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"i Di Fiore FOTOGRAFI sono i miei Fotografi"
Matrimoni in diretta da Amalfi. Chiesa S.Pancrazio Conca dei Marini.
Conca dei Marini , è una località della costiera splendida, tranquilla ed esclusiva, rinomata per la Grotta dello Smeraldo
Dopo la cerimonia ed il lancio del riso, destinazione costiera amalfitana e precisamente ad Amalfi dove si terrà il ricevimento nuziale presso il Grand Hotel Santa Caterina.
Il Grand Hotel Santa Caterina è una location cinque stelle gran lusso. Si tratta di una bellissima villa in stile liberty collocata tra le bellezze della costiera Amalfitana.
L'hotel domina dall'alto una vasta proprietà che si snoda attraverso una serie di terrazze naturali dalla costiera fino al mare offrendo panorami mozzafiato che insieme alla raffinatezza dei suoi ambienti regalerà un matrimonio da sogno.
La regia di questo splendido matrimonio è stata curata da Cira Lombardo Wedding Planner che grazie al suo estro e alla sua proverbiale cura dei particolari ha realizzato il sogno degli sposi di avere un matrimonio unico, magico e irripetibile.
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Una commissione di esperti ha selezionato le pellicole nostrane (tra il 1942 e il 1978) da custodire
Una commissione di esperti ha selezionato le pellicole nostrane (tra il 1942 e il 1978) da custodire e restaurare, come i beni culturali.
Un patrimonio immenso "Ecco i cento film italiani da salvare" e su tutti vincono Fellini e Visconti Il regista della "Dolce Vita" ha 8 citazioni, quello del "Gattopardo" 6 Tra le attrici c'è cinque volte la Sandrelli: "Così ho rappresentato le donne del mio paese" di CLAUDIA MORGOGLIONE
ROMA - Monumenti dell'arte. Patrimonio di spettacolo e di costume. Tesori del nostro Novecento. Strumenti di riflessione. Testimonianza viva di cultura. Non parliamo di architettura, pittura o letteratura. Parliamo di cinema.
E questa è già una bella novità: perché per la prima volta, in maniera organica, i film italiani vengono visti come un vero e proprio tesoro. Qualcosa da proteggere, da conservare, da far vedere ai giovani. Una commissione di esperti, rispondendo all'appello lanciato nel 2006 dalle Giornate degli Autori di Venezia, ne ha selezionati cento. O meglio, 101. In un arco temporale che va dal 1942 al 1978. Dall'alba del neorealismo agli anni di piombo. Cento titoli, cento pellicole, una fetta enorme di creatività made in Italy.
Guardando ai registi, su tutti prevale - e non poteva essere altrimenti
- Federico Fellini. Con sette opere inserite in graduatoria: in ordine cronologico Lo sceicco bianco (1952), I Vitelloni ('53), La strada ('54), Le notti di Cabiria ('57), La dolce vita ('60), Otto e mezzo ('63), Amarcord ('74). Più un ottavo film in comproprietà: Luci del varietà, diretto nel 1950 a quattro mani con Alberto Lattuada (presente in classifica anche con Mafioso e La spiaggia).
In questa competizione tra i cineasti italiani più rappresentativi, al secondo posto, dietro Fellini, troviamo Luchino Visconti, con sei citazioni: Ossessione (1943), La terra trema ('48), Bellissima ('51), Senso ('54), Rocco e i suoi fratelli ('60), Il Gattopardo ('63). Dopo di lui, l'indimenticabile Vittorio De Sica, con Sciuscià (1946), Ladri di biciclette ('48), Miracolo a Milano ('51), Umberto D ('52) e L'oro di Napoli ('54).
A pari merito, sempre con cinque film, un paladino del cinema d'impegno come Francesco Rosi, che piazza in classifica I magliari (1959), Salvatore Giuliano ('62), Le mani sulla città ('63), Il caso Mattei ('72) e Cadaveri eccellenti ('76). Ma questo non vuole dire che la grande stagione della commedia all'italiana non sia presente in massa nella top 100. Anzi.
E infatti, ex aequo con Rosi e De Sica, troviamo il grande Mario Monicelli, con i suoi Guardie e ladri (1951), Un eroe dei nostri tempi ('55), I soliti ignoti ('58), La grande guerra ('59) e Un borghese piccolo piccolo ('77). Dietro di lui, con quattro film, ci sono invece un grande maestro del neorealismo come Roberto Rossellini (con Roma città aperta, Paisà, Stromboli ed Europa 51) e un altro mito della commedia, Dino Risi (Poveri ma belli, Una vita difficile, Il sorpasso, I mostri).
Ma il cinema non è fatto solo di autori. E' fatto anche di volti. Indimenticabili volti d'attore, interpreti straordinari, che hanno fatto la fortuna di registi e produttori. Nella classifica ci sono tutti, e con più di un film: Vittorio Gassman, Marcello Mastroianni, Alberto Sordi, Nino Manfredi, Totò. Perfino una maschera tragicomica come Paolo villaggio, presente col primo Fantozzi.
E poi ci sono i volti femminili. Bellissimi, intensi. La Silvana Mangano di Riso Amaro, l'Anna Magnani di Roma città aperta, la Gina Lollobrigida di Pane amore e fantasia, la Sophia Loren di Una giornata particolare e di altre interpretazioni. In questo contesto, però, una citazione particolare la merita Stefania Sandrelli, presente con ben cinque film: Divorzio all'italiana (Pietro Germi, 1961); Io la conoscevo bene (Ettore Pietrangeli, '65); Il Conformista (Bernardo Bertolucci, '70); Novecento (ancora Bertolucci, '76); C'eravamo tanto amati (Ettore Scola, '74). E infatti la diva è presente questa mattina, alla Casa del cinema, alla presentazione ufficiale dei cento film. Selezionati da una commissione di esperti, coordinati da Fabio Ferzetti a nome della Giornate degli autori, che comprende Gianni Amelio, Gian Piero Brunetta, Giovanni De Luna, Gianluca Farinelli, Giovanna Griffagnini, Paolo Mereghetti, Morando Morandini, Domenico Starnone e Sergio Toffetti. Scopo del loro lavoro: "Selezionare cento film da custodire, restaurare, proteggere. Come si fa con i beni culturali". "Sono piena di gioia per essere qui - dice oggi la Sandrelli - questi sono cinque film di cui vado orgogliosissima: rappresentano l'Italia, le italiane, e anche me stessa, le scelte che ho fatto. Guai a chi me li tocca! Per me insomma questo è un appuntamento un po' cosmico, magico. Del resto, una delle cose di cui vado più fiera è della definizione di 'termometro del cinema italiano' che una volta mi ha dato un critico...". Ultima osservazione. Come in ogni classifica che si rispetti, il gioco di chi non appare, un po' inspiegabilmente, è inevitabile. Si potrebbero citare, tanto per fare degli esempi di grandi esclusi, La ciociara di De Sica; o Ecce Bombo di Nanni Moretti, uscito proprio nel 1978; o Ultimo tango a Parigi di Bertolucci, forse non preso in considerazione per il cast e le ambientazioni internazionali. O l'intera carriera di Sergio Leone.
Ma il bello delle graduatorie è anche questo.
(28 febbraio 2008)
fonte: www.repubblica.it
How to get married in Italy.
The reputation of Italy is only out done by the reality. So whether you choose the rolling countryside of Tuscany, the aquatic elegance of Venice, the artistic romance of Florence and Rome or any of the dozens of spectacular locations - Italy will provide the perfect backdrop for your perfect wedding.
Civil & Religious weddings are both available for couples from outside Italy.
In most countries, Civil weddings usually take place in bland government buildings, but Italy Civil weddings take place in grand palaces or historic villas owned by the local government of the area.
In Rome you can get married the magnificent Campidoglio which was designed by Michelangelo.
In Venice you can marry overlooking the Grand Canal from a beautiful palace. Exchange your vows from a ornate villa overlooking Europe's most beautiful views on the Amalfi Coast.
And…Why not arrive by boat at a villa on the placid Lake Como - with views of medieval ancient castles?
As you would expect from a nation with the world's finest architecture, Church weddings and other religious weddings also have many magnificent locations. The choices for a wedding in Italy just go on and on.
The range of options for a Italian wedding is truly spectacular. Choosing which location you want to get married in Italy will certainly be your biggest problem!
Getting married in Italy need not be as difficult as it sounds. With some good advice and direction, plus understanding what type of wedding you want, you really can have an fantastic Italian wedding which you and your guests will never forget.
in collaborazione con la dott.ssa Liliana Castello.
Fotografi Matrimonio Napoli. villa Fattorusso, Posillipo. L'allestimento dei tavoli alle nozze.
difiorefotografi. villa Cammuso, caserta. i laccetti dell'abito da sposa. fotografo nozze.
Guinnes
La più alta percentuale di matrimoni nel Mondo: nel 1995 le Maldive furono il paese con, ben il 19,7 per mille della popolazione.
La più grande cerimonia subacquea: il 22 agosto del 1998 Emily Johnson e Bob Woodberry si sono sposati nelle acque della florida, con ben 31 drivers sommersi.
Il primato dei matrimoni: Linda Lou Essex di Anderson, nell'Indiana (USA): dal 1957 si è sposata 21 volte, con 15 uomini diversi (da alcuni ha divorziato per poi risposarli). Il suo ultimo divorzio risale al 1988.
La coppia più "recidiva": sono due ed entrambi americane. I coniugi Ralph e Patsy Martin dell'Arizona e Richard e Carole Roble dello Stato di New York si sono sposati tra loro ben 51 volte e ogni volta in luoghi diversi.
I testimoni: il malese Ting Ming Siong di Sibu, Sarawak, dal gennaio 1976 all'aprile 1991 ha presenziato, in qualità di testimone, a ben 658 matrimoni.
La più grande cerimonia di nozze collettive mai celebrata: avvenne il 30 ottobre del 1988 a Seoul, capitale della Corea del Sud. Il sacerdote settantenne impiegò un'intera giornata, quasi dall'alba al tramonto, per rispedire a casa le 6516 coppie di giovani sposi provenienti da ben 83 Paesi. L' incredibile evento si svolse all'interno di una fabbrica di auto alla periferia di Seoul.
I coniugi più vecchi: Harry Stevens e Thelma Lucas, rispettivamente di 103 e 84 anni, si sono sposati il 13 dicembre del 1984 presso la casa di riposo di Caravilla nel Wisconsin, Stati Uniti.
Gli sposi più giovani: due bambini del Bangladesh: undici mesi lui, tre mesi lei. Le rispettive famiglie li unirono in matrimonio per porre fine ad una ventennale faida innescata dal possesso di una fattoria.
La sposa più vecchia: Minnie Munro, australiana, aveva 102 anni quando, il 31 maggio 1991, sposò l'ottantatreenne Dundley Reid.
Il fidanzamento più lungo: i messicani Octavio Guillen e Adriana Martinez si sono sposati all'età di 82 anni nel 1969 dopo ben 67 anni di fidanzamento.
Il matrimoni più lungo: durò 86 anni e legò dal 1853 al 1940 Temulji Bichaji Nariman a una sua cugina, sposata quando entrambi avevano 5 anni appena. L'uomo, nato il 3 settembre del 1848, morì nell'agosto del 1940 a Bombay, in India, all'età di 91 anni e 11 mesi.
fonte sposipersempre.it
in collaborazione con la dott.ssa Liliana Castello.
difiorefotografi - Napoli, Ercolano, Santa Maria del Pilar: Padre Pasquale Incoronato. Storia.
Durante la costruzione della cappella, l' Avv. Sorge diede in prestito alla regina di Spagna la somma di centomila scudi.
La sovrana per ringraziarlo, gli fece dono di un quadro di grande valora raffigurante l'effige della Madonna del Pilar, venerata in Spagna in un santuario presso Saragozza, da cui prende il nome la piccola chiesa. La tela con la Madonna del Pilar richiama la leggenda spagnola che narra della visita della Vergine all'apostolo Giacomo a Saragozza.
La chiesa è sita lungo l'antica Strada Regia delle Calabrie ed attaccata a villa Manes Rossi. Il rococò npoletano trova nella chiesa l'esempio più fulgido della sua genialità,soprattutto nella struttura,nella ricchezza e nella disposizione degli stucchi, posti nel presbiterio e nella cupola.Essi rivelano l'abilità degli artigiani dell'epoca, ma anche la loro tradizione ,tanto che si può affermare l'esistenza di una vera e propria scuola,che trovava la sua emanazione nelle botteghe di Resina.
La chiesa presenta una pianta a croce latina compressa , con la navata coperta da una volta a botte a sesto ribassato. I bracci laterali sono sormontati da strette volte a botte lunettate.All'incrocio dei bracci si innesta la cupola senza tamburo, sormontata dalla lanterna che chiude volumetricamente lo spazio.
Di pregevole fattura sono gli affreschi alle pareti e le decorazioni a stucco dei cartigli, dei festoni del presbiterio e della cupola. L'altare del settecento è realizzato in marmi policromi, ai lati del quale sono visibili due teste di angeli simili a quelle che adornano gli altari delle chiese di Santa Maria a Pugliano e quella della Consolazione.
Fonte: sit.provincia.napoli.it
difiorefotografi - Caserta, Dragoni: villa Turrita. Cerimonie - Matrimonio
22 Dicembre 2007 - 08 Marzo 2008
Foto di Marcello Mencarini
Una serie di autoritratti fotografici realizzati da famosi artisti contemporanei. Da Vedova a Cattelan. Il pubblico che visita la mostra viene invitato a scattarsi un autoritratto che oltre a venire immediatamente proiettato verrà inserito nel catalogo.
www.marcellomencarini.com
INFORMAZIONI:
dove: Riva del Garda (TN)
presso: Palazzo Martini, Riva del Garda
orari: venerdì, sabato e domenica dalle 15 alle 19
biglietti: ingresso libero
a cura di: Katjuscia Tevini
PER ULTERIORI INFORMAZIONI:
www.palazzomartini.it
Gregory Crewdson
18 Dicembre 2007 - 02 Marzo 2008
Foto di Gregory Crewdson
Nel grande complesso in centro Roma, riaperto dopo cinque anni di restauro, in mostra significative opere che illustrano il percorso artistico del fotografo americano Gregory Crewdson, il quale ci presenta una sua personale lettura del mondo apparentemente idilliaco dell’America rurale e provinciale, come in un sogno cinematografico inquietante, oscuro e misterioso, con citazioni e riferimenti sui più noti film e miti di Hollywood
INFORMAZIONI:
vernissage: 18 dicembre 2007, ore 18:30
dove: Roma (RM)
presso: Palazzo delle Esposizioni, Via Nazionale, 194
orari: Domenica, martedì, mercoledì e giovedi ore 10:00-20:00; Venerdì e sabato ore 10:00-22:30; Lunedì chiuso. con eccezioni: 25 dicembre ore 16:00-20:00; 1 gennaio ore 16:00-20:00
biglietti: Intero € 12,50; ridotto € 10,00; scuole € 4,00 per studente (dal martedì al venerdì esclusi i festivi) Per i gruppi e le scolaresche prenotazione obbligatoria.
a cura di: Stephan Berg
PER ULTERIORI INFORMAZIONI:
tel: 0639967500
info@palaexpo.it
www.palazzoesposizioni.it
MINGALABAR - Birmania: La lotta silenziosa di un popolo gentile
13 Febbraio - 08 Marzo 2008
Foto di Stefano Paganini
Mingalabar significa ciao, benvenuto: è un saluto tra amici, ma anche un segnale di apertura verso gli stranieri. Alla vista di un turista, i Birmani sorridono timidamente, a mani giunte, inclinando la testa in segno di rispetto, oppure agitano la mano alla nostra maniera ed esplodono in una risata contagiosa.
Che siano bambini o adulti, che stiano giocando o faticando, non rimangono indifferenti, ma esprimono accoglienza, curiosità e desiderio di instaurare un contatto.
Non è semplice per noi capire dove trovino la forza e la voglia di sorridere. La ragione va ricercata nel buddhismo, ma anche nell’isolamento in cui sono costretti a vivere.
