Una frase per voi

L'Amore non è perfetto… l'Amore è solo Amore!
Napoli, 5 febbraio: Prima o poi mi sposo (The Wedding Planner)

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"i Di Fiore FOTOGRAFI sono i miei Fotografi"

Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.

Articolo del 25/01/2008 Pubblicato in fotografie Letto 18087 Volte

difiorefotografi - Avellino, Grottaminarda, Mirabella Eclano: Il Castelletto. Reportage - Matrimonio



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Articolo del 26/01/2008 Pubblicato in fotografie Letto 6256 Volte

difiorefotografi - Napoli: veduta del golfo da san Antonio a Posillipo. Reportage

 

Articolo del 27/01/2008 Pubblicato in fotografie Letto 1610 Volte

difiorefotografi - Napoli, pontile Torre del Greco: Gianfranco e Cinzia. Reportage - Matrimonio

 

Articolo del 27/01/2008 Pubblicato in attualità Letto 1313 Volte

27 Gennaio - Giorno della Memoria - Beautiful that way.



Sorridi,senza una ragione.
Ama,come se fossi un bambino.
Sorridi,non importa cosa dicono.
Non ascoltare una parola di quel che dicono,
perchè la vita è bella così.

Lacrime,un'ondata di lacrime.
Luce,che lentamente scompare.
Aspetta,prima di chiudere le tende.
C'è ancora un'altra partita da giocare
e la vita è bella così.

Qui con i suoi occhi, in eterno,
ti sarò vicina come è sempre stato per te.
Ora che sei là fuori con te stesso
ricorda cos'è vero,
e che quel che sogniamo è solo amore.

Conserva la risata nei tuoi occhi.
Presto verrà premiato il tuo aspettare.
Noi…dimenticheremo i nostri dolori
e penseremo ad un giorno più allegro,
perchè la vita è bella così.

Noi…dimenticheremo i nostri dolori
e penseremo ad un giorno più allegro,
perchè la vita è bella così.
C'è ancora un'altra partita da giocare…

e la vita è bella così.

in collaborazione con la dott.ssa Liliana Castello
 

Articolo del 27/01/2008 Pubblicato in attualità Letto 9540 Volte

San valentino. festa degli innamorati. immagini e storia.



L' origine della festa degli innamorati è il tentativo della Chiesa cattolica di porre termine ad un popolare rito pagano per la fertilità.
I romani pagani rendevano omaggio, con un rito annuale, al dio Lupercus. I “Luperici”, compivano diversi riti propiziatori. Ma il vero e proprio rituale consisteva in una specie di lotteria dell'amore. I nomi delle donne e degli uomini che adoravano questo Dio venivano messi in un'urna e mescolati. Quindi un bambino sceglieva a caso alcune coppie che per un intero anno avrebbero vissuto in intimità, affinché il rito della fertilità fosse concluso. L'anno successivo sarebbe poi ricominciato nuovamente con altre coppie.
I padri precursori della Chiesa, determinati a mettere fine a questa pratica licenziosa, hanno cercato un santo “degli innamorati” per sostituire l’immorale Lupercus. Nel 496 d.C Papa Gelasio annullò questa festa pagana ed iniziarono il culto di San Valentino, un vescovo che era stato martirizzato circa duecento anni prima.
San Valentino, nato a Terni nell'anno 175 d.C., divenne così il patrono dell'amore e protettore degli innamorati di tutto il mondo. È considerato il patrono degli innamorati poiché la leggenda narra che egli fu il primo religioso che celebrò l'unione fra un legionario pagano e una giovane cristiana.
La storia di San Valentino ha due finali differenti. Secondo una versione, quando l'imperatore Aureliano ordinò le persecuzioni contro i cristiani, San Valentino fu imprigionato e flagellato lungo la via Flaminia.
Mentre la seconda versione racconta che, nel 270 d.C. il vescovo Valentino, fu invitato dall'imperatore pazzo Claudio II che tentò di persuaderlo a convertirsi nuovamente al paganesimo. San Valentino, con dignità, rifiutò di rinunciare alla sua Fede e, imprudentemente, tentò di convertire a sua volta Claudio II al Cristianesimo. Il 24 febbraio 270 d.C. San Valentino fu lapidato e poi decapitato. La storia sostiene, inoltre, che mentre Valentino era in prigione in attesa dell'esecuzione si fosse innamorato della figlia cieca del guardiano, Asterius, e che con la sua fede avesse ridato miracolosamente la vista alla fanciulla. Si racconta che prima di morire Valentino le avesse mandato un messaggio d'addio che si concludeva con " dal vostro Valentino". Una frase che nel tempo è diventata sinonimo di Vero Amore.



