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difiorefotografi - Caserta: la reggia, il palazzo. la storia. Lo scalone. Reportage - Sposi
Di Admin (del 30/03/2008 @ 00:05:01, in fotografie, linkato 5079 volte)


La reggia fu terminata nel 1780, risultando un grandioso complesso di 1200 stanze e 1790 finestre, per una spesa complessiva di 8.711.000 ducati.
Nel lato meridionale, il palazzo è lungo 249 metri, alto 37,83, decorato con dodici colonne. La facciata principale ha 26 colonne poste fra una finestra e l'altra. Nel complesso, la reggia ricopre un'area di ben 47.310 metri.
Oltre alla costruzione perimetrale rettangolare, il palazzo ha, all'interno del rettangolo, due corpi di fabbricato che s'intersecano a croce e formano quattro vasti cortili interni di oltre 3.800 metri quadrati ciascuno. Accanto al portone centrale sono ancora visibili i basamenti sui quali dovevano essere poste le statue della Giustizia, della Magnificenza, della Clemenza e della Pace, virtù attribuite al re.
Oltre la soglia dell'entrata principale alla reggia si apre un vasto vestibolo ottagonale del diametro di 15,22 metri, adorno di venti colonne doriche.
A destra e a sinistra si aprono i passaggi che portano ai cortili interni, mentre frontalmente un triplice porticato immette al centro topografico della reggia. In fondo, un terzo vestibolo dà adito al parco. Su un lato del vestibolo ottagonale si apre il magnifico scalone reale, un autentico capolavoro di architettura tardo barocca, largo 18,50 metri e dotato di 117 gradini, immortalato in numerose pellicole cinematografiche.
La sala più ricca e suggestiva del palazzo è senz'altro la Sala del Trono, il luogo dove il re riceveva ambasciatori e delegazioni ufficiali, in cui si amministrava la giustizia del sovrano e si tenevano i fastosi balli di corte. Una sala lunga 36 metri e larga 13,50, ricchissima di dorature e pitture eseguite da Gaetano Genovese, che vi lavorò nel 1845. Intorno alle pareti corre una serie di medaglioni dorati con l'effigie di tutti i sovrani di Napoli, da Ruggero d'Altavilla a Ferdinando II di Borbone, poi un'altra serie con gli stemmi di tutte le province del regno, mentre nella volta domina l'affresco che ricorda la cerimonia della posa della prima pietra.
Tra le sale di maggior pregio visibili al pubblico spiccano il salone di Alessandro (con marmi provenienti dal tempio di Serapide a Pozzuoli e i troni di Gioacchino Murat e Carolina Bonaparte), le sale dedicate alle Quattro Stagioni, lo studio e la camera da letto di Ferdinando II e quella di Murat, la Biblioteca Palatina, la pinacoteca, la camera del Consiglio e la Sala Ellittica che ospita un fulgido esempio di presepe napoletano.
Notevole poi il piccolo e raffinato Teatro di Corte collocato all'interno del palazzo e caratterizzato da una pianta a ferro di cavallo; fu inaugurato nel 1769 alla presenza di Ferdinando I delle Due Sicilie. Infine, di fronte allo scalone monumentale del vestibolo si apre una grande cappella, ispirata a quella della Reggia di Versailles; questo spazio, definito da un'elegante teoria di colonne binate, è stato danneggiato durante la seconda guerra mondiale e quindi restaurato.

fonte : wikipedia