Da più di quarant’anni, una dittatura feroce nega ai Birmani i diritti umani fondamentali, come la libertà di espressione: imbavaglia i mezzi di informazione e reprime nel sangue ogni forma di dissenso. I Birmani hanno bisogno di tutto, di democrazia per cominciare, ma anche di sentirsi parte del mondo. Per questo ci sorridono, ci salutano e si ingegnano per comunicare, non perdendo l’occasione di fare un po’ di pratica con l’inglese.
Questa mostra nasce dal desiderio di rispondere al loro saluto e di proporre un incontro, un primo, semplice contatto “tra noi e loro”.
Venti istantanee per raccontare lo spirito, la dignità e il coraggio di un popolo “gentile” che ogni giorno, in silenzio, lotta per sopravvivere...(continua)
INFORMAZIONI:
dove: Milano (MI)
presso: "VENTI", Via Celestino IV (ang. S.Vito) Milano
orari: Tutti i giorni dalle 07:00 alle 02:00
biglietti: ingresso libero
a cura di: Paola Scorcia
PER ULTERIORI INFORMAZIONI:
www.spaganini.it
Spunto di vista
16 Gennaio - 09 Marzo 2008
Foto di Massimiliano Tappari
Una mostra per bambini maturi e adulti acerbi, al cui centro - per una volta - ci sono i visitatori e non le opere in mostra.
E’ possibile cambiare la solita inquadratura delle cose? Guardare le cose da uno “spunto di vista” nuovo non sempre è facile e immediato ma Massimiliano Tappari con circa 100 fotografie esposte alla Casina di Raffaello fino al 9 marzo 2008 vuole dimostrare a tutti, bambini maturi o adulti ancora acerbi, che è invece possibile. Una mostra che sarà un’occasione per insegnare, a chiunque abbia un po’ di fantasia, come scovare le storie nascoste nelle piccole cose di ogni giorno, sassi, foglie, oggetti o nuvole che siano. Così un becco d’oca per capelli può trasformarsi in una Tour Eiffel in miniatura, un pettine di legno in un elefante perfettamente pettinato e la foglia raccolta nel bosco può diventare, come per magia, una strega un po’ seccata.
L’artista, che da anni propone progetti mirati a sviluppare la creatività dei ragazzi, in queste immagini esprime il suo sguardo ironico e mai banale perché, come lui stesso racconta, “la realtà è piena di storie nascoste che aspettano solo di essere raccontate. Solitamente amano nascondersi negli oggetti e nei paesaggi che vediamo ogni giorno, nelle cose che ci sono così familiari da essere diventate invisibili. Si tratta semplicemente di scovarle, riportarle alla luce e raccontarle, ognuno di noi può farlo con i propri strumenti e la propria sensibilità”.
Dal 2004 Tappari scatta una foto al giorno. Un esercizio di creatività un po’ particolare nato dal desiderio di riservare almeno un’ora della giornata all’immaginazione e, almeno per un’ora, mettere da parte le incombenze quotidiane. Non un fotografo della domenica, quindi, ma un fotografo del lunedì, martedì, mercoledì, giovedì… Ogni sua foto rappresenta un incipit, una storia a cui dà inizio e che lo spettatore può continuare come vuole. Per fare questo i bambini avranno modo di esplorare il parco di villa Borghese con la macchina fotografica, fotocopieranno elementi naturali, giocheranno a trasformare gli oggetti con la lavagna luminosa, scriveranno poesie con vecchie macchine da scrivere riesumate dagli uffici ministeriali. Un approccio povero, “low tech” per allontanare l’idea che la creatività abbia necessariamente a che fare con la strumentazione tecnologica.
In mostra il pubblico può trovare anche una cinquantina di piccoli oggetti quotidiani che hanno dato origine ad altrettante immagini, dieci esercizi di tipografia fantastica, una serie di ambientazioni ispirate ai libri che ha scritto, dei bozzetti che evidenziano il passaggio dall’idea al libro stampato. L’esposizione ha un’appendice sul web. Nel periodo di apertura è infatti attivo un blog (www.spuntodivista.wordpress.com) arricchito ogni giorno con un’immagine inedita.
INFORMAZIONI:
dove: Roma (RM)
presso: Casina di Raffaello (Ludoteca), Viale della Casina di Raffaello (piazza di Siena)
orari: Visite dai 4 anni in su. Prenotazione obbligatoria allo 060608 dalle 9.00 alle 22.30
biglietti: ingresso libero
PER ULTERIORI INFORMAZIONI:
tel: 060608
info@casinadiraffaello.it
www.casinadiraffaello.it
The Janiculum: Society and Urban Development Around 1900
14 Febbraio - 15 Marzo 2008
Foto di Autori vari
Una sezione della mostra (già segnalata su Fotoantologia) "Trastevere. Società e trasformazioni urbane dall’Ottocento ad oggi", la sesta ed ultima intitolata sugli sviluppi urbanistici nella zona del Gianicolo, sarà ospitata dal 14 febbraio 2008 presso l’American Academy in Rome.
La mostra fotografica alla scoperta di Trastevere ha ripercorso il caratteristico e storico quartiere di Roma, documentando i cambiamenti apportati dai piani urbanistici dell’800 e del ‘900.
www.aarome.org
www.museodiromaintrastevere.it
INFORMAZIONI:
vernissage: 14 Febbraio, ore 16:00 - 19:00
dove: Roma (RM)
presso: American Academy in Rome, Via Angelo Masina 5
orari: martedì, giovedì, sabato: ore 16:00 - 19:00
biglietti: Biglietto integrato mostra + visita al Museo di Roma in Trastevere: € 5,50 intero; € 4,00 ridotto Si ricorda a tutti i visitatori che per l'ingresso in Accademia è richiesto un valido documento di identità
a cura di: Carlo Travaglini della Università degli Studi di Roma Tre ed è supportata dallo U.S. Department of Education
PER ULTERIORI INFORMAZIONI:
tel: 065846459
fax: 065810788
info@aarome.org
www.museodiromaintrastevere.it
Persona
15 Dicembre 2007 - 15 Marzo 2008
Foto di 20 donne fotografe
La presenza umana nelle immagini di donne fotografe
INFORMAZIONI:
vernissage: sabato 15 dicembre ore 18
dove: venezia (VE)
presso: venezia, Bacaro Lounge San Marco 1345
orari: sempre aperto
biglietti: ingresso libero
a cura di: paola casanova CF La Gondola
PER ULTERIORI INFORMAZIONI:
tel: 3487395204
fax: 0414273111
paocasan@aol.com
www.cflagondola.it
Trastevere. Società e trasformazioni urbane dall’Ottocento ad oggi
15 Dicembre 2007 - 24 Marzo 2008
Foto di Autori Vari
Oltre un secolo e mezzo di storia urbana, sociale, culturale e produttiva di un rione millenario dalla forte identità raccontato attraverso più di 400 scatti fotografici.
Un viaggio attraverso gli interventi realizzati e quelli rimasti incompiuti per ripercorrere la storia e i cambiamenti vissuti dal rione.
La mostra, frutto di ricerche iconografiche, archivistiche e sui periodici dell’epoca, si articola in sei sezioni che approfondiscono: gli eventi e le modificazioni del tessuto urbano del quartiere; il suo patrimonio storico; la storia del Tevere; la storia dei luoghi di assistenza, formazione, reclusione e produzione del rione; i cambiamenti sociali e culturali.
INFORMAZIONI:
dove: Roma (RM)
presso: Museo di Roma in Trastevere, piazza S. Egidio 1b
orari: Da martedì a domenica ore 10.00 - 20.00. 24 e 31 dicembre 10.00 - 14.00. La biglietteria chiude un’ora prima. Chiuso lunedì, 25 dicembre, 1 gennaio
biglietti: fino al 24 marzo 2008 biglietto integrato mostra+museo: € 5,50 intero; € 4,00 ridotto
a cura di: Carlo M. Travaglini, K. Lelo, C. Mazzarelli, G. Stemperini
PER ULTERIORI INFORMAZIONI:
tel: 060608 tutti i giorni dalle 9.00 alle 22.30
www.museodiromaintrastevere.it
Stars on stage
11 Gennaio - 25 Marzo 2008
Foto di Sam Shaw e Larry Shaw
Divi e miti nelle immagini di Sam Shaw e Larry Shaw.
La mostra propone lo stretto rapporto esistente tra cinema e fotografia, due tra le arti visive che hanno fortemente caratterizzato il ventesimo secolo.
Le grandi star del mondo del cinema e dello spettacolo devono spesso il loro mito ai grandi fotografi e alle loro fotografie che col passare del tempo sono diventate esse stesse icone del personaggio.
“I grandi ritrattisti sono dei grandi mitologi” scriveva infatti il saggista Roland Barthes.
La mostra si offre quindi al pubblico come una galleria di Star del mondo dello spettacolo immortalate dall’obiettivo di due ineguagliabili fotografi americani: Sam Shaw e Larry Shaw.
Una settantina gli scatti in grande formato di questi due grandi autori, che raffigurano una lettura sorprendente del mondo dello spettacolo e del cinema attraverso i loro ritratti di attori, cantanti e registi realizzati tra l’atelier del fotografo e il back stage.
Le immagini sono spesso “rubate” sul set del film, dietro le quinte dello spettacolo, nei momenti di riposo o di relax degli artisti, dal parrucchiere, in casa, per la strada. Straordinarie le serie dei provini a contatto del servizio fotografico “Contact Sheets” che dimostrano il lavoro attento del fotografo nel ritrarre star del calibro di Paul Newman, Marlon Brando, Elvis Presley, sorpresi in vere e proprie sequenze di immagini inusuali e colti spesso in atteggiamenti inediti.
Davanti all’obiettivo di Sam Shaw e del figlio Larry scorrono i più importanti divi del cinema, da Marcello Mastroianni a Sofia Loren, da Clark Gable a Sean Connery, da Marilyn Monroe a Anthony Quinn.
INFORMAZIONI:
dove: Firenze (FI)
presso: MNAF - Museo Nazionale Alinari della Fotografia, Piazza Santa Maria Novella 14a r
orari: 9:30 - 19:30; sabato fino alle 23:30; chiuso mercoledì
biglietti: intero € 9,00; ridotto € 7,50; lunedì € 6,00; scuole € 4,00; gratis bambini fino a 5 anni Il biglietto è comprensivo della visita al Museo
PER ULTERIORI INFORMAZIONI:
www.alinari.it/it/news.asp?parid=334
fonte: www.fotoantologia.it
con la collaborazione della dott.ssa Liliana Castello
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villa Fattorusso si trova nella lussureggiante collina di Posillipo accanto a villa Rosbery, residenza del Presidente della Repubblica, in un ambiente circondato da una vegetazione mediterranea e con vista mozzafiato sul golfo di Napoli.
Il catering è stato curato da Don Salvatore che con la cura nei particolari e i suoi menù raffinati ha soddisfatto tutti anche i palati più esigenti ed ha regalato a questo matrimonio un tocco di originalità ed uno stile di gran classe.
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Per l'occasione verrà sorteggiato un gioiello Ileana della Corte che andrà in dono ad una delle coppie intervenute.
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villa Bianco-Il Giardino dei Tigli sorge alle falde del Partenio, area che costituisce di per sé un forte attrattore naturalistico e ambientale, al quale si aggiungono, poi, i richiami dei 15 centri che tocca l'itinerario, favorito dai collegamenti stradali e di mezzi pubblici, tra i quali la Funicolare che conduce ai 1.270 metri del grande Santuario di Montevergine. Il soggiorno e la ristorazione sono assicurati dalle numerose strutture presenti su tutto il territorio. L'enogastronomia è un altro forte richiamo, non meno di quanto lo sia la produzione artigianale che offre modo di fare shopping originale nelle numerose botteghe. Ai siti storici, artistici e culturali del capoluogo (musei, architettura monumentale civile, edilizia religiosa e Centro Storico) si aggiungono poi quelli presenti negli altri centri abitati: castelli, borghi medievali, raccolte d'arte, palazzi d'epoca e borgate montane. Un cenno particolare va fatto al Santuario di Montevergine, sorto agli inizi del XII secolo, meta di oltre un milione di pellegrini, sede di un Museo e di una Mostra Permenente del Museo e di una importante rassegna musicale. Per gli appassionati della sentieristica e del trekking, infine, il territorio presenta numerosi percorsi attrezzati.
fonte: www.ilgiardinodeitigli.it
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Una bellissima immagine della serata-evento tenutasi a villa Vittoria, Posillipo, Napoli, il 12 Febbraio 2011.
Un'occasione per stare a stretto contatto con tutti coloro che contribuiscono a rendere meraviglioso un matrimonio: fotografo, bomboniere, agenzie di viaggio, ateliere e un lighting designer per rendere il giorno delle nozze ancora più magico con fantastiche e accurate scenografie.
Uno splendido evento immersi nella romantica atmosfera creata da buona musica e dal suggestivo Golfo di Napoli.
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difiorefotografi. Il bouquet per il Matrimonio: tradizioni, scelta e usanze. Curiosità nozze.
Consigli per la sposa, dunque, e perchè no? Anche per lo sposo che voglia far contenta la sua amata, la suocera che voglia essere d'aiuto...la madre della sposa che vuole consigliare la sua bambina...insomma, buona lettura a voi!!!!!!!!!!
Portare il bouquet il giorno delle nozze è di solito considerato “ovvio” per una sposa, è la normalità.
Ma l’uso di questo “fascio di fiori”, da dove proviene?
Il bouquet è considerato, sin dall’antichità, come simbolo di purezza per la sposa e augurio di fecondità per la nuova coppia. Sebbene oggi sia più che altro un accessorio “di moda”, un vezzo, esso aveva, quindi nell’antichità, un significato ben più profondo.
Sempre secondo la tradizione, il bouquet è l’ultimo dono dello sposo alla sposa. Di norma dovrebbe esserle recapitato nel giorno delle nozze. Nel tempo le usanze si sono un po’ modificate. Sia in Campania che altrove, per esempio, vige l’uso che il bouquet per il matrimonio sia regalato dalla madre dello sposo, e consegnato alla sposa il giorno delle nozze appunto dalla suocera.
I fiori della sposa ovviamente devono anche accordarsi col tipo di abito scelto da quest’ultima. Ecco perché spesso è la sposa stessa a sceglierlo e a comunicare alla suocera le proprie preferenze in merito.
Per un abito bianco va bene qualunque bouquet, di qualunque colore, purchè si evitino abbinamenti di fiori che “cozzino tra loro”.
Per un abito da sposa “colorato” , invece (sia esso avorio o con inserti rossi o glicine, in base alla moda del momento), il bouquet dovrà rigorosamente essere in tinta. Al giorno d’oggi, alcune sposine acquistano da sé il proprio bouquet.
La scelta è decisamente ardua. Basti pensare, in primo luogo, che esistono diversi “modelli” di bouquet, che vanno scelti tenendo conto tanto del loro armonizzarsi con la forma dell’abito, tanto tenendo presente la struttura fisica della sposina.
Una sposa bassina, per esempio, dovrebbe evitare un bouquet di dimensioni troppo ampie, oppure “a cascata”, optando invece per un bouquet piccolo e tondo, che risalti la sua figura. Vi è poi il classico bouquet “a fascio” ideale per abiti stile “impero”. È fondamentale comunque che la sposa si senta a suo agio, tanto nel maneggiare il bouquet, tanto nel vederlo accostato alla propria figura di quel giorno.
Negli ultimi anni, sta prendendo piede l’usanza di sostituire il vero e proprio bouquet con delle “borsette” di fiori, ovvero sfere floreali con manico morbido costituito da nastri di raso.
Ovviamente sul modello e i tipi di fiori del bouquet della sposa saranno basati anche i bouquet delle damigelle (se la sposa le avrà), e l’addobbo floreale tanto della chiesa (in caso di matrimonio con rito religioso), della sala (in caso di matrimonio con rito civile) quanto della location, della villa scelta per festeggiare le nozze.
Ma non finisce qui. Non solo il modello conta per la scelta dei fiori del bouquet. Le sposine più “esigenti” scelgono i fiori per il matrimonio anche basandosi sul loro significato, quindi sul linguaggio dei fiori.
