro Siani "Tienimi presente" suonando e cantando la sua canzone "Scrivimi".

fonte: it.wikipedia.org
 

Articolo del 20/02/2008 Pubblicato in fotografie Letto 2296 Volte

difiorefotografi - Potenza, Rivello: Fabio e Ingrid. Reportage - Matrimonio

 

Articolo del 20/02/2008 Pubblicato in fotografie Letto 6068 Volte

difiorefotografi - Avellino, Lauro di Nola: Castello Lancellotti, bacio in biblioteca. Reportage - Matrimonio

 

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difiorefotografi - Benevento: Gli sposi verso il castello di Faicchio. Reportage - Matrimonio

 

Articolo del 21/02/2008 Pubblicato in fotografie Letto 6388 Volte

difiorefotografi - Avellino, Lauro di Nola: aperitivo di benvenuto all'aperto, catering Antignani. Castello Lancellotti.

 

Articolo del 22/02/2008 Pubblicato in Consigli-Curiosità Letto 26838 Volte

La giarrettiera per la sposa - Origini, storia, credenze e curiosità - Tradizioni vecchie e nuove.

Originariamente la giarrettiera consisteva soltanto in un laccio. La prima volta che il termine viene citato è nell'800 d.C. negli scritti di Eginardo: descrivendo l'abbigliamento di Carlo Magno, parla di "giarrettiere" che sostengono le calze del monarca.

Nell'abbigliamento maschile è presente a partire dal 1200. A metà del XIV secolo Edoardo III d'Inghilterra, in seguito a un incidente occorso alla contessa di Salisbury a un ballo di corte, designa la giarrettiera come il simbolo dell'onorificenza più prestigiosa della corona inglese, ” l'Ordine della Giarrettiera”, lanciando anche il celeberrimo motto presente ancora sullo stemma reale "Honni soit qui mal y pense" (sia svergognato chi ne pensa male).

A partire dal XVIII secolo si attribuì alla giarrettiera un culto speciale, adornandola di pietre preziose, gioielli a forma di piccoli lucchetti, nastri e pizzi, spesso con ritratti del proprio marito o compagno (anche fuori dal matrimonio).

Alla giarrettiera si attribuivano poteri soprannaturali: si diceva, ad esempio, che un fantasma non poteva attraversare una porta chiusa con una giarrettiera.

È del XIX secolo l'uso di giarrettiere in tessuto elasticizzato. Nello stesso secolo si impose la moda di portare non più due giarrettiere l'una sopra il ginocchio per fissare la calza, l'altra sotto di esso per vezzo, ma una sola sopra il ginocchio.

Un noto costume matrimoniale delle famiglie nobili consisteva nel dividere fra gli invitati una giarrettiera in piccoli pezzi. Il cosiddetto "don de la jarretière" (dono della giarrettiera), è conosciuto e praticato in Francia, presso le popolazioni francofone del Belgio, anche nei matrimoni fra contadini del Palatinato Superiore e dell'Alsazia. Oggi in questa usanza in Italia e altrove la giarrettiera è stata sostituita dalla cravatta dello sposo, che viene tagliata e distribuita tra gli invitati. Ma anche questa tradizione sta un po’ andando a scemare.

A partire dalla fine del XIX secolo l'uso della giarrettiera ha cominciato a entrare in decadenza a causa dell'avvento del reggicalze femminile prima e del collant e delle calze autoreggenti poi.

Al giorno d’oggi la giarrettiera è parte integrante dell’abbigliamento di ogni sposa. L’usanza si intreccia con altri costumi: alcune sposine, infatti, non acquistano la giarrettiera, ma aspettano che venga loro regalata. Inoltre spesso le giarrettiere per la sposa hanno all’interno un nastrino blu. In tal modo si rispettano due parti della tradizione che vuole che la sposa indossi, nel giorno del matrimonio qualcosa di blu, qualcosa di regalato, qualcosa di nuovo, qualcosa di prestato e qualcosa di vecchio (antico). Anche se quasi tutte le spose indossano la giarrettiera, però, non tutte praticano il cosiddetto “lancio della giarrettiera”, che può essere considerato un po’ come l’equivalente del lancio del bouquet al maschile (lo sposo lancia la giarrettiera agli invitati maschi scapoli e colui che la prende sarà il prossimo a sposarsi).

fonte: www.la-sposa.it

 


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