Fonte www.dolci.it
in collaborazione con la dott.ssa Liliana Castello
 

Articolo del 28/01/2008 Pubblicato in fotografie Letto 9022 Volte

difiorefotografi - Napoli, Torre del Greco: Sposi a Villa Antiqua. Reportage - Matrimonio

 

Articolo del 28/01/2008 Pubblicato in fotografie Letto 1486 Volte

difiorefotografi - Salerno, Cetara. La barca. Reportage.

 

Articolo del 28/01/2008 Pubblicato in fotografie Letto 3193 Volte

difiorefotografi - Salerno, Praiano: Hotel tramonto d'oro. Gioia ed emozioni. Reportage - Wedding

 

Articolo del 29/01/2008 Pubblicato in fotografie Letto 1352 Volte

difiorefotografi - Salerno, Positano: Il brindisi con i turisti al ristorante la cambusa. Reportage

 

Articolo del 29/01/2008 Pubblicato in fotografie Letto 18778 Volte

difiorefotografi - Napoli, via Scipione Capece : Villa Lancellotti. La veduta con gli sposi. Reportage - Matrimonio

 

Articolo del 29/01/2008 Pubblicato in fotografie Letto 30662 Volte

difiorefotografi - Napoli, Posillipo, Villa Fattorusso: Le rocce verdi. Reportage - Matrimonio



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Articolo del 31/01/2008 Pubblicato in fotografie Letto 62243 Volte

difiorefotografi - Napoli, Torre del Greco: Club la Vela, veduta dall'alto. Reportage - Matrimonio



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Articolo del 01/02/2008 Pubblicato in attualità Letto 2535 Volte

difiorefotografi - Napoli, Ercolano, Villa Signorini: Seconda edizione sposa in villa. 8 - 9 - 10 febbraio 2008

per informazioni www.sposainvilla.it
 

Articolo del 02/02/2008 Pubblicato in attualità Letto 1658 Volte

Chi è Neroogle.it ?

Chi è Neroogle.it ?
Neroogle.it è un motore di ricerca personalizzato di Google CSE (Custom Search Engine) su sfondo nero. Il 100% delle ricerche effettuate con questo motore ricerca, sono inviate all'ormai più famoso motore di ricerca Google.it. I risultati sono quindi al 100% uguali ai risultati che abbiamo usando Google. Nessun'altra informazione e/o dati sono mandati al di fuori di quelli che si usano normalmente per fare la ricerca.
Neroogle.it - risparmio energia
Perché il colore nero ? É stato dimostrato con diversi studi, che una pagina colore scuro del nostro monitor, consuma all'in circa 25% in meno di una pagina bianca. Questo perché i pixels neri risultano quasi spenti, e quindi il monitor consuma meno facendoci risparmiare. (link) Google, fa all'in circa 200 milioni di ricerche ogni giorno. Considerato che una ricerca dura circa 10 secondi, questo vuol dire 550.000 ore di ricerche ogni giorno. Con 15 watt (secondo gli studi) di risparmio per ogni monitor, si potrebbero risparmiare 3.000.000 KWatt/ora nel giro di un anno. Sono veramente tanti. E noi cominciamo a risparmiare i nostri KWatt. (link)
Neroogle.it - salva la vista
Sappiamo che la luce bianca troppo intensa, stanca di più i nostri occhi. Sono tanti quelli che stanno per ore davanti al monitor ogni giorno. L'intensità luminosa provoca fatica visiva, stress, difficoltà di concentrazione e aumento delle probabilità di errore. Con Neroogle.it avremo la vista più riposata a fine giornata.