Un’altra tradizione legata al matrimonio e ai fiori è quella del “lancio del bouquet”.
La sposa, ad un certo punto del ricevimento lancia il proprio bouquet indirizzandolo verso tutte le ragazze presenti, in “età da marito” (o semplicemente “single”, diremmo oggi). La fanciulla che riuscirà a prenderlo, secondo la tradizione, si sposerà (o troverà l’amore) entro un anno.
Alcune ragazze preferiscono donare direttamente il proprio bouquet all’amica più cara o a una sorella. Altre ancora lo conservano in ricordo di un giorno speciale come quello del matrimonio.
Le tradizioni insomma, si modificano nel tempo nei dettagli, sebbene la sostanza difficilmente cambi.
difiorefotografi - Napoli, Ercolano: Mimmo Bruno e Anna Guarda a Sposa in villa.
difiorefotografi: Ercolano, villa Signorini, la torta. wedding
difiorefotografi. Salerno, Ravello: Matrimonio villa Cimbrone, la piscina. Wedding
Reliable notes about villa Cimbrone exist since around the eleventh century and they merge with those of the golden age of Ravello. The origins of its name derive from the rocky ridge on which it stands known as ‘cimbronium’. As a patrician villa, it belonged to a noble family called Accongiogioco and then to the Fusco, a wealthy and influential family related to the Pitti of Florence and the Angio of Naples. Around the seventeenth century, the fate of the villa becomes unclear. At some stage it became an integral part of a nearby monastery of the Santa Chiara, hence the papal coat of arms of Cardinal Della Rovere placed at the top of the old entrance gate. There was a church in the vicinity, known as S. Angelo de Cimbrone also owned by the Fusco’s in 1291. At the end of the nineteenth century, Ernest William Beckett, an illustrious English gentleman later known as Lord Grimthorpe, fell desperately in love with the villa while on the Grand Tour, searching for the roots of Western history and culture. In 1904, he purchased it from the Amici’s of Atrani who had inherited the villa in the second half of the nineteenth century.
Inspired by the deep affection he felt for the villa, he decided to make it come alive again by transforming it into a splendid jewel and the most gorgeous place in the world. He was assisted in the fulfilment of this dream by an inhabitant in Ravello, Nicola Mansi, whom he had met in England and to who he entrusted the completion of the renovation work. Nicola was a creative personality who was able to manifest the vision of his client. The resulting garden was praised in the nineteenth century by Gregorovius in his notes as ‘incomparable…where the most beautiful flowers you can imagine flourished, coming from numerous plants of the South… redesigned and enriched with countless…ornamental features, small temples, pavilions, bronze and stone statues’. Lord Grimthorpe availed himself of a French botanist for the choice of the trees and cultivation of flower beds. According to recent studies, it is believed that the English botanist Vita Sackville-West – a friend of one of Beckett’s daughters – may have participated in the planning of the garden. She was in turn a friend and admirer of the famous gardening expert Gertrude Jekyll, whose numerous books are kept in the villa’s private library.
A few years ago, the villa’s frescoed halls and historical rooms became a renowned hotel, under the expert guidance of the Vuilleumier family,who had owned the property as a private house for many years previously. It is here that important personalities stay in search of exclusivity and blissful peace. Thanks to the unique atmosphere of the place, the refined service, and the direct management of its owners, visitors are made to feel like guests in a private house. The splendid gardens, and the rooms, with their ancient stone fireplaces provide an ideal setting for conventions, ceremonies and meetings as well as the perfect place for private respite and pampering.
fonte: www.villacimbrone.com
Fotografi Matrimonio Napoli. Location esclusive matrimonio in Costiera. villa Cimbrone, Ravello (SA). Una elegante torta nuziale.
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Location e ville esclusive per il matrimonio a Napoli. villa Diamante, Via Manzoni. Ricevimento di sera e atmosfera romantica.
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Matrimonio all'americana. Cerimonia all'aperto. Capua Abazia di Sant'Angelo in Formis. Tenuta San Domenico.
La tradizione del matrimonio all'aperto viene dalle usanze anglosassoni, dove prati, fiori e damigelle la fanno da padrone.
Spesso si incontrano difficoltà per rintracciare una chiesa che celebri il matrimonio con rito cattolico all'aperto.
Una brava wedding planner saprà indirizzarvi nel modo migliore per trovare una chiesa che abbia la possibilità di celebrare il matrimonio all'aperto.
Un'ottima scelta è la Basilica di Sant'Angelo in Formis a Capua dove potrà essere creato all'esterno un allestimento per la celebrazione del rito religioso.
Nelle vicinanze della Chiesa c'è la possibilità di organizzare il ricevimento presso Tenuta San Domenico una antica villa del '700 che farà del vostro matrimonio un momento unico e ricco di magia.
di fiore fotografi - Salerno, Ravello: La torta a villa Cimbrone. Wedding Ravello.
difiorefotografi: Massa Lubrense, villa Eliana, la frutta. Wedding Sorrento.
difiorefotografi: Massa Lubrense, villa Eliana. Wedding.
difiorefotografi - Köln-Cologne - the Kölner Dom.
Der Kölner Dom, offizieller Name Hohe Domkirche St. Peter und Maria, ist eine römisch-katholische Kirche in Köln und die Kathedrale des Erzbistums Köln. Die Kirchenpatrone sind Simon Petrus und Maria, die Mutter Jesu. Der Kölner Dom ist mit 157 Metern Höhe nach dem Ulmer Münster die zweithöchste Kirche in Deutschland sowie die dritthöchste der Welt. Er steht an der nördlichen ehemaligen römischen Stadtgrenze in direkter Nachbarschaft des heutigen Hauptbahnhofs, der Altstadt, Hohenzollernbrücke und Museum Ludwig und ist von einer modernen Betonkonstruktion, der so genannten Domplatte, umgeben. Vom rund 250 Meter entfernten Rhein und vom Hauptbahnhof aus ist die Lage der Kathedrale auf dem so genannten Domhügel, rund 17 m über dem Rhein, noch zu erahnen. Der Kölner Dom ist die weltweit drittgrößte Kathedrale im gotischen Baustil (nach der Kathedrale von Sevilla und dem Mailänder Dom). Viele Kunsthistoriker sehen in ihm eine einmalige Harmonisierung sämtlicher Bauelemente und des Schmuckwerks im Stil der mittelalterlich-gotischen Architektur verwirklicht. Der Kölner Dom wurde 1996 in die Liste des Weltkulturerbes aufgenommen. Die riesige Fläche der Westfassade mitsamt den beiden Türmen von über 7.100 Quadratmetern ist bis heute nirgendwo übertroffen worden. Von 1880 bis 1884 war er das höchste Gebäude der Welt. Er ist zudem die populärste Sehenswürdigkeit Deutschlands: 2001 wurden fünf Millionen, 2004 sechs Millionen Besucher aus aller Welt gezählt. Im Jahr 2005 besuchte Papst Benedikt XVI. anlässlich des Weltjugendtages 2005 den Dom.
Antike und frühmittelalterliche Architektur. Bei Ausgrabungen unter dem Dom wurden Reste römischer Wohnhäuser des 1.– 4. Jahrhundert gefunden. Im späten 4. oder im 5. Jahrhundert entstand unter dem Chor des heutigen Domes ein 30 bis 40 Meter langer Apsidenbau, vielleicht schon eine erste Kirche. Abgelöst wurde dieses Gebäude noch im 5. oder spätestens im frühen 6. Jahrhundert durch eine ähnlich dimensionierte Architektur, in die in den 530er Jahren reiche fränkische Fürstengräber eingebracht wurden. Diese Gräber sind ein Indiz für die kirchliche Nutzung von Bau 2. In der zweiten Hälfte des 6. Jahrhunderts entstand eine neue Kirche, die archäologisch durch ihre schlüssellochförmige Kanzel (Ambo) erkennbar ist und die älteren Anlagen überdeckte. Durch Erweiterung in Richtung Westen entwickelte sich diese Kirche etwa bis zur Größe des nachfolgenden Alten Domes und bestand wohl bis etwa um 800. Aus dem 6. Jh. befinden sich östlich des heutigen Domchores noch die Überreste eines frühchristlichen Baptisteriums (ein von einer Kirche abgetrennter Taufraum). Erhalten ist das achtseitige Taufbecken (Taufpiscina). Das Baptisterium selbst war rechteckig und in einer zweiten Bauphase kreuzförmig. Die letzte Bauphase war wiederum rechteckig und über zwei seitliche Gänge mit der Kirche verbunden. Wahrscheinlich wurde das Baptisterium im 9. Jahrhundert beim Bau des alten Domes abgerissen und durch einen in der Kirche aufgestellten Taufstein ersetzt.
Der Alte Dom. Der Alte Dom ist der unmittelbare Vorgängerbau des heutigen Domes. Er wurde am 27. September 873 geweiht. Erzbischof Hildebold war zu dieser Zeit bereits seit langem verstorben. Als Bauherr und als Stifter kommt er vielleicht noch für Teile der dem Alten Dom vorausgehenden letzten Umbauphase des Domes aus der Merowingerzeit in Frage, insbesondere für dessen Westteil mit dem sogenannten St. Galler-Ringatrium. Vielleicht war er aber auch tatsächlich Begründer des Alten Domes der nach den archäologischen Quellen ab 800 entstanden sein könnte. Der Alte Dom verfügte über ein Langhaus, das an beiden Enden durch Querhäuser begrenzt wurde. Er war Vorbild für viele in seiner Zeit in Europa entstandenen Kirchen und beherbergte so bereits das im 10. Jahrhundert entstandene Gerokreuz, das zweitälteste erhaltene Monumentalkruzifix des Abendlandes. Im Jahre 1248 wollte man den Alten Dom nach und nach abreißen, um mit dem Bau des neuen gotischen Domes beginnen zu können. Jedoch brannte bei dem Versuch, nur den Ostchor mit Brandabbruch niederzulegen, 1248 beinahe der gesamte Bau ab. Die Westteile wurden provisorisch wiederhergestellt, damit man in ihnen Messen feiern konnte. Noch im selben Jahr wurde mit dem Bau des heutigen Kölner Domes begonnen.
Der neue Dom. 1164 brachte der Kölner Erzbischof Rainald von Dassel die Reliquien der Heiligen Drei Könige von Mailand nach Köln. Sie waren ein Geschenk des Kaisers Friedrich I. an seinen Reichskanzler aus dessen Kriegsbeute. Diese Reliquien führten um 1225 zu dem Plan, einen neuen Dom zu bauen - die alte Kathedrale war dem enormen Pilgeransturm nicht mehr gewachsen und schlichtweg zu klein geworden. Der gotische Bau wurde am 15. August 1248 nach einem Plan des Dombaumeisters Gerhard von Rile begonnen. Als Baumaterial wurde vor allem das Trachyt aus dem Siebengebirge verwendet. Vorbild war die Kathedrale von Amiens. Nachdem Köln 1288 in Folge der Schlacht bei Worringen de Facto freie Reichsstadt wurde, war der Dom zwar noch der nominelle Sitz des Erzbischofs, jedoch betrat dieser seine Kathedrale nur relativ selten. Dies tat dem Baufortschritt jedoch zunächst keinen Abbruch, da Bauherr nicht der Erzbischof, sondern das Domkapitel war. Die Weihe des Chors erfolgte 1322. 1410 erreichte der Südturm das zweite Geschoss, bald darauf konnte die erste Glocke im hölzernen Glockenstuhl aufgehängt werden (die „Dreikönigenglocke“ von 1418). Gegen Ende des 15. Jahrhunderts ließ die Bauintensität zunehmend nach. Um 1510 stellte man den Bau wegen Geldproblemen und Desinteresse ein, 1560 beendete das Domkapitel dann endgültig die Zahlungen zum Weiterbau. Über 300 Jahre bestimmte der unfertige Kölner Dom die Silhouette der Stadt. Bis 1868 befand sich auf dem bis dahin unvollendeten Südturm des Kölner Doms ein durch Treträder angetriebener Baukran aus dem 15. Jahrhundert. Aus dieser Zeit stammt wohl der ironische Kölner Ausspruch, dass, wenn der Dom einmal fertig sei, die Welt untergehe. 1814 wurde die eine Hälfte des 4,05 Meter großen überarbeiteten Fassadenplanes des zweiten Nachfolgers Gerhards, Dombaumeister Arnold, von Georg Moller in Darmstadt wiederentdeckt, die andere 1816 von Sulpiz Boisserée in Paris. Um die Wende zum 19. Jahrhundert lenkten außerdem Romantiker in ihrer Begeisterung für das Mittelalter das öffentliche Interesse erneut auf den unvollendeten Dombau, der zudem als Symbol für die deutsche Einheit in der sich verstärkenden Nationalbewegung Bedeutung erhielt. Neben anderen waren Joseph Görres und Sulpiz Boisserée die treibenden Kräfte für die Vollendung, so dass am 4. September 1842 durch den preußischen König Friedrich Wilhelm IV. und den Koadjutor und späteren Erzbischof Johannes von Geissel der Grundstein für den Weiterbau des Kölner Doms gelegt werden konnte. Der Stein wurde auf den noch unvollendeten Südturm hochgezogen und dort eingemauert. Friedrich Wilhelm IV: „ … Hier, wo der Grundstein liegt, dort mit jenen Türmen zugleich, sollen sich die schönsten Tore der ganzen Welt erheben …“. Auch finanziell beteiligte sich der Staat Preußen. Kurz vor der Grundsteinlegung hatte sich der Zentral-Dombau-Verein zu Köln gegründet, zu dessen wichtigsten Aufgaben das Sammeln von Geld für das Bauvorhaben zählte. Am 19. Oktober 1820 wurde ein Einbruch in den Kölner Dom bekannt, bei dem wertvolle Teile des Dreikönigsschreins herausgebrochen und entwendet wurden. 1880 wurde der Dom nach über 600 Jahren vollendet, getreu den Plänen der Kölner Dombaumeister des Mittelalters und dem erhaltenen Fassadenplan aus der Zeit um 1280. Allerdings sind die Fassaden des Querhauses eine Schöpfung des 19. Jahrhunderts, da hiervon keine mittelalterlichen Pläne vorlagen. Beim Bau wurden die modernsten Techniken, insbesondere für den Dachbau – eine neuzeitliche Eisenkonstruktion – und die Türme durch die Dombaumeister Ernst Friedrich Zwirner und Karl Eduard Richard Voigtel eingesetzt. Nach der Fertigstellung war der Dom acht Jahre lang mit 157,38 Metern das höchste Gebäude der Welt. Die verbaute Steinmasse beträgt ungefähr 300.000 Tonnen. Das Ende des Dombaus wurde am 15. Oktober 1880 mit einem Fest gefeiert, das Wilhelm I. als Mittel zur öffentlichen Repräsentation und als identitätsstiftendes Element des neun Jahre zuvor gegründeten Reiches nutzte. Allerdings fand das Fest in der Zeit des Kulturkampfs statt. Der amtierende Kölner Erzbischof befand sich in Verbannung und viele Mitglieder der Kölner Bürgerschaft blieben dem Empfang des protestantischen Kaisers fern.
Erhaltung. Größere Schäden erlitt der Dom während des Zweiten Weltkrieges unter anderem durch 70 Bombentreffer. Brandbomben wurden von Mitarbeitern, die im und auf dem Dom postiert waren, sofort gelöscht. Durch die Bombentreffer stürzten, unter anderem im Langhaus, einige Deckengewölbe ein, das Dach ist dank des eisernen Dachstuhls nicht eingestürzt. Die sogenannte Kölner Domplombe schützte jahrzehntelang den Nordturm vor dem Zusammenbruch. 1946 begannen die archäologischen Ausgrabungen durch Otto Doppelfeld, die bis 1997 andauerten. 1948 wurde der 700. Jahrestag der Grundsteinlegung in einem stark beschädigten Dom gefeiert. Ab 1956 erfüllte er seine Funktion für die Menschen wieder. Heutzutage sorgen vor allem Umwelteinflüsse für die Beschädigung des Doms. Saurer Regen zerfrisst den Stein und Abgase färben ihn dunkel. Deswegen kämpfen die Dombaumeister schon seit Jahrzehnten gegen den stetigen Zerfall durch massenhaftes Ersetzen von Verzierungen. Diese Besonderheiten sind von unten natürlich nicht erkennbar. Heute werden nur noch Standard-Kreuzblumen und andere Ornamente eingesetzt. So werden die steinernen Zeitzeugen bald für immer vom Kölner Dom verschwunden sein.
Weltkulturerbe. Der Kölner Dom wurde 1996 von der UNESCO als eines der europäischen Meisterwerke gotischer Architektur eingestuft und zum Weltkulturerbe erklärt. Am 5. Juli 2004 wurde er wegen der „Gefährdung der visuellen Integrität des Doms und der einzigartigen Kölner Stadtsilhouette durch die Hochhausplanungen auf der dem Dom gegenüberliegenden Rheinseite“ vom UNESCO-Welterbekomitee auf die Rote Liste des gefährdeten Welterbes gesetzt.[1] Bei Verhandlungen am 13. Juli 2005 auf der UNESCO-Konferenz im südafrikanischen Durban wurde die endgültige Entscheidung um ein Jahr vertagt. Den deutschen Behörden sollte die Möglichkeit gegeben werden, bis Ende 2005 Informationen über geplante Baumaßnahmen in Köln-Deutz einzureichen. Für die folgenden Jahre waren dort noch mehrere Neubauten geplant. Im Juli 2006 entschied das Welterbekomitee auf seiner 30. Tagung im litauischen Vilnius, den Kölner Dom aus der Liste des gefährdeten Welterbes zu streichen.[2] Damit wurde den geänderten Bauplänen für das rechtsrheinische Ufer Rechnung getragen; außer dem bereits fertiggestellten „KölnTriangle“ sollen dort keine weiteren Hochhäuser mehr entstehen.
fonte: www.wikipedia.org
difiorefotografi. villa cammuso, pontelatone caserta. allestimento floreale e green carpet. matrimonio e idee di classe. fotografo nozze
difiorefotografi - Matrimonio a villa balke, torre del greco, napoli. panorama di sera dalla terrazza. la luna. fotografo nozze
difiorefotografi: Sorrento, villa comunale, Nicola e Raffaella. Le ortensie. Wedding.
difiorefotografi. villa angelina, massa lubrense, sorrento, napoli. la confettata del matrimonio allestita sul prato con il panorama alle spalle. location.
difiorefotografi - Caserta, villa cammuso: gli chef a lavoro. Wedding - Fotografo - Nozze - Ricevimenti all'aperto
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difiorefotografi - Napoli, Vico Equense, località Montechiaro: il ballo degli sposi a villa Clermont. Wedding - Matrimonio - Nozze
difiorefotografi - Caserta: villa Samuel, Giuseppe e Paola. Wedding.
difiorefotografi: Sorrento, villa comunale. Nicola e Raffaella. Wedding.
difiorefotografi: Sorrento, villa comunale, Nicola e Raffaella felici. Wedding.
difiorefotografi: Sorrento, villa comunale, Raffaella. Wedding.
Matrimonio sul Golfo di Sorrento. Chiesa di Sant'Agata dei due golfi. villa Angelina. villa Murat
L'altar maggiore della chiesa di Sant'Agata dei due golfi ha una storia particolare.
Tutto ha inizio nel 1844 quando il parroco della chiesa Don Giovanni Battista Casola si mise a cercare un altare per la sua chiesa. Dopo qualche mese fu contattato dai Padri Filippini di Napoli che lo avvisarono di avere un altare abbandonato e che avrebbero potuto venderglielo. Quando andò a visionarlo Don Giovanni rimase molto deluso, dato che l'altare era sporchissimo e pieno di incrostazioni, ma decise di concludere l'affare ugualmente e portò l'altare nella sua parrocchia dove iniziò un lungo lavoro di pulizia e restaurazione.
Al termine dei lavori, con grande meraviglia ne uscì una meravigliosa opera dell'’Arte Fiorentina del XVI secolo. Non appena la notizia giunse ai Padri Filippini, questi citarono in giudizio Don Giovanni Casola chiedendo la restituzione dell'altare o il pagamento di una ingente somma.
Ma il contratto di compravendita che era stato stipulato era perfettamente valido, pertanto l'altare rimase nella chiesa di Sant'Agata.
E dopo queste narrazioni molto suggestive legate al luogo dove celebrare la cerimonia nuziale, anche la scelta della location dovrà essere un luogo emozionante e di grande portata.
Un luogo incantato dove vivere un matrimonio da favola, è villa Angelina a Massa Lubrense. Location ideale per ricevimenti sia all'aperto che al chiuso, ha la possibilità di ospitare un gran numero di persone e lascerà nel cuore degli sposi e degli ospiti un ricordo indimenticabile.
In alternativa, un'altra location di grande prestigio è villa Murat, una residenza storica ottocentesca molto suggestiva che ultimamente è stata anche set cinematografico del film "Ex 2-Amici come prima".
Con i suoi ambienti raffinati, con i meravigliosi giardini e con i suoi panorami mozzafiato sarà il luogo ideale dove intrattenere i vostri ospiti per il ricevimento nuziale.
difiorefotografi - Caserta: villa Samuel, Giuseppe e Paola. Wedding.
di Gianni Valentino
Sul podio del "Festival di Napoli" hanno gioito molte star: da Nunzio Gallo a Domenico Modugno, da Ornella Vanoni a Peppino Di Capri, Carla Boni, Claudio villa, Tony Astarita, Angela Luce, Johnny Dorelli e Fausto Cigliano. In un'epoca in cui la voga della canzone era effetto del boom economico sì, ma ancora immagine e corpo delle fiere identità territoriali. E quella partenopea riusciva a comunicare all'intera penisola le sue doti e i suoi misteri proprio attraverso presentatori come Nunzio Filogamo, volto amico della tv. L'amante degli anni Cinquanta. I ritornelli invitavano a innamorarsi, gli interpreti credevano ancora in una "Serenata a Margellina" e il pubblico osannava, ma a ragione allora, i divi del palcoscenico. Quando il gossip era poco, anche, o perlomeno differente dall'attuale, accidioso e imbizzarrito pour parlé provocato dai messaggi clandestini su internet e dalle trasmissioni popolate da goffe starlette. Quello che contava erano le canzoni, le rime, l'immaginario sognante e il Festival della canzone napoletana era competizione e possibilità creativa per tanti: cantanti e autori. In quei camerini c'erano le canottiere di Sergio Bruni, il rossetto di Gloria Christian, gli occhiali di Mike Bongiorno e la brillantina di Nino Taranto. Dettagli e retroscena di costume e tradizione che tornano in primissimo piano nella mostra fotografica "Festival di Napoli: 1954-1970" organizzata dal compositore Pasquale Catalano in collaborazione con l'Archivio Carbone che sarà allestita dal 4 all'11 maggio all'Auditorium Parco della Musica di Roma, e di cui Repubblica-Napoli presenta in anteprima le foto più simboliche e private.
Nel 1951 Nilla Pizzi vince il primo e il secondo posto alla prima edizione del "Festival di Sanremo" (l'artista era in gara con nove brani complessivi): ebbene, l'anno successivo la Pizzi con Franco Ricci trionfa anche alla edizione numero uno del "Festival di Napoli" cantando "Desiderio 'e sole" firmata Manlio-Gigante (pochi mesi dopo la canzone diventò un film interpretato da Giacomo Rondinella, Virna Lisi e Beniamino Maggio, con la regia di Giorgio Pastina).
Ma gli scatti che celebrano quella vittoria non sono inclusi nella strabiliante galleria che verrà esposta nella capitale perché non ne esistono copie. Nelle sale della struttura realizzata da Renzo Piano troveranno eco i ritratti di diciassette manifestazioni, che inquadrano anno dopo anno Aurelio Fierro, Mike Bongiorno con l'allora sindaco di Napoli Achille Lauro, Johnny Dorelli e Renato Rascel (in gara nel 1961 con "Nun chiagnere"), Claudio villa, Giorgio Gaber, Gegè Di Giacomo, Mimmo Modugno e Ornella Vanoni (con "Tu si' 'na cosa grande" nel 1964), Sergio Bruni, Mario Merola (che cantava "'Nnammurato 'e te" nel 1970), Peppino Gagliardi e Peppino Di Capri, gli Showmen di Mario Musella e James Senese, Angela Luce e Franco Franchi (interpreti di "'O divorzio", sempre 1970), Giacomo Rondinella, Gorni Kramer, Pippo Baudo, Fausto Cigliano e Teddy Reno (nel 1959 presentavano "Sarrà chi sa" di Roberto Murolo), Enzo Tortora, Marisa Allasio, Oreste Lionello, Giorgio Consolini, Ugo Tognazzi, Marisa Del Frate e Gianni Nazzaro.
Protagonisti "muti" di una manifestazione che ebbe il suo malinconico epilogo con una edizione che si svolse dal 16 al 18 luglio nella piazzetta di Capri, nonostante fra gli ospiti speciali dell'evento ci fossero Carlo Dapporto, Pietro De Vico, Antonella Steni e Alberto Lupo. Dopo uno stop lungo vent'anni, lustri in cui sono nate, cresciute e diventate autentiche superstar di rione i cosiddetti neomelodici, grazie alle frequenze di Rete 4 nel 2001 il "Festival di Napoli" tentò una debole resurrezione. Dal teatro Politeama, Enrica Bonaccorti - showgirl autrice anche dei versi de "La lontananza" e "Amara terra mia" - presentò in concorso Mino Reitano, i Cugini di Campagna, il Giardino dei Semplici, Eddy Napoli, Ciro Ricci in compagnia dei Jalisse, Pietra Montecorvino, i Napoli Centrale (evoluzione dei vecchi Showmen).
Ma non ci fu storia, perché a guadagnare l'ovazione furono Mario Merola e suo figlio Francesco con "L'urdemo emigrante". Testimonianza spudorata di come quei ritornelli non cercassero più la piazza, la voglia della gente comune di fischiettarli in gita, in autobus. Quel genere di successo non serviva più a nessuno. Serviva, però, l'esigenza spietata di affermarsi in quel monitor a colori, appunto perché oggi i festival, le popstar, le canzoni, sono regine solamente quando lo decreta la meccanica del telecomando.
fonte: repubblica.it
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Fotografi Matrimonio, Ravello, villa Cimbrone, Costiera Amalfitana. Le nozze da sogno di Maria e Luca, protagoniste anche di uno speciale su Rai Uno.
L’incantevole Costiera Amalfitana si presta ancora una volta a fare da scenario per una giornata speciale. Uno dei luoghi simbolo della Campania, fermato oggi in tutto il suo splendore, in occasione delle nozze di Maria e Luca, dalla mano esperta dei Di Fiore Fotografi, diventati ormai un punto di riferimento per la fotografia cerimoniale a Napoli e in Campania.
Venti anni di attività costellati da successi e collaborazioni importanti, due studi (uno a Portici e l’altro a Piazza Dei Martiri, Napoli) ben avviati e soprattutto una grande passione per il matrimonio e l’arte della fotografia rendono i due fratelli Di Fiore la scelta ideale per chi cerca, in occasione di eventi speciali, un servizio fotografico fresco, ricco di emozioni con foto e video dal taglio indimenticabile.
E che dire della location che ospiterà l’evento e degli allestimenti?
La meravigliosa villa Cimbrone a Ravello (SA), sarà teatro del sogno d’amore dei due giovani sposi, tramutato in realtà grazie alla Wedding Planner Cira Lombardo, una vera e propria leader per l’organizzazione, il coordinamento e la cura di ogni minimo dettaglio per la realizzazione de “l’evento perfetto”. Tra romantiche note altisonanti, un tripudio di fiori, giochi di giullari e scintillio di cristalli, la Wedding Creator Campana, donna-rivelazione degli ultimi anni, creerà le scenografie e le coreografie di questo meraviglioso wedding day con l’estro che da sempre la caratterizza.
La sposa,Maria, sarà fasciata dall'eteree stoffe e dai sapienti tagli dell'atelier Elena Colonna, maison Napoletana che da oltre cinquant’anni, nello storico Palazzo Leonetti di Via Dei Mille, veste con gusto e innata eleganza le giovani donne per il loro gran giorno. La grande abilità artigianale e sartoriale, la professionalità nel saper consigliare a ciascuna sposa l’abito adatto e la flessibilità con cui l’atelier è in grado di restare “al passo con i tempi”, lo hanno reso la scelta ideale per questo special event. Ogni abito della casa di moda Colonna, infatti, risulta unico e in grado di valorizzare al massimo la fortunata che lo indossa, ideale dunque per una sposa che voglia essere principessa per un giorno, protagonista di una favola d’amore.
Dopo un’elegante cena che si concluderà con una tavola imbandita di dolci leccornie, gli sposi taglieranno una meravigliosa torta realizzata dalla Cake Designer Letizia Grella, maestra nel decorare, disegnare, creare e inventare dolci novità. Il Cake Design, nuova avanguardia del settore pasticceria, viene splendidamente declinato nelle creazioni di Letizia, autrice anche di un libro sull’argomento, che per questa occasione ha superato se stessa, realizzando un gateau de marriage esclusivo e di rara raffinatezza, in tema con l’intero ricevimento.
Luca e Maria, poi, scapperanno con gli amici più cari a concludere la serata al Music on the Rocks a Positano, uno dei disco club più esclusivi d’Italia.
Questo Matrimonio memorabile è stato anche protagonista di uno speciale del TG1 il 29 luglio 2011, con un servizio dedicato a Cira Lombardo.
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difiorefotografi - Italy, Salerno, Ravello: Reportage villa Cimbrone. Wedding - Matrimonio
Reliable notes about villa Cimbrone exist since around the eleventh century and they merge with those of the golden age of Ravello. The origins of its name derive from the rocky ridge on which it stands known as ‘cimbronium’. As a patrician villa, it belonged to a noble family called Accongiogioco and then to the Fusco, a wealthy and influential family related to the Pitti of Florence and the Angio of Naples. Around the seventeenth century, the fate of the villa becomes unclear. At some stage it became an integral part of a nearby monastery of the Santa Chiara, hence the papal coat of arms of Cardinal Della Rovere placed at the top of the old entrance gate. There was a church in the vicinity, known as S. Angelo de Cimbrone also owned by the Fusco’s in 1291. At the end of the nineteenth century, Ernest William Beckett, an illustrious English gentleman later known as Lord Grimthorpe, fell desperately in love with the villa while on the Grand Tour, searching for the roots of Western history and culture. In 1904, he purchased it from the Amici’s of Atrani who had inherited the villa in the second half of the nineteenth century.
Inspired by the deep affection he felt for the villa, he decided to make it come alive again by transforming it into a splendid jewel and the most gorgeous place in the world. He was assisted in the fulfilment of this dream by an inhabitant in Ravello, Nicola Mansi, whom he had met in England and to who he entrusted the completion of the renovation work. Nicola was a creative personality who was able to manifest the vision of his client. The resulting garden was praised in the nineteenth century by Gregorovius in his notes as ‘incomparable…where the most beautiful flowers you can imagine flourished, coming from numerous plants of the South… redesigned and enriched with countless…ornamental features, small temples, pavilions, bronze and stone statues’. Lord Grimthorpe availed himself of a French botanist for the choice of the trees and cultivation of flower beds. According to recent studies, it is believed that the English botanist Vita Sackville-West – a friend of one of Beckett’s daughters – may have participated in the planning of the garden. She was in turn a friend and admirer of the famous gardening expert Gertrude Jekyll, whose numerous books are kept in the villa’s private library.
A few years ago, the villa’s frescoed halls and historical rooms became a renowned hotel, under the expert guidance of the Vuilleumier family,who had owned the property as a private house for many years previously. It is here that important personalities stay in search of exclusivity and blissful peace. Thanks to the unique atmosphere of the place, the refined service, and the direct management of its owners, visitors are made to feel like guests in a private house. The splendid gardens, and the rooms, with their ancient stone fireplaces provide an ideal setting for conventions, ceremonies and meetings as well as the perfect place for private respite and pampering.