Fonte: www.nerogoogle.it
 

Articolo del 03/02/2008 Pubblicato in attualità Letto 3443 Volte

Storia dell'abito da sposa. Atelier - Boutique -

Storia dell’abito da Sposa

Nella storia della moda si sono indossati diversi tipi di abbigliamento per una celebrazione importante come è il matrimonio. Il bianco è stato accettato come colore tradizionale per tanto tempo, però gli abiti da sposa non sempre furono bianchi. L’abito da sposa è unico, è un abito importante ed elegante e dipende dall’epoca e ambiente in cui si utilizza. Nelle epoche antiche, in Egitto o in Grecia, le spose indossavano il lino bianco in diverse lunghezze. Il colore bianco però non era indice di purezza, bensì simbolo d’allegria, celebrazione e felicità.
Nei matrimoni romani le future spose utilizzavano tuniche bianche come tributo ad Imeneo, Dio della fertilità e del matrimonio. Le spose, inoltre, si avvolgevano in un velo leggero di garza rossa, il flammeum, e ornavano i capelli con nastri intrecciati o con una corona di verbena. Ciò accadeva maggiormente fra le persone benestanti, perché con la loro ricchezza potevano ottenere questi tipi di tessuti. La gente con meno risorse copiava ed adattava i propri abiti alle tendenze dell’alta società.
Le Spose longobarde usavano tuniche di lana nera ricamate e coperte da manti rossi lunghi fino ai piedi, mentre le bizantine, che conoscevano tessuti preziosi come la seta, vestivano di seta rossa broccata d’oro con una trapunta di pietre preziose e, sul capo, fili d’oro, gioie e fiori profumati.
Anche durante il Medioevo, il rosso è il colore preferito per le Nozze, in quanto considerato simbolo di regalità perché difficile da ottenere e molto costoso. Oltre ad essere sinonimo di “sfarzo”, però, il rosso nasconde anche una simbologia più profonda: rappresenta infatti il dono che la moglie farà al marito, ovvero la capacità di generare “sangue nuovo” per la stirpe.
Le spose medioevali indossavano anche tuniche o cotte di lana color turchino con maniche lunghe e strette e manti con bordi di pelliccia di volpe o scoiattolo, mentre il viso era fasciato da “veli” di lino fermati al capo con intrecci di perle e fili d’oro.
Durante il Rinascimento, la Sposa si adorna di rasi, velluti, broccati, lunghi strascichi e gioielli: il tutto all’insegna dello sfarzo. A partire dalle maniche, vera mania del Quattrocento, che, ricamatissime e staccabili, rappresentano un vero e proprio “must” della Sposa rinascimentale.
Il Seicento veste le Spose con il gusto barocco pomposo e magniloquente: le vesti in velluto, damasco e broccato vengono impreziosite da pizzi, nonostante l’intento degli ambienti ecclesiastici di limitare questa mania dispendiosissima. A far scandalo sono anche alcuni abiti da Sposa, come quello indossato da Maria de’ Medici durante le sue nozze con Enrico IV, che iniziano a prevedere scollature quadrate molto audaci e spalle scoperte.
Durante il secolo XVIII e la prima parte del secolo XIX, le spose sono rimaste sempre fedeli ai tessuti di lusso.
Nel 1840 è la regina Victoria che ha rompe, in un certo senso, la tradizione degli abiti fastosi e colorati. Il suo abito era ricamato in bianco con fiori d’arancio, con uno strascico lunghissimo. Sui capelli portava gli stessi fiori del vestito mescolati con diamanti e aveva un velo di ricamo di Honiton. Anche nel XX secolo si può vedere come ogni decennio ha avuto la sua influenza sull’abito da sposa.
Gli abiti da sposa hanno una tradizione, bellezza e rappresentazione particolare all’interno della società.
Il vestito bianco è un simbolo di purezza in alcune culture. Ha avuto cambi e trasformazioni riflessi nello stile di vita d’ogni epoca. Il cambiamento fondamentale riguarda principalmente il colore: non si usa più solo il bianco, può essere anche beige o champagne, combinato ad altri colori come il nero.
Si parla del nero perché tanto Vera Wang come Carolina Herrera aggiungono ai propri abiti questo colore; può significare “finché morte non ci separi” che è parte del rito matrimoniale. Utilizzare il bianco tradizionale è sempre la prima scelta della sposa, però, adesso, per quelle più moderne che vogliono sposarsi tenendo comunque fede alla loro personalità e al loro stile di vita, ci sono altre proposte lanciate dagli stilisti.
Con l’abito di sposa, la donna deve sentirsi bene, comoda. Non c’è bisogno d’un corpo perfetto per vedersi bene, perché l’abito può avere tante versioni.
L’abito da sposa è il vestito più personalizzato che esiste nella moda. Lo sviluppo di nuove proposte deve
continuare.