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Chiesa di S. Antonio dei Brancaccio
Sinceramente cristiano, fu buono e pio nei sentimenti e nelle opere.
Morto fra il compianto generale della cittadinanza il 9 marzo 1899 nella sua villetta posta alla sommità di via Sedivola, sua moglie donna Agnese Ascione, pia e buona anch'essa, volle onorarlo erigendo, a sue spese e su terreno proprio, accanto alla villa, una chiesa, che mancava ancora nella zona, da dedicare a S. Antonio di Padova, di cui il caro scomparso portava il nome.
Diede allora l'incarico della costruzione al nipote Giuseppe Ascione, figlio di suo fratello Giovanni, e questi chiamò il prof. Enrico Taverna, Direttore della Scuola del Corallo, che approntò il progetto. La chiesa, nata come atto d'amore, venne consacrata il 3 giugno 1902 da mons. Antonio Scotti, già vescovo di Piedimonte d'Alife, allora residente nella nostra città.
Di proprietà della famiglia Ascione, ebbe di volta in volta come rettori tre nipoti sacerdoti della stessa donna Agnese, cioè don Francesco villani, don Ulrico Ascione e don Antonio Ascione. Nel 1945 essa fu eretta a parrocchia, passando alla diretta amministrazione della Curia Arcivescovile di Napoli e primo parroco fu lo stesso don Antonio; gli è succeduto poi l'attuale, don Carmine Ascione, che non è della stessa famiglia della fondatrice, ma soltanto un omonimo.
La chiesa è in quello stile gotico revival o rinascente che, rifacendosi all'originario già fiorito nel Medio Evo, fu in voga a metà del secolo scorso in Europa, soprattutto in Inghilterra e in Francia. Perfetto, perciò, è il suo verticalismo, sia nella facciata che nell'interno ad una sola navata, con le arcate ogivali, le finestre bifore illeggiadrite da vetrate colorate ove sono dipinti bianchi gigli.
L'altare in marmo grigio ha dei bronzi raffiguranti il mistero eucaristico ed è sormontato da una grande urna che racchiude la statua del Santo di Padova, opera del prof. Dantino di Torino, amico del Taverna. In una parete del presbiterio sono murati i resti mortali di don Antonio Brancaccio e di donna Agnese, qui traslati dalla cappella gentilizia del cimitero comunale il 12 dicembre 1963. L'epigrafe latina apposta sul muro ricorda che il Brancaccio "inaestimabilis scientiae ac animi sui thesauros in egenos aegrosque profuduit, civium magister plurimos permansit honestissimus honoratusque annos" (profuse gli inestimabili tesori della scienza e dell'animo suo ai bisognosi e ai malati, e come sindaco per diversi anni rimase onestissimo e onorato).
Annesso alla chiesa è il palazzo delle opere parrocchiali, fatto costruire nel 1962, per incrementare l'attività religiosa, dal parroco don Carmine, su suolo donato dal comm. Giovanni Ascione, pronipote di donna Agnese; esso comprende sale per le associazioni cattoliche maschili e femminili, una sala biblioteca, un salone per manifestazioni e, al primo piano, la canonica.
La chiesa possiede un grande e bellissimo ostensorio in argento fuso e dorato, riccamente decorato con incrostazioni in corallo e pietre preziose, opera della Ditta di coralli del citato comm. Ascione, e inaugurato nel 1933, durante le celebrazioni del Congresso Eucaristico a Torre del Greco.
fonte: www.torreweb.it
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fonte: www.donsalvatore.it
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In uscita sul quotidiano "La Repubblica", edizione Campania. Nozze da fiaba in Costiera. villa Cimbrone, Ravello, Napoli.
L’incantevole Costiera Amalfitana si presta ancora una volta a fare da scenario per una giornata speciale. Uno dei luoghi simbolo della Campania, fermato oggi in tutto il suo splendore, in occasione delle nozze di Maria e Luca, dalla mano esperta dei Di Fiore Fotografi, diventati ormai un punto di riferimento per la fotografia cerimoniale a Napoli e in Campania.
Venti anni di attività costellati da successi e collaborazioni importanti, due studi (uno a Portici e l’altro a Piazza Dei Martiri, Napoli) ben avviati e soprattutto una grande passione per il matrimonio e l’arte della fotografia rendono i due fratelli Di Fiore la scelta ideale per chi cerca, in occasione di eventi speciali, un servizio fotografico fresco, ricco di emozioni con foto e video dal taglio indimenticabile.
E che dire della location che ospiterà l’evento e degli allestimenti?
La meravigliosa villa Cimbrone a Ravello (SA), sarà teatro del sogno d’amore dei due giovani sposi, tramutato in realtà grazie alla Wedding Planner Cira Lombardo, una vera e propria leader per l’organizzazione, il coordinamento e la cura di ogni minimo dettaglio per la realizzazione de “l’evento perfetto”. Tra romantiche note altisonanti, un tripudio di fiori, giochi di giullari e scintillio di cristalli, la Wedding Creator Campana, donna-rivelazione degli ultimi anni, creerà le scenografie e le coreografie di questo meraviglioso wedding day con l’estro che da sempre la caratterizza.
La sposa,Maria, sarà fasciata dall'eteree stoffe e dai sapienti tagli dell'atelier Elena Colonna, maison Napoletana che da oltre cinquant’anni, nello storico Palazzo Leonetti di Via Dei Mille, veste con gusto e innata eleganza le giovani donne per il loro gran giorno. La grande abilità artigianale e sartoriale, la professionalità nel saper consigliare a ciascuna sposa l’abito adatto e la flessibilità con cui l’atelier è in grado di restare “al passo con i tempi”, lo hanno reso la scelta ideale per questo special event. Ogni abito della casa di moda Colonna, infatti, risulta unico e in grado di valorizzare al massimo la fortunata che lo indossa, ideale dunque per una sposa che voglia essere principessa per un giorno, protagonista di una favola d’amore.
Dopo un’elegante cena che si concluderà con una tavola imbandita di dolci leccornie, gli sposi taglieranno una meravigliosa torta realizzata dalla Cake Designer Letizia Grella, maestra nel decorare, disegnare, creare e inventare dolci novità. Il Cake Design, nuova avanguardia del settore pasticceria, viene splendidamente declinato nelle creazioni di Letizia, autrice anche di un libro sull’argomento, che per questa occasione ha superato se stessa, realizzando un gateau de marriage esclusivo e di rara raffinatezza, in tema con l’intero ricevimento.
Luca e Maria, poi, scapperanno con gli amici più cari a concludere la serata al Music on the Rocks a Positano, uno dei disco club più esclusivi d’Italia.
Questo Matrimonio memorabile sarà anche ripreso dalle telecamere di RAI UNO e trasmesso in uno speciale del TG1 il 15 luglio 2011
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La chiesa, ricordata già nel XIII secolo, fu restaurata nel XVIII secolo su disegno di Ferdinando Sanfelice per commissione della famiglia Mazza.
L'edificio è un'opera barocca a navata unica e cappelle con piccoli pezzi di arredo provieniente da scavi romani, come attestano due sarcofagi romani sui quali vi è lo stemma della famiglia Mazza. Il tempio contiene anche alcuni resti della villa romana di Pausylipon, che la tradizione vuole sorgesse sul luogo dell'antico faro romano.
(Da Wikipedia, l'enciclopedia libera).
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Un magico villaggio di Natale per augurarvi un Natale d'amore e serenità.
Un magico villaggio di Natale con renne, neve e caratteristiche casette di montagna per augurarvi un Natale pieno di gioia, amore e serenità.
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Matrimonio a Ravello. Gli addobbi floreali. Le scalinate di Ravello
Ravello è uno dei luoghi più belli ed ambiti al mondo dove sposarsi.
I magnifici percorsi delle antiche vie di Ravello dove poter ammirare il magico panorama della costiera, le splendide villa Cimbrone e villa Rufolo con i loro magnifici giardini e gli aspetti storici ad esse legati regalano un'atmosfera da favola ideale per la realizzazione del matrimonio.
Le strade in salita potranno però causare qualche inconveniente per il trasporto degli addobbi floreali che dovranno essere portati sulle spalle degli abili allestitori.
Ma il risultato finale sarà quello di un matrimonio favoloso!
Sposarsi a Pozzuoli. villa Alfonso tra il fascino del mare ed il piacere di un servizio a 360°
In una cornice paesaggistica suggestiva e romantica vi suggeriamo di visitare a Pozzuoli villa Alfonso una location moderna ed elegante dove potrete organizzare il ricevimento del vostro matrimonio in un'atmosfera di cordialità e simpatia seguiti e coccolati da uno staff altamente qualificato che vi saprà consigliare e seguire in ogni vostra esigenza.
villa Alfonso offre sale diversificate sia per ampiezza che per stile dove poter gustare menù raffinati che sanno coniugare le tradizioni delle cucina partenopea con specialità internazionali.
La qualità aggiunta che vi offre villa Alfonso è un servizio di consulenza gratuita per la progettazione, l'organizzazione e la realizzazione di tutto l'evento del matrimonio a partire dall'addio al celibato e al nubilato fino al viaggio di nozze.
Marilena di Martino organizzatrice di eventi presso villa Alfonso con la sua esperienza ed intuito seguirà gli sposi in ogni dettaglio del matrimonio e consigliare le scelte migliori per realizzare un wedding day personalizzato e coordinato in un filo conduttore unico tale da renderlo magico ed irripetibile.
difiorefotografi - villa cammuso - pontelatone - caserta - la torta nuziale con le starlights - atmosfere e scenografie nozze - reportage fotografico.
Matrimonio a Ravello. Rito religioso, Rito Civile, Matrimonio simbolico
Questa piccola, ma raffinata cittadina della costiera nota in tutto il mondo sarà in grado di soddisfare tutte le vostre esigenze matrimoniali, siano esse di rito religioso, di rito civile o di matrimonio simbolico.
Per il rito cattolico Ravello offre diverse Chiese in grado di accontentare qualsiasi gusto ed esigenza.
Per il rito civile il matrimonio viene celebrato con una cerimonia semplice, ma molto suggestiva, nelle sale del Municipio situate in un palazzo del XII Sec. con annesso un bellissimo giardino dove poter fare qualche scatto fotografico. Oppure potrete addentrarvi nelle atmosfere incantate di villa Rufolo per catturare panorami suggestivi.
I meravigliosi giardini di villa Cimbrone offrono l'opportunità di organizzare matrimoni simbolici incorniciati dalle raffinate composizioni floreali di Malafronte e sapranno regalarvi le emozioni giuste per realizzare il vostro sogno d'amore in modo unico ed indimenticabile.
Location per matrimonio a 5 stelle. villa Minieri. Set di Weddings Luxury
La tendenza della moda per i matrimoni del 2013 è orientata su due stili completamente diversi tra loro, anzi praticamente opposti!
Da un lato c'è il ritorno al matrimonio country chic con ricevimenti organizzati in grandi spazi aperti e dallo stile informale e dall'altro il matrimonio sontuoso che ricorda le cerimonie di principesse e regine dove prevalgono i canoni lussuosi e di grande effetto.
Per un ricevimento a 5 stelle dai toni regali e raffinati vi segnaliamo villa Minieri a Nola, una location immersa nel verde, con giardini dotati di piscina, gazebo e tensostrutture per risolvere qualsiasi esigenza di ricevimento nuziale all'aperto e per la realizzazione di cerimonia all'americana.
All'interno ci sono due sale di diversa ampiezza entrambe elegantemente arredate.
Per concludere in bellezza il wedding day sarà possibile usufruire della discoteca situata all'inerno della location.
villa Minieri è anche uno dei set del nuovo format "Weddings Luxury" prossimamente in onda su Wedding TV, canale 426 di sky e 880 del digitale terrestre nel quale Di Fiore fotografi affiancheranno la famosa wedding planner Cira Lombardo in una frizzante trasmissione che ci porterà a scoprire il mondo del wedding di classe.
L’ inaugurazione sarà preceduta da una performance dell’artista. Sala delle Terrazze Castel dell’Ovo via Eldorado (Borgo Marinari) - Napoli Domus Artis è lieta di presentare Tutto nel nuovo – Tutto di Nuovo, esposizione personale del pittore napoletano Giovanni Ricciardi, con il patrocinio della regione Campania, della Provincia di Napoli e del Comune di Napoli. In mostra circa cinquanta opere che ricostruiscono, nella Sala delle Terrazze di Castel dell’Ovo, l’articolato percorso del giovane artista.
Partito da una formazione accademica, Ricciardi ha sviluppato un linguaggio personale e ricercato, fondato sull’eleganza del segno grafico e sul senso del colore, che dai toni profondi e dalle larghe campiture delle prime opere giunge a cromie accese e brillanti di significativa tendenza pop. La sua attitudine alla sperimentazione lo ha condotto a una originale contaminazione di tecniche e materie, evidente soprattutto nei dipinti in cui la tradizionale esecuzione ad olio si combina con elementi eterogenei come vetro, merletto, proiettili e sagome di metallo. Una ricerca artistica tesa al senso profondo della realtà e degli oggetti, sottolineata dalle opere della serie Bit in cui gli elementi naturali, spesso animati da tinte vivaci e insolite, sono percorsi da inquietanti vuoti.
La mostra sarà introdotta da una performance dell’artista. La mostra sarà visitabile dal 16 al 29 aprile 2009 dal lunedì al sabato ore 10,30 – 18,00, domenica ore 10,30 – 14,00.
Note Biografiche:
Giovanni Ricciardi è nato nel 1977 a Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli. Dal 2003 vive e lavora a Milano. Nel 2007 riceve la nomina di “Patafisico” dal Rettore dell’Istitutum Pataphysicum Partenopeo di Napoli, Mario Persico. Nel 2008 gli viene conferita la seconda nomina di patafisico dal Decollage de Pataphysique di San Paolo in Brasile, fonda a Milano, insieme ad un gruppo di artisti, l’Autoclave di Estrazioni Patafisiche (nuovo centro studi patadiagnostici mediolanense) di cui viene eletto Reggente e infine riceve la nomina di Anfiteota Propagatore del Collège e Commendatore Squisito dell’Ordine della Grande Giduglia dal Collège de Pataphysique di Parigi. Nel 2003 ottiene la direzione artistica di Mare dei Popoli, periodico di ricerca estetica e cultura dei popoli arabo-islamici, pubblicato a Napoli (Edizioni Ritualia).
Tra le sue esposizioni: 2008 Stanze, Bassano del Grappa — 2007 Bit_The Islands, La Balle au bond, Parigi EEA2I Museum of Modern Art di Saitama, Tokyo I raduno patafisico Partenopeo, Fiume di pietra, Napoli — 2005 Generazioni a confronto, Galleria Poliart, Milano Esposito, Gurnari, Ricciardi, Sila, Galleria Antonio Battaglia, Milano Mea Culpa, Abnormal Gallery, Milano — 2003 In-Quadrato, Galleria Movimento Aperto Napoli Pause&Pause, Museo archeologico di villa Arbusto, Ischia (Napoli) Sotto Tiro, performance contro la guerra, Saletta rossa in Santa Chiara, Napoli L’inganno dei sensi, Galleria Movimento Aperto, Napoli — 2002 Esasperatismo Logos&Bidone, Galleria Arte oggi, Napoli Steady link project I atto, performance/installazione Università Irachena delle Arti Figurative, Baghdad Steady Link project II atto, performance Convitto Nazionale Vittorio Emanuele II, Napoli — 2001 Patafluens (Casalmaggiore) — 2000 Le soleil dans la tete, Meeting internazionale, Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa, Napoli — 1999 Segni colori contro la mafia, Palazzo delle Esposizioni, Roma — 1998 Miti, leggende e storia nella nascita di una città, Fondazione Stelline Milano — 1997 Alta Bassa Marea, Palazzo della cultura Victor Hugo, Avellino In Museo, Museo Nazionale di Capodimonte, Napoli Felice Casorati a Pavarolo, Torino — 1996 Le iniziative, Minieri collettiva, Napoli — 1995 Le Belle Arti al Museo, Museo Archeologico di Napoli L’Accademia incontra il Cinema, chiostro di S. Maria, Sorrento — 1992 Abitare a Pompei, Museo Archeologico di Napoli Progetto incisione, Galleria A come Arte, Napoli.
Domus Artis s.r.l. è una società di intermediazione di arte contemporanea dalla decennale esperienza con sedi a Firenze, Napoli, Parigi e Londra. Grazie all’osservazione del mercato dell’arte, all’analisi storico finanziaria di ciascuna opera e alla collaborazione con i più affermati maestri del contemporaneo, Domus Artis s.r.l. si propone di coniugare Emozione e Investimento, segnalando ad appassionati e collezionisti d’arte opere dall’elevata qualità, dotate allo stesso tempo di un ampio potenziale economico. Attraverso la realizzazione di mostre ed eventi e la collaborazione con importanti realtà economiche, Domus Artis s.r.l. partecipa a numerosi progetti in ambito istituzionale e sociale. Tra gli artisti di cui si occupa, figurano: Salvatore Emblema, Mario Schifano, Enrico Ruotolo, Emilio Vedova, Alberto Chiancone, Ernesto Treccani, Luigi Crisconio, Raffaele Lippi, Michele Roccotelli, Alfredo De Martino, Anna Nespolino.
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The wedding party, ovvero il ricevimento nuziale. I luoghi del ricevimento preferiti dagli sposi
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The wedding party è l'irriverente e delirante commedia su un party matrimoniale molto "fuori dagli schemi" che sarà sugli schermi cinematrografici dal 18 ottobre.
Ma quali sono le caratteristiche che gli sposi vogliono per il luogo del ricevimento del matrimonio per il loro Wedding party? E' più importante il panorama e gli spazi aperti, o l'ampiezza della sala e lo stile degli arredamenti? Sarà preferibile un classico e tradizionale pranzo o un più informale banchetto nuziale con finger food al buffet?
Tutto dipende, naturalmente, dai gusti e dalle esigenze degli sposi e soprattutto dallo stile che volete dare al vostro matrimonio.
Gli sposi di Napoli e della Campania sono particolarmente fortunati, in quanto il territorio offre una vasta gamma di scelte. Dai classici ristoranti, alle ville d'epoca, ai castelli medievali ,fino alle location più moderne e di tendenza.
La caratteristica preferita dagli sposi per il luogo del ricevimento delle nozze è la possibilità di celebrare il rito del matrimonio nella stessa location dove si terrà il banchetto nuziale.
Perfetti allo scopo sono location come villa Guarracino che offre ampi spazi per il organizzare il matrimonio all'americana e gode di panorami mozzafiato sul Golfo di Napoli o Tenuta San Domenico ambiente raffinato e di classe per un matrimonio molto chic.
Si possono anche trovare location con Chiesa all'interno o poco distante come ad esempio a TorreLa Cerniola dove nelle vicinanze c'è una chiesetta o Sant'Angelo in Palco che ha una chiesa interna.
Sposi del 2013 non avete che l'imbarazzo della scelta!
Vivere la favola del matrimonio tra ville storiche e castelli medieveali.villa di Livia e Castello Lancellotti.
Il matrimonio, si sa è il coronamento di un sogno, un giorno da favola da vivere attimo per attimo nella location perfetta con gli allestimenti ideali ed un banchetto regale per creare quell'atmosfera magica unica ed indimenticabile.
Per realizzare la favola incantata del matrimonio le location ideali da selezionare sono le ville storiche e i castelli medievali.
villa di Livia risponde a tutti questi requisiti. E' una antica villa romana situata su una panoramica collina dei campi flegrei dalla quale si può godere una magnifica vista sul Golfo di Pozzuoli dove sono presenti mura greco romane per catapultare gli invitati in un tuffo nella storia di 2000 anni fa. La location ha la possibilità di organizzare il ricevimento nuziale sia nelle sale interne con un capienza di 150 invitati che nel giardino esterno dove possono essere accolte fino a 200 persone.
Se oltre all'atmosfera fatata volete respirare anche la sensazione di essere principesse per un giorno il Castello Lancellotti di Lauro fa il caso vostro. Si tratta di un vero castello medievale poco distante da Nola completamente ristrutturato un luogo per ricevimenti con un gran numero di invitati per la maestosità delle sue sale interne e per il magnifico giardino esterno.
In entrambe le location potrete usufruire di un servizio di banqueting d'eccellenza di "In Tavola" una azienda campana che offre servizio di catering e fine banqueting a livello internazionale per ogni tipo di grande evento.
In Tavola oltre a fornire allestimenti per ogni tipo di evento e una cucina raffinata presenta la novità dello show cooking dove uno chef prepara dal vivo davanti agli invitati i migliori piatti della cucina made in Italy ed internazionale svelando trucchi e curiosità nella preparazione di specialità prelibate come l'Asado Argentino, la padellata di mare, le graffe fritte al momento e mille altre specialità.
Una meravigliosa simpatica trovata per abbinare al gusto del cibo il piacere di uno spettacolo di cucina di alto livello.
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Matrimonio a Caserta. Ricevimento a villa Porfidia, Recale. Il bacio tra gli sposi, Karmen e Patrik. Fotografi Matrimonio Caserta.
Location da sogno, villa Mirabilis. Bacoli, Pozzuoli, Capo Miseno
Poco distante da Pozzuoli nei pressi di Bacoli, difronte a Capo Miseno, inserita nell'area archeologica di Punta Pennata, in una zona riconosciuta come patrimonio dell'umanità dall'Unesco, si trova la splendida villa Mirabilis.
Una location esclusiva dai contorni magici, di gran classe e raffinatezza fornita di un ampio giardino dove poter allestire un banchetto nuziale all'aperto sotto un gazebo che può contenere fino a 250 persone.
Un servizio di catering di alto livello darà modo di gustare menù raffinati e personalizzati secondo i gusti degli sposi, piatti che riescono a coniugare la cucina tradizionale italiana con specialità internazionali. In questa foto un raffinatissimo banchetto organizzato da Don Salvatore.
E' possibile anche organizzare l'arrivo degli sposi via mare con una barca a creare un effetto sorpresa per gli invitati e rendere la giornata ancora più entusiasmante.
Potrete catturare scatti emozionanti grazie scenari da sogno che lasceranno un ricordo indelebile al vostro "giorno più bello"
difiorefotografi. villa tufarelli, san giorgio a cremano, napoli. atmosfere particolari per l'allestimento dei tavoli. matrimonio all'aperto.
Matrimonio civile nel belvedere di San Leucio. Caserta. villa Cammuso
Il belvedere di San Leucio sorge a pochi chilometri da Caserta.
Antica terra borbonica fu trasformata da Ferdinando Iv in un centro di manifattura della seta che la rese una cittadella florida e grazie ad una serie di norme proprie diventò un luogo di pace e prosperità.
Qui sorge il Palazzo del Belvedere di San Leucio un luogo storico e suggestivo dove gli sposi casertani e non possono scegliere di celebrare il rito civile del matrimonio (per informazioni visitate il sito del Comune di Caserta).
Attraverso una scalinata si giunge ai giardini del palazzo dove i futuri sposi e gli invitati potranno intrattenersi prima di raggiungere la sala settecentesca nella quale viene celebrato il rito civile.
E per continuare anche il ricevimento all'insegna delle atmosfere settecentesche la location più indicata è villa Cammuso situata in località Ponteleone di cui vi parleremo prossimamente.
Matrimonio a Sorrento. La Chiesa di Sant'Antonino. villa Eliana. Panorami mozzafiato della Cositera.
Scegliere Sorrento e la costiera Sorrentina come luogo dove celebrare ed organizzare il matrimonio fornisce al giorno delle nozze una cornice paesaggistica naturale di grande impatto regalando un valore aggiunto alla realizzazione perfetta del vostro matrimonio da sogno.
Una chiesa molto suggestiva di Sorrento è la Chiesa di Sant'Antonino, dedicata al santo protettore di Sorrento, nella quale sono conservate le spoglie del monaco benedettino Sant'Antonino Abate.
Per garantire esclusività e buon gusto al vostro ricevimento matrimoniale vi suggeriamo di visitare villa Eliana a Massa Lubrense, una location moderna caratterizzata da una magnifica pavimentazione di ceramiche vietresi, situata sul'antico promontorio di Minerva dal quale si gode di una vista mozzafiato sul mare a 360°.
Lo staff vi seguirà passo passo per realizzare il vostro evento matrimoniale all'insegna dell'unicità e della personalizzazione proponendovi menù raffinati che spaziano dalla cucina tradizionale italiana e partenopea fino a proposte di nouvelle cousine internazionale.
Gli sposi potranno anche trascorrere la prima notte di nozze in una suite riservata potendo così godere al risveglio di una confortevole colazione a letto.
villa Balke. Location a Torre del Greco con vista del Golfo di Napoli
Situata in una posizione a picco sul mare gode di una suggestiva terrazza con panorama del Golfo di Napoli, inoltre i suoi curatissimi giardini di vegetazione mediterranea e la piscina esterna saranno il luogo ideale per accogliere gli invitati con un aperitivo o un buffet in attesa dell'arrivo degli sposi, o per allestire il taglio della torta nuziale.
All'interno del parco è possibile organizzare la celebrazione del rito civile e simbolico del matrimonio con allestimenti curati nei minimi particolari e personalizzati sulle esigenze degli sposi.
L'ampia ed elegante sala interna garantisce allestimenti per tutte le stagioni con una capacità ricettiva fino a 240 persone.
Il banchetto nuziale sarà preparato con menù speciali che riescono a fondere i sapori tradizionai della cucina partenopea ed italiana con piatti innovativi, internazionali e di tendenza senza mai tralasciare l'alta qualità nella scelta dei prodotti.
Particolare attenzione viene dedicata alla colonna sonora del vostro evento. villa Blake è in contatto con musicisti professionisti per proporvi la soluzione musicale più adatta alle vostre esigenze.
A villa Balke, nulla è lasciato al caso, ed il vostro matrimonio sarà gestito con cura maniacale nei minimi particolari per garantirvi una evento di gran classe e senza euguali.
Chiesa di San Michele Arcangelo colle Sant'Alfonso. Torre del Greco. villa Balke. Club La vela.
La Chiesa è bellissima, in stile barocco ed è meta ambita di molte coppie di futuri sposi della Campania. All'esterno è possibile allestire un rinfresco o un'aperitivo da servire agli ospiti alla fine della cerimonia.
Nelle vicinanze si possono trovare numerose location dove ospitare il ricevimento nuziale.
Ricordiamo villa Balke che offre al suo interno una spiaggia privata ed un terrazzo panoramico con piscina o il Club La Vela, un club esclusivo con una struttura a terrazze ed una piscina che da direttamente sul mare.
Location da sogno per un matrimonio di elegante e di gran classe che vi daranno la possibilità di effettuare un servizio fotografico ricco di sfondi da fiaba.
Matrimonio in stile arabo. Ricevimento nuziale. Napoli villa Habiba. Location sul mare in campania.
Se amate le atmosfere da mille e una notte e siete attratti dalle tendenze etniche, un'idea per le nozze molto originale, particolare ed innovativa è il matrimonio in stile arabo.
Gli allestimenti del matrimonio saranno scelti nei colori birllanti del rosso porpora, oro, bronzo, arancione e turchese ricercando accessori particolari come le lanterne marocchine, candele profumate ed incensi.
Il ricevimento matrimoniale sarà organizzato all'aperto con l'allestimento di una tenda berbera dove predisporre il banchetto nuziale.
I tavoli saranno apparecchiati con posateria in oro e argento e centrotavola di ottone o bronzo contenenti frutta esotica.
A Napoli potete organizzare il vostro matrimonio in stile arabo a villa Habiba che fornisce tutti gli allestimenti adatti per questo tema di matrimonio, oppure scegliere una location vicino al mare dove con un servizio di banqueting adeguato e con l'ausilio di una ottima wedding planner potrete realizzare un matrimonio perfetto in stile arabo in una atmosfera magica e piena di fascino.
Matrimonio all'americana. Rito simbolico. Matrimonio all'aperto. villa Guarracino, villa Fattorusso.
Dobbiamo ricordare che il matrimonio simbolico non ha alcun valore legale e si tratta quindi solo di una cerimonia d'effetto organizzata seguendo i gusti e le preferenze degli sposi per rendere speciale e indimenticabile l'evento del matrimonio.
Pertanto prima dovranno essere celebrate le nozze con rito civile o religioso alla presenza dei testimoni.
La scelta della location è l'elemento fondamentale per la riuscita perfetta di un matrimonio simbolico.
Napoli e la sua provincia grazie alla presenza di Ville storiche, ville private, giardini con piscina e panorami mozzafiato offrono diverse possibilità alle quali potersi affidare.
A Posillipo un luogo ideale è senza dubbio villa Fattorusso con la sua terrazza a picco sul mare per poter godere di un servizio fotografico dai panorami mozzafiato.
A Torre del Greco una scenografia molto chic è garantita da villa Guarracino che offre la possibilità di celebrare il rito matrimoniale nella orangerie, mentre nel parco della location potrà essere organizzato il banchetto nuziale.
A voi futuri sposi l'imbarazzo della scelta!
I dintorni di Salerno. Matrimonio a Castel San Giorgio, Cava dei Tirreni. Santuario dell'Avvocatella
Il santuario sorge arroccato sul monte Mirteto, scavato nella roccia, ed oltre ad essere una Chiesa molto bella e godere di un panorama mozzafiato, ha anche una bellissima storia legata ad infausti spettri e a celestiali apparizioni della madonna che potete leggere qui.
Unico piccolo inconvenientei di questo luogo ameno, è l'impossibilità di sposarsi di domenica, qundi se avete fissato la data del vostro giorno del matrimonio che scadrà proprio di domenica dovrete dirottare la scelta verso un'altra chiesa.
Nei paraggi si può trovare il Duomo di Sant'Auditore intitolato a Santa Maria della Visitazione splendido ed imponente con la sua facciata a stucco può contenere oltre 200 persone.
Per la scelta della location dove organizzare il banchetto nuziale, vi potete recare nel vicino paese di Castel San Giorgio dove troverete il magnifico Grand Hotel villa Soglia che con i suoi ambienti arredati in stile settecentesco regaleranno al vostro matrimonio un sapore magico e un'atmosfera d'altri tempi regalandovi una giornata di gran classe.
E' inoltre dotato di un grande parco dove potrete organizzare una cerimonia all'aperto e con i suoi alberi secolari e i suoi angoli suggestivi vi permetterà di realizzare un servizio fotografico molto originale.
Matrimonio a Portici. La Cappella Reale di Portici. villa Signorini.
Si tratta della Cappella Reale di Portici.
La Cappella si trova all'interno del Palazzo Reale di Portici, residenza estiva di Carlo di Borbone il quale decise di trasformare il Teatro di Corte in cappella e la fece consacrare nel 1749 dedicandola all'Immacolata Concezione.
Il giorno delle vostre nozze si trasformerà in un tuffo nel Barocco Napoletano dove cultura e tradizioni si fondonono insieme per creare una cornice di grande stile.
Dopo la cerimonia potrete organizzare il ricevimento nella elegante villa Signorini ad Ercolano la quale ha uno splendido giardino all'esterno dove è possibile organizzare un aperitivo all'aperto e potrà essere luogo di scatti fotografici contornati dai luoghi autentici di una villa vesuviana.
Matrimonio a Napoli. La collina di Posillipo. Chiesa di Sant'Antonio. villa Vittoria
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Tra i luoghi più belli che Napoli ci offre dove festeggiare il proprio matrimonio c'è sicuramente la collina di Posillipo che con i suoi panorami mozzafiato, le sue ville e la sua rigogliosa vegetazione garantisce un palcosenico di grande effetto per il vostro wedding day.
Una delle Chiese più suggestive per la celebrazione della cerimonia nuziale è la Chiesa di Sant'Antonio a Posillipo. Un luogo di grande impatto scenografico raggiungibile dalle Rampe di Sant'Antonio.
Un'altra chiesa storica di Napoli è la chiesa di Santo Strato a Posillipo un luogo molto intimo e affascinante.
Da non dimenticare, poi la Chiesa di Santa Maria del Faro a Marechiaro dalla cui terrazza si può godere di un magnifico panorama del Golfo di Napoli.