Fonte: http://30mag.com

in collaborazione con la dott.ssa Liliana Castello
 

Articolo del 04/02/2008 Pubblicato in fotografie Letto 5874 Volte

dfiorefotografi - Napoli, Camaldoli: Veduta da villa il Parnaso. Reportage - Matrimonio



altre foto

Dalla collina dei Camaldoli, domina il Golfo di Napoli offrendo un’incantevole visuale,
dall’isola di Capri alla Baia dei Campi Flegrei fino all’isola di Ponza.
 

Articolo del 04/02/2008 Pubblicato in attualità Letto 991 Volte

Napoli è un modello da seguire. Leggere per credere.

Trasporto pubblico, sorpresa Napoli
"E' un modello da seguire"
di VALERIO GUALERZI

La funicolare a Napoli
ROMA - "Con il rosso si passa; con il verde pure, ma bisogna stare attenti a quelli che arrivano con il rosso dall'altra parte; il giallo serve solo per fare colore". Luciano De Crescenzo in Così parlò Bellavista descriveva più o meno con queste parole il caos nelle strade di Napoli. Ma una volta tanto gli anni non sono passati invano e per la città che nell'immaginario di tutti è la capitale del traffico è tempo di rivincite.

Da "Ecosistema Urbano 2008", la ricerca curata da Sole 24 Ore e Legambiente sulla vivibilità ambientale dei capoluoghi italiani, emerge infatti un dato a sorpresa. E' Napoli la città ad avere la rete di trasporto pubblico che più si avvicina all'ideale di "mobilità sostenibile". A chiarire l'apparente paradosso è Alberto Fiorillo, uno dei curatori del rapporto. "La gestione dell'offerta di trasporto pendolare a Napoli è sicuramente l'esperienza più variegata oggi in Italia - spiega - Gli interventi realizzati in questi anni sulle linee gestite dai diversi operatori sono infatti parte di una strategia che punta alla realizzazione di una metropolitana regionale. Inoltre, grazie all'integrazione tariffaria (UnicoNapoli e UnicoCampania), ai pendolari è già data la possibilità di viaggiare con tutti i mezzi (treni, autobus, metro, tram, ecc.) del capoluogo e dell'area suburbana con un unico biglietto. Il caos stradale napoletano non è svanito, ma ci sono sicuramente le premesse per una migliore gestione della mobilità urbana".

Merito, chiarisce ancora Fiorillo, dei numeri che Napoli può vantare. "I chilometri di rete coperti dal trasporto pubblico - ricorda - sono in totale 420 di cui 392,9 su gomma, 8,7 su tram e 16,4 composti da filobus, metropolitane leggere e funicolare. Il biglietto costa mediamente 1 euro e l'abbonamento mensile 23,24. Il traffico cittadino che spesso paralizza Napoli è supportato da un variegato e consistente numero di mezzi pubblici, di fatto utilizzati da un alto numero di cittadini".

Se non siete napoletani e malgrado tutto non scambiereste le code della vostra città con gli ingorghi di Napoli, forse non avete tutti i torti. Prendendo in esame parametri diversi, un'altra ricerca sulla mobilità sostenibile giunge infatti a conclusioni molto più "tradizionali", premiando Bologna. Secondo "Mobilità sostenibile in Italia: indagine sulle principali 50 città", uno studio elaborato da Euromobility e Kyoto Club, è il capoluogo emiliano la città più "eco-mobile" d'Italia. La città in cui il trasporto pubblico funziona, si sono avviate importanti innovazioni nella gestione della mobilità, è presente una quota significativa di auto a basso impatto ambientale, il traffico è pianificato e lo smog è tenuto sotto controllo.
(3 febbraio 2008)

fonte: www.repubblica.it
 

Articolo del 05/02/2008 Pubblicato in fotografie Letto 1673 Volte

difiorefotografi - Napoli, Scipione Capece : Villa Lancellotti. Il ballo con la posteggia.

 

Articolo del 06/02/2008 Pubblicato in fotografie Letto 1545 Volte

Difiorefotografi - Napoli, Piano di Sorrento: Villa Fondi, gli sposi nell'acquario. Reportage - Wedding

 

Articolo del 06/02/2008 Pubblicato in fotografie Letto 1151 Volte

difiorefotografi - Italy, Naples, Piano di sorrento: Passeggiata a Villa fondi. Wedding - Reportage

 


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