Per il ricevimento nuziale vi consigliamo di non allontanarvi dalla zona di Posillipo che conta una gran quantità di ville per ricevimenti nuziali.
Come ad esempio villa Vittoria, una location bella, semplice ed elegante situata in uno dei luoghi più belli della collina di Posillipo.
Grazie alle sue capienti sale che possono contenere fino a 400 persone, alla cura riservata agli allestimenti e alla preparazione dei menù che riescono ad abbinare alla cucina tradizionale partenopea anche specialità internazionali ed etniche riuscirete a realizzare un evento matrimoniale all'altezza delle vostre aspettative ed avere un wedding day memorabile.
Marechiaro panorama, la "fenestella". Chiesa di Santa Maria del Faro. villa Rocca Matilde. Posillipo
la passione mia ce tuzzulea,
nu carofano addora 'int'a na testa,
passa ll'acqua pe sotto e murmulea
... a Marechiare ce sta na fenesta..."
Napoli, ci regala degli angoli nascosti di suggestiva bellezza come Marechiaro e la sua "fenestella" famosa in tutto il mondo raccontata nei versi di Salvatore di Giacomo.
Poco distante sorge la chiesetta di Santa Maria del Faro una costruzione molto bella in stile barocco dove potrete celebrare una cerimonia nuziale molto intima e affascinante.
E all'uscita dalla Chiesa sarete i protagonisti di uno dei panorami più citati del mondo da immortalare in un servizio fotografico che avrà sullo sfondo l'intera città di Napoli, dall'imponente Vesuvio, al Golfo di Napoli, fino alla penisola Sorrentina.
Nelle vicinanze, sulla collina di Posillipo, c'è villa Rocca Matilde, una location ideale per il ricevimento nuziale e, se volete, c'è anche la possibilità di celebrare una cerimonia simbolica all'aperto,che con gli allestimenti e le scenografie consigliate dalla professionale regia di una wedding planner come Cira Lombardo (nella foto) creeranno l'atmosfera perfetta per un matrimonio romantico e di gran classe per le vostre nozze da sogno.
Sposarsi a Nola. Convento dei Frati Capuccini. villa Montesano. San Paolo Bel Sito
C'è una piccola chiesa a Nola, in stile barocco dove, non appena si entra si viene pervasi da una sensazione di pace e tranquillità.
Si tratta del Convento dei frati Cappuccini intitolata a Santa Croce.
A pochi chilometri dalla Chiesa in località San Paolo Bel Sito sorge villa Montesano una Residenza d'Epoca. Elegante location dal fascino aristocratico del seicento sarà il luogo ideale dove organizzare il ricevimento nuziale.
La villa, da poco restaurata, riuscirà ad affascinarvi con il suo salone delle feste caratteristico per i suoi lampadari in cristallo.
All'esterno c'è un bellissimo giardino ricco di vegetazione e grandi palme dove si potrà organizzare un buffet o il taglio della torta.
La piscina ed uno splendido panorama arricchiscono ulteriormente questa location davvero romantica.
E alla fine della giornata, quando tutti se ne saranno andati, gli sposi potranno trascorrere la prima notte di nozze nella lussuosa suite e coronare la giornata in perfetto stile reale.
Sposarsi a Salerno,matrimonio a Castel San Giorgio.villa Soglia.Cava de'Tirreni Abbazia ss.Trinità
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Matrimonio raffinato, matrimonio d'altri tempi, matrimonio suggestivo e matrimonio da sogno.
Se questi sono gli aggettivi che desiderate per il vostro matrimonio vi proponiamo una chiesa ed una location per matrimoni situate tra la provincia di Napoli e Salerno a pochi passi da Pompei e dalla Costiera Amalfitana che riusciranno a soddisfare le vostre aspettative.
A Cava de' Tirreni per celebrare la cerimonia nuziale vi segnaliamo l'Abbazia della Santissima Trinità una chiesa sontuosa, dall'architettura armoniosa ricca di opere d'arte e oggetti preziosi e con la navata molto luminosa.
L'abbazia è situata su una collina immersa nel verde dove arte e natura si fondono tra loro in un connubio perfetto per una cerimonia suggestiva di grande impatto emozionale.
A pochi chilometri dalla chiesa, a Castel San Giorgio immersa in un enorme parco ricco di una vegetazione secolare sorge villa Soglia una villa storica risalente alla prima metà del '700 che vi catapulterà in un'atmosfera d'altri tempi.
La location dispone di due sale per ricevimenti lussuosamente arredate in stile dell'epoca per garantire una cornice raffinata al reportage fotografico di nozze.
La villa offre anche il servizio "prima notte di nozze" riservando una suite per gli sposi.
Abbazia di San Gennaro a Cervinara. Avellino. Location Il Giardino dei Tigli. villa Bianco
Si tratta di Cervinara il cui nome deriva dal fatto che fosse una terra ricca di cervi, un comune molto florido sia paesaggisticamente, che culturalmente.
Gode inoltre di una grande tradizione culinaria con specialità di cacciagione, funghi tartufi ed ottimi vini, primi tra tutti l'Aglianico.
Un luogo con tante belle attrattive per organizzare uno splendido matrimonio.
L'Abbazia di San Gennaro di Cervinara è una Chiesa molto bella e suggestiva dove celebrare la cerimonia nuziale.
Per la location del ricevimento potrete orientarvi su Il giardino dei Tigli villa Bianco.
E' una splendida residenza d'epoca con un parco grandissimo con una vegetazione lussureggiante con splendidi fiori ed alberi secolari fornito anche di un laghetto di ninfee, scenari perfetti per un matrimonio romantico.
Qui potrete soddisfare il palato con delizie gastronimiche di cucina tradizionale irpina, ma anche con piatti dai sapori internazionali.
La villa, inoltre ha una fornitissima cantina di vini dove poter usufruire di un un percorso di degustazione di alto livello.
Non manca proprio nulla per un matrimonio di grande stile ed eleganza!
Nozze in Costiera. Vico Equense. Chiesa S.S. Annunziata. villa Clermont.
Una vera perla della costiera Sorrentina e meta molto ambita dalle coppie di sposi per celebrare matrimonio.
All'esterno della Chiesa c'è un piazzale a strapiombo sul mare da dove si può godere uno del più bei panorami della costiera con il Vesuvio ed il Golfo di Napoli che fanno da sfondo.
Si tratta di un luogo veramente suggestivo dove celebrare nozze e ideale per un servizio fotografico assolutamente emozionante.
Poco lontano dalla Chiesa per continuare ad esaltare le emozioni del vostro "giorno più bello" c'è una elegantissima location dove organizzare il ricevimento nuziale.
Si tratta di villa Clermont, un luogo immerso tra le bellezze della natura che, oltre alla sala interna, gode di una terrazza dove poter ammirare uno splendido panorama si potranno intrattenere gli ospiti per un aperitivo. Inoltre l'ottimo servizio e le prelibate specialità che riescono ad abbinare nelle giuste dosi la cucina partenopea con quella internazionale saranno in grado di soddisfare tutti, anche i palati più esigenti affinchè il vostro matrimonio rimanga per tutti una giornata perfetta ed indimenticabile.
Matrimonio in costiera Amalfitana e Sorrentina, Nozze in villa Privata. villa Miragalli
Sempre più spesso coppie di sposi desiderano organizzare il ricevimento nuziale in una villa privata.
In questo modo è possibile affittare una struttura anche per più giorni in modo da ospitare gli amici più cari ed i parenti per condividere con loro qualche giornata insieme anche dopo la festa del matrimonio.
Affidando l'organizzazione del matrimonio ad una wedding planner sarà possibile allestire la location con addobbi personalizzati e realizzare un matrimonio a tema, mentre per il ricevimento sarà possibile affidarsi ad un banqueting esperto nel settore degli eventi nuziali.
La costiera Amalfitana e Sorrentina offrono location di indiscussa bellezza dove poter organizzare un matrimonio in villa privata.
Ad esempio villa Miragalli, una tenuta luxury fornita di tutti i confort desiderabili.
Nell'ampio giardino sarà possibile organizzare la cerimonia del matrimonio all'aperto e catturare scatti fotografici con panorami mozzafiato per il reportage nuziale.
Ai bordi della magnifica piscina a sfioro difronte al mare si potrà organizzare un aperitivo, il taglio della torta e la confettata e nei giorni successivi alla festa nuziale sarà possibile rilassarsi nella vasca di idromassaggio e trascorrere qualche giorno in completo relax.
Abito da sposa, quanto mi costi?!
Nell'immaginario di ogni donna, fin da bambina, c'è il sogno dell'abito da sposa.
Ci si immagina regale come una principessa in un abito da sposa romantico di Aimee, elegante come una diva degli anni '50 con le collezioni di abiti nuziali di Pronovias, o eterea come una dea con un abito da sposa monospalla di Ana Torres .
Spesso dopo aver sfogliato riviste specializzate in abiti da sposa, visitato atelier sartoriali ed eseminato i siti degli stilisti più famosi scopriamo che il budget da noi stanziato non è sufficiente per il vestito da sposa dei nostri sogni!
Non disperate! ci sono molte soluzioni per superare questo scoglio e poter indossare l'abito da sposa che desiderate nel giorno del vostro matrimonio.
Vi vogliamo consigliare di fare una passeggiata per i numerosi outlet di abiti da sposa.
Potrete trovare abiti nuziali meravigliosi, magari della collezione dell'anno precedente, e a prezzi abbordabilissimi!
In Campania vi possiamo segnalare Punto M, oppure OutLet Sposi di Grottaminarda.
Se vi volete spostare un po' a Roma potete visitare Marsil sposa che propone abiti utilizzati nelle sfilate o per servizi fotografici o a Barberino del Mugello dove si trova l'outlet di Carlo Pignatelli.
Troverete sicuramente l'abito nuziale che fa per voi!
Ma questa è sola la prima delle nostre idee per non farvi riunciare all'abito da sposa dei vostri sogni! seguiteci...
difiorefotografi - Napoli, Torre del Greco: villa Balke. Matrimonio - Wedding
Spose 2013. Matrimoni in Ville d'Epoca. villa Campolieto.Miglio d'Oro. Ercolano
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Per i futuri sposi che stanno pensando all'organizzazione delle nozze per il 2013 o 2014 e che amano l'atmosfera delle dimore d'epoca vi diamo una notizia in anteprima.
villa Campolieto la magnifica villa vesuviana situata lungo il percorso del Miglio d'Oro ad Ercolano apre le porte per la realizzazione dei matrimoni.
L'antica dimora borbonica è stata negli anni set cinematografico di film importanti e ha fatto da cornice ad eventi culturali e di intrattenimento.
Ora nelle sule magnifiche sale dipinte da splendidi affreschi sarà possibile organizzare il banchetto nuziale grazie ad un servizio di banqueting d'eccellenza.
Negli ampi giardini, curati e ricchi di vegetazione sarà possibile organizzare il matrimonio all'aperto in stile americano e godere di un panorama mozzafiato dalla terrazza che affaccia direttamente sul Golfo di Napoli dove poter catturare scatti emozionanti per il reportage fotografico.
Spazi curati, atmosfera d'altri tempi renderanno il wedding day a villa Campolieto un evento regale e di gran classe per la realizzazione di un matrimonio da sogno.
Il Matrimonio d'inverno. Tutti i vantaggi di una cerimonia in "bassa stagione"
Decidere la data del matrimonio in inverno. cioè nei mesi compresi da dicembre a febbraio, può portare non pochi vantaggi.
Primo fra tutti, essendo un periodo meno gettonato dalla maggioranza degli sposi che preferiscono sposarsi nei mesi primaverili ed estivi, troverete con maggior facilità la disponibilità della chiesa, del fotografo per il reportage di nozze e della location preferita.
In questo periodo dell'anno riuscirete a spuntare anche prezzi più vantaggiosi per il ricevimento nuziale e questo dettaglio non è cosa da poco!
Le atmosfere invernali sono molto suggestive e se sceglierete il mese di dicembre potreste anche usufruire degli addobbi e dei colori natalizi che creeranno una cornice da sogno al vostro matrimonio.
Anche il look della sposa sarà arricchito di elementi particolari: stole di lana o di pelliccia, splendidi guanti, dettagli in velluto, ed al posto delle classiche scarpe da sposa un paio di stivaletti alternativi con tacco 12!
Per la scelta della location per il matrimonio potreste scegliere un luogo raccolto ed intimo, magari con un bel camino acceso per creare un'atmosfera suggestiva.
In Campania ci sono diverse location che riescono a creare una perfetta atmosfera per un matrimonio invernale. Segnaliamo villa Maria o villa Marinella entrambe a Napoli sulla collina di Posillipo oppure per chi ama i castelli sono magnifici il Castello Lancellotti a Nola o il Castello Giusso a Vico Equense entrambi con ambienti ed arredi molto raffinati adatti ad un ricevimento matrimoniale in inverno.
E per chi vuole osare? Penchè non organizzare il matrimonio in spiaggia? Il mare d'inverno offre colori e dimensioni molto belle e particolari e se la struttura scelta è organizzata con tensostrutture sfiderete qualsiasi evento atmosferico...anche Cleopatra!
difiorefotografi. matrimonio a villa minieri, nola, napoli. gli invitati speciali delle nozze. i piccoli amici vestiti a festa per il ricevimento...
difiorefotografi. villa habiba, cuma, napoli. matrimonio con ricevimento all'aperto, sul prato. allestimento dei tavoli. idee nozze. fotografo
La Musica al Matrimonio - Origini, Tradizione e Consigli. Wedding - fotografi napoli
La musica è uno degli elementi fondamentali in un matrimonio. Essa contribuisce a creare l’atmosfera desiderata dagli sposi e a scolpire, sia nelle loro menti che in quelle degli invitati, ricordi indelebili del giorno delle nozze.
È molto importante, dunque, scegliere la musica giusta. In primo luogo, essa dovrebbe adattarsi allo stile della cerimonia e del ricevimento in generale.
Le origini della musica ai matrimoni sono molto antiche. La tradizione racconta che la prima marcia nuziale fu voluta, per le proprie nozze, dalla principessa Victoria, figlia della regina Vittoria d'Inghilterra, nel 1858.
È sempre consigliabile, per gli sposini, rivolgersi a professionisti del settore per garantirsi un risultato all’altezza dell’evento che si sta andando a festeggiare. Per quanto riguarda la musica durante la celebrazione del rito (sia esso religioso o civile), gli strumenti privilegiati dalla maggior parte delle coppie sono il violino, il violoncello, l'arpa e l'organo, considerato un po’ il “re degli strumenti per le cerimonie nuziali”. Il programma musicale può essere vario, ma di norma i brani fondamentali sono quelli eseguiti all’ingresso della sposa e durante lo scambio degli anelli.
Valeria Scotti ci spiega che “ Wagner, Schubert, Vivaldi, Handel e Bach, sono alcuni degli autori classici che gli sposi solitamente scelgono. I loro brani sottolineano i momenti più toccanti della cerimonia. Il galateo comunque consiglia alcuni brani "standard" da inserire tra le proprie musiche da matrimonio. La marcia nuziale di Richard Wagner accompagna l'ingresso in chiesa della sposa; la marcia nuziale di Felix Mendelssohn invece, annuncia l'uscita degli sposi dalla chiesa. Una volta terminata la cerimonia, ci si sposta verso il luogo scelto per il ricevimento. La musica da matrimonio ci accompagnerà anche lungo questa seconda parte della giornata. Va dunque scelta con molta cura. Al ricevimento è possibile essere un po' meno rigidi e formali riguardo la musica da matrimonio, ma sempre e comunque attenti al buon gusto.”
Che si tratti di una villa, di un ristorante o di un hotel, ormai tutte le strutture che accolgono ricevimenti di nozze sono attrezzate per ospitare dei musicisti. Alcune, poi, propongono loro stesse agli sposi diverse soluzioni musicali tra cui scegliere. Ad ogni modo, sia che si scelga il classico intrattenimento “piano-bar”, sia che si preferisca un caratteristico quartetto jazz, o un’altra delle innumerevoli proposte dell’attuale panorama musicale, il repertorio dovrebbe essere sempre abbastanza vario, in modo da riuscire ad accontentare un po’ tutti gli invitati.
Fonte: www.dailyroma.it
Matrimonio a Napoli. Location con panorama mozzafiato. Una torta nuziale particolare a villa Fattorusso, Posillipo.
Location con panorama mozzafiato e piscina a Napoli. villa Fattorusso, Posillipo. Gli sposi con gli amici.
Matrimonio a villa Angelina. Nozze da fiaba in una location con panorama mozzafiato. Dettagli allestimento tavoli by Cira Lombardo.
Matrimonio a villa Fattorusso, Napoli. La mise en place e il centrotavola.
difiorefotografi - Napoli, Torre del Greco. Gli sposi in terrazza a villa balke, luci ed ombre - panorama - foto reportage matrimonio
difiorefotografi - Ercolano: villa Signorini, Peppe e Lucia. Wedding.
difiorefotografi: napoli, villa fattorusso matrimonio. Wedding - Reportage - Sposi
difiorefotografi: napoli, villa fattorusso di sera. Wedding.
Location Matrimonio Napoli. Tramonto a Massa Lubrense, villa Angelina.
difiorefotografi. villa eubea, pozzuoli, napoli. l'elegante allestimento dei tavoli per le nozze. segnaposto, centrotavola e colori a tema. dettagli matrimonio. fotografi napoli
CRISTINA NADOTTI
Il luogo in cui la connessione è possibile, gratuita, facile, attira i nuovi nomadi come un'oasi attira i beduini del deserto.
L'homo technologicus si evolverà in mobilis nomade, un uomo che con il suo apparecchietto, che ora immaginiamo come un Blackberry o un iPhone, si sposterà di luogo in luogo avendo con sé tutto quel che gli serve per mantenere i legami sociali e il lavoro. Il settimanale britannico The Economist dedica nel numero uscito l'11 aprile un inserto speciale per fare il punto su dove ci stanno portando le nuove tecnologie e la conclusione è proprio questa: a circa 10mila anni dalla trasformazione dei cacciatori-raccoglitori in agricoltori, si perderà la sedentarietà, si tornerà a non identificare in un solo punto gli elementi basilari per la sussistenza.
Le intuizioni dei teorici. L'idea non è nuova: di wi-nomads e di techno-bedouins aveva già teorizzato il maggiore studioso di media e comunicazione, Herbert Marshall McLuhan, negli anni '70. Nella sua interpretazione degli effetti prodotti dalla comunicazione sia sulla società, sia sul singolo, McLuhan aveva già immaginato nomadi che si spostavano da una parte all'altra a grande velocità, trovando le strutture indispensabili alla sopravvivenza in ogni luogo, in un ipotetico "villaggio globale". E Digital Nomad è il titolo del libro di Tsugio Makimoto e David Manners, del 1995, in cui si esplorano tutte le possibilità che si aprono nel mondo del lavoro con le nuove tecnologie.
Realtà oltre la fantasia. Quanto è accaduto nel corso di 10 anni o poco più, tuttavia, supera di gran lunga la realtà. Nel dossier dell'Economist si sottolinea che non sono tanto le tecnologie intese come apparecchi, gli hardware, a cambiare la realtà, quanto il fatto di essere perennemente connessi. È il luogo in cui la connessione è possibile, gratuita, facile, che attira i nuovi nomadi, come un'oasi attira i beduini del deserto. Proprio come i beduini, scrive Andreas Kluth sul settimanale britannico, non portano l'acqua con sé ma si spostano da un luogo all'altro dove sanno di poterla trovare, così i nomadi di oggi non portano con sé carta per scrivere e a volte neanche il computer. Bastano un Blackberry o un iPhone. Se serve una tastiera e una stampante la troveranno con facilità, e non importa se ci si sposti per un lungo viaggio o nell'ambito del quartiere: l'importante è che ovunque ci sia la possibilità di connettersi alla rete.
Come ci cambia la comunicazione wireless. Lavoro, luoghi e relazioni sociali: sono questi gli aspetti della nostra vita che saranno più influenzati dal nuovo nomadismo. Ci sono gioie e dolori per ogni aspetto toccato dalle tecnologie. Prendiamo il lavoro: all'inizio si pensava che il telelavoro potesse essere una panacea per molte categorie svantaggiate, prime fra tutte le donne alle prese con i figli. In realtà lavorare ovunque significa anche lavorare in qualunque momento, non avere orari in cui si stacca davvero. Ma il lavoro mobile ha anche altri aspetti e l'esempio più illuminante è quello del movimento di opinione progressista statunitense MoveOn.org. Nato attraverso scambio di opinioni in rete è diventato presto un movimento organizzato con una struttura fissa di coordinatori. I fondatori hanno però deciso di non far nascere una sede, per la paura che un movimento spontaneo diventasse un centro di potere e così è rimasto un gruppo di persone collegate solo da una connessione online.
Il nomadismo del wireless cambia i luoghi. In molte società si sono già ridotte le scrivanie, perché i dipendenti stanno sempre meno al loro posto e chi progetta gli spazi riflette su questo aspetto quando li progetta. L'esempio più lampante dei nuovi luoghi sono i vecchi caffè o bar: insieme alla qualità di cibo e bevande, la connessione fa la differenza. E non è necessario andare negli Stati Uniti per notare l'avvento del wi-fi nei luoghi: in Italia ci sono interi paesi connessi e nelle città i parchi o i campus universitari offrono wi-fi spot. Non ultime sono le relazioni sociali ad essere modellate sulla connessione perenne. Molti rapporti affettivi sono fatti di messaggini telefonici e conversazioni chat, un modo di comunicare che non riguarda più solo gli adolescenti. Proprio in questi giorni una ricerca statunitense ha stabilito che negli ultimi due anni l'uso degli sms è cresciuto del 130 per cento tra persone nella fascia di età dai 45 ai 54 anni, contro il 41 per cento negli adolescenti tra 13 e 17 anni. I sociologi però avvertono: si consolidano i legami familiari, con nonni, genitori e figli sempre più bravi nel tenere i rapporti via Internet, ma cresce l'indifferenza verso l'estraneo reale. Un nickname della chat a volte è più interessante e riceve più affetto di una persona in carne e ossa che incontriamo sulle scale di casa.
Il trillo che ci segue ovunque. Nei giorni scorsi è stata annunciato il via libera alle conversazioni con cellulari sugli aerei. Continental Airlines, American Airlines e JetBlue stanno pensando a qualcosa di più, l'introduzione del Wi-Fi sui loro aerei. Connessi ovunque, anche a migliaia di chilometri di altezza, pronti a essere testimoni di tutto. L'inchiesta dell'Economist si chiude proprio con la considerazione che i nuovi nomadi sono anche "nomadic monitor", testimoni perenni di tutto quel che accade intorno a loro e può essere filmato, trasmesso, documentato. Ancora gioie e dolori: nel mondo dei nomadi Wi-Fi, avverte infine il dossier, si rischia di perdere parte della nostra natura umana. C'è sempre dell'allarmismo di fronte alla novità, l'importante, è la conclusione dell'Economist, è sapere qual è il pulsante dell'accensione ma avere altrettanto chiaro qual è quello per spegnere tutto.
fonte: www.repubblica.it
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Location Matrimonio a Napoli. villa Fattorusso, Posillipo. Il tavolo degli sposi e i giochi di luce al ricevimento.
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in foto: ingresso villa Cammuso
Per raggiungere villa Cammuso:
Uscita A1 Caserta Nord, direzione S. Leucio, dopo Taverna Nuova seguire le indicazioni per villa Cammuso Funari – Ponteleone – Caserta
È importante tenere conto del tipo di fiore in relazione alla stagione del matrimonio. Anche se ormai è possibile acquistare fiori estivi in inverno e viceversa, è meglio rispettare il naturale corso delle stagioni:
- in primavera, scegli il giallo della forsizia, della mimosa o della primula, l''azzurro dei nontiscordardimé, il rosa della camelia, il bianco della peonia…questi fiori infatti sbocciano in concomitanza della cosiddetta “stagione dei matrimoni”, quale appunto è considerata la primavera.
-in estate, il giallo del girasole, il blu dei delphinium, il rosso delle gerbere;
-in autunno, il verde della vite americana, il rosso delle bacche di ribes, il rosa delle dalie;
-in inverno, il rosa della camelia giapponese, il rosso della stella di Natale, il bianco del viburno.
Ci sono, inoltre, fiori adatti a ogni stagione proprio perché da sempre riconosciuti come "i fiori della sposa": sono le rose in tutte le loro infinite sfumature, anche rosse, il mughetto, il tulipano, i fiori d''arancio, la fresia, la calla, il viburno, il giglio, la gardenia.
Se vuoi un bouquet poco tradizionale, ma di grande effetto, affidati alle ultime tendenze della moda che vedono in primo piano inusuali composizioni realizzate con bambù, fiori di loto, felci, ortensie o ginestre mescolati, a seconda della stagione, a rami di salice o di nocciolo, a melograni o spighe, ad agrifogli o edere variegate, a peperoncini rossi o rosmarino in fiore. Se sono fuori stagione, avvisa il fiorista con un certo anticipo, in modo che possa procurarteli per tempo.
fonte: www.donnamoderna.com
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La reggia fu terminata nel 1780, risultando un grandioso complesso di 1200 stanze e 1790 finestre, per una spesa complessiva di 8.711.000 ducati.
Nel lato meridionale, il palazzo è lungo 249 metri, alto 37,83, decorato con dodici colonne. La facciata principale ha 26 colonne poste fra una finestra e l'altra. Nel complesso, la reggia ricopre un'area di ben 47.310 metri.
Oltre alla costruzione perimetrale rettangolare, il palazzo ha, all'interno del rettangolo, due corpi di fabbricato che s'intersecano a croce e formano quattro vasti cortili interni di oltre 3.800 metri quadrati ciascuno. Accanto al portone centrale sono ancora visibili i basamenti sui quali dovevano essere poste le statue della Giustizia, della Magnificenza, della Clemenza e della Pace, virtù attribuite al re.
Oltre la soglia dell'entrata principale alla reggia si apre un vasto vestibolo ottagonale del diametro di 15,22 metri, adorno di venti colonne doriche.
A destra e a sinistra si aprono i passaggi che portano ai cortili interni, mentre frontalmente un triplice porticato immette al centro topografico della reggia. In fondo, un terzo vestibolo dà adito al parco. Su un lato del vestibolo ottagonale si apre il magnifico scalone reale, un autentico capolavoro di architettura tardo barocca, largo 18,50 metri e dotato di 117 gradini, immortalato in numerose pellicole cinematografiche.
La sala più ricca e suggestiva del palazzo è senz'altro la Sala del Trono, il luogo dove il re riceveva ambasciatori e delegazioni ufficiali, in cui si amministrava la giustizia del sovrano e si tenevano i fastosi balli di corte. Una sala lunga 36 metri e larga 13,50, ricchissima di dorature e pitture eseguite da Gaetano Genovese, che vi lavorò nel 1845. Intorno alle pareti corre una serie di medaglioni dorati con l'effigie di tutti i sovrani di Napoli, da Ruggero d'Altavilla a Ferdinando II di Borbone, poi un'altra serie con gli stemmi di tutte le province del regno, mentre nella volta domina l'affresco che ricorda la cerimonia della posa della prima pietra.
Tra le sale di maggior pregio visibili al pubblico spiccano il salone di Alessandro (con marmi provenienti dal tempio di Serapide a Pozzuoli e i troni di Gioacchino Murat e Carolina Bonaparte), le sale dedicate alle Quattro Stagioni, lo studio e la camera da letto di Ferdinando II e quella di Murat, la Biblioteca Palatina, la pinacoteca, la camera del Consiglio e la Sala Ellittica che ospita un fulgido esempio di presepe napoletano.
Notevole poi il piccolo e raffinato Teatro di Corte collocato all'interno del palazzo e caratterizzato da una pianta a ferro di cavallo; fu inaugurato nel 1769 alla presenza di Ferdinando I delle Due Sicilie. Infine, di fronte allo scalone monumentale del vestibolo si apre una grande cappella, ispirata a quella della Reggia di Versailles; questo spazio, definito da un'elegante teoria di colonne binate, è stato danneggiato durante la seconda guerra mondiale e quindi restaurato.
fonte : wikipedia
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NINO LUCA
Vicino al lago di Garda un complesso ecologico unico: 5 grandi fioriture, 18 laghetti e il grande tappeto erboso
VERONA - In quarant'anni di amorose cure, Carlo Sigurtà, avvalendosi di un secolare diritto di attingere acqua dal Mincio, ha ottenuto il «prodigio» di rendere lussureggiante l'arida vegetazione collinare. Così oggi abbiamo il Parco Giardino Sigurtà, grazie al nipote Enzo che realizzo il prototipo, considerato oggi fra i cinque più straordinari al mondo.
DOVE SI TROVA- Il Parco Giardino Sigurtà ha una superficie di 560.000 metri quadrati e si estende ai margini delle colline moreniche, nelle vicinanze del Lago di Garda, a soli otto chilometri da Peschiera, esattamente a Valeggio sul Mincio. Dopo l'apertura al pubblico nel 1978, la conservazione di questo complesso ecologico è stata affidata al rispetto dei visitatori, che lo hanno definito una meraviglia unica al mondo. E vediamo il perché (Guarda il video)
LE 5 FIORITURE - Il Parco grazie alle sue cinque grandi fioriture che si susseguono nelle varie stagioni regala emozioni sempre nuove e diverse: in primavera, ad esempio, con il Viale delle Fontanelle e degli Iris. Quasi un chilometro delle più prestigiose varietà del fiore simbolo di Firenze ammalia con gli sfavillanti colori e per l´inebriante profumo. Per tutto il mese d´aprile non si può mancare all´appuntamento di oltre un milione di tulipani che, non solo in aiuole, nelle aree piantumate dai membri di Tulipani in Circolo, ma lungo tutta la collina che dall´Eremo si dispiegano verso il Grande Tappeto Erboso. Da non perdere a partire da maggio il Viale delle Rose con lo sfondo del Castello Scaligero. A giugno i diciotto laghetti, come quadri di Monet, fanno la parte dei protagonisti con ninfee indigene e quelle tropicali gialle e azzurre. A settembre il Grande Tappeto Erboso si tinge d´azzurro grazie alla fioritura degli aster. Guarda la Galleria Fotografica.
BIKERS - Sempre più visitatori lo scelgono anche come luogo ideale per fare sport e mantenersi in forma. I bikers più atletici vi entrano ad esempio per confrontarsi tra loro e «spingere sui pedali» mettendosi alla prova lungo le sue salite. Le famiglie e gli amanti delle tranquille pedalate lo scelgono invece per rilassarsi raggiungendo con calma tutti gli angoli più suggestivi. Pedalando lungo la ciclabile si rimane colpiti dall’assenza di rumori, dal silenzio che domina interrotto solo dal salto dei pesci nel Mincio e dai suoni della natura.
COME VISITARLO - Alle casse viene consegnata al visitatore una cartina illustrativa dei punti più interessanti, raggiungibili a piedi con due percorsi distinti (rosso e giallo) della durata di circa 50 minuti ciascuno. Chi non desidera visitare il Parco a piedi, potrà usufruire dei trenini che percorrono i sette chilometri dell'Itinerario degli Incanti. E' possibile inoltre noleggiare biciclette e golf-cart. Vicino ai chioschi sono state allestiste zone adibite al consumo di colazioni al sacco. Sorprendete angolo di pace, dunque, vicino alle nostre metropoli.
Per informazioni: Parco Giardino Sigurtà Valeggio sul Mincio (Verona) Dall'8 marzo ai primi di novembre 2008. Ingresso dalle ore 9.00 alle 18.00 (chiusura alle 19)
I prezzi: Adulti € 9,50 Ragazzi (5-14 anni) € 6,00 Bambini (0-4 anni) omaggio Oltre i 65 anni € 7,00 Disabili al 100% Omaggio (accompagnatore prezzo ridotto € 7,00)
Tel. + 39 045 6371033
fonte: www.corriere.it